Una ricetta light: cappelle di funghi ripiene

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TEMPO: 40 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

In questo periodo sono alla ricerca di contorni veloci, freschi e soprattutto leggeri. Ho bisogno di buttare via qualche chiletto superfluo messo su in inverno ma non me la sento di fare diete stressanti e troppo severe. Per questo mi sono munita della mia validissima tisana drenante, cerco di camminare molto e il sabato pomeriggio prendo la mia bicicletta e mi faccio delle lunghe passeggiate al lungomare. A tutto questo associo un alimentazione piena di frutta e verdura limitando molto l’uso del pane e della pasta. I funghi mi vengono in aiuto, essendo, infatti, pieni di acqua si prestano a questo periodo. Tra le molte ricette che ho sperimentato le cappelle di funghi ripiene hanno riscosso molti successi. Buon appettito!

Capelle di funghi ripieni

Ingredienti per 4 persone:

8 ovoli |1 uovo | 50gr. di parmigiano grattugiato | 1 spicchio di aglio | latte | mollica di pane | prezzemolo | olio d’oliva | pepe in grani | sale

Una ricetta di stagione: le Trofie con fave e pancetta

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TEMPO: 30 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


L’argomento di oggi mi mette un po’ in confusione! Non che tratti di un argomento scabroso, ma per il semplice fatto che vale la pena soffermarsi a palare di entrambi i due ingredienti principali della ricetta che descriverò. Procediamo con ordine ed iniziamo dal nome: Trofie con fave e pancetta. Spero che adesso capiate da dove scaturiva la mia confusione. Come non soffermarsi sulle trofie, e come non parlare delle fave!

In primis parliamo della pasta. Le trofie, questo particolarissimo formato di pasta tipico della Cucina Ligure, dal nome ambiguo. La traduzione dal nome dialettale trofie vuol dire, infatti, gnocchi! Ma questa pasta con gli gnocchi ha ben poco da spartire, sia per la forma, stretta e allungata in contrapposizione a quella piena e tondeggiante degli gnocchi, sia per gli ingredienti, le trofie si fanno solo con la farina.

La tradizione ligure vorrebbe che le trofie si mangiassero condite con il pesto, ma a noi piace andare fuori dagli schemi e provare nuove combinazioni di sapori. Così arriviamo alle fave ortaggio tipico di questo periodo. In questi giorni, infatti, come vuole la tradizione della Capitale e di alcune località del Sud si iniziano a sgranocchiare le prime fave crude accompagnate al pecorino. Ma adesso basta parlare, e via in cucina a preparare le Trofie con fave e pancetta.

L’arte nel tostare

holy_toastSanto sia il Toast e benedetta l’arte nel tostare.
La prima colazione è il pasto più importante della giornata, ormai ne siamo consapevoli. Abbiamo imparato che è importante sedersi, mangiare con calma, coccolarsi con il meglio che la tradizionale dieta mediterranea ci ha insegnato. Ma possiamo avere ancora di più dalla nostra prima colazione. Da pasto più importante della giornata possiamo trasformarlo anche in quello più miracoloso.

Habemus toast!

Pensavate che fosse già abbastanza miracoloso riuscire ad alzarsi dal letto la mattina e trovare la forza di affrontare un’altra giornata lavorativa? Beh, ancora non avete valutato le positive influenze e conseguenze de l‘arte del tostare.

Basta usare questo miracoloso ed ingegnoso stampo di plastica: dovete solo, in religioso silenzio, inserirlo nel tostapane e nel giro di un attimo… stupore e magia sulla vostra fetta di pane!
Amanti del kitch esultate, questa non potete certo lasciarla scappare. Chi non rimarebbe stupefatto?  La Vergine Maria apparirà proprio qui, su vostro tost trasformandolo in un perfetto “Holy toast”.

Sacrilegio? Bestemmia? Vano e profano?

Aspettate a spalancare bocca e occhi. Siamo solo all’inizio del potenziale creativo che offre l’arte della tostatura.

Le “Tortine Farfalla” al caffè

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TEMPO: 1 ora e 30 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO


Terza ed ultima parte delle preparazioni di dolci al sapore di caffè. Prima di passare alla ricetta alcune piccole considerazione sul perchè non si deve abusare di questa bevanda, dopo aver  analizzato nella precendente puntata tutta una serie di buoni motivi per utilizzare il caffè, sempre in dosi moderate, quotidianamente.

