Arabeschi di Latte

arabeschi-di-latte Un gruppo di creative fondato nel 2001, un collettivo al femminile che organizza eating events, dietro il nome evocativo di Arabeschi di Latte. Cinque architetti con la passione per la convivialità: Francesca Sarti, Alessandra Foschi, Silvia Allori, Francesca Pazzagli, Francesca Sorga.

Pensano e realizzano eventi dove il cibo è uno strumento per creare situazioni e relazioni, oggetti come fonte di piacere e buon cibo, ecco creati catering che inseguono principalmente la fascinazione e il potere comunicativo del cibo.

Food Concepts o Eating Events, l’approccio creativo è sempre lo stesso: multidisciplinare e in evoluzione, un’operazione trasversale che con una certa freschezza si è inserita in contesti diversi: dall’arte alla moda, dal design e l’architettura alla cucina.

A quando il prossimo evento e la possibilità di incontrarle?

Ma a Milano naturalmente!
Si, proprio durante il Salone del Mobile 2009.

I sandwichs di “A beautiful mind”

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Oggi facciamo un salto nel passato, ma giusto di qualche anno, spostandoci nel 2001. Questo è l’anno di uscita del film “A beautiful mind” diretto da Ron Howard che vede come protagonista Russel Crowe nei panni del matematico, nonchè premio Nobel per l’economia nel 1994, John Nash.

La storia è molto affascinante perchè ispirata alla vita del matematico che studiò per anni il modo trovare un’idea originale a cui applicare le sue formule. Il fatto su cui porre l’accento è che ci riuscì nonostante fosse affetto da una forma di schizofrenia degenerativa. La scena che ai nostri fini è interessante è una delle ultime, ambientata nell’università di Princeton, quando uno studente, riconoscendolo, gli chiede di mostrargli la sua teoria, e proprio all’inizio della spiegazione Nash offre al ragazzo un sandwich…

Prima di passare alla ricetta, una piccola curiosità: sapevate che questo tipo di panino prende il nome da John Montagu, quarto Conte di Sandwich? Difatti fece la sua comparsa proprio al tavolo da gioco del conte il quale era così appassionato di carte che non vi si distoglieva neanche per recarsi nella sala da pranzo, ma preferiva consumare il suo pasto lì. Fu in una di queste occasioni che si pensò di coprire le tartine servite, con una fetta di pane sopra in modo da poterle gustare direttamente con le mani senza sporcarsele e senza l’ausilio di piatto e posate.

Diamo libero sfogo alla nostra fantasia con il marshmallow fondant

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Abbiamo già parlato dei marshmallows e della loro origine, abbiamo anche scoperto come farli in casa. Quello su cui non abbiamo ancora posto l’attenzione è il loro impiego nella preparazione di una glassa /pasta con la quale molte volenterose danno vita a dei veri e propri capolavori. A dir la verità tra i foodbloggers impazza la marshmallow fondant mania, addirittura ci sono dei siti interamente dedicati alle torte decorate.

A vederle in tutto il loro splendore è quasi un peccato mangiarle, a volte si fatica a credere che siano commestibili. Eppure partendo da questi simpatici dolcetti, si ottiene una pasta molto malleabile e davvero facilmente lavorabile, forse più di quella di zucchero, che si presta ad essere colorata, intagliata, sagomata quasi fosse plastilina.

Per la preparazione del marshmallow fondant sarebbe preferibile utilizzare dei marshmallows bianchi, anche se in commercio non sono molto diffusi, almeno non in Italia dove si trovano più che altro le versioni colorate, ma in mancanza possiamo sempre prepararceli da noi seguendo questa ricetta.

