Ricette di Pasqua: torta alle mandorle

TEMPO: 45 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Se per voi la Pasqua è una buona scusa per sedersi a tavola, chiaccherare, sorseggiare e mangiare, assaggiare, sperimentare e rivisitare specialità culinarie regionali e tradizionali, allora questa torta alle mandorle è fatta proprio per voi.

Andiamo quindi ad ampliare la lista di proposte di Ginger per queste feste di Pasqua!

Eh si… le feste con i parenti, la nonna e le zie in cucina, le mani in pasta tra dolci, cioccolato, intingoli e torte salate. Mamma mia che bontà e prelibatezze si preparano in questa occasione.  E che ricordi nel cucinare piatti legati alla tradizione della mamma e della nonna, mi sembra già di gustarne il sapore.

Per chi ama i sapori dolci, oltre alla famosa colomba, la tradizione siciliana ci propone  torta pasquale con mandorle, canditi, cannella e ricotta e spolverata di zucchero. La torta alle mandorle è un dolce dal gusto delicato, che riscuote sempre un gran successo.

Una variante molto più semplice della torta alle mandorle veniva cucinata in occasione della Pasqua per essere mangiata a colazione insieme al salame e alle uova benedette.

Riso e noci

TEMPO: 1 ora circa | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: Sì | PICCANTE: NO | GLUTINE: | BAMBINI: SI


Il riso è un alimento che può essere cucinato in molti modi diversi, lo si può sia bollire che cuocere con un soffritto o con il brodo e poi si possono aggiungere carne, pesce, verdure, avendo poi alla fine sempre una pietanza molto gustosa, sia calda che fredda. In più attingendo da tradizioni diverse, asiatiche per lo più, lo si può anche usare come accompagnamento, condendolo sempre come si vuole e preparando magari anche un buon sughetto per insaporirlo.

L’idea di cucinare il riso con le noci è originale e anche sfiziosa, permette di abbinare la morbidezza del riso al sapore croccante delle noci , che sono sì un alimento un tantino calorico, ma se non vengono consumate spesso si può evitare di sentirsi in colpa per il mantenimento della nostra linea!

Dolci coniglietti Pasquali

E’ arrivato il momento, si avvicina inesorabile. Siamo pronti ad affrontare il fantomatico pranzo, la grande riunione familiare, gli amici, la Pasqua e la Pasquetta? Non facciamoci prendere dall’ansia dei preparativi e dalla trepidazione creativa.

Anche voi tutti gli anni, per ogni santissima pasqua, vi ripromettete di far uscire dalla vostra cucina qualcosa di incantevole e particolare, che riesca a stupire ed accontentare tutti gli esigenti palati….ed invece riuscite  a  malapena a scaturire  banali torte pasqualine, uova di cioccolato iperglicemiche e goffi segnaposto fioriti?

No problem. Quest’anno sarà diverso. Fortunatamente c’è chi corre prontamente in nostro soccorso: rullo di tamburi….ringraziamo calorosamente Bakarella per questa gentile idea, e per tutte le dolci idee che affolano il suo colorato blog.

I muffins di “Via col vento”


Prima di passare al tema dell’articolo vorrei solo esprimere la mia gioia per essere entrata a far parte della squadra di Ginger e la mia gratitudine per averne ricevuto la possibilità. Cominciamo…

Alzi la mano chi non ha mai visto Via col Vento, il film diretto da Victor Fleming nel 1939 oramai diventato un cult, che ha portato al successo l’attrice Vivien Leight, l’interprete della capricciosa ed a volte insopportabile, ma sempre di grande fascino, Rossella O’Hara. Personalmente l’avrò visto 4 volte, ma non tutte sono riuscita ad arrivare alla fine, ma ok, questo è un altro discorso…

Chi l’ha visto, dicevo, ricorderà che nel momento della preparazione per la festa alla quale la signorina O’Hara è invitata, precisamente durante la vestizione, con tanto di classico “strizzamento” del busto, Mamy le porge dei dolcetti su un vassoio dicendole:

Miss Rossella, le signorine di buona famiglia alle feste devono mangiare come un uccellino, prima di uscire mangia uno dei miei muffins…

Costolette d’agnello fritte

TEMPO: 30 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: | BAMBINI: SI


La carne d’agnello viene spesso consumata durante le festività, proprio a Pasqua ad esempio, o comunque in momenti ricreativi, non è un tipo di carne che viene molto utilizzato nella quotidianità.  Infatti per la mia esperienza personale l’agnello si mangia principalmente il giorno di Pasqua, o durante il periodo pasquale in generale.