Innanzi tutto bisogna dire che è provato scientificamente che gli effetti del caffè non sono uguali per tutti, e che quindi sia i benefici che gli effetti negativi possono essere diversi da persona a persona. Un aspetto fondamentale riguarda chi riscontra in modo molto forte l’effetto di eccitamento e di risveglio dell’organismo: questi soggetti devono consumare il caffè in piccole dosi, infatti sono maggiormente a rischio per la tachicardia, il cardiopalmo e l’insonnia, dovuti all’abuso di questo alimento.

Prendere una tazzina di caffè, la mattina, a stomaco vuoto, sembra faccia bene, può aiutare lo stomaco a sbarazzarsi dei residui della digestione e prepara a gustare una buona colazione, e così può andar bene. Infatti il caffè la mattina non può sostituirsi ad un pasto completo e bilanciato, bisogna comunque fare colazione e perdere l’abitudine che hanno moltissime persone di prendere solo una tazzina di caffè prima di iniziare la loro giornata. Restando in tema di colazione, il cappuccino è un’ottima bevanda mattutina, visto che riempie bene lo stomaco e dona sazietà per molte ore. Unica nota negativa, se si hanno difficoltà digestive, sarebbe meglio non utilizzare latte bollente o comunque molto caldo. Questo perchè con l’alta temperatura si combinano l’acido tannico del caffè e la caseina del latte, dando vita al tannato di caseina, difficile da digerire.

Infine, se dovete mettervi in viaggio prendete il caffè solo se partite dopo aver mangiato. Prendere un caffè a stomaco vuoto rischia di farvi venire un bel mal di stomaco mentre siete alla guida (e forse almeno una volta è capitato a tutti che un caffè a metà mattina o a metà pomeriggio ci abbia dato problemi allo stomaco), questo perchè stimola le secrezioni gastriche, e se non c’è niente da digerire possono comparire i crampi!

Ma adesso pensiamo solo alle delizie a cui può dar vita la bevanda preferita di questi tempi moderni.

La Cucina Rapida: un dolce romantico lo Strudel di Fragole

fragole

TEMPO: 30 minuti circa | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI:SI

Nel fine settimana sono andata al mercato della Coldiretti ed era un vero tripudio di colori e sapori. Tutti i prodotti della stagione erano lì in bella mostra: asparagi, spinacini, cipollotti e naturalmente fragole. Le fragole sono un frutto che letteralmente adoro, sono perfette sia nei piatti salati che in quelli dolci: si abbinano perfettamente nelle insalate e nei risotti ma raggiungono la loro massima espressione nei dessert. Questo strudel fa parte della storia di tanti bambini, é un piatto della tradizione che accompagna i piccoli attraverso il susseguirsi delle stagioni fino a quando diventano adulti. Questo dolce lo preparava spesso mia nonna, quindi é per me un cibo evocativo, é insomma un cibo che attraverso i suoi profumi mi riporta all’infanzia.  Prima di darvi gli ingredienti devo però aggiungere che questo dolce si basa su due pilastri fondamentali: la ricotta e le fragole. Pertanto é fondamentale che la prima sia vaccina e freschissima e che le seconde siano fragole vere, non di serra e soprattutto non giganti. Devono essere frutti piccoli con zuccheri concentrati e con un sapore intenso.

Per un brunch dolce prepariamo la frittata dolce

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TEMPO: 15 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Il brunch è proprio il pasto che si può improvvisare quella volta che ci si sveglia dopo aver dormito a go-go, perché è festa, perché non c’è la minima seccatura all’orizzonte. Che si fa, se ci si trova con una gran voglia di buon cibo, ma non quello solito dell’alzataccia quotidiana e nemmeno quello solito del pranzo tradizionale? Allora c’è il brunch, felice trovata americana, che nasce dalla contrazione di breakfast, prima colazione, e lunch, seconda colazione. È una cosa che funziona molto bene: sapendo scegliere, anche in questo caso, i cibi adatti.

