Stasera: Pasta con i cavoli

TEMPO: 50 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO


Cosa preparare stasera per una cenetta tra amici? Non voglio fare cose troppo complesse, è domenica, domani si torna a lavoro e non ho proprio voglia di stare in cucina per troppo tempo. Cosa si può fare? Forse, potrei provare quella ricetta di cui ho letto tempo fa, quella della Pasta con i cavoli. Si, questa potrebbe essere una buona soluzione! Ok, allora: Pasta con i cavoli!

La ricetta della Pasta con i cavoli mi aveva colpito particolarmente perché comprendeva cavolo, cavolfiore, verza e cavolini di Bruxelles, un mix di piante della famiglia del cavolo. Insomma, un piatto … del cavolo! E per secondo? Straccetti di maiale con cavolo cappuccio? No, per oggi basta cavolo e derivati, la Pasta con i cavoli sarà sufficiente per saziare i mie ospiti.

Proposte veloci per qualche antipasto freddo

TEMPO: 30 minuti circa | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: facile

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | BAMBINI: SI


Ormai la primavera è arrivata, possiamo quindi iniziare a pensare a un po’ di piatti freddi per i nostri pranzi e le nostre cene in compagnia degli amici!

Quando decido di aprire un pranzo o una cena con gli antipasti poi mi regolo di conseguenza e non preparo un pasto competo di primo, secondo, contorno e dolce. Secondo me l’idea di iniziare con un aperitivo e degli antipasti risulta molto carina se questi ultimi sono sfiziosi e numerosi, e questa scelta poi comporta anche una certa sazietà, quindi se si decide di preparali meglio esagerare e poi finire il pasto con un piatto unico o scegliendo tra un primo e un secondo.

Ecco le prime tre delle sei facilissime ricette per dei simpatici e freschissimi antipasti.

Il gazpacho verde: primo piatto o finger food

Il Gazpacho Verde é un’ottima idea per utilizzare le verdure di cui disponiamo in questa stagione: asparagi, zucchine, fagiolini e peperoni verdi. Si può servire come primo piatto in un tiepido Brunch primaverile o anche come finger food in un aperitivo serale. Possiamo anche consumarlo come pasto ipervitaminico e praticamente privo di grassi, se poi ci vorremo aggiungere alcuni ceci come accompagno otterremo addirittura un piatto unico nutriente, gustoso e dietetico al tempo stesso.

Veniamo ora agli ingredienti che vi occorrono per preparare un Gazpacho Verde per 4 persone

250 gr di peperoni verdi | 250 gr di zucchine | 100 gr di fagiolini lessati | 200 gr di asparagi lessati | 3 fette di pancarrè senza crosta | mezza cipolla bianca | aceto di vino bianco | tabasco | aglio | olio extravergine di oliva | sale

Fusilli Piccanti: una semplice pasta fatta con amore

TEMPO: 20 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: SI | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO


Nessun coltello dentellato con il manico ergonomico, nessun mixer professionale o mega robot da cucina.  Tutto quello che vi serve sono:

  • tempo libero
  • calma
  • musica di sottofondo
  • un bicchiere di vino da sorseggiare

Questa è cucina casalinga, una semplice pasta fatta con amore. Non è una cosa che capita tutti i giorni. Cucinare è un momento di relax e divertimento, la parola chiave per mangiare bene è semplice. Anche i piatti più elaborati nascono da sapori essenziali, ed ingredienti elementari ma non ovvi.

La consistenza di un bel piatto di fusilli? Indiscutibilmente naturale per i nostri palati di italiani. E’ quello che ci vuole per dare il giusto mood alla giornata, la gioia sincera che viene dal cucinare e mangiare bene nella propria cucina.

La pasta in questione è facile e veloce: Fusilli piccanti con zucchine e ricotta, il piacevole choc dell’incontro tra il peperoncino piccante e la delicata ricotta, e croccanti zucchine da mediatore.

Ma con quel qualcosa in più.

Il finger food? Da oggi si mangia con i Finger-dip

Tante volte nelle ricette che ho scritto ho parlato di piatti finger food, pratici e divertenti, comodi ed alternativi per cene e feste in stile molto informale. Per non trascurare poi il piacere atavico di avere un contatto fisico con il cibo, di sentire al tatto la rugosità del pane o la liscia pelle del pomodoro, il cibo va gustato fino in fondo in tutti i suoi aspetti che coinvolgono i sensi.

Ma se da un lato il piacere puro, semplice e selvaggio, nel senso buono del termine, conquista anche gli spiriti più tradizionalisti, dall’altra parte, mangiando con le dita, si rischia di sporcarsi e di rimanere con le dita unte o tutt’al più si spreca una quantità spropositata di tovagliolini di carta. Se ci troviamo poi in un locale pubblico o per strada e siamo costretti a prendere un pasto al volo, e non abbiamo il tempo di lavarci le mani entra in gioco anche l’igiene.