In realtà l’agnello è un alimento molto completo, ha un alto valore nutritivo ed è anche facilmente digeribile , può essere cucinato in mille modi e risulta comunque leggero, infatti proprio durante le festività viene servito e gustato all’interno di pranzi sostanziosi senza risultare troppo pesante. Le costolette fanno parte del carrè, ovvero della schiena con le costole, infatti sono semplicemente fette ottenute da questa porzione dell’agnello e prendono questo nome proprio perchè le costole sono chiaramente visibili.

Non ha un grande apporto calorico, quindi questa ricetta che prevede la frittura sicuramente non è dietetica, ma non è nemmeno da evitare, se si decide di fare un giorno di pausa durante un percorso di regime alimentare dietetico diciamo che questo piatto potrebbe essere un’idea molto gustosa e limiterebbe i sensi di colpa. Si sta pur mangiando qualcosa di fritto, ma la quantità di calorie contenute nell’agnello risulta  molto bassa!

Pesce d’aprile … Tonno al pomodoro

TEMPO: 25 minuti| COSTO: medio-alto| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:SI | GLUTINE: NO | BAMBINI: NO


Come vuole la tradizione: buon pesce d’Aprile! E, visto che è difficile potervi fare qualche scherzo divertente tramite PC, e che noi ci occupiamo principalmente di cucina, l’unico pesce che posso farvi è un tonno! Come? Beh, pensavo al Tonno al pomodoro.

Una ricetta molto estiva, ma visto che le belle giornate, anche se arrivano un po’ a rilento, fanno venir voglia di mare ed atmosfere vacanziere perché non approfittarne a tavola! Nella ricetta del Tonno al pomodoro, vi consiglio una cottura molto breve, ma se volete prendete spunto da: Il pesce e la mappa delle cotture, per trovare la cottura che più far per voi.

Jamie Oliver e le sue Homemade Egg Tagliatelle

Staccate il telefono, prendetevi una pausa. Oggi cuciniamo a casa di Jamie Oliver. Ecco il biondo e giovane chef che ci mostra passo passo come fare in 6 minuti la pasta fonduta. Tutto quello che vi serve sono:

uova | farina | parmigiano | panna da cucina | fontina | sale e pepe

Cuoco innegabilmente accattivante, ricco, simpatico, piacente. Sembra davvero una fonte inesauribile di idee e progetti. Da quando qualche anno fa ha debuttato come  uno dei migliori cuochi emergenti del panorama gastronomico europeo, non si è fatto mancare niente.

Le “marmellate” indiane: chutney di arance e datteri

I chutney potrebbero essere tranquillamente associati, almeno per quanto riguarda l’aspetto, alle nostre marmellate-conserve, se non fosse per il fatto che si contraddistinguono per il gusto agrodolce dato dalla presenza dell’aceto e dello zucchero. Solitamente i chutney prevedono la presenza di frutta mista a verdure e spezie per l’appunto. Ne risulta un mix meraviglioso che viene poi utilizzato sia per condire carni che salumi o formaggi, esaltandone così i sapori e  valorizzando i piatti dal gusto delicato.

Di chutney la cucina indiana è ricca, ne esistono diverse varianti: al cocco, alla cipolla, al mango, alle mele, al pomodoro, al coriandolo, l’elenco è davvero innumerevole. Ed ancora accanto alla versione cotta, che prevede una lunga preparazione per permettere ai componenti di addensarsi e fondersi insieme, esiste quella fresca, che si ottiene macinando semplicemente gli ingredienti crudi ottendendo una pasta omogenea. L’origine del nome viene dalla parola “chatni” che in Oriente significa “fortemente speziato” ed infatti non troverei altro modo per poter definire questo composto agrodolce nel quale zenzero e cannella la fanno da padrone.

Sformatini di pasta al formaggio

TEMPO: 1 ora | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


La pasta al formaggio. Una delizia del palato. Un modo per inventarsi mille ricette in grado di mescolare l’incredibile varietà di sapori che hanno i formaggi. Un tabù per chi non sa rinunciare al rosso del pomodoro.

