Si è fatta attendere molto ma alla fine è arrivata; sole, aria tiepida, le strade che profumano di fiori! Di chi sto parlando? Ma della primavera ovviamente! E quando arriva la bella stagione non abbiamo voglia di cucinare piatti troppo impegnativi, sentiamo il bisogno di mangiare più verdure, frutta e perché non del buon pesce. La carne io di solito la relego maggiormente al periodo invernale, mentre il pesce, più leggero, mi piace cucinarlo in tutte le maniere in ogni stagione! Amanti del pesce uniamoci! E questa è anche la stagione delle melanzane così ho pensato di suggerirvi questo secondo invitante e adattissimo: tonno alle melanzane. Preparatelo e poi fateci sapere com’è andata!
Tonno alle melanzane
Ingredienti per 4 persone:
800gr. di tonno fresco | 2 melanzane grosse | uno spicchio d’aglio | un ciuffo di prezzemolo | 500gr. di pomodori freschi | un bicchiere di vino bianco | olio | sale | pepe bianco appena macinato
Terroir Vino 2009 Quinta Edizione di TigullioVino.it Meeting
LUOGO:Palazzo Ducale, Genova|DATA:Lunedì 15 Giugno 2009 | ORA:Dalle ore 11.00 per gli operatori, dalle ore 15.00 per il pubblico | PRODOTTI TIPICI: vino vino vino!
Genova già protagonista di eventi enogastronomici ci stupisce con altre inebrianti proposte. Armatevi di agenda e penna dunque, segnatevi uno dei primi succolenti appuntamenti genovesi di questa primavera.
Vino, persone, web
Terroir Vino 2009 ‘evento annuale organizzato dalla commissione degustatrice di TigullioVino.it, online magazine italiano dedicato al mondo del vino. il meglio dei vini e degli oli proposti in degustazione, con la viglie ed esplicativa presenza dei produttori.
L’incontro tra il vino, le persone e il web: per informare ed informarsi.
L’evento consiste nella presentazione e nel riconoscimento della miglior selezione di produttori e vini individuati e segnalati negli anni, attraverso il lavoro minuzioso di due commissioni degustatrici. Ogni anno la suddetta Commissione degustatrice di TigullioVino.it degusta e recensisce centinaia di campionature inviate dalle aziende.
Tra tutti i vini degustati, la selezione effettuata premia i produttori e i vini che abbiano un alto livello qualitativo, un eccellente rapporto qualità/prezzo, nel rispetto del vitigno e del territorio di provenienza.
Quindi non necessariamente “vini moda” o “vini punta“, bensì vini che meritano attenzione per la loro qualità, originalità e fruibilità.
Un evento che mira ad enfatizzare il legame tra territori vitivinicoli, su un terreno di confronto e dialogo comune,attraverso degustazioni e discussioni tra produttori, critici e consumatori.
Non potevo sottrarmi ancora per molto tempo dallo scrivere delle ricette napoletane, o comunque campane, viste le mie origini, e ho deciso di avvicinarmi a questa cultura culinaria, famosa in tutto il mondo, partendo da un piatto abbastanza comune e anche semplice nella sua realizzazione, ma che comunque arriva dalla tradizione napoletana: peperoni ripieni di riso e baccalà.
Quando si preparano i peperoni ripieni a mio avviso si deve fare una scelta di fondo, abbinare a questo alimento che risulta pesante, e per molti è anche poco digeribile, un ripieno leggero, oppure sbizzarsi con la fantasia ed eccedere anche, senza stare a pensare al dopo e alla pesantezza di stomaco! Per me i peperoni sono un alimento base, li cucino e li mangio in tutti i modi, trovo però che questa ricetta che li unisce a due alimenti semplici in fondo, il riso e il baccalà, doni ai peperoni un tocco casereccio e delicato allo stesso tempo.
Il riso in un ripieno può essere semplicemente lessato o rosolato in padella, mentre per quanto rigurda il pesce in questo caso va solo condito con gli altri ingredienti, ma se vi interessa imparare a cucinarlo o scoprire nuove ricette potete trovare molte altre: polpette, baccalà in umido, al forno, filetti di baccalà e pomodori. Buon appetito.
Maggio è il tempo delle cerimonie, di prime comunioni e cresime, non c’è famiglia che non conosco che non debba festeggiare un bambino o bambina nel mese di maggio. Se siete sopliti preparare dei bellissimi rinfreschi in casa, avendo magari a disposizione un bel giardino, non devono assolutamente mancare sul vostro banchetto dolci a base i di frutta stagionale: fragole, ananas e kiwi. Amo in particolare quaest’ultimo frutto che , se leggermente maturo, è ancora più dolce. Ultimamente ho avuto modo di assaggiare il gelato al kiwi artigianale, veramente buono e soprattutto ipocalorico. Quest’oggi vi voglio suggerire una torta speciale da preparare in onore di una cerimonia: la genoise al kiwi. Dopo avervi spigato le differenze di preparazione tra il pan di spagna e la pasta genoise e avervi anche suggerito la ricetta del genoise alle fragole, credo proprio sarete pronti per peparare questo squisito genoise al kiwi!