Piatto unico dal sapore orientale: insalata di pasta al curry

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TEMPO: 20 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI

 

Tra i piatti unici che preferisco le insalate di pasta sono sicuramente tra le cose migliori che posso preparare. Facili, ci metto quello che voglio, le posso servire calde o fredde e sono sempre buonissime. Proprio per questo sono sempre alla ricerca di idee per la realizzazione e sfogliando una rivista ho letto la ricetta della insalata di pasta al curry. Davvero originale come gusto e sicuramente da consigliare! Adatta per una cena tra amici informale, magari da preparare il pomeriggio e poi servire fredda ……buon appetito!


Insalata di pasta al curry

Ingredienti per 4 persone:

400gr di pasta corta tipo conchiglie | 250gr di petto di pollo | 1 cipollotto | 2 cucchiai di cognac | ½ bicchiere di vino bianco | 2 cucchiai di curry | 400gr di latte | 1 mela smith (200gr circa) | 3 cucchiai di farina 0 | 4 cucchiai di olio extra vergine | sale e pepe q.b.

La mia storia della Carbonara di verdure

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TEMPO: 30 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Ore 18.30, mi trovo sulla strada che percorro solitamente per rientrare a casa dopo il lavoro, con le belle giornate di sole mi piace passeggiare un po’ prima di rincasare. Squilla il cellulare. Gli amici, propongono di andare a bere un aperitivo. Un aperitivo ci stà, penso. Li raggiungo al solito bar. Mentre mi avvio penso a Pyondi ed ai suoi consigli su come sopravvivere all’aperitivo.

Arrivo al bar. Sono già tutti seduti, chi con un bicchiere di Negroni, chi con uno di Mojito, chi con un calice di vino. Riconosco tutti i loro volti, tranne quello di una ragazza messa un po’ in disparte che fa roteare timidamente il suo bicchiere di vino, prima di portaselo al naso per sentirne i profumi. Adesso capisco. I miei cari amici, mi hanno organizzato un incontro! Saluto. Mi presento. Mi siedo ed ordino da bere. Chiacchierando, scopro che siamo stati tutti invitati a cena dalla nuova amica. Domando: cosa si cena? E lei: Carbonara. Però io sono vegetariana, perciò pensavo ad una Carbonara di verdure! Ed io: deve esser buona! Non conosco la ricetta. Lei: non preoccuparti ti insegnerò io.

Le pain quotidien

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Un truc à grignoter. Niente di più facile da imparare a Parigi. Durante trasferte parigine è facile imbattersi in luoghi di corruzione come boulangeries e pâtisseries,  un mondo meraviglioso di prodotti e dolci da panetteria.

La scoperta è stata Le Pain Quotidien.  Armonioso accordo tra la meraviglia della pasticceria e della panetteria. Qui si uniscono tradizione e innovazione: tutto altamente biologico ma con un gusto e una ricerca del particolare.

Il primo Le Pain Quotidien nasce in Belgio e ce ne sono più di 50 sparsi nel mondo.Gustoso e ricco è il brunch nel week-end, le specialità sono pane e dolci fatti in casa, insalate e yogurt biologico.

Una catena di locali dove il brunch assume un sapore ancora più delizioso:  tutti i prodotti sono artigianali e fatti sul posto, esposti in ceste di vimini o su tavoli di marmo, si può portare a casa o gustare su tavoloni di legno in comune.

La filosofia è quella di fornire gli ingredienti da agricoltura biologica. In questo modo si assicurarano che i prodotti proposti siano di altissima qualità. Anche nella location seguono un ideale comune: il locale è arredato in legno riciclato, lampade a basso consumo e di prodotti per la pulizia e l’imballaggio ecologico. Basso impatto per il bene della nostra salute e della nostra terra.

Da un po’ Le Pain Quotidien è arrivato anche in italia, precisamente a Roma in Via Tomacelli 24/25. La location è strategica, in pieno centro storico di Roma. L’ambiente e il design sono caratterizzati da legno come elemento principale. Il locale rimane all’occhio molto caldo e particolare.

