Come servire l’aperitivo/3

Quali e quanti bicchieri servono per servire un drink ai nostri amici? Così come ogni vino ha i suoi bicchieri, anche per aperitivi, cocktails e drinks vale lo stesso discorso. Naturalmente un piccolo bar casalingo non potrà avere tutta la gamma di bicchieri specifici, tuttavia ci vorrebbero almeno quelli classici. Che sono: coppette da cocktail, Martini e short drinks in genere; coppe o flútes per spumanti, champagne e bevande preparate con questi vini; tumbler grandi per long drinks, tumbler piccoli per superalcoolici «on the rocks», ballons per Brandy e Cognac.

Gli «altri» bicchieri (quelli cioè che normalmente non figurano nel bar di casa, a meno che non sia un superbar) sono: copite per lo Sherry e il Porto, i bicchieri per i vini aperitivi, quelli da grog o punch, resistenti al calore, i calici giganti per i cosiddetti «mangia-e-bevi». Qualche consiglio pratico:

Cucina Spagnola – L’insostenibile leggerezza dei Churros

TEMPO: 1 ora e 15 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Il must in Spagna? Ma i Churros naturalmente!  Deliziosa tradizione di chioschetti in ogni piazzetta di Spagna e Portogallo. C’è chi adora inzupparli nel caffé fumanti la mattina a colazione, chi pensa che siano perfetti con marmellata per merenda, oppure delizia ricoperta di zucchero a velo per accompagnare il té pomeridiano, ma soprattutto poderoso rimedio traboccante cioccolato post sbornia nel rientro a casa dopo le infinite serate spagnole.

In pratica i churros sono una sorta di dolci cialdoni. La ricetta base è molto semplice, quindi sbizzaritevi nel ripieno o semplicemente servirteli con una spolverata di zucchero.

Forse un po’ invernali? Ma con il tempaccio di questi ultimi giorni è nostro preciso dovere fare uno strappo alla regola per ritrovare il buon umore.

Chi ne vuole uno?

Un piatto per il pranzo della domenica: Maiale con polenta

TEMPO: 30 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Vi propongo un bel secondo piatto, da preparare, perché no, domani per il pranzo della domenica: Maiale con polenta. Un piatto, molto semplice, contrariamente a quanto si potrebbe pensare dalla lunghezza della ricetta, caratterizzato dal condimento che si usa per insaporirlo.

Se non volete preparare un piatto un po’ più complicato come il maiale piccante e l’insalata alle mele, vi consiglio di cucinare il Maiale con polenta, della semplice carne di maiale grigliata ed accompagnata da polenta e verdure. E allora: Maiale con polenta.

Mangiare all’Ikea

Chi non è mai stato all’Ikea alzi la mano.
Bene. Domanda di intutibile risposta.

C’è per caso qualcuno oltre me, che almeno una volta è andato all’Ikea appositamente per mangiare all’ikea restaurant?

Suvvia, chi non ha lanciato uno sguardo alla sala self-service, dove troneggiano dolci, taratine, piatti di carne e pesce, tutti piatti che si rifanno rigorosamente alla cucina svedese. E mi chiedo chi, davanti a tutto ciò, non abbia ceduto assaggiando una fetta di torta al cioccolato o almeno un panino al salmone.

Chi poi ha avuto l’ardire di addentrarsi e superare il caffé bar, avrà sicuramente provato anche tutto il resto della grande varietà di piatti e soluzioni culinarie proposte nel menù svedese:

  • Salmone marinato
  • Polpette svedesi
  • Vegetables Curry
  • Pollo in salsa d’albicocca
  • Salsiccia con patate e pomodori
  • Lingon-Berries

Seguendo questo link troverete le ricette, ingredienti e anche la spiegazione per come impiattare i più conosciuti piatti svedesi proposti all’ikea restaurant.

Ricette di Pasqua: torta alle mandorle

TEMPO: 45 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Se per voi la Pasqua è una buona scusa per sedersi a tavola, chiaccherare, sorseggiare e mangiare, assaggiare, sperimentare e rivisitare specialità culinarie regionali e tradizionali, allora questa torta alle mandorle è fatta proprio per voi.

Andiamo quindi ad ampliare la lista di proposte di Ginger per queste feste di Pasqua!

Eh si… le feste con i parenti, la nonna e le zie in cucina, le mani in pasta tra dolci, cioccolato, intingoli e torte salate. Mamma mia che bontà e prelibatezze si preparano in questa occasione.  E che ricordi nel cucinare piatti legati alla tradizione della mamma e della nonna, mi sembra già di gustarne il sapore.