Il mio Ciambellone con gocce di cioccolato e nocciole

Credo che tutte le persone che amano fare i dolci hanno, o dovrebbero avere, una loro ricetta classica, molto semplice, che le contraddistingue. Spesso appunto è un dolce molto facile da realizzare e che è composto dai classici ingredienti “da dolce”, farina, zucchero, uova, burro e magari cioccolato o marmellate, ma non è importante la semplicità del prodotto finale, è che quel dolce rappresenta la persona che lo prepara, magari perchè il cuoco o la cuoca ha inserito dei particolari o un modo di preparare che è divenatato come un marchio.

Il mio dolce è una semplice torta base, arricchita in mille modi diversi e che ha sempre e comunque la forma di un ciambellone. Già dalla prima volta che l’ho preparato ho cambiato un po’ di cose che c’erano scritte nella ricetta, fino ad arrivare ad adesso, momento in cui sono completamente padrona della ricetta, la eseguo a memoria e il gran finale è sempre diverso o si ispira al classico, la mia prima volta, in cui appunto ho sfornato il ciambellone con cioccolato e nocciole.

In più mi ha sempre dato molta soddisfazione, sia perchè piace a tutti e me ne chiedono sempre più di una fetta, sia perchè mi trovo quasi sempre a dettare o a scrivere la ricetta, visto che è così semplice da eseguire e che risulta così appetitoso.

Lisbona: Fabrico Pròprio e la dolce-enciclopedia portoghese

Piccola guida, breve ma dettagliata, sull’arte dolciaria portoghese.

Lisbona da mangiare, destinazione irrinunciabile per viaggiatori alla ricerca di mete culinarie. Non si può che abbandonarsi al profumo di crema si sparge per le vie della capitale del Portogallo. La colpa soprattutto è della brezza dell’oceano, che mescola e rimescola i profumi.

Destreggiarsi tra i gli invitanti aromi che escono dalle pasticcerie e panifici non è semplice, la produzione della pasticceria portoghese è ampia e pressoché sconosciuta ai più. Ecco che ci viene in aiuto FABRICO PROPRIO, un gruppo di giovani designer che ha realizzato una dolce-enciclopedia.

Dimmi come mangi e ti dirò chi sei: il galateo a tavola/2

Continuamo oggi la nostra rassegna su come è più consono stare a tavola. Quindi niente coltello per

  1. Non tagliate mai il pesce con il coltello (vecchia regola del tempo in cui la lama in ferro poteva comunicare cattivo odore al pesce). Se in tavola non ci sono posate da pesce, servitevi allo scopo della forchetta aiutandovi con un pezzetto di pane.
  2. Per lo stesso motivo non usate il coltello per uova e frittate. Niente coltello neppure per spalmare mousses varie. Servitevi della forchetta per depositarne piccoli pezzi sul crostino o sul boccone di pane.
  3. Anche il pane non va tagliato con il coltello. Sarà cura della padrona di casa presentarlo già affettato o a michettine, rosette, eccetera. Non addentatelo ma spezzatelo con le mani sull’apposito piattino o sul piatto. Non sbriciolatelo sulla tovaglia, non giocherellate con le molliche.

Piccola digressione sui contrasti in cucina

Prendo spunto da un articolo, a firma dell’antropologo alimentare Sergio Grasso, che voi tutti ricorderete per le sue comparse in diversi programmi TV, che ho letto qualche giorno fa su uno dei tanti giornali gratuiti che distribuiscono alle fermate degli autobus, per trattare un argomento a me molto caro: gli abbinamenti e i contrasti.

Gli abbinamenti, trattati però a 360 gradi e non limitatamente a quelli tra cibo e vino. Citando l’articolo, si legge:

“ L’abbinamento tra un cibo e un vino tende a esaltare le qualità di entrambi. La maggior parte di questi accoppiamenti si basa su un’osservazione tanto banale quanto vera: l’armonia nasce dal contrasto.”

Sottolineo la frase: le armonie nascono dal contrasto, perché questa sintetizza molto bene il mio punto di vista sugli accostamenti e gli abbinamenti gastronomici ed eno-gastronomici. Tante volte, nei post che ho scritto sulle ricette, mi sono soffermato a descrivere i contrasti che esaltavano il gusto del piatto che descrivevo. Ma non ho mai parlato nello specifico di cosa rappresentano i contrasti in cucina.

Pesto Party

TEMPO: 45 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Pesto addicted uniamoci. C’è qualcosa di più meravigliosamente buono e profumato del pesto alla genovese? Una salsa veloce e facile da preparare, si adatta a tutte le stagioni, ottimo e versatile condimento non solo per la pasta.

Preparare il pesto a casa propria, oltre ad essere di una semplicità imbarazzante, è sicuramente economico e qualitativamente superiore ai prodotti da supermercato.

