Preparandosi al salone del mobile di milano

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Manca poco, ancora qualche giorno e Milano sarà un invasa da un massa compatta e eterogenea di giovani designer pronti a sgomitare tra feste, eventi, buffet per ammirare le ultime novità e tendenze del design.

E’ la settimana di Milano, quella per cui ogni abitante di questa ridente città prova amore e disgusto: calca di persone, traffico triplicato, bulimia di eventi imperdibili. E’ in arrivo il Salone del Mobile di Milano. L’evento più atteso dell’anno da architetti, designer e interessati del settore.

Dal 22 al 27 Aprile al Salone del Mobile 2009 di Milano, fiera Rho, la manifestazione che ogni anno lascia il segno e che fa parlare molto per il bellissimo Fuorisalone, pieno di eventi e di stand davvero interessanti.

Da parte mia c’è il ricordo dell’anno passato: giornate piene, dense. Poco spazio e tempo per biscottini e muffin.
Ma solo aperitivi, nottate a lavoro, pioggia, freddo, pizza, camminate intermiabili, incontri, malintesi, birra, traffico, foto, gadgets… Sono riuscita misticamente a uscirne viva e quasi indenne.

Tra le tante cose belle e stimolanti che concende  il Salone del Mobie di Milano, la parte che preferisco è  l’immancabile SaloneSatellite, creatività giovanile e voglia di sperimentare. Ma soprattutto c’è l’onore e il piacere di conoscere di persona giovani designer. Proprio lo scorso anno ho scoperto  A/R Studio.

Cucina Pugliese: il Pesce al forno alla pugliese

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TEMPO: 40 minuti| COSTO: medio/alto| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


Oggi, nella quiete domenicale, facendo colazione mi è capitato di vedere un documentario sulla Puglia. Ispirato dagli splendidi luoghi di questo territorio e dalla genuinità dei prodotti che l’agricoltura di questa magnifica regione regala ai suoi abitanti, ho pensato di proporvi una ricetta della Cucina Pugliese.

Orecchiette alle cime di rapa e Laganelle con salsa alla Sangiovanniello, sono due piatti tipici pugliesi, ma oggi ci tuffiamo nel mare di questa regione e ne usciamo con una ricetta di pesce: Pesce al forno alla pugliese. Nella ricetta del Pesce al forno alla pugliese si mescola pesce e pecorino, un’unione che potrebbe risuonare stonata, ma che in realtà è un matrimonio perfetto. La ricetta del Pesce al forno alla pugliese.

Salse Dietetiche

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Dopo le feste la frase di rito che tutti tendiamo a pronunciare è “da domani mi metto a dieta”, con le varianti che possono essere “lunedì inizio la dieta”, e non si sa mai a quale lunedì la persona che parla si stia riferendo, oppure “mi sento gonfia/o”, “devo solo perdere quei due chili che ho accumulato durante le feste”. Insomma la dieta diventa il tema principale di molte conversazioni post festività!

Aggiungiamo anche che dopo Pasqua inizia anche ad avvicinarsi la bella stagione, il corpo un pò alla volta si scopre, in televisione parte il bombardamento “prova costume” e tutti, anche chi non dovrebbe, si sentono un pò inadeguati, e si comincia con i programmi dietetici e le iscrizioni in palestra.

Queste sono alcune ricette di salse dietetiche, che ci permettono di mangiare con gusto stando attenti alla linea.

Una ricetta per gli Spaghetti con asparagi e cappesante

pasta asparagi e cappesante

La ricetta che vi propongo oggi é  un primo piatto formidabile: é colorato, profumato e saporitissimo allo stesso tempo. Io ve lo presento con delle cappesante grigliate ma se preferite potete utilizzare degli scampi o anche delle mazzancolle. La verità é che io adoro le cappesante praticamente in qualunque modo ma effettivamente il colore ed il sapore che donano a questo piatto lo rende davvero unico. Devo precisare che questa non é una ricetta velocissima né tanto meno semplicissima ma vi assicuro che ne vale la pena.

Allora ecco quello che vi occorre per 4 persone

320 gr di spaghetti n 5 | pesto di basilico fresco | 400 gr di asparagi tagliati a metà | 7 pomodori secchi | 2 cucchiaini di capperi sottosale | 8 cappesante sgusciate | mezzo limone spremuto | sale | olio evo | pepe verde macinato fresco.

 

L’albero di fragole di Stéphanie Marin

albero-fragoleE’ tempo di primavera. Ci siamo dilettati per pasquetta con la prima di una lunga serie di grigliate, di picnic con gli amici e zingarate domenicali fuori porta. Maledizione, quando si inizia ad assaporare le gioie del bel tempo e dello star furi è difficile riuscire a rinunciarci. Per tutti quelli che non hanno il tempo o il modo di sfruttare la magia di una bella scampagnata ed il ritorno alla natura, ecco la Tiny Forest di Stéphanie Marin, giovane designer francese che ha trovato un ottimo sostitutivo casalingo per soddisfare il Cappuccetto Rosso che è dentro di noi.

