Il finger food? Da oggi si mangia con i Finger-dip

Tante volte nelle ricette che ho scritto ho parlato di piatti finger food, pratici e divertenti, comodi ed alternativi per cene e feste in stile molto informale. Per non trascurare poi il piacere atavico di avere un contatto fisico con il cibo, di sentire al tatto la rugosità del pane o la liscia pelle del pomodoro, il cibo va gustato fino in fondo in tutti i suoi aspetti che coinvolgono i sensi.

Ma se da un lato il piacere puro, semplice e selvaggio, nel senso buono del termine, conquista anche gli spiriti più tradizionalisti, dall’altra parte, mangiando con le dita, si rischia di sporcarsi e di rimanere con le dita unte o tutt’al più si spreca una quantità spropositata di tovagliolini di carta. Se ci troviamo poi in un locale pubblico o per strada e siamo costretti a prendere un pasto al volo, e non abbiamo il tempo di lavarci le mani entra in gioco anche l’igiene.

Il mio Ciambellone con gocce di cioccolato e nocciole

Credo che tutte le persone che amano fare i dolci hanno, o dovrebbero avere, una loro ricetta classica, molto semplice, che le contraddistingue. Spesso appunto è un dolce molto facile da realizzare e che è composto dai classici ingredienti “da dolce”, farina, zucchero, uova, burro e magari cioccolato o marmellate, ma non è importante la semplicità del prodotto finale, è che quel dolce rappresenta la persona che lo prepara, magari perchè il cuoco o la cuoca ha inserito dei particolari o un modo di preparare che è divenatato come un marchio.

Il mio dolce è una semplice torta base, arricchita in mille modi diversi e che ha sempre e comunque la forma di un ciambellone. Già dalla prima volta che l’ho preparato ho cambiato un po’ di cose che c’erano scritte nella ricetta, fino ad arrivare ad adesso, momento in cui sono completamente padrona della ricetta, la eseguo a memoria e il gran finale è sempre diverso o si ispira al classico, la mia prima volta, in cui appunto ho sfornato il ciambellone con cioccolato e nocciole.

In più mi ha sempre dato molta soddisfazione, sia perchè piace a tutti e me ne chiedono sempre più di una fetta, sia perchè mi trovo quasi sempre a dettare o a scrivere la ricetta, visto che è così semplice da eseguire e che risulta così appetitoso.

Lisbona: Fabrico Pròprio e la dolce-enciclopedia portoghese

Piccola guida, breve ma dettagliata, sull’arte dolciaria portoghese.

Lisbona da mangiare, destinazione irrinunciabile per viaggiatori alla ricerca di mete culinarie. Non si può che abbandonarsi al profumo di crema si sparge per le vie della capitale del Portogallo. La colpa soprattutto è della brezza dell’oceano, che mescola e rimescola i profumi.

Destreggiarsi tra i gli invitanti aromi che escono dalle pasticcerie e panifici non è semplice, la produzione della pasticceria portoghese è ampia e pressoché sconosciuta ai più. Ecco che ci viene in aiuto FABRICO PROPRIO, un gruppo di giovani designer che ha realizzato una dolce-enciclopedia.

Dimmi come mangi e ti dirò chi sei: il galateo a tavola/2

Continuamo oggi la nostra rassegna su come è più consono stare a tavola. Quindi niente coltello per

  1. Non tagliate mai il pesce con il coltello (vecchia regola del tempo in cui la lama in ferro poteva comunicare cattivo odore al pesce). Se in tavola non ci sono posate da pesce, servitevi allo scopo della forchetta aiutandovi con un pezzetto di pane.
  2. Per lo stesso motivo non usate il coltello per uova e frittate. Niente coltello neppure per spalmare mousses varie. Servitevi della forchetta per depositarne piccoli pezzi sul crostino o sul boccone di pane.
  3. Anche il pane non va tagliato con il coltello. Sarà cura della padrona di casa presentarlo già affettato o a michettine, rosette, eccetera. Non addentatelo ma spezzatelo con le mani sull’apposito piattino o sul piatto. Non sbriciolatelo sulla tovaglia, non giocherellate con le molliche.

Piccola digressione sui contrasti in cucina

Prendo spunto da un articolo, a firma dell’antropologo alimentare Sergio Grasso, che voi tutti ricorderete per le sue comparse in diversi programmi TV, che ho letto qualche giorno fa su uno dei tanti giornali gratuiti che distribuiscono alle fermate degli autobus, per trattare un argomento a me molto caro: gli abbinamenti e i contrasti.

Gli abbinamenti, trattati però a 360 gradi e non limitatamente a quelli tra cibo e vino. Citando l’articolo, si legge:

“ L’abbinamento tra un cibo e un vino tende a esaltare le qualità di entrambi. La maggior parte di questi accoppiamenti si basa su un’osservazione tanto banale quanto vera: l’armonia nasce dal contrasto.”

