Un antipasto o un contorno? insalata croccante di zucchine

insalata zucchine

TEMPO: 15 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: bassa | VEGETARIANA: si | PICCANTE: no | GLUTINE: no | BAMBINI: si

Spesso penso a piatti nuovi da proporre ai miei ospiti ed ai miei amati familiari, soprattutto in questa stagione. Infatti in primavera mi viene quasi una smania di provare accostamenti diversi tra verdure, e di proporle in modo insolito.  L’altro giorno stavo giusto sfogliando un numero della rivista “Sale e Pepe” quando ho trovato questa stuzzicante insalata di zucchine crude. Ho provato a farla ed é stata un tale successo che mi capita addirittura che mi sia commissionata come piatto pronto da portare quando siamo invitati a pranzi o cene da amici. Bisogna dire che questa é la stagione ideale per questo piatto perché adesso le zucchine sono proprio fantastiche: tenere, dolci e croccanti allo stesso tempo.

Scopriamo una varietà di pane indiano attraverso The Millionaire: il chapati

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TEMPO: 20 minuti (più 1 ora di riposo)| COSTO: basso| DIFFICOLTA’:bassa
VEGETARIANA: SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Negli ultimi tempi raramente un film mi ha appassionato particolarmente, eccezion fatta per quello oggetto di questo articolo: The millionaire. Appena letto il titolo non sapevo che genere di film aspettarmi, ma devo dire che le mie impressioni sono state più che positive.

In sintesi Jamal, il protagonista, arrestato perché sospettato di imbrogliare al famoso gioco Il milionario,  viene interrogato dalla polizia. Mentre ripassa le domande una per una, inizia, attraverso vari flashback, a ricordare la storia  della sua vita  da bambino passata dapprima per le strade insieme al fratello Selim e Latika, una bambina di cui si innamorerà e perderà di vista salvo poi … forse è meglio che mi fermi quì. Non vorrei rovinare la sorpresa a chi non ha ancora visto il film.

Tra i vari momenti che gli tornano alla mente c’è questo: lui e Selim, il fratello, sono riusciti a scappare dalla banda che li ha imprigionati e che li avrebbe accecati se solo fossero rimasti lì,  e  con un espediente riescono a rubare qualche chapati

Il chapati è il pane indiano, forse la varietà più diffusa. E’ molto semplice da preparare e prevede l’utilizzo di pochi ingredienti facilmente reperibili.

Torta Pina Colada

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TEMPO: 2 ore e 45 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI/NO


Questa torta prende il nome e il gusto dalla famosissima bevanda alcolica Pina Colada. Gli ingredienti per preparare il cocktail, che poi sono gli stessi usati per la farcitura della torta, sono rum chiaro, latte di cocco e succo d’ananas, o anche ananas a pezzetti o tritato.

Questa bevanda è originaria di Porto Rico, è le sue prime preparazioni sembra risalgano agli anni ’60, anche se esistono alcune versioni senza latte di cocco già dagli anni ‘2o e pare che nei Caraibi, già intorno al 1950, si parlasse e si bevesse questo succo alcolico fatto da ananas, cocco e rum. Comunque sia nella Vecchia San Juan, ovvero un piccolo quartiere di San Juan, capitale di Porto Rico, esiste una targa in cui viene ricordata la creazione della prima Pina Colada.

Il cocktail va preparato nel blender (frullatore) utilizzando anche i cubetti di ghiaccio. Mettete 7-8 cubetti nel frullatore, poi inserite gli ingredienti in queste dosi: 2/10 di latte di cocco (o batida di cocco), 3/10 di rum chiaro, 5/10 di succo di ananas o circa 3 fettine di ananas. A questo punto frullare tutto, stando ben attenti a non far sciogliere completamente il ghiaccio. Versare poi il cocktail in un bicchiere a tulipano e guarnire con una ciliegia o con uno spicchio d’ananas. Ricordare bene che i frammenti di ghiaccio devono rimanere in modo che si sentano un po’ in bocca, e anche che se si utilizza la batida non cambierà il sapore, ma umenterà solo la gradazione alcolica.

A questo punto prepariamo anche la torta, che nessuno vi vieta di servire dopo una cena fuori o a casa, quando la notte avanza, proprio accompagnata dal suo cocktail d’origine.