Dalla cucina indiana, dissetiamoci con un lassi

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L’India è famosa per il suo cibo ma molte persone non sanno che vi si preparano tutta una serie di bibite dalle caratteristiche uniche e rinfrescanti. Un tempo bere alcol era vietato in molte culture etniche indiane, di conseguenza non troveremo molte bibite alcoliche. Oggi parliamo del lassi.

Dopo il the indiano, noto come Chai, la bevanda più diffusa è sicuramente il lassi. Si tratta di una bibita, dolce o salata, originaria dell’India del Nord, a base di yogurt o latte fermentato sbattutti con acqua o ghiaccio. A questi si aggiungono, oltre il sale o lo zucchero (ed in alcune versioni anche il miele) delle spezie e/o frutta, molto gettonato è il mango, ma anche la banana.

Nonostante potremmo a prima vista scambiarlo con un frullato, almeno due sono le differenze: la consistenza del lassi infatti risulta molto liquida, tanto che solitamente viene sorseggiato anche come accompagnamento durante i pasti per contrastare la piccantezza dei cibi con i quali viene servito, e l’aroma, che è decisamente speziato. E’ una bevanda dal grande potere dissetante e nutriente.

Filetto con asparagi: un secondo di stagione

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TEMPO: 25 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI

Da pochi giorni si è conclusa nella mia cittadina la Fiera del paese, ha piovuto ma nulla ci ha imedito di uscire e visitare le molte bancarelle che hanno popolato il centro cittadino. Da vera appassionata di prodotti gastronomici non mi faccio mai scappare la visita a quella che è chiamata la piazza dei sapori: vari stand di diverse regioni che offrono degustazioni di ogni tipo. Tra le varie prelibatezze che ho assaggiato non mi sono fatta scappare degli asparagi davvero prelibati che ho poi provveduto a cucinare nella ricetta che vi presento qui di seguito: Filetto con asparagi


Filetto con asparagi

Ingredienti per 4 persone:

4 fette di filetto alte 3cm | 500gr di asparagi | 2 cucchiai di parmigiano grattugiato | 2dl di panna | sale e pepe | 40gr di margarina

Strudel salato di spinaci, porri e pinoli

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TEMPO: 1 ora| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Vi sto per proporre una ricetta per bambini e per vegetariani, una risorsa per feste e riunioni tra amici e parenti; un piatto, insomma, che può tirarvi fuori da mille impicci! Dovete preparare qualcosa per una festa semplice ed informale e volete giocare d’anticipo? Arrivano degli amici all’improvviso e decidono di restare a cena? Nessun problema, ecco quello che fa per voi: lo Strudel salato di spinaci, porri e pinoli.

Sfruttate lo Strudel salato di spinaci, porri e pinoli come antipasto o come stuzzichino, o aggiungetelo al menù di torte salate che potrete preparare per una festa finger food. Insomma, ogni occasione può essere quella buona per preparare lo Strudel salato di spinaci, porri e pinoli.

Nasce illy issimo, la prima bevanda di caffè “ready to drink”

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Nasce illy issimo, la prima bevanda di caffè “ready to drink”. Il lancio ufficiale avverà a Milano, durante l’imminenete Salone del Mobile, prescisamente in ZonaTortona 2009. Già abituati a gustare profumi e fragranze del semplice ma perfetto espresso, blend illy di pura Arabica, pronti a questa fresca novità?  Tutto l’aroma del caffè racchiuso in una lattina di inconfondibile design.

Quindi vi presento illy issimo, la nuova linea di bevande di caffè da consumare fredde, frutto dell’unione tra illycaffè e Coca-Cola.

Un Coffee Drink dal colore intenso e dal profumo deciso, ready-to-drink a base di solo caffè illy, lattina da 150 ml, oppure una lattina da 200 ml per illy issimo Coffee Drink al Latte: unione del profumo intenso del caffè e il gusto vellutato del latte.