Per chi ama i sapori dolci, oltre alla famosa colomba, la tradizione siciliana ci propone  torta pasquale con mandorle, canditi, cannella e ricotta e spolverata di zucchero. La torta alle mandorle è un dolce dal gusto delicato, che riscuote sempre un gran successo.

Una variante molto più semplice della torta alle mandorle veniva cucinata in occasione della Pasqua per essere mangiata a colazione insieme al salame e alle uova benedette.

Riso e noci

TEMPO: 1 ora circa | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: Sì | PICCANTE: NO | GLUTINE: | BAMBINI: SI


Il riso è un alimento che può essere cucinato in molti modi diversi, lo si può sia bollire che cuocere con un soffritto o con il brodo e poi si possono aggiungere carne, pesce, verdure, avendo poi alla fine sempre una pietanza molto gustosa, sia calda che fredda. In più attingendo da tradizioni diverse, asiatiche per lo più, lo si può anche usare come accompagnamento, condendolo sempre come si vuole e preparando magari anche un buon sughetto per insaporirlo.

L’idea di cucinare il riso con le noci è originale e anche sfiziosa, permette di abbinare la morbidezza del riso al sapore croccante delle noci , che sono sì un alimento un tantino calorico, ma se non vengono consumate spesso si può evitare di sentirsi in colpa per il mantenimento della nostra linea!

Dolci coniglietti Pasquali

E’ arrivato il momento, si avvicina inesorabile. Siamo pronti ad affrontare il fantomatico pranzo, la grande riunione familiare, gli amici, la Pasqua e la Pasquetta? Non facciamoci prendere dall’ansia dei preparativi e dalla trepidazione creativa.

Anche voi tutti gli anni, per ogni santissima pasqua, vi ripromettete di far uscire dalla vostra cucina qualcosa di incantevole e particolare, che riesca a stupire ed accontentare tutti gli esigenti palati….ed invece riuscite  a  malapena a scaturire  banali torte pasqualine, uova di cioccolato iperglicemiche e goffi segnaposto fioriti?

No problem. Quest’anno sarà diverso. Fortunatamente c’è chi corre prontamente in nostro soccorso: rullo di tamburi….ringraziamo calorosamente Bakarella per questa gentile idea, e per tutte le dolci idee che affolano il suo colorato blog.

I muffins di “Via col vento”


Prima di passare al tema dell’articolo vorrei solo esprimere la mia gioia per essere entrata a far parte della squadra di Ginger e la mia gratitudine per averne ricevuto la possibilità. Cominciamo…

Alzi la mano chi non ha mai visto Via col Vento, il film diretto da Victor Fleming nel 1939 oramai diventato un cult, che ha portato al successo l’attrice Vivien Leight, l’interprete della capricciosa ed a volte insopportabile, ma sempre di grande fascino, Rossella O’Hara. Personalmente l’avrò visto 4 volte, ma non tutte sono riuscita ad arrivare alla fine, ma ok, questo è un altro discorso…

Chi l’ha visto, dicevo, ricorderà che nel momento della preparazione per la festa alla quale la signorina O’Hara è invitata, precisamente durante la vestizione, con tanto di classico “strizzamento” del busto, Mamy le porge dei dolcetti su un vassoio dicendole:

Miss Rossella, le signorine di buona famiglia alle feste devono mangiare come un uccellino, prima di uscire mangia uno dei miei muffins…

Costolette d’agnello fritte

TEMPO: 30 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: | BAMBINI: SI


La carne d’agnello viene spesso consumata durante le festività, proprio a Pasqua ad esempio, o comunque in momenti ricreativi, non è un tipo di carne che viene molto utilizzato nella quotidianità.  Infatti per la mia esperienza personale l’agnello si mangia principalmente il giorno di Pasqua, o durante il periodo pasquale in generale.

In realtà l’agnello è un alimento molto completo, ha un alto valore nutritivo ed è anche facilmente digeribile , può essere cucinato in mille modi e risulta comunque leggero, infatti proprio durante le festività viene servito e gustato all’interno di pranzi sostanziosi senza risultare troppo pesante. Le costolette fanno parte del carrè, ovvero della schiena con le costole, infatti sono semplicemente fette ottenute da questa porzione dell’agnello e prendono questo nome proprio perchè le costole sono chiaramente visibili.

