Qualche ricetta con la pasta frolla (già pronta) al cacao

pasta-frolla-al-cacao

TEMPO: 30 minuti + cottura | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Credo che “l’invenzione” dei prodotti già pronti, preconfezionati, solo da scaldare, faccia parte dei cambiamenti evolutivi dei tempi moderni. Non è un processo che riguarda solo l’emancipazione femminile, vale sia per le donne in carriera, che possono passare poco tempo in cucina, che per i single, uomini o donne che siano, che magari non hanno voglia tutti i giorni di prepararsi gran manicaretti. Se si trovano dei prodotti convenienti e di buona qualità vale sempre la pena provarli e sfruttarli, alla fine anche i surgelati fanno parte di questa categoria (a volte è così bello non dover pulire le verdure), le conserve sott’olio, i preparati per dolci, le confezioni monodose presenti in tutti i supermercati.

Sono anche una fautrice della cucina fatta con le mani, dal pesare la farina a rompere le uova, dalla scelta delle foglie della bietola al soffritto per il sugo. Soprattutto per quanto riguarda i dolci ho imparato quanta differenza ci sia tra una bella torta fatta in casa e un preparato che si deve solo versare nella teglia, ed è già pronto per essere infornato. A volte però questi prodotti sono molto utili. Mi ha incuriosito questa nuova pasta frolla Buitoni al cacao e l’ho comprata e provata. Il risultato è stato comunque piacevole, e così ho pensato che in alcuni casi, anche queste paste (frolle, sfoglie, brisè) già pronte hanno davvero moltissimi vantaggi. Provare per credere!

Impariamo ad aprire la noce di cocco e prepariamoci dei dolcetti

dolcetti al cocco 

TEMPO: 20 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: medio-bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Esotico e sfizioso il cocco, quel simpatico frutto dalla corazza dura e dal cuore candido e gustoso che al primo assaggio evoca atolli, spiagge bianche e mari cristallini. Fresco e nutriente è un frutto dalle mille proprietà oltre che, ahimè, dalle numerose calorie. Quando acquistate una noce di cocco prendetela in mano, deve risultare pesante, e scuotetela per sentire lo sciacquio del succo: tanto più il liquido è abbondante, tanto meno la noce di noce è matura. La presenza del liquido tuttavia non è sinonimo di qualità. Dipende semplicemente dall’uso che se ne deve fare: se quello che ci serve è la polpa, dovremo secgliere un frutto maturo. In ogni caso non buttate il liquido: l’acqua di cocco, ricavata dai frutti maturi ha proprietà dissetanti, rinfrescanti ed è leggermente lassativa.La noce di cocco intera si conserva in luogo fresco e può essere consumata entro una settimana. Chi si trova a dover aprire una noce di cocco sicuramente avrà notato che non si tratta di un’operazione semplicissima. Allora per evitare le scenette tipiche dei cartoni animati, vi do qualche indicazione per eseguire l’operazione di apertura.

Innanzitutto forate il guscio con un punteruolo facendo fuoriuscire il liquido, i punti da bucare dovranno coincidere con gli opercoli (termine che indica le macchie scure presenti nella parte superiore del frutto). Dopodichè procedete con un martello all’aperura dando un colpo secco alla parte esterna dopo aver appoggiato il cocco su un piano solido. Dopo aver praticato l’apertura, inserite la lama di un coltello per facilitare l’operazione, ed il gioco è fatto, siete pronti per rimuovere la polpa dal guscio. In alternativa provate così: mettete la noce di cocco qualche minuto in forno a 180C°, dopo averla svuotata del liquido. Il calore asciuga e induce delle crepe nel guscio, che si puo’ poi rompere con facilità. Visto che ci sono vi lascio una ricetta semplicissima per dei dolcetti di cocco veloci.

 

 

Gli originali arancini di riso napoletani

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TEMPO: un pomeriggio in totale | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: difficile

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Prima o poi dovevo cimentarmi anche in questo. E lo spunto è arrivato proprio da Ginger&Tomato. Per un’occasione piuttosto importante si prospettava un bel pranzo all’aperto in un parco, una giornata “di festa” condita però anche da un aspetto lavorativo e dalla presenza di un po’ di persone care. Torte rustiche, la migliore soluzione rispetto a dei classici panini. Anche perchè così le torte rustiche le avrei anche offerte. E poi una follia: gli arancini. Le palline di riso fritte (per intenderci) non si mangiano fredde, preparate il giorno prima, ma la logica non fa sempre parte del mio modo di agire.