Come si serve a tavola nelle occasioni importanti? /1

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Cominciamo con il caso di una cena formale, ove la padrona di casa avrà a disposizione una persona attenta e capace, non istruita all’ultimo momento. Un pranzo è veramente importante quando in tavola non ci sono troppi piatti o posate, che verranno messi man mano da chi si occupa del servizio, quando non c’è il cestino del pane ma vi sono piattini individuali, quando non ci sono le caraffe dell’acqua e le bottiglie di vino che verranno versate soltanto dalla persona di servizio, attenta a non lasciare mai i bicchieri vuoti. Anche sui piani d’appoggio presso la tavola non vi devono essere troppe cose, ma solo l’occorrente del momento.

Dopo che tutti si sono accomodati su invito della padrona di casa che assegnerà a ciascuno il suo posto, anche se ci sono i segnaposto, si farà circolare l’eventuale menù. Il servizio si farà in questo ordine: prima la signora di maggior riguardo (e non la padrona di casa, secondo l’uso inglese), poi le altre invitate in ordine di età o di importanza, quindi la padrona di casa. In seguito sono serviti i signori, sempre seguendo quest’ordine e da ultimo il padrone di casa. Le fondine da minestra vanno tolte con il piatto sottostante dalla destra del commensale, senza essere sostituite contemporaneamente da un altro piatto. Però chi serve deve tornare subito con dei piatti caldi che collocherà da sinistra, e man mano che arriva con i piatti di portata li offrirà al commensale da sinistra, presentati sulla mano aperta e ricoperta da un tovagliolo, mentre con la mano destra reggerà l’eventuale salsiera.

Siamo alla frutta? Dolci al cucchiaio: zuppa inglese

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TEMPO: 40 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


Tutto quello che vi serve è un dolce al cucchiaio, famoso quanto antico, dalle varianti infinite e praticamente impossibile da sbagliare. La zuppa inglese! Questa è speciale, ha un tocco in più per l’occasione: versione fruttata, più fresca per regalarvi l’illusione che non state commettendo un peccato di gola.

La zuppa inglese di norma non è molto adatta ai bambini, considerando l’ingegnte dose di liquore Alchermes in cui mi piace tuffare e rituffare i savoiardi prima foderare coppe e coppettine: come escamotage si può sostituire il liquore con del succo di frutta. Dopo anni di tentativi ed esperimenti, ho teorizzato che il succo perfetto per la sostituzione di liquore Alchermes, è il succo d’ananas: acidulo, dolce e non troppo corposo.

Di seguito la ricetta incriminata che sta scandendo le mie pause pomeriane di merenda coi colleghi. Per mio diletto aggiungo sempre frutti di bosco in questa versione alla frutta, ma  le varietà fruttifere potenzialmente usabili nella ricetta sono totalmente di libero arbitrio. De gustibus.

La cucina Rapida: formaggio fresco agli aromi

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TEMPO: 20 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: bassa | VEGETARIANA: si | PICCANTE: no | GLUTINE: no | BAMBINI: si

Spesso quando arriva il primo sole si diventa avidi di nuove ricette fresche e gustose. E naturalmente la primavera invita molto ad utilizzare i prodotti di stagione dal momento che gli orti sono pieni di verdure nuove e golose. Questa ricetta risponde perfettamente alle esigenze di chi ha poco tempo a disposizione ma comunque ha voglia di stupire i propri amici proponendo un piatto veloce, colorato, profumato ed anche light. In tutta sincerità credo proprio che questa ricetta sia tra le più rapide che esistano.

Cena romantica a base di Petti di pollo alla senape

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TEMPO: 1 ora e 30 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:SI | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO


L’altra sera, ho chiamato una mia amica per invitarla a cena, una cenetta romantica! Io,lei una bottiglia di buon vino Italiano, le candele e dei piatti ricercati. Faccio il numero di telefono. Sento squillare. Lei risponde. Io saluto, e chiacchieriamo un po’ e poi … l’invito. All’invito segue la seguente risposta:

Si, va bene. Però – e già da qui capisco che c’era sotto qualcosa – volevo comunicarti che da oggi ho deciso di mettermi a dieta. Tra un po’ inizieranno le giornate ideali per andare a prendere il sole sulla spiaggia, e non voglio mettermi in mostra in questo stato! Devo assolutamente perdere qualche chilo!