Sottolineo la frase: le armonie nascono dal contrasto, perché questa sintetizza molto bene il mio punto di vista sugli accostamenti e gli abbinamenti gastronomici ed eno-gastronomici. Tante volte, nei post che ho scritto sulle ricette, mi sono soffermato a descrivere i contrasti che esaltavano il gusto del piatto che descrivevo. Ma non ho mai parlato nello specifico di cosa rappresentano i contrasti in cucina.

Pesto Party

TEMPO: 45 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Pesto addicted uniamoci. C’è qualcosa di più meravigliosamente buono e profumato del pesto alla genovese? Una salsa veloce e facile da preparare, si adatta a tutte le stagioni, ottimo e versatile condimento non solo per la pasta.

Preparare il pesto a casa propria, oltre ad essere di una semplicità imbarazzante, è sicuramente economico e qualitativamente superiore ai prodotti da supermercato.

Il pesto ha anche la prerogativa di ispirare svariate e molteplici ricette, in aggiunta ai piatti tipici della tradizione ligure. Possiamo quindi lanciarci in sperimantazioni culinarie, mentre aspettiamo frementi il Campionato Mondiale di Pesto Genovese al Mortaio.

Andiamo dunque a introdurre l’esperimento di oggi, l’unione del sacro col profano: Muffin al Pesto.

Dimmi come mangi e ti dirò chi sei: il galateo a tavola/1

Se siete stati educati fin da piccoli a comportarvi bene a tavola, e non soltanto per far bella figura in società, ma soprattutto per il piacere personale di sentirsi sempre a posto anche nell’atmosfera rilassata e poco impegnativa di un pasto familiare, passate pure ad un altro post, perché questo non è per voi. E riservato invece a quanti non hanno avuto tempo e modo di preoccuparsi finora delle proprie maniere o che desiderano dissipare qualche dubbio in proposito. Non si sorrida o ci si indigni pertanto per certi suggerimenti che a molti possono apparire ovvi: non sempre lo sono, e comunque, può essere utile per tutti un buon ripasso generale, in modo da evitare tanto i difetti lampanti quanto le stonature troppo manierate.
Ecco dunque tutto ciò che a tavola è bene fare, o meglio, non fare.

  1. Non accomodatevi a tavola prima che la padrona di casa, dopo aver consegnato a ciascuno il suo posto, abbia dato il segnale. Non sedetevi scomposti, ma ben dritti sulla sedia, senza accavallare le gambe ma tenendole raccolte sotto al vostro posto.
  2. Non appoggiate i gomiti sul piano della tavola, ma solo un tratto dell’ avambraccio, tenendo le braccia bene accostate per non disturbare i commensali che avete a lato. E continuate così per tutto il resto del pranzo anche se siete alle prese con qualcosa di duro da tagliare.
  3. Non commettete l’imperdonabile errore di infilare il tovagliolo nell’apertura del vestito, neanche adducendo qualche scusa puerilmente spiritosa, ma tenetelo ben spiegato in grembo senza appallottolarlo sulla tavola. Mangiando non tamponatevi gli angoli bocca solo con la punta del tovagliolo, è una affettazione di scarso buon gusto.

Come fare la pasta con il tonno 6: Trenette fredde al tonno

TEMPO: 30 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:SI | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO


Con la ricetta di oggi chiudiamo il ciclo dedicato alla pasta con il tonno. L’ultima ricetta che vi propongo è di un piatto di pasta freddo, un po’ insolito per la nostra cucina, soprattutto perché si tratta di pasta lunga. Potete considerala come un’insalata di pasta, un po’ particolare: le Trenette fredde al tonno.

Le Trenette fredde al tonno sono un’ottima risorsa per le feste o per quei giorni in cui sapete di non aver troppo tempo per l’ora di pranzo o di cena per cucinare qualcosa e volete giocare un po’ d’anticipo. Vi consiglio di provare le Trenette fredde al tonno anche d’estate al ritorno dal mare.

Gnocchi gialli ai ceci con curry e zafferano

In casa mia non si sono mai consumate grandi quantità di gnocchi. Non ho mai capito bene quale fosse il motivo, probabilmente è sempre stata solo una questione di gusto, e anzi, posso dire con certezza che il la principale motivazione di questa cosa forse è data dalla consistenza dello gnocco, da quella specie di scioglievolezza che a me piace, ma posso benissimo capire che questa via di mezza tra il morbido e il corposo possa non attrarre particolarmente.

Detto questo io amo gli gnocchi, e da quando vivo da sola sono diventati un pasto settimanale. Tutto questo fino a quando non mi hanno stancato! Al sugo o al forno, non mi spingevo oltre, fino a quando tra lo sfogliare qualche ricettario e l’ingegnarmi nel mescolare i sapori non ho deciso di provare questa ricetta degli gnocchi ai ceci, con aggiunta di spezie, che non mancano mai nelle mie personali invenzioni culinarie.