Cerco una ricetta, nel mio libro di cucina napoletana e ne trovo una. Dò una sbirciatina, mi colpiscono i supplì raccontati da Liulai, originale ricetta laziale, e allora devo provare entrambi. Risultato: un lunghissimo pomeriggio tra due pizze rustiche e una montagna di arancini e supplì, attesa per il raffreddamento, palline su palline, alcune solo da formare (i supplì) e altre anche da farcire (gli arancini). Il risultato è stato fantastico. Visto che era la mia prima volta durante la frittura qualche arancino (e anche qualche supplì) si è leggermente aperto, e sono stati una parte della nostra cena, ottimi, caldi, la mozzarella filante, croccanti.

Gli altri sono arrivati il giorno seguente al parco, una gran bella soddisfazione! Sono davvero contenta quando mi dicono che la mia cucina è squisita, fantasiosa, spontanea, e soprattutto sono contenta quando accanto a questo tutti aggiungono che per la mia giovane età è una cosa bellissima che io sappia già cucinare così tante cose! Non è una questione di essere vanitosi. E’ la tradizione, la discendenza, ciò che si tramanda con le parole, con lo sguardo, con i vecchi libri di cucina tra le cui pagine emergono foglietti con appunti culinari, è il profumo che passa dal focolare dell’infanzia a quello dell’età adulta. E’ un’eredità che mi sono presa, che avevo nelle mani, e che voglio portare avanti e tramandare nel tempo.

Ricetta per cucinare le cipolle: Ciambella di cipolle

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TEMPO: 1 ora   | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Vi avevo già accennato, amici di Ginger, ad una serie di ricette sfiziose per preparare le cipolle; si lo so non a tutti piacciono ed è per questo che per accontentare gusti differenti mi sono data da fare per presentarvi delle preparazioni in cui la cipolla fa da regina ma è ben accostata con altri ingredienti che smorzano il suo sapore forte. Qualche post fa vi avevo parlato degli anelli di cipolla fritti, ancora più sfiziosa è la marmellata di cipolle oppure il chutney di arance e cipolle. Quest’oggi, parliamo della ciambella di cipolle; adattissima per una cena tra amici oppure come primo piatto in una giornata feriale; è un po’ pesante come piatto data la presenza della panna di cui però potete fare a meno!

Antipasti estivi: vol-au-vent ai gamberetti e verrine di anguria e melone

antipasti-estivi

TEMPO: 1 ora, 30 minuti a preparazione | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Riagganciandomi al precedente discorso delle cene estive, con l’arrosto al pepe, una parte importante possono farla gli antipasti, sia se la cena la state organizzando voi, e gli antipasti sono la portata che solitamente si prepara in anticipo e si mette in frigo, ma anche se siete stati invitati alle cene dove ogni invitato porta la sua ricetta, magari la propria più famosa e che gli amici richiedono a gran voce, e voi siete rimaste per ultime, e vi toccano gli antipasti! Quindi, più di una portata, gli altri si aspettano qualcosa di sfizioso e voi non volete deluderli, non vi va di buttarvi su una caprese o su prosciutto e melone, dovreste solo affettare e condire, insomma, stavolta tocca a voi aprire la cena e stupire gli amici, prendere i complimenti e distribuire le ricette.

Queste due preparazioni sono veloci, carine da presentare, buonissime e in più per quanto riguarda le mini insalate di melone e anguria anche molto particolari. I vol-au-vent preparateli anche con anticipo, sistemateli in frigo e teneteli a temperatura ambiente prima di servirli (magari basta il tempo per raggiungere il luogo della cena in macchina!). Per la frutta potete sistemarla in un contenitore e distribuirla nella ciotoline solo al momento di servire, o anche, se la cena è a casa vostra, invece di tanti piccoli contenitori prendete una grossa ciotola trasparente di vetro e sistemate frutta e mozzarelline lì.

Buona cena!

Un contorno sfizioso dalla prova del cuoco: le patate sabbiose

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TEMPO: 30 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

 


 

Io sono un’amante delle verdure e degli ortaggi in generale, ma per le patate ho un debole. Se non fosse per il loro alto contenuto di carboidrati, circa 26 grammi in una patata di 150 gr, ne farei fuori a quintali. Si tratta del tubero più appetibile che conosca, ma fate attenzione, la patata contiene diverse tossine, soprattutto nelle parti verdi, nei fiori e nei germogli: il fusto e le foglie comunque non sono mai stati usati per l’alimentazione ma occorre evitare di consumare i tuberi quando questi presentino parti verdi, perché in tal caso si rischia una intossicazione.

Oggi parliamo di un contorno visto preparare qualche tempo fa dalla mitica Anna Moroni, si tratta delle patate sabbiose, chiamate così per il loro aspetto. Infatti il pangrattato va a formare una sorta di crosticina che rimane croccante e le rende ancora più saporite e che assume l’aspetto della sabbia. Costituiscono un contorno ricco e saporito, per una variante appetitosa sostituite lo speck con del prosciutto crudo o cotto, o ancora cambiate metodo di cottura, friggetele anzichè passarle in forno, acquisteranno calorie, ma anche gusto.

