Alimentazione e cervello: dieta consigliata

Il cervello umano è un organo potente, ma per farlo funzionare bene occorre fornirgli il carburante migliore: una dieta bilanciata ricca di carboidrati, proteine e grassi “buoni‘; insieme a molti altri nutrienti.
Perché i carboidrati sono importanti per il cervello? I carboidrati sono la principale fonte di energia per il cervello. Per favorirne l’attività, è consigliato consumare alimenti con basso indice glicemico (IG), che rilasciano gli zuccheri lentamente e mantengono stabile il loro livello nel sangue.

Gli alimenti ad alto IG, come snack dolci e cereali raffinati, provocano un brusco aumento del livello di glucosio nel sangue, seguito da un veloce calo. Questi rapidi cambiamenti possono causare stanchezza e difficoltà a concentrarsi. Frutta e verdura, riso basmati e pasta hanno un basso IG. Associateli alle proteine (carne, uova, formaggi e frutta secca), essenziali per la produzione di neurotrasmettitori (necessari per pensare) e utili per regolare il livello di glucosio nel sangue.

Cucina Rapida: spiedini di gamberi al curry, Branzino bollito con salse

Lunedì e si é di nuovo lunedì, quindi ci troviamo con la nostra rubrica settimanale della Cucina Rapida ed oggi ci occuperemo di pesce. Pertanto eccovi due suggerimenti rapidi per preparare una cena veloce e stuzzicante: Spiedini di gamberi al curry e Branzino bollito con salse.

Per il primo piatto Spiedini di gamberi al curry per 4 persone vi occorrono

16 code di gamberoni | una mela renetta | un’arancia | un mazzetto di rucola | 1 lattuga romana | 2 pomodori maturi | olio evo | panna acida | 2 cucchiaini di curry mild | sale q.b

Preparazione: lavate e fate asciugare l’insalata, poi mettetela in un piatto aggiungendo la mela tagliata a tocchetti piccoli, l’arancia spellata a vivo e il pomodoro. Nel frattempo pulite le code dei gamberoni ed infilatele negli spiedini, 4 in ognuno, e fateli rosolare in una padella con un fili d’olio. Una volta cotti adagiateli sopra l’insalata e servite con la salsa al curry a parte. Per la salsa mescolate il contenuto di un vasetto di panna acida con il curry e portate in tavola in una ciotolina. Se non trovate la panna acida potete sostituirla con dello yogurt greco.

La ricetta del Risotto al radicchio e gorgonzola

TEMPO: 30 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: NO


Un bel risotto in questi, si spera ultimi, giorni di pioggia è proprio quello che ci vuole per tirarsi un po’ su. Dopo avervi dato le ricette del risotto al gorgonzola e del risotto alla zucca, oggi vi propongo il Risotto al radicchio e gorgonzola. Una ricetta che unisce il sapore amaro del radicchio al gusto dolce del gorgonzola.

Giocare con i contrasti in cucina è sempre un bell’espediente per fare dei piatti con un gusto eccezionale. Il Risotto al radicchio e gorgonzola è un piatto abbastanza semplice da preparare, adatto ad una dieta senza glutine e, se eliminate il prosciutto dalla ricetta, è adeguato anche alla cucina vegetariana.

Utilizziamo le verdure di stagione: ciambella ai carciofi

Una verdura che inizia ad essere presente sui banchi dei mercati di questa stagione é il Carciofocynara scolymus– una pianta erbacea perenne che può arrivare fino ad 1,5 metri. Di carciofi poi ne esistono diverse varietà da quelle autunno-invernali,  come il catanese, lo spinoso sardo ed il violetto di provenza, a quelle primaverili come il romanesco ed il violetto di toscana. Comunque in questa stagione c’è solo l’imbarazzo della scelta, e considerando che é anche una verdura che si presta bene anche alla preparazione di piatti unici perché non approfittarne?

Dunque ecco un’idea anche piuttosto semplice per preparare una Ciambella di carciofi da proporre come piatto unico ad un pranzo informale tra amici, gli ingredienti che vi occorrono per 8-10 persone sono i seguenti

650 gr di ricotta | 150 gr di prosciutto cotto affettato grossolanamente | 50 gr grissini | 8 carciofi | 1 limone | 1 uovo | 1 cespo di scarola | 50 gr di parmigiano grattuggiato | burro | prezzemolo | aglio | olio evo | sale e pepe

Cucinare la carne d’agnello: Agnello con verdure stufate

TEMPO: 30 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


Se volete cambiare un po’ la vostra dieta a base di carne, e sostituire le abituali carni di vitello, pollo o maiale, vi suggerisco, ogni tanto, di provare la carne d’agnello. L’agnello è poco usato, quotidianamente, nelle nostre cucine, ma sulle tavole di altri popoli è un piatto molto comune. Basta pensare alla cucina Irlandese e alla sua coscia d’agnello con salsa alla menta.

Con l’agnello potrete preparare delle ottime polpette d’agnello e aglio, come indicato dalla nostra amica Germana, oppure una semplice spalla d’agnello arrosto. La ricetta vi voglio dare io oggi è quella dell’Agnello con verdure stufate, un ottimo piatto completo che unisce piatto forte e contorno.