Genoise al kiwi
Ingredienti per 4 persone:
crema pasticcera già pronta | 1 torta génoise già pronta | 6 kiwi non eccessivamente maturi | 4 fogli di colla di pesce | 500gr. di panna liquida da montare | 400gr. di fettine d’arancia candite | poco liquore dolce | poco burro | 50gr. di zucchero semolato | 2 arance belle e succose
Già ioChatto ci aveva avvertito e segnalato questo poderoso congegno, ma noi di Ginger&Tomato rincariamo la dose.
Avete presente il profumino di pane che si diffonde per la strada la mattina presto, vicino ai fornai e che vi avverte che il pane è stato appena sfornato? Ecco, proprio questo ma wifi, direttamente sul vostro cellulare.
BakerTweetè l’ultima moda tra fornai tecnologici londinesi per dire al mondo che qualcosa di caldo e fresco è appena uscito dal forno. E ‘semplice come la rotazione di una manopola. Quando il pane o i biscotti sono pronti, non si dovrà fare altro che ruotare la manopola posta al centro, selezionare il prodotto appena sfornato e premere il pulsante.
Strani marchingegni al servizio di fornai e clienti indaffarati. Tutte le panetterie seguaci Twitter si sono prodigati per dire ai loro clienti che il loro pane è pronto. O qualunque altra cosa meravigliosa, croccante e profumata è uscita dal loro forno.
BakerTweet consente alle aziende di utilizzare Twitter per comunicare in tempo reale sulle offerte, i prezzi e le scorte dei loro prodotti. Molto più semplice ed immediato da utilizzare, rispetto ad un computer portatile o un cellulare.
TEMPO: 20 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: bassissima | VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI
Questa macedonia é così colorata e profumata che risulta davvero irresistibile sia per i grandi che per i piccini. Maggio é il mese delle fragole per cui sto dedicando queste giornate a darvi alcune ricette che vedono come protagonista questo magnifico frutto. In questa macedonia in particolare sono presenti anche i lamponi che vi assicuro sono fondamentali per l’insieme e l’equilibrio dei sapori del piatto. Utilizzo spesso i lamponi nella mia cucina, credo che sia un retaggio ancestrale delle mie origini francesi, appena inizia la stagione infatti i piani da lavoro della cucina si ritrovano popolati da questo golosissimo frutto. Comunque veniamo alla ricetta
Macedonia di Frutti Rossi al cioccolato
Ingredienti per 4 persone:
250 gr di fragole ben mature | 250 gr di lamponi | 1 mela verde granny smith | il succo di un’arancia rossa spremuta e filtrata | 70 gr di cioccolato fondente al 70% | 30 ml di acqua
In questo periodo sono alla ricerca di contorni veloci, freschi e soprattutto leggeri. Ho bisogno di buttare via qualche chiletto superfluo messo su in inverno ma non me la sento di fare diete stressanti e troppo severe. Per questo mi sono munita della mia validissima tisana drenante, cerco di camminare molto e il sabato pomeriggio prendo la mia bicicletta e mi faccio delle lunghe passeggiate al lungomare. A tutto questo associo un alimentazione piena di frutta e verdura limitando molto l’uso del pane e della pasta. I funghi mi vengono in aiuto, essendo, infatti, pieni di acqua si prestano a questo periodo. Tra le molte ricette che ho sperimentato le cappelle di funghi ripiene hanno riscosso molti successi. Buon appettito!
Capelle di funghi ripieni
Ingredienti per 4 persone:
8 ovoli |1 uovo | 50gr. di parmigiano grattugiato | 1 spicchio di aglio | latte | mollica di pane | prezzemolo | olio d’oliva | pepe in grani | sale
L’argomento di oggi mi mette un po’ in confusione! Non che tratti di un argomento scabroso, ma per il semplice fatto che vale la pena soffermarsi a palare di entrambi i due ingredienti principali della ricetta che descriverò. Procediamo con ordine ed iniziamo dal nome: Trofie con fave e pancetta. Spero che adesso capiate da dove scaturiva la mia confusione. Come non soffermarsi sulle trofie, e come non parlare delle fave!
In primis parliamo della pasta. Le trofie, questo particolarissimo formato di pasta tipico della Cucina Ligure, dal nome ambiguo. La traduzione dal nome dialettale trofie vuol dire, infatti, gnocchi! Ma questa pasta con gli gnocchiha ben poco da spartire, sia per la forma, stretta e allungata in contrapposizione a quella piena e tondeggiante degli gnocchi, sia per gli ingredienti, le trofie si fanno solo con la farina.