 

Arrosto al pepe

arrosto-al-pepe

TEMPO: 40 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: SI | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI/NO


Negli ultimi anni per me la carne è diventato un piatto molto estivo, non che io non prepari anche d’inverno, in diverse varianti, ma ho imparato ad assaporare il suo gusto più autentico durante i mesi estivi.

Frequento il mare più spesso adesso, e mi sono ritrovata in diverse occasioni a cenare con amici, conoscenti, a partecipare a qualche piccola festa, o ad accompagnare i miei genitori a incontri con i loro amici, insomma, la carne molto spesso la fà da padrona, anche se la stagione è l’estate e il pesce dovrebbe essere sempre portata principale. Con gli amici facciamo spesso la carne alla brace, che per le costolette, le salsicce, gli spiedini, la pancetta è il miglior modo di gustarla. Qualche bruschetta, un’insalata, una macedonia e l’anguria, ed ecco che la cena è pronta. La brace scoppietta e le portate arrivano calde e leggermente abbrustolite. Ottimo modo per passare le serate in compagnia.

Altre volte si utilizza il metodo “ognuno porta qualcosa”, forse un po’ più adulto, ma ogni tanto lo adottiamo anche noi tra amici. E allora eccolo lì, il roast beef freddo affettato, il carpaccio condito con olio, limone, scaglie di parmigiano e rucola, o anche la carne macinata fresca, anche quella da mangiare cruda, con olio, limone e senape.

Ecco questa ricetta è proprio adatta a un’occasione del genere, un ottimo pezzo di carne di vitello al pepe. Fresco, estivo, piccante e originale.

La Cucina Rapida: Pollo al Curry Verde e latte di Cocco

curry verde e pollo

TEMPO: 15 minuti+20 minuti di cottura | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media | VEGETARIANA: no | PICCANTE: si | GLUTINE: no | BAMBINI: no

Non so voi ma quando arriva la bella stagione a me viene una gran voglia di sperimentare nuovi piatti in cucina. E quella che spesso mi stuzzica di più é la cucina asiatica. Non so per quale motivo, forse saranno i colori o forse i sapori,che  effettivamente sanno di paesi lontani e di vacanza. Comunque fatto sta che appena arrivano i primi caldi corro nei negozi specializzati a comprare salse e spezie. Questo piatto in particolare é a base di Curry Verde, ovvero di curry ottenuto dai peperoncini freschi e pertanto ben più pungente ed aromatico rispetto a quello che siamo abituati a gustare in Italia. E’ un piatto molto particolare come gusto, é speziato ma anche molto delicato. Secondo me da provare in compagnia.

La storia e la ricetta originale delle crepes Suzette

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TEMPO: 15 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Cafè Paris di Montecarlo, inizio del 1900: è una bellissima serata ed il principe Edoardo VII sta cenando con alcuni suoi carissimi amici. Nelle cucine tutti sono indaffarati a fare del loro meglio per soddisfare il palato esigente del principe; lo chef, Auguste Escoffier, insieme al suo fido apprendista stanno preparando un magico dessert quando, improvvisamente, le mani maldestre del fido aiutante fanno cadere un po’ troppo liquore sulle crepes che il principe aveva ordinato.

 Come rimediare? Proviamole, disse. Erano deliziose….tanto che anche il principe richiese il bis! Inizialmente si pensò di mettervi nome “Principe di Galles” successivamente però, il principe chiese che le crepes fossero chiamte suzette in onore di una damigella seduta alla famosa cena. Consiglio direttamente dallo chef Escoffier: preparate la salsa anche un giorno prima, conservatela in frigo e poi sentirete anche le campane quando mangerete questo dessert! Buon appetito

Come fare una pratica Insalata di fusilli e sgombro

insalata-di-fusilli-sgombro

TEMPO: 25 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO


Tra le ricette estive, ne ho scovata una per preparare un’insalata di pasta veramente gustosa ed appetitosa. Un piatto freddo da preparare in anticipo, una portata che se volete potrete comodamente portare in ufficio per un pranzo rapido e leggero: l’Insalata di fusilli e sgombro.

L’Insalata di fusilli e sgombro è un ottima portata che potrete sfruttare in tanti modi. Per esempio se organizzate una festa all’aperto, preparate l’Insalata di fusilli e sgombro e portatela in tavola, sarete sicuri del vostro successo. Ok, adesso è il momento di andare in cucina e preparare l’Insalata di fusilli e sgombro.