Secondo di pesce: prepariamo un Kebab di pesce

TEMPO: 25 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: SI | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI

Avete mai provato il kebab di pesce? No? beh direi proprio che è arrivato il momento di sperimentare questo squisito piatto! Il «Kebab di pesce» è un piatto orientale composto da piccanti spiedini di pesce che dovrebbero essere cotti sulle braci di legna. Ma il vostro grill di casa, sia esso elettrico o a gas, servirà ugualmente bene allo scopo.


Kebab di pesce

Ingredienti per 4 persone:

1kg di filetti di dentice, cernia dorata o pesce persico | il succo di due limoni | 1 spicchio d’aglio | sale | 8 piccoli pomodori | 4 piccole cipolle | 4 cucchiai d’olio d’oliva | 2 cucchiai di sherry | un cucchiaino di zucchero | sale e pepe nero | qualche rametto di prezzemolo | mezzo mazzetto di erba cipollina | un bicchiere di yogurt alla panna | un vasetto di panna acida | sale

Cucina Indonesiana: Satay di pollo con salsa di arachidi

TEMPO: 25 minuti| COSTO: medio-basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: NO


Cucina esotica e piatti speziati, hanno dei sapori abbastanza distanti rispetto a quelli della cucina italiana. Ma, chi ama veramente la cucina, allena il palato e lo educa a conoscere i sapori di tutte le cucine del mondo. Per fare un po’ di allenamento, oggi viaggiamo, ahimè soltanto virtualmente, in Indonesia ed andiamo alla scoperta dei Satay di pollo con salsa di arachidi.

Nella cucina Indonesiana, i Satay sono degli spiedini che possono esser fatti con carne di pollo o d’agnello, il più delle volte cotti in modo molto semplice, ma insaporiti da condimenti di vario genere. La ricetta dei Satay di pollo con salsa di arachidi, è una ricetta molto rapida e vi permetterà di portare intavola dei divertenti spiedini, da stuzzicare come finger food, dal sapore unico.

Lo stoccafisso “accomodato” alla genovese: ricetta di pesce alla ligure

TEMPO: 3 ore circa | COSTO: medio| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI

In dialetto ligure accomodato vuol dire acconciato, elaborato, ovvero non un piatto semplice, ma una pietanza cucinata con vari ingredienti. Il povero (una volta!) stoccafisso viene arricchito dagli ingredienti classici della cucina ligure: l’onnipresente acciuga salata, i delicati pinoli, facili da trovare nelle pigne cadute a terra, i funghi di cui sono ricche le colline liguri. Ci sono poi patate e pomodori per questo la ricetta è sicuramente post colombiana.

Lo stoccafisso accomodato alla genovese è una pietanza prelibata, il cui segreto sta nell’abilità della confezione e nell’attenzione mentre si seguono le diverse fasi di cottura. E’ un piatto che premia il cuoco paziente. Dato che questo tipo di preparazione “rende” poco, consiglio per 4 o 5 persone almeno un chilo di stoccafisso.


Stoccafisso alla genovese

Ingredienti per 4 persone:

1kg di stoccafisso | 3 acciughe salate | 15gr di funghi secchi | 1 pugno di olive verdi | un po’ di pinoli | 2 spicchi d’aglio | i “sapori” (cipolla, carota, sedano) | 500gr di patate | 250cc di olio d’oliva | sale e pepe

Roux e Fondi: le basi in cucina parte 2

I Fondi classici (il bianco, il bruno e il fumetto) malgrado il timore che il loro nome può suscitare non sono altro che brodi concentrati a base di ossa, lische e ritagli profumati con erbe aromatiche. Prepararli é davvero piuttosto semplice ed il loro utilizzo per preparare salse, intingoli ed altri condimenti permette di ottenere risultati eccezionali. Questi però non vanno confusi con i fondi di cottura che sono invece i sughi ristretti degli arrosti sia di carne che di pesce. Il Fondo Bianco si ottiene con ossa di pollo, vitello fatte bollire a lungo con cipolla, carota e sedano. Aggiunto in piccole dosi ai fondi di cottura dona un sapore più pieno e forte alle carni. Entra poi nella preparazione di salse bianche, dette vellutate, se viene aggiunto al Roux Bianco.

Nel Fondo Bruno le ossa vengono invece prima arrostite al forno, quindi “brunite”, e poi bollite con lo stesso procedimento. Per il Fumetto invece si usano le lische ed i ritagli del pesce che vengono bollite per 30 minuti insieme ad un mazzetto di erbe odorose. Una cosa importante da ricordare é che in nessun fondo bisogna mai aggiungere il sale, poiché considerando i tempi lunghi di cottura molto liquido evapora ed i sapori si concentrano.

Calamari alla griglia con salsa “picada”

TEMPO: 50 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:SI | GLUTINE: NO | BAMBINI: NO


Oggi, mi permetto di darvi un suggerimento per insaporire il pesce alla griglia, utilizzando una salsa molto semplice ma dal sapore deciso. Trattasi di una salsa della cucina spagnola, la salsa picada. Questo tipo di salsa è un condimento composto da prezzemolo, olio, pepe e aglio; tutti ingredienti che ben si sposano con il pesce.