Per esempio? Per esempio, su una tavola semplice, allegra, luminosa, ci vorrà sempre il bricco del caffè e ci vorranno sempre brioches e croissants. Ci saranno anche le uova, ma non le eterne uova col bacon, ci sono tante e tante altre variazioni sul tema. Oppure, le insalate: non quelle di semplici foglie, ma quelle con ortaggi crudi e cotti, formaggi a pezzetti, compresa la mozzarella, polpe di carni e di pesci, gamberetti, yogurt. Potete fare tutto quello che volete sulla griglia, con quello che vi ritrovate in casa: salsicce, carni trite e non; potete dedicarvi a crostini e frittatine; potete giocare con composizioni di frutta e tante altre cose ancora. Anche per il vostro brunch, se decidete di provare, segue una piccola serie di suggerimenti. Quanto al bere, vedo molto bene, oltre i soliti succhi di frutta, anche qualche calice di spumante: leggero, fresco, passante. Noi oggi vi suggeriamo di preparare una frittata dolce!

Piccoli tortini di patate e salmone

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TEMPO: 40 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


I Piccoli tortini di patate e salmone, sono una portata un po’ originale che ho sperimentato qualche tempo fa e che è nata dall’unione di due ricette differenti. Un mix tra un tortino di patate e dei crostini con mozzarella e salmone. Rivedendo queste due ricette ne è venuta fuori quella dei Piccoli tortini di patate e salmone.

Questa portata è una di quelle ricette che potete sfruttare in molti modi. Io solitamente servo i Piccoli tortini di patate e salmone come antipasto o li uso per formare dei secondi di pesce, unendo piccole porzioni di ricette differenti. Ma potete servirli benissimo anche come secondo unico accompagnati da una delle tante insalate descritte da noi di Ginger & Tomato.

Public Pie: impastare, cuocere e servire torte nello spazio pubblico

public pie

Ecco un’altra piccola perla che ci ha regalato la settimana del Salone del Mobile di Milano quest’anno.

Il centro nevralgico delle mie attenzioni (oltre al disagio pioggia) è stat0 il Public Design Festival , prodotto da Esterni. Hanno preso possesso di Piazza XXIV Maggio e Mercato Comunale di Milano, reinterpretandoli secondo il Tema dello spazio pubblico, in particolare il mercato di tutti: aperture straordinarie, cibo di strada di alta qualità, consegne della spesa a domicilio in bicicletta, autopreparazione e ristorazione dalle 12 alle 3 di notte.

Ogni giorno la possibilità di acquistare i prodotti freschi del mercato e cucinarli direttamente sul posto, con consigli direttamente dai negozianti, in un’area appositamente attrezzata come la cucina di un grande chef… E tutte le sere aperitivo in piazza: possibilità di comporre il proprio piatto scegliendo tra i banchi del mercato e e rilassarsi con il sole che tramonta sulla Darsena Milanese.

Ma c’è chi ha fatto qualcosa di ancor più dolce in questa occasione: Maaike BertensMarieke Van Der Bruggen, due giovani e belle olandesine hanno inventato Public Pie , un banco per impastare, cuocere e servire torte nello spazio pubblico.

Segui il tuo naso. Mmmmmmmmm….profumo di torta di mele!
Cosa c’è di più immediato e metafisico della torta di mele?
E’ storia, nonne e mamme indaffarate in cucina tra forni e mattarelli, che sbucciano affettano e impastano, meglio di un super mixer, pronte a stenderti con la torta di mele appena sfornata.
Una fetta di pastafrolla croccante col cuore caldo e morbido di mela

Un contorno per i mesi più caldi: i Peperoni marinati

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TEMPO: 20 minuti ed una notte per la marinatura| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:SI | GLUTINE: NO | BAMBINI: NO


Volete uno spunto per cucinare un ottimo contorno fresco ed adatto alla stagione calda che sta arrivando? O più semplicemente siete alla ricerca di qualcosa per condire delle fettine di pane abbrustolito? Ho proprio la ricetta che fa per voi: i Peperoni marinati.

Semplici e freschi, con una leggera nota aromatica datagli dalle erbe aromatiche che si usano per condirli, i Peperoni marinati sono molto buoni e gustosi. A chi ha lo stomaco un po’ delicato, consiglio di mangiare i Peperoni marinati a pranzo, così avrete il tempo di digerirli nel corso della giornata!

