Ricetta light: polpettone di tonno lesso

TEMPO: 30 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI

Reduci dalle abbuffate natalizie, chi più e chi meno, siamo un po’ tutti alla ricerca di ricette light che possano rimetterci in forma. Faccio parte delle centinaia di signorine che dopo le festività, prese dai sensi di colpa, si mette a dieta ferrea, eliminando condimenti, dolci e abbondando di frutta e verdura (in pieno regime flexitariano) tuttavia, dopo 2 o 3 settimane di questa storia comincio a stufarmi e quindi inizio una ricerca sfrenata di preparazioni ipocaloriche ma che abbiano qualche minimo sapore. Il polpettone al tonno lesso fa proprio al caso mio, ne basta una porzione accompagnato da verdura poco condita ed un frutto a fine pasto che non supererete le 400 calorie.


Polpettone al tonno lesso

Ingredienti per 4 persone:

500gr di tonno sott’olio | 2 uova | 1 patata | 2 cucchiai di parmigiano grattugiato | 3 cucchiai di pangrattato | 1/2 limone non trattato

L’anatra all’arancia e le sue origini

TEMPO: 2 ore circa | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO

L’anatra all’arancia, oltre ad aver impazzato sulle nostre tavole durante le feste natalizie, è anche un piatto tipico dei mesi invernali. Non siamo nuovi ad accostamenti culinari del tipo carne ed agrumi, a questo proposito vi ricordo la ricetta dei petti di pollo all’arancia e zenzero. Ricetta di origine toscana, esportata in Francia da Caterina de Medici in seguito al matrimonio con Enrico II, l’anara all’arancia si diffuse rapidamente sia nel nostro paese che nella stessa Francia, in questo caso prese il nome di caneton a l’orange. La versione che vi presento oggi non richiede una grande abilità (ci sono persino riuscita io a preparare la cremina all’arancia che cosparge l’anatra) ma regala tanti complimenti perché piacerà sicuramente a tutti.


Anatra all’arancia

Ingredienti per 4 persone:

1 anatra | 5 arance non trattate | 1 limone non trattato | 1 bicchierino di liquore all’arancia | 5 zollette di zucchero | 3 cucchiai di aceto di vino rosso | estratto di carne q.b. | 1 cucchiaio di fecola | burro q.b. | olio extravergine d’oliva q.b. | sale e pepe q. b.

Un piatto dal sapore di mare: le Penne con calamari olive e capperi

TEMPO: 30 minuti| COSTO: medio-alto| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:SI | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO


Negli attacchi di nostalgia del sole e dell’aria di mare dei mesi estivi, cerco di tirarmi su il morale preparando qualche bel piatto di pesce dal l’inconfondibile gusto d’estate, utilizzando ingredienti il cui sapore mi riporta all’atmosfera delle Isole Eolie o alle Egadi. Prodotti tipici di questi luoghi sono i capperi, le olive e ovviamente il pesce.

Tra gli ultimi piatti che mi sono riusciti particolarmente bene, vi è una ricetta per una pasta, rapida ed i cui ingredienti si trovano con facilità quasi sempre: le Penne con calamari olive e capperi. Un piatto molto semplice nel suo genere, ma con un miscuglio di ingredienti a dir poco portentoso. Tutti prodotti poveri, per lo meno nella cucina siciliana, basti pensare che i capperi spuntano spontaneamente in ogni angolo delle isole siciliane. Eccovi i passaggi per cucinare le Penne con calamari olive e capperi.

Tarte fine aux tomates: una ricetta per la torta rustica

 

Quando torniamo a casa stanchi di una giornata trascorsa in ufficio spesso ci capita di mettere in pratica delle ricette svuotafrigo e per soddisfare il connubio necessità e gusto di sovente ci rivolgiamo al mondo delle torte rustiche. Infatti le torte rustiche sono piuttosto semplici, rapide e soprattutto buone, l’importante é tenere sempre in casa alcuni ingredienti fondamentali: un rotolo di pasta sfoglia o brisè surgelata, pomodori, verdure anche surgelate, uova, latte. Dobbiamo però sempre tenere a mente che anche questo universo ha alcune regole base da seguire oserei dire pedissequamente, pertanto quando decidiamo di fare una quiche piuttosto che una tarte oppure addirittura una tatin dobbiamo sempre tenere a mente alcuni fondamenti di base. Comunque propongo di partire da una ricetta base semplicissima e che soprattutto potete proporre tanto come fondamento di una cenetta a due quanto come sfizioso antipasto: tarte fine aux tomates.

Una ricette per esordienti: i Rotolini di frittata con asparagi

TEMPO: 40 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


In questi giorni mi sono ricordato delle mie prime esperienze in cucina. Dei piccoli disastri iniziali, macchie di sugo dappertutto, frittate che, nel tentativo di girarle, finivano a terra, pasta scotta e collosa e tante altre disavventure. Ma tra le mille peripezie di chi inizia a muoversi tra i fornelli, finalmente arrivarono i primi risultati.