La tradizione ligure vorrebbe che le trofie si mangiassero condite con il pesto, ma a noi piace andare fuori dagli schemi e provare nuove combinazioni di sapori. Così arriviamo alle faveortaggio tipico di questo periodo. In questi giorni, infatti, come vuole la tradizione della Capitale e di alcune località del Sud si iniziano a sgranocchiare le prime fave crude accompagnate al pecorino. Ma adesso basta parlare, e via in cucina a preparare le Trofie con fave e pancetta.
Santo sia il Toast e benedetta l’arte nel tostare.
La prima colazione è il pasto più importante della giornata, ormai ne siamo consapevoli. Abbiamo imparato che è importante sedersi, mangiare con calma, coccolarsi con il meglio che la tradizionale dieta mediterranea ci ha insegnato. Ma possiamo avere ancora di più dalla nostra prima colazione. Da pasto più importante della giornata possiamo trasformarlo anche in quello più miracoloso.
Habemus toast!
Pensavate che fosse già abbastanza miracoloso riuscire ad alzarsi dal letto la mattina e trovare la forza di affrontare un’altra giornata lavorativa? Beh, ancora non avete valutato le positive influenze e conseguenze de l‘arte del tostare.
Basta usare questo miracoloso ed ingegnoso stampo di plastica: dovete solo, in religioso silenzio, inserirlo nel tostapane e nel giro di un attimo… stupore e magia sulla vostra fetta di pane!
Amanti del kitch esultate, questa non potete certo lasciarla scappare. Chi non rimarebbe stupefatto? La Vergine Maria apparirà proprio qui, su vostro tost trasformandolo in un perfetto “Holy toast”.
Sacrilegio? Bestemmia? Vano e profano?
Aspettate a spalancare bocca e occhi. Siamo solo all’inizio del potenziale creativo che offre l’arte della tostatura.
Terza ed ultima parte delle preparazioni di dolci al sapore di caffè. Prima di passare alla ricetta alcune piccole considerazione sul perchè non si deve abusare di questa bevanda, dopo aver analizzato nella precendente puntata tutta una serie di buoni motivi per utilizzare il caffè, sempre in dosi moderate, quotidianamente.
Innanzi tutto bisogna dire che è provato scientificamente che gli effetti del caffè non sono uguali per tutti, e che quindi sia i benefici che gli effetti negativi possono essere diversi da persona a persona. Un aspetto fondamentale riguarda chi riscontra in modo molto forte l’effetto di eccitamento e di risveglio dell’organismo: questi soggetti devono consumare il caffè in piccole dosi, infatti sono maggiormente a rischio per la tachicardia, il cardiopalmo e l’insonnia, dovuti all’abuso di questo alimento.
Prendere una tazzina di caffè, la mattina, a stomaco vuoto, sembra faccia bene, può aiutare lo stomaco a sbarazzarsi dei residui della digestione e prepara a gustare una buona colazione, e così può andar bene. Infatti il caffè la mattina non può sostituirsi ad un pasto completo e bilanciato, bisogna comunque fare colazione e perdere l’abitudine che hanno moltissime persone di prendere solo una tazzina di caffè prima di iniziare la loro giornata. Restando in tema di colazione, il cappuccino è un’ottima bevanda mattutina, visto che riempie bene lo stomaco e dona sazietà per molte ore. Unica nota negativa, se si hanno difficoltà digestive, sarebbe meglio non utilizzare latte bollente o comunque molto caldo. Questo perchè con l’alta temperatura si combinano l’acido tannico del caffè e la caseina del latte, dando vita al tannato di caseina, difficile da digerire.
Infine, se dovete mettervi in viaggio prendete il caffè solo se partite dopo aver mangiato. Prendere un caffè a stomaco vuoto rischia di farvi venire un bel mal di stomaco mentre siete alla guida (e forse almeno una volta è capitato a tutti che un caffè a metà mattina o a metà pomeriggio ci abbia dato problemi allo stomaco), questo perchè stimola le secrezioni gastriche, e se non c’è niente da digerire possono comparire i crampi!
Ma adesso pensiamo solo alle delizie a cui può dar vita la bevanda preferita di questi tempi moderni.