Omelette zucchine ricotta e menta: velocemente verso primavera

L’omelette è la soluzione perfetta per questi giorni: veloce, economica e saporita, risolve la guerra tra fame e dolce spossatezza che caratterizzano l’avvicinarsi del cambio di stagione.

La primavera si avvicina? Sembra di si a giudicare da l’odore dell’aria e il profumo del sole di questi giorni. Quindi pronti a celebrare la venuta della bella stagione, prepariamo i nostri palati alla primavera che sta arrivando con una ricetta fresca e luminosa: dilettiamoci nella maestria dell’omelette.

Omelette o frittata (scuole di pensiero, sottili differenze per palati sopraffini) sembra facile, ma in realtà è una vera e propria arte. Già in un post precedente è stata affrontata l’annosa questione di come fare una perfetta omelette. Quindi partiamo già a cavallo. La variante di stavolta prevede, a titolo del tutto personale, zucchine, ricotta fresca e menta, un evergreen della cucina.

Tagliatelle con funghi e peperoni

 

I primi piatti con le verdure sono sempre estremamente interessanti sia per le varie sperimentazioni che si possono fare mescolando sapori e consistenze, sia perché ci si può divertire anche proprio a livello cromatico!

Le verdure sono tante, hanno molti sapori, alcuni simili, altri spesso opposti. Uno dei modi creativi per cucinarle può essere infatti quello di avvicinare gusti molto diversi tra loro. Anche con la cottura ci si può sbizzarire, molte verdure possono essere mangiate sia cotte che crude, e quindisi può giocare anche con questi contrasti.

Sfruttando i colori a volte si possono convincere i bambini, che sono sempre un pò restii a mangiare una pasta condita con verdure, o se si sta facendo una cena un pò giocosa, magari con tanti amici, si può abbinare il menù anche alla tovaglia, ai piatti e a tutto il resto!

Un po’ alla volta credo che mi addentrerò nel mondo della pasta con la verdura e dei contorni in generale.

 

Tonnarelli con porri, zucchine e pancetta

Questa ricetta é davvero piuttosto semplice ma molto scenografica, per cui ogni volta che la propongo – e lo facci spesso – quando arriva in tavola si sente il coro dei “uhh ma che bel piatto”, ed é un modo semplice e veloce per far felici i vostri ospiti con pochissima fatica.

L’unica accortezza é che sostanzialmente é un piatto che dovete fare “espresso”, ad eccezione della crema di porri che potrete prepararvi in anticipo.

Allora, per cucinare i Tonnarelli con porri, zucchine e pancetta vi serviranno per 4 persone i seguenti ingredienti:

500 gr di tonnarelli freschi | 1 patata medio-piccola | 1 porro | 400 gr di zucchine chiare | 100 gr di pancetta affumicata a cubetti | 40 gr di grana stagionato grattuggiato | sale | pepe | olio extravergine di oliva

Savarin di riso ai funghi porcini e stracchino

TEMPO: 30 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Se fino ad ora vi avevamo parlato solamente di savarin dolci come il savarin alle albicocche, sfogliando uno dei miei tanti ricettari ho trovato questa favolosa ricetta per fare un savarin di riso ai funghi porcini e stracchino. Un vero e proprio piatto unico a cui potrebbe seguire, qualora lo vogliate, un secondo leggero tipo un insalatina mista. Va benissimo per un piatto della domenica, da servire caldo, appena sfornato, oppure freddo. A voi la scelta! Per preparare questa delizia servono i seguenti ingredienti:


Savarin di riso ai funghi porcini e stracchino

Ingredienti per 4 persone:

200gr di riso Arborio | 1 litro di brodo vegetale | 60gr di parmigiano grattugiato | mezza cipolla | 70gr di burro | 1 calice di vino bianco secco | 300gr di funghi porcini freschi (corrispondono a 80 g di porcini secchi) | 1 scalogno|prezzemolo tritato | sesamo o semi di papavero

Panzanella rivisitata – variante primaverile

TEMPO: 1 ora e 15 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Veloce, fresca, economica.. è la panzanella!

Piatto a base di pane, ricco di tradizione e storia ma di origine incerta. C’è chi narra di pescatori che bagnavano il pane troppo secco con l’acqua del mare, c’è chi racconta di contadini che ammollavano il pane raffermo per accompagnare verdure fresche dell’orto.

Numerose varianti affollano i ricettari, gli ingredienti che accompagnano il pane-molle variano con le stagioni: legumi, prosciutto, formaggio, olive… Largo alla fantasia.
Unico obbligo, usare le mani.

Spezzettare, strizzare, sbriciolare, mescolare… tutto solo con le mani.