Buon Appetito Miss Geschick !

buon appetito

“Buongiorno tesoro, facciamo colazione a letto oggi? E’ domenica mattina, pensi che potremmo coccolarci un po’ rimanendo ancora a sonnecchiare qualche ora in più nel lettone, magari improvvisando un minimal brunch casalingo?”

Voi riuscireste a dire di no a questi occhioni e frangetta che sembrano usciti dalla riedizione di Cappuccetto Rosso ma dieci anni dopo? Beh, mentre ci pensate e sognate un dolce risveglio, vi ricordo che la colazione a letto non è sempre come uno si aspetta, è un’arte e di difficile realizzazione. Ci vuole stile, passione ed esperienza. Potrebbe sembrare la cosa più facile e naturale del mondo, estemporanea e impulsiva, ma in realtà non è così.

Parlo di:

  • briciole ovunque
  • caffè rovesciati o schizzi
  • marmellata spalmata dove non dovrebbe
  • contenitori caldi e freddi che turbano i nostri arti ancora addormentati
  • equilibri precari di piatti e tazze

Avete ancora dubbi? Devo essere più specifica o basta solo la parola briciole ad evocare sgradite sensazioni? Rigirasi nel letto graffiandosi gambe e schiena con le briciole della colazione… Astio e fastidio. No, così non va bene, tutto questo può trasformare la meraviglia della colazione a letto in uno dei peggiori incubi, compromettendo il buon umore e il felice svolgersi di tutta la giornata.

Bene, come sempre il design ci viene in soccorso, i food designer le pensano proprio tutte per migliorare il nostro quotidiano, partendo dai piccoli gesti come il dramma della colazione a letto.

Signori e signore, un inchino a Miss Geschick e Lady Lapsus per la geniale trovata: ecco a voi il lenzuolo che cambierà la qualità deli vostri risvegli.

Aspettando l’estate con l’insalata di pasta con olive nere e pomodorini

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TEMPO: 50 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: medio-bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


L’aria diventa calda, il sole sembra che abbia recuperato il suo giusto spazio, e la voglia di piatti freschi e colorati comincia a prendere piede. Le vellutate, le zuppe, le creme di verdure che ci hanno tanto donato sollievo durante il periodo invernale, mai sofferto, almeno personalmente, come quest’anno, cominciano ad essere messe da parte per lasciare spazio ad insalate, frutta e verdura di stagione.

In particolare le insalate di pasta mi hanno sempre attirato  per la varietà degli ingredienti che è possibile utilizzare, ma non solo, anche per il vantaggio di poterle preparare in anticipo ed avere assicurato un pasto pronto da gustare anche quando magari rientriamo dalle nostre commissioni fuori o dal lavoro e non abbiamo molto tempo e voglia di metterci ai fornelli. Costituiscono anche una buona alternativa ai panini, quando si pranza fuori casa .

Tenendo conto che potete utilizzare gli ingredienti che più vi aggradano, o che avete in casa sul momento, vi mostro come l’ho preparata io. Per questa insalata ho utilizzato come formato le farfalle, e come ingredienti i pomodorini ciliegia, della scamorza affumicata,delle olive nere e della cipolla. Per finire tanto tanto basilico che adoro e metterei ovunque e che, a mio parere, fa tanto estate.

Il ragù della domenica

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TEMPO: 6-7 ore | COSTO: medio-alto | DIFFICOLTA’: difficile

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Il ragù della domenica. In ogni famiglia napoletana “verace” il profumo di questa salsa si diffonde, anzi, forse sarebbe meglio dire “si diffondeva”, per tutta la casa, celebrando tutte le domeniche e ogni altra festa familiare.  E’ una tradizione che un po’ si è persa, ma personalmente credo che nelle mani di ogni napoletano risieda nascosta la capacità di preparare un ottimo ragù.

L’etimologia della parola è francese, deriva da ragout, parola che a sua volta proviene da ragouter, che significa rinforzare il gusto, e questa parola poi a sua volta deriva dal latino gustus. Il senso etimologico è proprio perfetto, la cottura così prolungata della salsa di pomodoro, che viene unita solo alla fine a una combinazione di ingredienti molto ricchi di grasso, e che adesso non si utilizzano nemmeno più in modo così preponderande anche nella cucina napoletana, e mi riferisco alla sugna, insomma, tutto ciò rinforza il gusto del ragù fino a renderlo così ricco e sublime, un’esperienza nuova e antica allo stesso tempo, per il nostro palato.