TEMPO: 30 minuti circa |COSTO: medio |DIFFICOLTA’: media
VEGETARIANA: SI |PICCANTE: NO |GLUTINE: SI | BAMBINI:SI
Nel fine settimana sono andata al mercato della Coldiretti ed era un vero tripudio di colori e sapori. Tutti i prodotti della stagione erano lì in bella mostra: asparagi, spinacini, cipollotti e naturalmente fragole. Le fragole sono un frutto che letteralmente adoro, sono perfette sia nei piatti salati che in quelli dolci: si abbinano perfettamente nelle insalate e nei risotti ma raggiungono la loro massima espressione nei dessert. Questo strudel fa parte della storia di tanti bambini, é un piatto della tradizione che accompagna i piccoli attraverso il susseguirsi delle stagioni fino a quando diventano adulti. Questo dolce lo preparava spesso mia nonna, quindi é per me un cibo evocativo, é insomma un cibo che attraverso i suoi profumi mi riporta all’infanzia. Prima di darvi gli ingredienti devo però aggiungere che questo dolce si basa su due pilastri fondamentali: la ricotta e le fragole. Pertanto é fondamentale che la prima sia vaccina e freschissima e che le seconde siano fragole vere, non di serra e soprattutto non giganti. Devono essere frutti piccoli con zuccheri concentrati e con un sapore intenso.
Il brunch è proprio il pasto che si può improvvisare quella volta che ci si sveglia dopo aver dormito a go-go, perché è festa, perché non c’è la minima seccatura all’orizzonte. Che si fa, se ci si trova con una gran voglia di buon cibo, ma non quello solito dell’alzataccia quotidiana e nemmeno quello solito del pranzo tradizionale? Allora c’è il brunch, felice trovata americana, che nasce dalla contrazione di breakfast, prima colazione, e lunch, seconda colazione. È una cosa che funziona molto bene: sapendo scegliere, anche in questo caso, i cibi adatti.
Per esempio? Per esempio, su una tavola semplice, allegra, luminosa, ci vorrà sempre il bricco del caffè e ci vorranno sempre brioches e croissants. Ci saranno anche le uova, ma non le eterne uova col bacon, ci sono tante e tante altre variazioni sul tema. Oppure, le insalate: non quelle di semplici foglie, ma quelle con ortaggi crudi e cotti, formaggi a pezzetti, compresa la mozzarella, polpe di carni e di pesci, gamberetti, yogurt. Potete fare tutto quello che volete sulla griglia, con quello che vi ritrovate in casa: salsicce, carni trite e non; potete dedicarvi a crostini e frittatine; potete giocare con composizioni di frutta e tante altre cose ancora. Anche per il vostro brunch, se decidete di provare, segue una piccola serie di suggerimenti. Quanto al bere, vedo molto bene, oltre i soliti succhi di frutta, anche qualche calice di spumante: leggero, fresco, passante. Noi oggi vi suggeriamo di preparare una frittata dolce!
I Piccoli tortini di patate e salmone, sono una portata un po’ originale che ho sperimentato qualche tempo fa e che è nata dall’unione di due ricette differenti. Un mix tra un tortino di patate e dei crostini con mozzarella e salmone. Rivedendo queste due ricette ne è venuta fuori quella dei Piccoli tortini di patate e salmone.
Questa portata è una di quelle ricette che potete sfruttare in molti modi. Io solitamente servo i Piccoli tortini di patate e salmone come antipasto o li uso per formare dei secondi di pesce, unendo piccole porzioni di ricette differenti. Ma potete servirli benissimo anche come secondo unico accompagnati da una delle tante insalate descritte da noi di Ginger & Tomato.
Il centro nevralgico delle mie attenzioni (oltre al disagio pioggia) è stat0 il Public Design Festival , prodotto da Esterni. Hanno preso possesso di Piazza XXIV Maggio eMercato Comunale di Milano, reinterpretandoli secondo il Tema dello spazio pubblico, in particolareil mercato di tutti: aperture straordinarie, cibo di strada di alta qualità, consegne della spesa a domicilio in bicicletta, autopreparazione e ristorazione dalle 12 alle 3 di notte.
Ogni giorno la possibilità di acquistare i prodotti freschi del mercato e cucinarli direttamente sul posto, con consigli direttamente dai negozianti, in un’area appositamente attrezzata come la cucina di un grande chef… E tutte le sere aperitivo in piazza: possibilità di comporre il proprio piatto scegliendo tra i banchi del mercato e e rilassarsi con il sole che tramonta sulla Darsena Milanese.
Ma c’è chi ha fatto qualcosa di ancor più dolce in questa occasione: Maaike Bertens e Marieke Van Der Bruggen, due giovani e belle olandesine hanno inventato Public Pie , un banco per impastare, cuocere e servire torte nello spazio pubblico.
Segui il tuo naso. Mmmmmmmmm….profumo di torta di mele! Cosa c’è di più immediato e metafisico della torta di mele? E’ storia, nonne e mamme indaffarate in cucina tra forni e mattarelli, che sbucciano affettano e impastano, meglio di un super mixer, pronte a stenderti con la torta di mele appena sfornata.
Una fetta di pastafrolla croccante col cuore caldo e morbido di mela
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