Dal semplice uovo fritto, che riusciva finalmente con il tuorlo sano, bello tondo e arancione, ai primi piatti di pasta con il tonno, cottura al dente e giusta dose di condimento. Presa dimestichezza con pentole e padelle, mi sono gettato in una delle mie prime imprese gastronomiche, la preparazione dei Rotolini di frittata con asparagi. Ed è proprio di questa ricetta che voglio parlarvi oggi, dei Rotolini di frittata con asparagi, ricetta abbastanza semplice e dal tocco un po’ sofisticato.

Ricetta dei fagioli alla messicana

 

           TEMPO: 25 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: SI | GLUTINE: NO | BAMBINI: NO

Quest’oggi voglio parlarvi dei fagioli alla messicana. Passate le feste non sempre ho voglia di ritornare ad un menù triste, insipido e privo di sapori allegri. Un piatto che sicuramente non è molto calorico (soprattutto se considerato un piatto unico) sono sicuramente i fagioli alla messicana. Molte sono le versioni che impazzano in internet, la mia invece è caratteristica di una ristorante messicano che frequento quando abbiamo voglia di chili, tacos e altre delizie messicane. Serviti in questa stagione, ben caldi, sono un valido aiuto per contrastare sindromi influenzali e raffreddori. Potete poi provarli a fare sia nella versione base, con la salsiccia, sia in versione vegetariana con tanto peperoncino.


Fagioli alla messicana

Ingredienti per 8 persone:

800gr di fagioli scuri tipo borlotti | 1 spicchio di aglio schiacciato | 2 mestoli di salsa di pomodoro | 1/2 mestolo di olio extravergine d’oliva |sale | 1 cucchiaino di chili | 1 cucchiaino di curry | 10 gocce di tabasco | 4 salsicce 

Come fare il pan brioche: tanti utilizzi con un unico impasto

TEMPO: 2 ore circa | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Pan brioche.

Sapete quel pane morbidissimo, molto versatile, ideale sia per dolci che per ricette salate? Ebbene proprio quello, il Pan Brioche. Molte sono le ricette che ho provato ma quella che vi propongo quest’oggi, oltre ad essere stata sperimentata da me in persona (che è già una garanzia) è una delle versioni di pan brioche più morbide che abbia mai provato.

Molto importante è la forma che viene data al pan brioche: si può realizzare il classico panetto stile pane del Mulino Bianco, in questo caso vi potrebbe tornare utile la macchina per fare il pane, oppure a forma di treccia, oppure preparando tante palline ed infornandole si potrebbe preparare una squisita torta rustica. Ma le preparazioni sono davvero molte: panettoni salati, tramezzini, antipasti a base di mousse di prosciutto o foie gras, ecc.

Mangiare flexitariano: non una semplice dieta ma uno stile alimentare

Secondo Charles Stähler, co-direttore della Vegetarian Resource Group, una percentuale sostanziale della popolazione appoggia verso il vegetarianesimo, ma è disposto a mangiare carne, pesce o formaggio occasionalmente e in piccole quantità. E il termine flexitariano, coniato nei primi anni’90, è proprio questo: uno stile alimentare, non una dieta, che prevede un uso massiccio di frutta e verdure e sporadicamente una bella bistecca oppure un pesce arrosto che male non fa.

Quindi mangiare flexitariano significa essere flessibili in ciò che si mangia. Secondo una ricerca su Internet, la prima volta che si parlò di flexitarianesimo fu 17 ottobre 1992 da parte di Helga Morath per descrivere un menu eclettico salutista servito in Texas. E termine migliore non poteva essere usato: si stima infatti che le persone che fanno un uso regolare e quotidiano di carne, pesce e formaggio sia decisamente inferiore rispetto a coloro i quali hanno prediletto un menù più ricco di frutta e verdura ma che 1 volta alla settimana (ma anche meno) mangiano proteine animali.

Ricette pesce: Gamberetti e verdure alla cinese

TEMPO: 1 ora| COSTO: medio-alto| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO


Non so voi, ma a me, per le feste, è capitato spesso di mangiare a base di carne, e ad essere sincero in questi giorni mi sono un po’ scocciato, ed il desiderio di assaporare del pesce, mi ha spinto ad acquistare dei gamberetti surgelati. Perché? Forse un po’ per pigrizia, visto che è facile trovare del pesce surgelato nel supermercato sotto casa; ed un po’ a causa del cattivo tempo che mi faceva sospettare di non trovare del pesce del tutto fresco al mercato.