Vi propongo di provare la ricetta dei Calamari alla griglia con salsa “picada”, per gustare a pieno il sapore di questo condimento. Secondo me, infatti, la salsa picada si sposa meglio con pesci tipo calamari, gamberoni o seppie e non con pesci spinosi, dalla carne già abbastanza saporita. Assaporate e poi ditemi cosa ve ne pare.

Roux e Fondi: le basi in cucina parte 1

I Fondi insieme ai Roux rappresentano le “basi in cucina”, i primi sono sughi molto ristretti indispensabili per completare molte preparazioni a base di carne e pesce; i secondi sono composti di burro e farina, e dall’unione dei due nascono le cosiddette salse madri. Oggi parleremo prevalentemente del Roux che é essenzialmente un composto di burro e farina. Ma cosa possiede di speciale questo semplice composto? la risposta é semplice: unito come addensante ai fondi consente di ottenere salse liscie e senza quei grumi che si formerebbero se utilizzassimo solo la farina. Ma come si prepara il Roux

Allora fate fondere il burro in una casseruola e quando sarà spumeggiante stemperatelo con la farina in pari quantità. Mescolate utilizzando un cucchiaio di legno o plastica fino ad ottenere un composto omogeneo. Cuocendo a fuoco moderato per qualche minuto si elimina il sapore crudo della farina e si ottiene il Roux Bianco. Se si procede nella cottura si ottiene invece il Roux Biondo. Stemperato con i fondi bianchi o con i fumetti ci aiuta ad ottenere delle delicate salse vellutate per accompagnare carne o pesce, mentre diluito nel latte é alla base della besciamella. Se invece continuiamo a farlo cuocere ancora otterremo il Roux Bruno che si utilizza associato ai fondi di cottura degli arrosti per ottenere delle salse dai sapori forti.

Cipolline in agrodolce

TEMPO: 10 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI

Per un antipasto veloce o come contorno ad un secondo a base di carne o pesce le cipolline in agrodolce si prestano davvero bene! Tempo fa fummo invitati da degli amici a cena e come antipasto furono servite queste deliziose e stuzzicanti cipolline. La ricetta che sto per fornirvi è veramente semplicissima da realizzare; tra l’altro è un piatto che può essere servito sia freddo che caldo. Queste cipolline mi ricordano i sapori orientali e si prestano bene ad accompagnare anche un ottimo pollo alle mandorle!

Mi raccomando però, quando tagliate le cipolline state attenti a non toccarvi gli occhi. Molti sono i rimedi che impazzano su internet per evitare che gli occhi brucino mentre vengono tagliate le cipolle e il più curioso è stato questo: mentre sbucciate le cipolle tirate fuori la lingua! Funzionerà? Se lo provate fateci sapere e magari mandateci anche una fotografia…


Cipolline in agrodolce

Ingredienti per 4 persone:

25 cipolline | 3 cucchiai di olio d’oliva | un bicchiere di sherry | 1 bicchiere d’aceto | 2 cucchiai di zucchero grezzo | una manciata di uvetta | sale | pepe di Cayenna

Vino Bio? Si grazie

La voglia di naturale sta avanzando anche in ambito enologico e così crescono vignaioli e cantine per consumatori davvero esigenti. L’uomo per millenni si é nutrito di prodotti naturali, frutto cioè di un vero e proprio ciclo vitale privo di forzature e storture. La nascita dell’industria chimica e dell’utilizzo incontrollato dei suoi derivati in ambito agricolo hanno danneggiato tale ciclo originando così dei prodotti carenti di principi nutritivi. Pertanto anche nel settore enologico alcuni produttori hanno adottato metodi di produzione biologici, sottolineando che non esistono vini biologici bensì vini ottenuti da uve da agricoltura biologica. E questo significa che tutta la filiera non ammette elementi chimici ma unicamente sostanze organiche, inoltre l’azienda bio deve possedere alcune caratteristiche quali l’estensione, il numero di alberi piantati ed anche una certa numerosità di specie animali. Veniamo ora a conoscere alcuni produttori di vini ottenuti da agricoltura biologica e tentiamo anche di capire che prezzi hanno. 

Come fare una perfetta omelette

L’omelette si può definire come la più prestigiosa pietanza a base di uova che annoveri la cucina internazionale. Le regole-base per eseguire una corretta preparazione sono le seguenti:

  1. Mescolate perfettamente, ma non battete le uova, e non usatene mai più di sei per una omelette, omettendo due chiare.
  2.  È meglio fame due di sei che una di dodici, perché è impossibile riuscire al meglio se il recipiente è troppo pieno.
  3. Tre uova intere mescolate possono determinare una omelette di misura giusta, che è la migliore per chi inizia a cimentarsi con questa pietanza.
  4. Usate il recipiente appropriato, poco fondo, con i bordi stretti ed inclinati; una padella smaltata di trenta centimetri può essere eccellente; fate attenzione che sia pulita e ben asciutta.