Il pesto ha anche la prerogativa di ispirare svariate e molteplici ricette, in aggiunta ai piatti tipici della tradizione ligure. Possiamo quindi lanciarci in sperimantazioni culinarie, mentre aspettiamo frementi il Campionato Mondiale di Pesto Genovese al Mortaio.

Andiamo dunque a introdurre l’esperimento di oggi, l’unione del sacro col profano: Muffin al Pesto.

Dimmi come mangi e ti dirò chi sei: il galateo a tavola/1

Se siete stati educati fin da piccoli a comportarvi bene a tavola, e non soltanto per far bella figura in società, ma soprattutto per il piacere personale di sentirsi sempre a posto anche nell’atmosfera rilassata e poco impegnativa di un pasto familiare, passate pure ad un altro post, perché questo non è per voi. E riservato invece a quanti non hanno avuto tempo e modo di preoccuparsi finora delle proprie maniere o che desiderano dissipare qualche dubbio in proposito. Non si sorrida o ci si indigni pertanto per certi suggerimenti che a molti possono apparire ovvi: non sempre lo sono, e comunque, può essere utile per tutti un buon ripasso generale, in modo da evitare tanto i difetti lampanti quanto le stonature troppo manierate.
Ecco dunque tutto ciò che a tavola è bene fare, o meglio, non fare.

  1. Non accomodatevi a tavola prima che la padrona di casa, dopo aver consegnato a ciascuno il suo posto, abbia dato il segnale. Non sedetevi scomposti, ma ben dritti sulla sedia, senza accavallare le gambe ma tenendole raccolte sotto al vostro posto.
  2. Non appoggiate i gomiti sul piano della tavola, ma solo un tratto dell’ avambraccio, tenendo le braccia bene accostate per non disturbare i commensali che avete a lato. E continuate così per tutto il resto del pranzo anche se siete alle prese con qualcosa di duro da tagliare.
  3. Non commettete l’imperdonabile errore di infilare il tovagliolo nell’apertura del vestito, neanche adducendo qualche scusa puerilmente spiritosa, ma tenetelo ben spiegato in grembo senza appallottolarlo sulla tavola. Mangiando non tamponatevi gli angoli bocca solo con la punta del tovagliolo, è una affettazione di scarso buon gusto.

Come fare la pasta con il tonno 6: Trenette fredde al tonno

TEMPO: 30 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:SI | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO


Con la ricetta di oggi chiudiamo il ciclo dedicato alla pasta con il tonno. L’ultima ricetta che vi propongo è di un piatto di pasta freddo, un po’ insolito per la nostra cucina, soprattutto perché si tratta di pasta lunga. Potete considerala come un’insalata di pasta, un po’ particolare: le Trenette fredde al tonno.

Le Trenette fredde al tonno sono un’ottima risorsa per le feste o per quei giorni in cui sapete di non aver troppo tempo per l’ora di pranzo o di cena per cucinare qualcosa e volete giocare un po’ d’anticipo. Vi consiglio di provare le Trenette fredde al tonno anche d’estate al ritorno dal mare.

Gnocchi gialli ai ceci con curry e zafferano

In casa mia non si sono mai consumate grandi quantità di gnocchi. Non ho mai capito bene quale fosse il motivo, probabilmente è sempre stata solo una questione di gusto, e anzi, posso dire con certezza che il la principale motivazione di questa cosa forse è data dalla consistenza dello gnocco, da quella specie di scioglievolezza che a me piace, ma posso benissimo capire che questa via di mezza tra il morbido e il corposo possa non attrarre particolarmente.

Detto questo io amo gli gnocchi, e da quando vivo da sola sono diventati un pasto settimanale. Tutto questo fino a quando non mi hanno stancato! Al sugo o al forno, non mi spingevo oltre, fino a quando tra lo sfogliare qualche ricettario e l’ingegnarmi nel mescolare i sapori non ho deciso di provare questa ricetta degli gnocchi ai ceci, con aggiunta di spezie, che non mancano mai nelle mie personali invenzioni culinarie.

Omelette zucchine ricotta e menta: velocemente verso primavera

L’omelette è la soluzione perfetta per questi giorni: veloce, economica e saporita, risolve la guerra tra fame e dolce spossatezza che caratterizzano l’avvicinarsi del cambio di stagione.

La primavera si avvicina? Sembra di si a giudicare da l’odore dell’aria e il profumo del sole di questi giorni. Quindi pronti a celebrare la venuta della bella stagione, prepariamo i nostri palati alla primavera che sta arrivando con una ricetta fresca e luminosa: dilettiamoci nella maestria dell’omelette.

Omelette o frittata (scuole di pensiero, sottili differenze per palati sopraffini) sembra facile, ma in realtà è una vera e propria arte. Già in un post precedente è stata affrontata l’annosa questione di come fare una perfetta omelette. Quindi partiamo già a cavallo. La variante di stavolta prevede, a titolo del tutto personale, zucchine, ricotta fresca e menta, un evergreen della cucina.