Non ha un grande apporto calorico, quindi questa ricetta che prevede la frittura sicuramente non è dietetica, ma non è nemmeno da evitare, se si decide di fare un giorno di pausa durante un percorso di regime alimentare dietetico diciamo che questo piatto potrebbe essere un’idea molto gustosa e limiterebbe i sensi di colpa. Si sta pur mangiando qualcosa di fritto, ma la quantità di calorie contenute nell’agnello risulta  molto bassa!

Pesce d’aprile … Tonno al pomodoro

TEMPO: 25 minuti| COSTO: medio-alto| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:SI | GLUTINE: NO | BAMBINI: NO


Come vuole la tradizione: buon pesce d’Aprile! E, visto che è difficile potervi fare qualche scherzo divertente tramite PC, e che noi ci occupiamo principalmente di cucina, l’unico pesce che posso farvi è un tonno! Come? Beh, pensavo al Tonno al pomodoro.

Una ricetta molto estiva, ma visto che le belle giornate, anche se arrivano un po’ a rilento, fanno venir voglia di mare ed atmosfere vacanziere perché non approfittarne a tavola! Nella ricetta del Tonno al pomodoro, vi consiglio una cottura molto breve, ma se volete prendete spunto da: Il pesce e la mappa delle cotture, per trovare la cottura che più far per voi.

Jamie Oliver e le sue Homemade Egg Tagliatelle

Staccate il telefono, prendetevi una pausa. Oggi cuciniamo a casa di Jamie Oliver. Ecco il biondo e giovane chef che ci mostra passo passo come fare in 6 minuti la pasta fonduta. Tutto quello che vi serve sono:

uova | farina | parmigiano | panna da cucina | fontina | sale e pepe

Cuoco innegabilmente accattivante, ricco, simpatico, piacente. Sembra davvero una fonte inesauribile di idee e progetti. Da quando qualche anno fa ha debuttato come  uno dei migliori cuochi emergenti del panorama gastronomico europeo, non si è fatto mancare niente.

Le “marmellate” indiane: chutney di arance e datteri

I chutney potrebbero essere tranquillamente associati, almeno per quanto riguarda l’aspetto, alle nostre marmellate-conserve, se non fosse per il fatto che si contraddistinguono per il gusto agrodolce dato dalla presenza dell’aceto e dello zucchero. Solitamente i chutney prevedono la presenza di frutta mista a verdure e spezie per l’appunto. Ne risulta un mix meraviglioso che viene poi utilizzato sia per condire carni che salumi o formaggi, esaltandone così i sapori e  valorizzando i piatti dal gusto delicato.

Di chutney la cucina indiana è ricca, ne esistono diverse varianti: al cocco, alla cipolla, al mango, alle mele, al pomodoro, al coriandolo, l’elenco è davvero innumerevole. Ed ancora accanto alla versione cotta, che prevede una lunga preparazione per permettere ai componenti di addensarsi e fondersi insieme, esiste quella fresca, che si ottiene macinando semplicemente gli ingredienti crudi ottendendo una pasta omogenea. L’origine del nome viene dalla parola “chatni” che in Oriente significa “fortemente speziato” ed infatti non troverei altro modo per poter definire questo composto agrodolce nel quale zenzero e cannella la fanno da padrone.

Sformatini di pasta al formaggio

TEMPO: 1 ora | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


La pasta al formaggio. Una delizia del palato. Un modo per inventarsi mille ricette in grado di mescolare l’incredibile varietà di sapori che hanno i formaggi. Un tabù per chi non sa rinunciare al rosso del pomodoro.

Il problema del “bianco” solitamente io ce l’ho nei confronti della pizza, non riesco a contemplare l’idea che la pizza che mangerò non sia al pomodoro, poche volte ho preso e mangiato delle pizze bianche e mi sono sempre pentita poco dopo, guardando quelle rosse degli altri commensali! Ma per tutto il resto sono una fautrice del bianco formaggio!

Penso che i formaggi siano una tipologia di alimento capace di generare delle combinazioni sempre diverse, a seconda di come vengono usati, basti pensare che è un tipo di cibo che può essere utilizzato dagli antipasti fino ad arrivare ai dolci, passando per primi, secondi e contorni, mantenendo in tutte queste preparazione la sua identità, pur riuscendo ad amalgamarsi bene con tutto.

C’è un formaggio per ogni palato, c’è un formaggio per ogni ricetta, c’è un formaggio per ogni occasione. La mia ricetta di stavolta è molto semplice, da tutti i giorni, anche se racchiude in sè quel po’ di raffinatezza che le preparazioni con i formaggi si portano spesso dietro.