Si tratta di un alberello di legno in miniatura, con rami-spiedini su cui è possibile infilzare qualsivoglia bocconcino: fragoline, patatine fritte, formaggio, focaccine….tutto quello che volete. La magia e lussuria di dare vita ad un insolito mini albero di fragole?
Divino. Alla faccia di Darwin.

Giochiamo a fare il pic nic in salotto, stendiamo il plaid spostiamo le sedie e divani. Ecco pronti i piatti e tovaglioli a quadrettoni rossi. Nel mezzo un tiny forest di formaggio e focaccine, da spelluzzicare con le mani, come quando si va a fare more nei boschi. Se aggiungiamo il vino e la compagnia giusta sembrerà quasi di sentire il rumore delle foglie e la brezza sul prato.

Un ortaggio, due ricette. Torta salata di cavolfiore e ricotta. Parte II

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Come avrete modo di constatare in futuro, io ho una vera e propria predilezione per le torte salate e per le quiche. Trovo che costituiscano un piatto alquanto versatile sia per la possibilità di svariati ripieni, sia per le diverse modalità di presentazione.

Difatti sia che siano a base di ortaggi e verdure, sia che contangano carne o pesce, o ancora, come nel caso della quiche lorraine, uova e panna, oltre l’immancabile pancetta, riscuotono sempre grande successo una volta a tavola, e raramente ne rimane una fetta, vengono spazzolate nel giro di breve tempo. Accennando alle modalità di presentazione possono essere preparate negli stampi tradizionali o in quelli monoporzione (ed in questo caso ne guadagnano sicuramente in presenza scenica), possono, una volta dopo essere state sfornate, essere tagliate a quadrotti, a triangoli, o nelle forme che vi suggerisce la fantasia, ricavando così dei finger food da mangiare prima che con la bocca, con gli occhi.

La base può essere costituita dalla pasta sfoglia, come in questo caso, o dalla pasta briseè, o ancora dalla frolla salata. Solo di recente ho trovato una pasta da quiche eccellente, della quale tratterò più in avanti magari. In questa sede mi soffermo sulla torta che ho preparato qualche tempo fa per far fuori della ricotta in scadenza e del cavolfiore già lessato che non aveva ancora trovato il suo giusto utilizzo.

Linguine alle quattro P

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TEMPO: 15 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Un piatto un po’ misterioso quello che mi appresto a descrivervi. Perchè? Beh, il suo nome non lascia trasparire nulla, e per sapere di cosa si tratta dovrete chiedere al cameriere o al cuoco di turno! Cos’è? Le Linguine alle quattro P. Vediamo cosa si nasconde dietro queste quattro P, e quali sono gli ingredienti segreti.

Pollo, Prosciutto, Piselli e Prezzemolo ecco svelato il mistero sulle quattro P. Questi sono gli ingredienti principali per condire questa ricetta di pasta. Rapide e nutrienti, le Linguine alle quattro P, sono un piatto molto apprezzato anche dai più piccini. Bene, procuratevi le “P” che vi occorrono e trasferiamoci in cucina per preparare le Linguine alle quattro P.

Burro alla maitre d’hotel e altri burri composti

Questo burro composto lo abbiamo visto più volte nei ristoranti, servito come accompagnamento, separatamente o già adagiato nei nostri piatti. Viene sistemato a fettine su bistecche, fette di carne, pesci interi o a fette, cotti in padella o lessati.

E’ una preparazione molto elegante anche da servire a casa, adagiando queste fettine di burro sulle portate o mettendole in un piattino separato in modo che i vostri ospiti possano servirsi.

Per prepararlo tritate finemente il prezzemolo con la mezzaluna. Mettete 100gr. di burro freschissimo ammorbidito in una ciotola, aggiungete il prezzemolo, un pizzico di sale e di pepe bianco. Mescolate bene con un cucchiaio di legno unendo un po’ alla volta in succo della quarta parte di un limone. Sistemate il burro su della carta stagnola, formate un rotolino avvolgendolo nella carta e tenetelo in frigo almeno per un ora.

Al momento di servirlo, una volta liberato dalla carta, tagliatelo a fettine con un coltello a lama sottile e poi adagiatelo sul pesce o sulla carne, o su un piattino o tagliere. Se lo mettete su della carne questa non deve essere troppo calda, altrimenti il burro non rimarrà cremoso ma tenderà a formare una sottile patina oleosa.

Queste invece sono le atre ricette dei burri composti.

