Le sorelle Simili ed i loro grissini, dal libro “Pane e roba dolce”

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Chi è appassionato di cucina le conoscerà di sicuro, ma anche chi non lo è magari le ha sentite nominare. Sono le sorelle (gemelle) più famose d’Italia, dopo le Kessler ovviamente. Conosciute in tutto il mondo per la loro scuola di cucina, si tratta di Margherita e Valeria Simili meglio note come le sorelle Simili.

Di origine bolognese sono da sempre appassionate di panificazione. Dapprima hanno dato sfogo a questo loro amore in un panificio, dopo nella loro scuola di cucina  aperta su consiglio della famosa studiosa di cucina italiana  a New York Marcella Hazan, ed infine nelle loro trasferte. Difatti organizzano corsi molto seguiti in giro per l’Italia ma non solo.

Chi ha avuto la fortuna di conoscerle partecipando ai loro corsi le ha definite simpatiche e disponibili, nonostante l’impronta molto professionale del corso.

Polpette al prosciutto e marsala

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TEMPO: 40 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Ricordiamoci sempre di preparare le polpette quando ci avanza il pane! Io utilizzo anche la crosta a volte, lasciandola a bagno nel latte, o nell’acqua, per rendere il tutto più leggero, per un po’ di tempo in più rispetto alla mollica. E’ un ottimo modo di non far seccare eccessivamente il pane, fino a non poterlo più utilizzare, visto che è il principale alimento che non andrebbe mai buttato via. Inoltre io ho quasi sempre la carne macinata nel congelatore, visto che credo sia estremamente versatile e  che possa servire per moltissime preparazioni.

Avere sempre una certa quantità di carne macinata può essere una mossa astuta, infatti credo proprio di non essere l’unica a fare questa cosa! Si può preparare un ragù, anche all’ultimo momento, magari se si ha anche qualche carota, un soffritto con la cipolla veloce e si può improvvisare un pranzo buonissimo.  Poi si può fare una pasta, bianca o al pomodoro, con la carne macinata e la mozzarella, oltretutto io congelo anche la mozzarella, da buona napoletana mangio solo quella di bufala e quelle che compro al supermercato le uso solo per cucinare! Si possono poi preparare degli hamburger fatti in casa, semplicemente battendo la carne e dandole la forma rotonda, e in più la si può cucinare al piatto o in padella, strapazzandola con le uova.  Infine non dimentichiamoci  che con gli stessi ingredienti base delle polpette, carne macinata e pane, si possono preparare anche delle buonissime verdure ripiene, aggiungendo un po’ di formaggio o semplicemente spolverandole con il parmigiano grattuggiato.

Fragole a colazione? una ricetta antica: Pain perdu alla frutta

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TEMPO: 20 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: facile | VEGETARIANA: si | PICCANTE: no | GLUTINE: si | BAMBINI: si

Se siete alla ricerca di una colazione romantica da gustare insieme alla vostra famiglia nel fine settimana allora il Pain Perdu é quello che fa per voi. Del semplice pane tostato servito con della crema fresca e delle profumatissime fragole di stagione rendono questo piatto insolito ed adorabile allo stesso tempo. Il Pain Perdu, come ci ha ricordato Saveurs di questo bimestre é un piatto davvero gourmande: é un piatto infatti goloso, ma anche semplice e veloce da preparare. Tra l’altro questa stagione é perfetta perché si trovano delle fragole straordinarie sia per colore che per gusto. Potete proporlo a colazione, ma sarà perfetto anche per una merenda in giardino o per un’informale brunch primaverile, andrà bene sia per i grandi che per i bambini!

Pain Perdu alle Fragole

Ingredienti per 4 persone

8 fette di Pain Brioche | 2 uova | 4 cucchiai di zucchero fine | 12 cl di latte intero | 40 gr di burro | 300 gr di fragole pulite | 100 gr di mascarpone | 15 cl di panna fresca liquida | 1 stecca di vaniglia.

Datemi un cucchiaio e solleverò il mondo

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Sempre per la serie benedetto sia il food design e tutti i suoi seguaci, ecco un’altra interessante proposta per sostenere la generazione del pratico e multiuso. Grazie a yanko design, avevamo già scoperto il cake-sharer ( contenitore che si trasforma in piattino coltello e forchetta). Adesso vi segnalo una variante sullo stesso tema, il cucchiaio sempre a portata di mano.