La sua origine dovrebbe risalire alla metà del ‘700, e probabilmente deriva dalla trasformazione di qualche ragù all’italiana già esistente, il primo a parlarne è stato il Cavalcanti, oltretutto citando questo sugo senza nemmeno dargli l’importanza che poi ha preso nel corso del tempo.

Ma lasciamo parlare la ricetta, che è così ricca da avere molte cose da dire!

Crostata salata di verdure

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TEMPO: 1 ora e 15 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Idee fresche e saporite proprio quello che ci vuole per la stagione entrante! Dal caldo di questi giorni sembra quasi che siamo passati direttamente dall’inverno all’estate (e si, non ci sono più le mezze stagioni!). Per quanto mi riguarda, da amante del mare, è già iniziata la stagione balneare e proprio perché ogni minuto libero che ho, lo stascorro facendo delle capatine al mare mi serve preparare dei piatti che posso poi degustare freddi o, al massimo, appena scaldati in forno. Questa crostata salata è un piatto che preparo spesso tra aprile e maggio, la faccio utilizzando sia i carciofi (quando li trovo e sono piccoli e teneri) oppure va benissimo anche utilizzando altre verdure tipo i broccoletti!

Ricetta di Primavera: Zuppa di Piselli e Bacon

 

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TEMPO: 30 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’:  bassa | VEGETARIANA: no | PICCANTE: no | GLUTINE: no | BAMBINI: si 

Finalmente è arrivata la Primavera, l’abbiamo tanto aspettata ed ecco che con i primi caldi finalmente anche nei nostri piatti sono arrivati i nuovi prodotti di stagione: piselli, asparagi, spinacini, fagiolini e quant’altro. Naturalmente poi con la bella stagione cresce anche la nostra voglia di decorare la casa con fiori, piante e di accogliere i nostri ospiti offrendogli dei piatti più freschi e leggeri. I piselli sono dei legumi tipici di questa stagione, si possono gustare in diversi modi sia crudi che cotti. Quella che vi propongo oggi é una versione della zuppa di piselli che preparava la mia bisnonna per dare il benvenuto alla nuova stagione che si insediava. Questa è una ricetta originaria della cucina francese che la mia famiglia ancora oggi é solita riproporre per i primi pranzi in giardino, io stessa la faccio a mia figlia che la adora. Ma il momento più bello di questo piatto é quello che ne precede la preparazione: ovvero stare seduti con la vostra famiglia intorno al tavolo a sgranare i piselli e a chiacchierare in intimità.

Tranci di pesce spada ai funghi

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TEMPO: 50 minuti | COSTO: alto | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI

E per la serie venerdì pesce ecco a voi i tranci di pesce spada ai funghi. Non so dalle vostre parti ma dalle mie il pesce spada è arrivato a prezzi esorbitanti. Lo cucino raramente e quasi sempre per occasioni importanti. Un modo per cucinarlo è quello che vi suggerisco quest’oggi, ai funghi. E’ una ricetta semplice e gustosa, facilissima da preparare e anche abbastanza rapida. Inoltre il pesce spada, dalla polpa compatta, è amato anche da chi non ama molto il sapore del pesce!

Il Finger food della cucina della nonna: il Cavolfiore fritto

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TEMPO: 30 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Qualche sera fa, dopo il lavoro, ho invitato dei mie colleghi a casa, per fare quattro chiacchiere e bere una birra fresca in compagnia, per stringere un po’ i rapporti oltre il normale orario d’ufficio. Per fare gruppo, insomma! Ma dopo le lunghe ore di lavoro e dopo qualche sorso di birra, lo stomaco iniziava a reclamare attenzioni! Allora via, di corsa in cucina a vedere che antipasto preparare!

Ovviamente per l’occasione serviva qualcosa in stile finger food ed in più qualcosa della cucina vegetariana, perché tra noi c’era chi ha abbracciato questo stile di vita. Il giorno prima avevo riempito il frigorifero con un bel cavolfiore, trovato al mercato. Decisi di usarlo! Ma cosa poter preparare? Poi, il ricordo della cucina della nonna e del suo impareggiabile Cavolfiore fritto. Ebbene, avevo trovato la ricetta! Risultato? Portato in tavola il Cavolfiore fritto è stato spazzolato in pochi minuti.