Torta di noci e caffè

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TEMPO: 2 ore e 30 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI/NO | BAMBINI: NO


Secondo round per i dolci al caffè. Prima di concentrarci sul dolce, che è chiaramente la parte interessante, volevo fare un po’ il punto della situazione su questa bevanda diffusa in tutto il mondo, e che pare abbia moltissimi effetti positivi.

Pur non essendo un alimento necessario il caffè possiede moltissime qualità benefiche per il nostro organismo, e agisce soprattutto sul sistema nervoso, provocando una sorta di risveglio energico e portando tutto il nostro corpo ad essere più vigile e attivo. Questo dipende dalla caffeina, un alcaloide che si trova non solo nella pianta del caffè, ma anche in quella del cacao o del tè. In una tazzina di caffè ci sono circa 5cg. di caffeina, e l’effetto stimolate dura per un paio d’ore. Gli effetti principali riguardano le facoltà mentali, la concentrazione e la memoria, risvegliate e incrementate, una maggiore padronanza degli stimoli e delle reazioni muscolari, e inoltre sembra che il caffè sia anche un ottimo antidepressivo e che aiuti ad alleviare il mal di testa.

Moltissimi studi dimostrano che il caffè faccia bene proprio a tutti gli apparati del nostro organismo. Al cuore e alle arterie, migliorando la circolazione; ai polmoni, favorendo la ventilazione polmonare; alla muscolatura scheletrica, perchè aiuta a combattere la stanchezza e migliora le prestazioni muscolari; ha poi un’azione estremamente benefica su tutto l’apparato digerente, favorisce la secrezione dei succhi gastrici e inoltre agisce anche sulla bile e nell’intestino. Ho scoperto che inoltre i risvolti positivi ci sono anche per i reni, e in più stimola tiroide e metabolismo.

Se vogliamo aggiungere anche che ha un apporto calorico pari a zero risulta praticamente un alimento eccellente! Chiaramente tutto questo vale se non se ne abusa, altrimenti la faccenda cambia, e nella mia terza e ultima puntata vi metterò in guardia anche su tutti i rischi che riguardano proprio l’eccesivo consumo di questa bevanda. Per ora, godetevi questa torta al caffè!

Le salse dell’estate: il Guacamole e possibili variazioni

guacamole

Il Guacamole é una delle salse più apprezzate dell’estate. A onor del vero sulla mia tavola comincia a comparire già con i primi soli primaverili, perché l’avocado é un frutto fresco dalle qualità organolettiche notevoli. Purtroppo é anche praticamente l’unico frutto fresco ricco di grassi oltre che di vitamine, per cui il suo consumo deve essere moderato. Comunque sorvolando sulle questioni strettamente nutrizionali ed abbracciando quelle di gusto vi propongo ora una ricetta “classica” del guacamole e una “variata”, potete proporle entrambe per un aperitivo o un brunch accompagnate dai soliti nachos oppure dal pane carasau.

Allora per preparare 2 tazze di Guacamole vi occorrono i seguenti ingredienti

2 avocado pelati e privati del seme | 2 cipollotti bianchi privati della pelle e tritati finemente | 1 lime spremuto | foglie di coriandolo tritate

Preparazione: schiacciate con la forchetta l’avocado e lavoratelo insieme al succo di lime spremuto e filtrato, poi aggiungeteci le cipolle tritate e le foglie di coriandolo. Trasferitelo nelle tazza in cui lo servirete coprite con la pellicola e riponete nel frigo per 2 ore prima di portare a tavola.

Per quanto riguarda la variante gli ingredienti sono 

Una giornata a elBulli

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Chi non vorrebbe l’esclusiva per poter sbirciare dietro le quinte del miglior ristorante del mondo? Il privilegio di una giornata a elBulli, il ristorante di Ferran Adrià, il miglior cuoco del mondo.

Con oltre 2 milioni di richieste per il solo 8000 posti ogni anno, elBulli è famoso non solo per i suoi innovativi prodotti alimentari, ma anche per la leggendaria difficoltà di ottenere un tavolo. Per dirne una, nel marzo del 2007 il locale era già al completo fino alla fine del 2008, e non accettava al ulteriori prenotazioni. Merito di tale fama è di sicuro di Ferran Adria: numerosi riconoscimenti e tre stelle Michelin dal 1997.