Curiosa questa scatola di cartone che contiene prelibatezze e custodisce un cucchiaio pronto all’uso. Proprio un asso nella manica, oserei dire. Come del maiale non si butta via nulla, anche questo packagin è stato progettato per avere più funzioni. L’idea viene dalla Cina e dai suoi designer: Won-Jae Lee, Jun-Yong Lee, Sang-Jun Hahn, Sun-Kyu Kim e Yeo-Wool Kang.

Un po’ insostenibile leggerezza del niente che è stata prontamente adattata alla necessità principale, alla conseguenza primaria dello shopping gastronomico compulsivo: vedo, compro, vorrei mangiare ma devo aspettare di arrivare a casa per avere gli strumenti per consumare. Adesso, gioia e dolore di potersi abbandonare al raptus alimentare e degustare sul posto il lauto pasto tanto desiderato.

In pratica il cucchiaio è stato estrapolato dallo spazio vuoto che si crea dal manico della scatola, il ben evidenziato da fotografia come  dead space. Basta staccare la linguetta seguendo le linee tratteggiate e piegare. Ecco pronto il cucchiaio.

Di seguito tutte le varie fasi illustrate sul come estrapolare lo strumento dalla scatola:

I sofficini cambiano forma, scegli quella che fa per te

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I sofficini, chi non ricorda la famosa pubblicità nella quale, dopo aver praticato un’incisione sul dorso di queste simpatiche crepes ripiene, fuoriusciva un sorriso smagliante? Credo che quell’immagine ormai faccia parte dell’immaginario collettivo.

Da qualche tempo non li compro più, in generale tendo a riprodurre in casa i cibi confezionati e surgelati che si trovano in commercio. Vi assicuro che la soddisfazione di portare in tavola una riproduzione così perfetta dell’originale è immensa, così come grande è la tranquillità di mangiare un prodotto genuino che non contiene altro che ingredienti sani.

E allora vi lascio questa ricetta con la quale potrete sbizzarrirvi sia per quanto riguarda la forma che il ripieno, abbondando con ciò che più vi piace. Questa volta ho scelto di ottenere dei cuori ripieni, ma oltre alla classica mezzaluna, potrete optare per dei quadrati, o dei rombi, o ancora dei fiori, tutto sta alla vostra fantasia.

Qualche suggerimento per il ripieno? Il classico con mozzarella e pomodoro, o mozzarella e prosciutto, o verdure (tipo spinaci o zucchine) o funghi, tutti mescolati a della besciamella, oppure caprino ed erba cipollina, salsiccia e ricotta, melanzane fritte a tocchetti e ricotta salata. Se decidete di prepararne in grande quantità potrete anche congelarli.

 

Per una cena gustosa e dietetica: fagiolini alla mozzarella

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TEMPO: 40 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: facile

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


Elogio del piatto unico. Ma non solo. Elogio del coraggio in cucina. In questo mio costante tentativo di cucinare in modo sano, leggero, a tratti dietetico, concedendomi però anche tutti i dovuti sfizi, la ricerca di piatti nuovi, saporiti, creativi, diversi, è una costante. E devo essere sincera, quando ho trovato questa ricetta in un libro molto interessante di piatti dietetici sono rimasta un tantino perplessa. Latte, cipolla, fagiolini, infine mozzarella. Per non parlare poi del brodo vegetale, da aggiungere durante la preparazione. Non era esattamente un bel vedere la cipolla che bolliva nel latte, poi era strano versare il brodo sui fagiolini che cuocevano lì tra il latte e la cipolla. Ma dopo pochissimo ecco che si sprigiona un profumo invitante, a fine cottura la mozzarella che filava, e il primo boccone è stato delizioso! La cena è risultata leggera e buonissima, sicuramente da ripetere!

Soprattutto quando si cerca di stare attenti alla linea, o anche solo di mangiare in modo sano, limitando le fritture, gli eccessivi condimenti, anche le carni rosse, che sono di certo più buone di quelle bianche, insomma, l’astuzia in cucina è fondamentale, così come l’azzardo.

Food design: Cake Sharer

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Benedetto sia il food design quando si fa geniale e soprattutto ecosostenibile. Ecco l’ingegnosa idea del designer Jung-Suk Choi.

Si chiama cake-sharer ed è un piatto con annessa forchetta-coltello. Pratico, funzionale e molto carino a vedersi. In pratica: il contenitore del dolce si trasforma in poche mosse in un pratico coltello per tranciare delle fette, un pratico piattino e una minuta forchettina per dare il colpo di grazia al suddetto dolce.