Pensato per un pubblico giovane, dinamico, curioso e cosmopolita, illy issimo offre un nuovo modo di gustare il caffè, sempre a portata di mano, senza rinunciare alla qualità autentica e all’intenso piacere di un caffè illy. SUl sito illy issimo tutte le info su questo nuova proposta della illy, lancio milanese dell’evento illy issimo e lo spot ufficile.

Ecco tre drinks-proposte per un giocare e rendere ancor più speciale illy issimo:

Scopriamo la cucina macrobiotica con il gomasio

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Mi sono sempre chiesta che cosa significasse questo termine: macrobiotica. Cercandone il significato su un vocabolario qualsiasi, questa è la definizione che ne risulta: La Macrobiotica è uno stile di vita basato sull’equilibrio tra le forze antagoniste e complementari che, secondo le antiche teorie cinesi, governano l’universo. Bene, ma secondo me la definizione appena data non rende l’idea. Non basta a far si che ci si addentri in un mondo salutare e suggestivo quale ritengo sia il mondo della cucina macrobiotica. E allora perchè non scoprire le caratteristiche di questo tipo di cucina ?

La cucina macrobiotica si propone come fine la ricerca di un tipo di alimentazione che permetta di stabilire un armonico rapporto tra l’ambiente che ci circonda e noi stessi, cioè tra l’ambiente esterno e quello interiore. I nostri bisogni alimentari sarebbero dettati dalla situazione geografica e climatica, dal tipo di attività svolta e dalla nostra costituzione. L’alimentazione macrobiotica predilige i cibi naturali cioè integrali e biologici, perchè è la stessa natura che ce li propone tali, ricchi di tutti gli elementi che li rendono completi. Da qui la predilezione per l’utilizzo di sale marino integrale e di olio extravergine d’oliva.

Dalla Cucina Veneta, la ricetta del: Fegato alla Veneziana

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TEMPO: 20 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: NO


Mettiamoci in viaggio e muoviamoci in lungo o in largo per il nostro stivale per raggiungere una delle mete più richieste in assoluto da tanti turisti in tutti i mesi dell’anno: il Venezia. Città del carnevale, delle calli e del rubacuori Casanova; ma anche luogo di grande cucina. La Cucina Veneta nasconde piatti da sapori decisi e genuini, tutti da riscoprire.

Il piatto che vi descriverò è una portata dal sapore un po’ difficile. Infatti, non è gradito a tutti i palati, perché il suo gusto è molto forte e sanguineo, un sapore tutto particolare ed un po’ difficile da cogliere, trattasi del fegato. Ma nella ricetta del Fegato alla Veneziana il gusto invadente del fegato viene ingentilito dalle cipolle. E adesso la ricetta del Fegato alla Veneziana.

Chef a domicilio: Duccio Prussi il perfetto Private Chef

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Passione per il vino, amore per la cucina, professionalità  e il lusso della genuinità di piatti. Preparatevi, ecco la prima bella scoperta gastronomica di questa primavera: l’uomo dalle mille risorse e dei mille progetti, Duccio Prussi.

Gioie e fortune del mio lavoro: valigia a seguito, incontrare tante persone, intrufolarsi nelle altrui cucine, svelare sapori lontani e vicini, scovare il mangiare bene e bere ancora meglio.
Sono soddisfazioni.
Ma a volte la soddisfazione è puramente personale, oltre a quella professionale. Come conoscere Duccio Prussi.
Duccio Prussi è l’uomo dalle mille risorse, eclettico e istancabile, una fucina di idee e progetti. L’affabile cuoco fiorentino ha una grande e sana passione per la buona cucina. Private Chef a domicilio, sempre in giro e in cerca di nuovi e vecchi sapori,  e come lui stesso dice “….imparando e crescendo nello scoprire prodotti di altissima qualità direttamente da chi alleva, coltiva, cresce e raccoglie tutto quello che poi entra nella mia cucina. Il lusso di lavorare prodotti buoni e genuini, è sicuramente la base per creare qualsiasi piatto, dove il cuoco deve saper trasformare senza snaturare….”