Il problema del “bianco” solitamente io ce l’ho nei confronti della pizza, non riesco a contemplare l’idea che la pizza che mangerò non sia al pomodoro, poche volte ho preso e mangiato delle pizze bianche e mi sono sempre pentita poco dopo, guardando quelle rosse degli altri commensali! Ma per tutto il resto sono una fautrice del bianco formaggio!

Penso che i formaggi siano una tipologia di alimento capace di generare delle combinazioni sempre diverse, a seconda di come vengono usati, basti pensare che è un tipo di cibo che può essere utilizzato dagli antipasti fino ad arrivare ai dolci, passando per primi, secondi e contorni, mantenendo in tutte queste preparazione la sua identità, pur riuscendo ad amalgamarsi bene con tutto.

C’è un formaggio per ogni palato, c’è un formaggio per ogni ricetta, c’è un formaggio per ogni occasione. La mia ricetta di stavolta è molto semplice, da tutti i giorni, anche se racchiude in sè quel po’ di raffinatezza che le preparazioni con i formaggi si portano spesso dietro.

fonduta cioccolato

Racconto | Fonduta di frutta al cioccolato per Martina

fonduta cioccolato

E’ la prima festa di compleanno che organizzo a casa per la mia bambina. Mi sono agitata così tanto che ho deciso di chiamare la rosticceria e la pasticceria. Ho ordinato pizzette, poche cose fritte che i bambini sono piccoli e non vorrei che poi si sentissero male. Un bel po’ di panini farciti di prosciutto, tonno, uova, pomodori, e anche qualche verdura, che tanto non saranno tutti capricciosi e qualcuno di loro li mangerà anche vedendo spuntare qualcosa di verde.

Poi tanti pasticcini e una torta, ho chiesto di decorarla di rosa, visto che ieri io e Martina siamo uscite insieme e abbiamo comprato per l’occasione un vestitino rosa e anche un bel paio di ballerine lucide, con il cinturino fatto di brillantini, sempre tutto rosa chiaramente! Compie cinque anni, il rosa è senza dubbio il colore moda di quest’età, infatti abbiamo anche decorato insieme la sala con dei festoni rosa e mio marito è andato a comprare piatti e bicchieri di carta, tutto rosa, ma non poteva sbagliarsi visto che Martina è andata con lui proprio per controllare che il papà non si sognasse di comprare qualcosa di giallo, rosso o verde!

Prepariamoci alle feste: Insalata pasqualina

Per trascorrere una “Pasqua con chi vuoi” possiamo proporre un goloso carrello di ghiottonerie interpretando la tradizione in una chiave meno convenzionale, proponendo così allo stesso tempo sia un pranzo speciale sia una festa spensierata per i nostri ospiti. Per rendere il tutto meno formale possiamo far cominciare il pasto con una sorta di pic-nic da tavola, ovvero metteremo insieme un bel tagliere di salumi e formaggi ed una stuzzicante Insalata pasqualina condita con l’olio aromatico. I nostri invitati provvederanno a servirsi da soli e si godranno un antipasto informale colorato e divertente.

Per preparare la vostra Insalata pasqualina per 6 persone vi serviranno i seguenti ingredienti:

200 gr di formaggio di capra fresco | 150 gr di fave sbollentate e pelate | 150 gr di insalatina valeriana | 16 asparagi appena sbollentati | 4 cuori di carciofi lessi | pepe rosa in grani | timo | bacche di ginepro | sale grosso | olio extravergine di oliva

Kitchen Confidential, le avventure gastronomiche a New York di Anthony Bourdain

Il libro che rivela i segreti e oscenità del mondo della ristorazione. Cosa accade dentro le cucine dei grandi ristoranti?  Anthony Bourdain ci da una versione dura, sincera e sprezzante della realtà, come solo chi ha passato tutta la sua vita in cucina.

“Non fraintendetemi: io amo il mondo della ristorazione.
Diavolo, ne faccio ancora parte- sono chef da una vita,
addestrato secondo i canoni della tradizione classica, e nel giro di
un’ora starò probabilmente rosolando le ossa per la demi-glace e facendo a pezzi
filetti di manzo in una scalcagnata cucina a sud di Park Avenue.”

Trasgressivo, accattivante, passionale. A metà tra autobiografia e confessione professionale, è l’altra faccia della ristorazione. Cambierà sicuramente il modo di mangiare di chi lo legge.