Basta contare fino a tre. Tre semplici gesti e un unico foglio di carta per alimenti.

  1. staccare seguendo il tratteggio
  2. piegare il foglio
  3. mangiare la fetta

Multiuso semplice e geniale, leggero comodo ed ecosostenibile. Jung-Suk Choi ha progettato bene il suo prodotto cake-sharer, come solo chi ha sofferto in prima persona il disagio di avere tra le mani una splendida e deliziosa torta, ma non avere sottomano gli strumenti necessari per poterla sbranare.

Avete presente la classica situazione da aperitivo con tutte le mani impegnate e crampi della fame alla bocca dello stomaco?  Quei maledetti buffet in piedi, che sono tanto carini a vedersi ma anche tanto ingestibili e mal conciliabili con il binomio fame-mangiare.

Dagli archivi storici della mia memoria festaiola, riemergono sgradite immagini di persone letteralmente rovesciata su tavoli, con il vano scopo di tagliare fette con esili e morbide posate di palsica (forchettine e cucchiaini) con l’unica mano che non fosse carica e stracrica di bicchieri e piatti. Chi riusciva nell’intento, oltre all’ammirazione ed invidia del pubblico, doveva poi lottare con piatti e tovaglioli per portare a termine la missione cibo.
Ecco, con questa portentosa idea, party e feste non saranno più un problema, non rimarrete mai a mani vuote.

Rimettiamoci in forma, le buone abitudini

Vegetali

Non abbiamo più scuse adesso, sono tutte esaurite. Prima perchè l’estate era ormai finita, “nessuno mi vedrà in costume per almeno altri 10-11 mesi“, poi è arrivato l’inverno “figurati che me ne frega di quei 2 chili in più, tra maglioni e giacconi nessuno se ne accorgerà“, poi in vista della Pasqua, alzi la mano chi non ha pensato “dopo la grigliata del lunedì, ho deciso, questa volta è sicuro, mi metto a dieta”.

Solo che adesso i chili in più potrebbero non essere solo 2, ma inspiegabilmente (o forse no) potrebbero essere saliti di qualche unità. Ed allora ? Meglio correre ai ripari fin da ora che c’è tutto il tempo necessario per smaltirli.

Armiamoci di tanta, ma proprio tanta, forza di volontà e con qualche piccola rinuncia e qualche accorgimento potremmo davvero eliminare i chili in eccesso.

Questa non vuole essere una guida, anche perchè non sono una dietologa e non ho le competenze necessarie, ma una serie di suggerimenti utili, quindi mi sento di condividerli. Ovviamente sono dei consigli per chi è in salute e non ha particolari problemi.

Sac à Poche: come utilizzare la tasca per le decorazioni

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La tasca per decorazioni, conosciuta come Sac à Poche, è lo strumento che si utilizza per decorare i dolci. Ne esistono di diversi tipi e possono dar vita a moltissime decorazioni diverse, grazie alle forme dei beccucci che si applicano per effettuare i disegni decorativi.

C’è chi la usa da sempre, chi l’ha vista usare dalla mamma o dalla nonna, chi non saprebbe assolutamente come utilizzarla e chi non ne può fare a meno. La tasca per decorazioni è  comunque diventata un comune utensile da cucina, non più utilizzato soltanto per i dessert che mangiamo nei ristoranti, anche se sicuramente non è uno strumento facile da usare. Bisogna fare prima molta pratica, alrtimenti si richia di rovinare una bella torta e soprattutto bisogna tener presente che a seconda di ciò che ci metteremo dentro avremo dei motivi e delle decorazioni differenti.

Principalmente nella tasca mettiamo: panna, creme, formaggi. Se la panna è montata il risultato sarà estremamente spumoso, e bisognerà anche fare attenzione a non eccedere nelle quantità. Con la panna densa invece il risultato è lo stesso che si ha con la crema pasticciera e comunque in generale con le creme preparate con le uova: decorazioni morbide e consistenti. Quando si utilizzano i formaggi invece i motivi risulteranno solidi e marcati. La tasca maggiormente utilizzata è quella con il beccuccio a stella, infatti i bordi o le piccole decorazioni, vengono realizzati nella maggior parte dei casi con questo beccuccio.