Leggere in religioso rispetto le 600 pagine del libro qui a fianco è la  soluzione più veloce ed indolore per scoprire i segreti culinari di Ferran Adrià: la tecnica, gli alimenti e  la filosofia, un must per chiunque sia interessato al mangiar bene e alla cucina creativa.

Un libro di ricette? Macché, niente di più svalutativo. Questo libro è un’occasione unica per esplorare metodi e tecniche di Ferran Adrià, chef e food designer di acclamata fama. Colui che è stato inserito dal New York Times tra i 100 personaggi più influenti nel mondo e che nel 2006 è stato al vertice dei primi dieci migliori chef del pianeta.

Delizia al caffè

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TEMPO: 2 ore e 15 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO


Il caffè. Tutti lo conosciamo, tutti lo beviamo, alcuni ne abusano, altri lo utilizzano per convenzione.Ti offrò un caffè” è una frase tipica della nostra società, a volte è il modo principale con cui ringraziamo un amico per averci fatto un piccolo favore, e comunque anche quando qualcuno viene a trovarci a casa, su invito o facendoci una sorpresa, dopo qualche minuto scatta “lo prendi un caffè?“.

Io non sono un’amante di questa bevanda, sono una gran golosa di cappuccino, caldo, freddo, con la schiuma, senza schiuma, in vetro, non ingrana la mia giornata senza una tazza di latte e caffè, però non sono una gran consumatrice di questa bevanda scura che ci tira su e ci unisce, in un certo senso, in rituali sociali. Forse è per questo che ho pensato di proporre alcune ricette di dolci al caffè, così da soddisfare gli amanti dell’aroma e anche chi, come me, ne può fare a meno ma ogni tanto ama provare quel sapore, ma non necessariamente in una tazzina!

Sappiamo tutti che ormai il caffè è anche uno stasus simbol, esistono manifestazioni a riguardo e ormai la sua preparazione è diventata una specie di gara creativa, ne esistono di mille varianti, dall’Irish Coffee, che ora è quasi un classico anche nel nostro paese, fino ad arrivare a mescolare aromi di ogni genere (fruttati, creme varie, nocciole, mandorle, peperoncino) per avere ogni volta un sapore sempre nuovo. Nella preparazione dei dolci invece è bene che il caffè sia classico, amaro, e magari anche ristretto! In questo mi saranno vicini sicuramente gli amanti del caffè originale, che credo non amino affatto tutti gli orpelli vari di cui parlavo prima!

La crema pasticciera e le sue varianti

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TEMPO: 20 minuti circa | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


La crema pasticciera potrebbe essere definita come la farcitura per eccellenza. Ma anche come elemento finale e decorativo ha tutti i suoi bei vantaggi. E infine non dimentichiamo che una bella coppa di crema pasticciera fatta in casa, accompagnata da frollini, savoiardi o qualsiasi altro biscotto, risulta sempre e comunque un ottimo dolce improvvisato e davvero buonissimo.

La crema pasticciera è considerata principalmente come uno degli elementi fondamentali dell’alta cucina, o semplicemente come una componente dei dessert che spesso mangiamo andando a cena fuori. Io per prima mi sono sempre limitata ad utilizzare marmellate e nutella come farcitura per le crostate o per i dolci base, fino a che un bel giorno ho deciso di sfornare tante crostate, per regalarne alcune agli amici, e allora ho provato a fare una crema pasticciera fatta in casa, per variare un po’ la farcitura e le decorazioni delle mie crostate. Il risultato è stato davvero ottimo!

Prima di iniziare con la ricetta è fondamentale aggiungere che gli ingredienti per prepararla devono essere freschissimi e di ottima qualità, visto che questa crema è molto delicata. Una volta pronta, se non la utilizzate tutta, potete conservarla in frigorifero per 3-4 giorni, mettendola in una ciotola e coprendola con la pellicola trasparente. Potete utilizzarla per farcire dolci soffici e crostate, per i bignè, come base per le torte alla frutta, come base o accompagnamento per le coppe di frutta o di gelato e anche per farcire brioche so per rimpire delle frittelle da friggere.