Prepariamo il tiramisù con la frutta di stagione: le fragole

tiramisù alle fragole 

TEMPO: 30 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: medio-bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Siamo entrati nella stagione delle fragole. Nonostante sia possibile trovarle tutto l’anno, questo è il periodo migliore per gustarle. Per sceglierle date un’occhiata al picciolo: deve essere verde e senza macchie. Per evitare di trovare brutte sorprese sul fondo dei cestini, meglio comprarne piccole quantità, per non temere di buttare tutti i frutti rimasti sul fondo. Il colore deve essere acceso e uniforme ed il profumo intenso e fresco.

Il loro utilizzo in cucina è molteplice: si mangiano sia nei dolci che in insoliti piatti salati, famoso è il risotto alle fragole. Quando le lavate, fate attenzione a non togliere il picciolo, in caso contrario potrebbero andare a male per via dell’acqua penetrata all’interno. Trattandosi di frutti molto delicati sarà bene maneggiarle con cura .

Un paio di consigli: sciacquandole con del vino bianco mantengono più a lungo il loro profumo. Sono il massimo gustate con qualche goccia di aceto balsamico. Sapevate infine che le fragole sono parenti delle rose? Infatti appartengono alla famiglia delle rosacee.

Passiamo alla ricetta del tiramisù alle fragole, personalmente lo ritengo un valido sostituto di quello tradizionale. Preciso che i biscotti previsti in questa ricetta possono essere sostituiti sia dai savoiardi che dal pan di spagna tagliato a strati.

Una sorpresa al riso freddo

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TEMPO: 45 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI:SI


Il riso freddo è una delle soluzioni preferite per i pranzi estivi. Si può mangiare a casa, al parco, al mare, in montagna, al lago. Per chi non ama i panini credo sia proprio la migliore soluzione per le uscite estive, tiene meglio della pasta fredda e se ne può preparare in abbondanza perchè occupa poco spazio!

A casa mia era la ricetta dell’estate. Mia mamma preparava, e prepara ancora anche adesso che non sono più presente io quotidianamente, una quantità di riso all’insalata imbarazzante. Bastava per tre-quattro giorni. E io solitamente già al secondo giorno non ne potevo più! Ricetta classica: riso lessato e poi mais, pomodoro, tonno, wurstel, e poi quello che c’era, formaggio e prosciutto, acciughe, verdure, insomma, è la ricetta estiva di mia mamma con molte varianti, ne mangerebbe in quantità industriali, ma a me, a furia di vederlo ovunque nel frigo mi aveva stufato, decisamente! E ancora oggi ne subisco le conseguenze!

Proprio per questo trovo questa ricettina innovativa e fantasiosa, sia per gli ingredienti che per il fatto di servire il riso in bicchieri. Potete decidere come servirlo in base alle occasioni, utilizzare dei bicchieri alti trasparenti in modo che si vedano gli ingredienti, delle coppette, delle tazze colorate, di quelle senza manico, insomma, a seconda del vostro pranzo, della vostra famiglia o dei vostri ospiti sisemate il vostro risotto a sorpresa!

Una torta salata per ogni stagione: la torta di Adriana

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TEMPO: 1 ora e 15 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

 

La torta di Adriana è una ricetta tipica dell’Umbria. Si prepara di solito nel periodo primaverile, data la portabilità in pic nic ed affini. Si chiama così in quanto la ricetta me la fornita una mia carissima amica umbra, “la Adriana” appunto   Solitamente la si accompagna con salame e uova sode (ma non è obbligatorio!). Se la trovate un po’ troppo pesante per il periodo potete sempre alleggerirla  utilizzando al posto del burro della margarina vegetale!

 

La granita siciliana? Facciamola in casa

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TEMPO: 10 minuti+6 ore nel freezer |COSTO: basso|DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: SI| PICCANTE: NO| GLUTINE:SI| BAMBINI: SI

Chi ha avuto la fortuna di approfittare del 2 giugno per allungare il suo week-end magari avrà già avuto la possibilità di assaporare qualche ora di mare. Purtroppo io non sono rientrata tra i fortunati, ma il caldo non mi ha dato tregua ugualmente ed allora per risollevarmi un po’ ho deciso di prepararmi la granita al limone, quella vera però.

Mi piacerebbe condividere la mia ricetta, utile anche a chi, come me, non possiede gelatiera e Co. Difatti il procedimento è facilissimo oltre che, perchè no, un po’ anomalo, ma il risultato ve lo garantisco io, è la ricetta di casa da anni e con un piccolo accorgimento, che vi svelerò nel corso della ricetta, otterrete una granita degna di qualsiasi pasticceria siciliana. Allora procuratevi dei bei limoni e mettetevi all’opera.