Il Silicone in cucina: benvenuti nel mondo del Food Loop

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Dopo lo spopolare degli stampi Silikomart in tutta Italia ecco che arriva anche da noi  il Food Loop: la nuova moda in cucina.

La Food Loop propone infatti la prima linea di tools culinari interamente in silicone e resistenti a temperature che possono arrivare fino a 357 gradi centigradi. La moda sta già spopolando nel resto del mondo, Gran Bretagna e Usa primi fra tutti, ed in Italia? naturalmente ci siamo noi di ginger and tomato che ne parliamo per farvi conoscere le nuove tendenze in fatto di cucina.

Tra i vari tools che l’azienda propone ce ne sono due in particolare che ci hanno colpito per la loro efficacia: il food trussing mini ed il poach pod

Snack o cena veloce? Toast all’epicurea

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TEMPO: 30 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Siete amanti dei pasti sfiziosi ma senza rinunciare al gusto e alla bontà degli ingredienti? Perchè allora non prepariamo questi deliziosi toast all’epicurea. Il motivo di codesto nome così importante non lo so, però se, come me, non amate sempre le cenette impegnative, questa ricetta fa al caso nostro. Solo 30 minuti per la preparazione e ancora meno per spazzolare tutto dal piatto. Provate per credere! Un suggerimento: se siete  a dieta potete sostituire il burro con della margarina vegetale e abolire del tutto la panna!

Toast all’epicurea

Ingredienti per 2 persone:

2 fette di pane al sesamo | 100gr. di spinaci surgelati | 2 acciughe | 1 uovo | 1 cucchiaiata di parmigiano grattugiato | 2 cucchiaiate di salsa di pomodoro | burro | panna liquida

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Ricette rapide: la Schiacciata di piadine

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TEMPO: 15 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Qualche volta, tornando a casa dopo il lavoro, non ho molta voglia di mettermi in cucina per molto tempo ed allora devo inventarmi qualcosa di buono e di rapido da poter mettere sotto i denti. Una fettina di carne o di pollo arrostite con un po’ d’insalata, un sandwich o un panino, possono essere una soluzione, ma con un po’ di fantasia si può fare di meglio! Se, per esempio, passando tra i banconi del supermercato acquistate delle piadine già pronte, ne potrete fare delle belle!

Con la piadina potrete preparare i rotolini con salmone e feta o condirle come suggerisce la nostra amica Liulai in: La piadina romagnola: come realizzarla stando a casa. Ma se volete sperimentare e spingervi oltre provate questa stravagante ricetta che mi sono inventato in una di queste sere di svogliatezza: la Schiacciata di piadine. Altro non è che una schiacciata, ma preparata non con l’impasto normale, ma bensì usando come base e come copertura la “piada”. Ecco a voi la ricetta della Schiacciata di piadine, provatela e ditemi!

Aspettando Terroir Vino: Vinix Unplugged

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Vinix Unplugged Open Unconference

LUOGO:Genova, Palazzo Ducale | DATA:Domenica 14 Giugno 2009 | PRODOTTI TIPICI: “unconference” sui temi del vino, del cibo e dell’interazione online


Mentre aspettiamo Terroir Vino, Genova ci propone un’altra occasione di incontro e degustazione: Vinix Unplugged. In un contesto con clima analogo ma offline (o per meglio dire unplugged,  guardandosi negli occhi) la comuntità Vinix cerca di trasportare fermento che durante l’arco dell’anno si propaga abitualmente attraverso il web.

Una comunità in continuo fermento Vinix , attiva sia online che offline, luogo d’incontro tra migliaia di professionisti e appassionati del cibo, del vino e della comunicazione.

Tutto nasce dall’idea di sfruttare al massimo l’evento Terroir Vino che raggruppa e raccoglie moltissimi produttori e protagonisti del mondo enogastronomico si riuniranno a Genova lunedì 15 giugno 2009.
Presenza massiccia di produttori, operaori e blogger wine & food si riuniranno anche il giorno precedente l’evento, cioè domenica 14 giugno, questa “open unconference”.

E’ aperta a tutti previa prenotazione (nei limiti degli spazi disponibili).

Unconference per il clima: ogni momento di questa giornata sarà più informale possibile, verso la collaborazione e lo scambio. Si presentano progetti, novità, idee e soluzioni. Spazio dunque a domande e dibattiti.
Qui di seguito altre indicazioni utili per partecipare a Vinix Unplugged: