Se siete stati educati fin da piccoli a comportarvi bene a tavola, e non soltanto per far bella figura in società, ma soprattutto per il piacere personale di sentirsi sempre a posto anche nell’atmosfera rilassata e poco impegnativa di un pasto familiare, passate pure ad un altro post, perché questo non è per voi. E riservato invece a quanti non hanno avuto tempo e modo di preoccuparsi finora delle proprie maniere o che desiderano dissipare qualche dubbio in proposito. Non si sorrida o ci si indigni pertanto per certi suggerimenti che a molti possono apparire ovvi: non sempre lo sono, e comunque, può essere utile per tutti un buon ripasso generale, in modo da evitare tanto i difetti lampanti quanto le stonature troppo manierate.
Ecco dunque tutto ciò che a tavola è bene fare, o meglio, non fare.
- Non accomodatevi a tavola prima che la padrona di casa, dopo aver consegnato a ciascuno il suo posto, abbia dato il segnale. Non sedetevi scomposti, ma ben dritti sulla sedia, senza accavallare le gambe ma tenendole raccolte sotto al vostro posto.
- Non appoggiate i gomiti sul piano della tavola, ma solo un tratto dell’ avambraccio, tenendo le braccia bene accostate per non disturbare i commensali che avete a lato. E continuate così per tutto il resto del pranzo anche se siete alle prese con qualcosa di duro da tagliare.
- Non commettete l’imperdonabile errore di infilare il tovagliolo nell’apertura del vestito, neanche adducendo qualche scusa puerilmente spiritosa, ma tenetelo ben spiegato in grembo senza appallottolarlo sulla tavola. Mangiando non tamponatevi gli angoli bocca solo con la punta del tovagliolo, è una affettazione di scarso buon gusto.