Cucinare con la birra: prepariamo la carpa alla birra

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TEMPO: 45 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI

Se cucinare con il vino appartiene alla nostra tradizione non è di meno l’uso della birra per accompagnare piatti a base di carne e di pesce. La carpa alla birra è l’accostamento ideale per chi vuole dare un tocco più deciso al sapore  delicato della carpa, essendo quest’ultimo un pesce di acqua dolce. Amo sperimentare e poi proporre e devo dire che questa carpa alla birra è stata una buona riuscita!


Carpa alla birra 

Ingredienti per 4 persone:

 una carpa da 1000gr | 250gr di funghi freschi | 50gr di margarina  | una cipolla | sedano | 1 litro di birra | un ciuffo di prezzemolo | sale 

Chi dorme non piaglia pesci: Slow Fish 2009

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SLOW FISH 2009 IV EDIZIONE

LUOGO: Genova, quartiere fieristico padiglione B | DATA: 17-20 Aprile | ORA: 11.00-23.00 PRODOTTI TIPICI: pesce pesce pesce !


Tenetevi liberi questo fine settimana, succolente proposte vi attendono. Preparatevi ad andare a Genova, nel nuovo Padiglione B del quartiere fieristico, progettato da Jean Nouvel e affacciato direttamente sul mare. Dal 17 al 20 aprile il protagonista sarà il Mediterraneo, con i suoi pesci, le sue storie e anche le sue problematiche. Tutti pronti per  Slow Fish 2009.

Torna anche quest’anno l’appuntamento organizzato da Slow Food e Regione Liguria. Siamo alla quarta edizione di questa manifestazione internazionale a cadenza biennale dedicata al mondo ittico.

Convegni, incontri, laboratori e degustazioni vi aspettano al quartiere fieristico di Genova. Una importante occasione di dibattito, confronto ed esplorazione del settore ittico che coinvolge tutto il Mediterraneo e le sue culture. Ruolo centrale dell’evento è l’educazione del gusto: master of food, aiutare il consumatore e aiutare il mare attraverso la spesa guidata con un personal shopper per scoprire l’immensa varietà dell’ecosistema del nostro mare e i risvolti gastronomici.

Educare all’acquisto, laboratori del gusto, cucine di strada, teatri del gusto…. sono solo alcuni degli eventi laboratori e seminari proposti in questa IV edizione di Slow Fish 2009.

Un ortaggio, due ricette. Le frittelle di cavolfiore – Parte I

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Come avrete capito dal titolo ho deciso di proporvi delle ricette aventi come ingrediente pricipale il cavolfiore. Prima di passare alla prima, scopriamo insieme qualcuna delle sue caratteristiche.

Nonostante sia possibile trovarlo tutto l’anno, il cavolfiore è considerato principalmente un ortaggio invernale-primaverile. Fonte naturale di vitamina C ed A è anche consigliato nei casi di anemia. Per conservare inalterate tutte le sue proprietà l’ideale sarebbe consumarlo crudo, cosa che nel caso di un ortaggio tenero sarebbe anche piacevole. Purtroppo durante la cottura, perde parte delle sue sostanze benefiche. E’ caratterizzato inoltre da un basso contenuto di calorie, ne contiene solo 25 per 100 gr. di conseguenza è molto indicato nelle diete ipocaloriche per il suo alto potere saziante.

Vi do un consiglio per evitare che l’odore piuttosto forte del cavolfiore (per usare un eufemismo) dovuta alla formazione dei composti solforati durante la cottura, si propaghi per tutta la casa e la infetti per ore: mettete all’interno della pentola di cottura della mollica di pane imbevuta di aceto. Testato personalmente, funziona.

Come fare il burro composto


Alcune volte in cucina è necessario usare del burro insaporito con altri ingredienti. Questo può essere fatto a scopo solo decorativo, ma anche per abbinare e intensificare alcuni sapori, ad esempio se si preparano degli antipasti, ma il burro composto può essere utilizzato anche per accompagnare piatti di carne o pesce, o per essere spalmato sul pane che fa da accompagnamento a un pasto.

Il procedimento per preparare questi burri composti è sempre lo stesso, cambiano solo i diversi ingredienti e gli abbinamenti per utilizzarli con i vari cibi.

Questa è la ricetta base. Avendo a disposizione un mortaio il burro, che deve essere sempre di ottima qualità e freschissimo, va pestato insieme agli ingredienti da incorporare, e poi si passa tutto al setaccio. Se non si possiede un mortaio il procedimento da seguire è mettere il burro un po’ ammorbidito, a pezzetti, in una terrina, lavorarlo bene con un cucchiaio di legno fino a ridurlo in crema e poi unire gli altri ingredienti, che a seconda della loro consistenza potranno essere tritati, passati al setaccio, frullati o scomposti.