Fatto sta che sono tornato a casa con la mia spesa di gamberetti surgelati e non avevo proprio idea di come poterli cucinare. I gamberetti surgelati, non hanno molto sapore quindi necessitava una ricetta che potesse supplire alle mancanze della materia prima. Inizialmente avevo pensato di fare delle frittelle di gamberetti, ma poi ho deciso di evitare la frittura. Infine mi sono ricordato che tra le ricette di pesce, che avevo messo da parte con lo scopo di provale un giorno o l’altro, cera quella dei Gamberetti e verdure alla cinese.

Fave cotte in bianco

TEMPO: 1 ora e 30 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI

Le fave sono delle leguminose papiglionacee. Hanno origini molto antiche, ne sono stati infatti trovati i semi presso villaggi risalenti all’età del bronzo e alcune testimonianze confermano che gli Egiziani le coltivavano già tremila anni or sono. Apprezzato anche da Greci e Romani, questo legume conobbe la sua massima diffusione nel Medioevo, mentre oggi la sua coltivazione è limitata all’area mediterranea.

 Leguminosa annuale, è caratterizzata dai voluminosi baccelli, verdi e carnosi, che contengono grossi semi piatti, dall’unghia pronunciata. Per quanto riguarda l’utilizzo in cucina, i semi si consumano freschi e crudi, raccolti prima della loro maturazione, spesso assieme al pecorino, o lessati e conditi con olio e sale. Con i semi secchi, raccolti a maturazione avvenuta, si preparano varie minestre. La fava è un legume dall’elevato valore calorico, secondo solo a quello dei ceci, tuttavia contiene anche numerosi sali minerali ed è ricca di grassi insaturi.

 Le fave cotte appartengono ad una tradizione contadina oggi non più molto in uso, ma che, a parer mio, andrebbe davvero riscoperta. Anticamente l’uso di cucinare fave cotte prevedeva una cottura molto lenta, in grandi pentole di terracotta, accompagnate solamente da una cipolla sbucciata e al termine un filo di olio extra-vergine. Sapete quanto ginger sia attenta a quelle che sono le tradizioni della nostra cucina e quest’oggi vogliamo invogliarvi a preparare questo piatto caldo ed invitante in giorni in cui le temperature sono scese parecchio.

Una proposta per il pranzo dell’Epifania: lo Spezzatino di manzo e spinaci alla Siriana

TEMPO: 1 ora e 20 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:SI | GLUTINE: NO | BAMBINI: NO


Avete pensato a cosa potrete preparare per il pranzo dell’Epifania? Niente di troppo impegnativo ovviamente, reduci da Natale e Capodanno sarà sufficiente un piatto un po’ più originale del solito, ma ricco di gusto e sapore. Pochi ingredienti e poca difficoltà per cucinare lo Spezzatino di manzo e spinaci alla siriana.

Chiamarlo spezzatino in realtà è un po’ illusorio, infatti, nello Spezzatino di manzo e spinaci alla siriana, lo spezzatino c’è ma non si vede perché nascosto all’interno di foglie di spinaci. Visto che nello Spezzatino di manzo e spinaci alla siriana è compreso anche del riso, abbondando un po’ con le dosi potrete servirlo come piatto unico.

Come fare i supplì di riso: un po’ di scuola di cucina

TEMPO: 35 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI

Quando avanza del riso al pomodoro (oppure ne preparo apposta un po’di più) nell’idea che “non si butta mai niente” amo preparare i supplì. Vi racconto un aneddoto: prima delle festa natalizie mi è venuta a trovare una mia amica dalla Sicilia. Siamo andati a mangiare in una pizzeria presso piazza Navona (a Roma appunto) e come antipasto abbiamo preso i tipici fritti misti del Lazio: supplì, olive all’ascolana, crocchette di patate e fiori di zucca. Con mia grande sorpresa mi sono accorta che la mia amica confondeva quelli che sono i nostri suppli con i loro (anche’essi buonissimi ma diversi) arancini di riso. Per questo reputo necessario pubblicare la ricetta dei miei amatissimi supplì di riso.


Supplì di riso

Ingredienti per 4 persone:

300gr di riso (in alternativa risotto avanzato) | 4 uova | 40gr di parmigiano grattugiato | 50gr di mozzarella | farina q.b. | pangrattato q.b. | burro q.b. | 1lt di olio di semi di arachide | sale q.b. 

Torta di mele alsaziana: direttamente dalla maestra di cucina Maria Grazia Calò

TEMPO: 1 ora circa | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Le mele si trovano tutto l’anno, tuttavia la stagione prediletta dei dolci a base di mele è proprio l’inverno. In alcuni post precedenti vi abbiamo presentato la torta di mele con le noci, oppure la buonissima tarte tatin di Muriel e altre dolcissime specialità come lo strudel di mele e cannella .

 Quest’oggi però vi presentiamo la classicissima torta di mele impreziosita da qualche leccornia in più: aggiungeremo amaretti, della panna, del rum e della marmellata di albicocche. Ed ecco a voi la torta di mele alsaziana. Questa ricetta è della bravissima maestra di cucina Maria Grazia Calò, mia compaesana regionale.