Food vs Blog: fioccano concorsi per bloggari culinari

concorso bicchierini golosi

Il connubio tra food e fotografia si fa sempre più sentire. Sul web imperversano mini-concorsi e contest tra food blogger e amatori. E noi? Che aspettiamo a tuffarci nel magico mondo di questo l’ho fatto io, lo fotografo, vi faccio sbavare e me lo magno?

Ma partiamo dall’inizio. In principio fu il blog, per scrivere, fotografare e raccontare cosa mangiare e come cucinare. Dal nudo e crudo io mangia, passando a veri e propri capolavori di foto-blog enogastronomici. I mostri sacri del food blog sono noti e arci noti. Non è questo il momento per stilare classifiche o declamare. Passiamo tosto alle notizie pratiche. Di tutti i concorsi in cui mi sono imbattuta in questi giorni, trovo questo uno dei più carini e creativi. Quindi è il primo di una lunga serie di eventi che presumo come importante da tenere di conto e segnalare.

Prendete carta e penna ed iniziate a segnarvi questa data: 19  giugno. Avete si e no ancora una settimana. Paura eh!

Si, perchè avete tempo fino al 19 giugno per partecipare a Bicchierini Golosi. Grazie al blog di Lo Spilucchino prendiamo atto della notizia: ideare una golosa ricetta da bicchierino, realizzarla, fotografarla… e sperare di vincere!

Ma c’è di più, le sorprese non finiscono qui.

Dalla cucina francese il clafoutis alle mele e pistacchi

Clafoutis  

TEMPO: 15 min+30 min per la cottura | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


La frutta secca mi piace un pò tutta, noci, nocciole, mandorle, le utilizzo spesso in cucina e non solo nei dolci. Ma, da buona siciliana, impazzisco per i pistacchi. A parte il colore che già di per sé incentiva l’assaggio, trovo che il sapore  si sposi meravigliosamente con diversi ingredienti. Da golosa quale sono mi viene subito da pensare all’accostamento con il cioccolato, ma l’avete mai assaggiato insieme al pesce? Sia con i gamberetti che con il pesce spada si viene a creare un tripudio di sapori difficile da dimenticare.

Nel caso della ricetta di oggi, il clafoutis alle mele e pistacchi, li troviamo abbinati alle mele oltre che ai classici ingredienti previsti in una preparazione di questo tipo. Il clafoutis è un dolce di origine francese, nella versione originale è a base di ciliegie, ma nel tempo si sono succedute diverse varianti dettate dal tipo di frutta utilizzata. In questo caso otterrete un dolce dal gusto originale che può essere consumato sia freddo che tiepido. Ve lo consiglio sia per un dessert di fine pasto che a merenda, ma ogni occasione sarà buona per assaporarlo.

Per un clafoutis ancora più morbido sostituite i 30 cl di latte previsti con la stessa quantità di panna. E per un sapore più forte , a meno che il dolce non sia destinato a dei bambini, cuocete le mele con un cucchiaino di distillato Calvados.

Pizza di susine

pizza-di-susine

TEMPO: 2 ore e 30 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Pizze dolci. Dolci diversi. Preparazioni con la frutta estiva, come le prugne.

Questo dolce non è una classica torta di compleanno, per bambini, o una ricetta di gala, multistrati, decorata, sfarzosa. Racchiude in sè proprio la semplicità della pizza, la croccantezza mescolata alla morbidezza che nella classica pizza è data solitamente dal formaggio e dal pomodoro, e qui invece è data in fondo da qualcosa di simile, un misto di ricotta e yogurt, su cui si appoggia la frutta.

Preparatela per qualcuno che sa apprezzare le sfumature, che quando gli direte che è una pizza dolce saprà fare dei paralleli con la mente e magari sarà anche divertito dalla somiglianza estetica di una fetta di questo dolce e un bel triangolo di pizza! E poi chiaramente, servitela a tutti, ai bambini, agli invitati, alle amiche, perchè indipendentemente da un possibile ingegnoso parallelo e pur sempre un dolce, e in quanto tale è pausa, relax, chiacchiere, unione, golosità e finale.

Viva la Pappa! Al Pomodoro naturalmente

pappa al pomodoro

TEMPO: 10 minuti + 1 ora di cottura |COSTO: basso | DIFFICOLTA’: bassa | VEGETARIANA: si | PICCANTE: si | GLUTINE: si | BAMBINI: si

Questa ricetta della Pappa al Pomodoro non si fregia di essere “la ricetta originale” ma semplicemente di essere la mia preferita tra le varie che ho provato. Infatti ogni ricetta della tradizione ha diverse variazioni a seconda della provincia della regione in cui si gusta e addirittura a seconda della famiglia che la prepara. Diciamo che c’è una base comune a tutte le versioni e poi diverse variazioni sul tema. Io adoro letteralmente questo piatto infatti incontra tutti i miei gusti: innanzitutto c’è il pomodoro, poi ti consente di riciclare il pane raffermo ed infine c’è il basilico che è uno dei capisaldi della mia cucina. In questa versione si prevede anche una punta di peperoncino naturalmente se ci sono dei bambini tra i vostro ospiti evitate di aggiungerlo!

Il pranzo è servito

pranzo-scolatico

E ci risiamo. Sempre in giro su internet a cercare, guardare, scovare notizie e le preacarie ultime novità. Ci si può imbattere veramente su qualunque e qualsivoglia tipologia di banalità o genialata. E questa, a mio modesto parere, fa parte del secondo genere di esperimenti, di quelle che ti fanno sorridere ma anche pensare, soprattutto ricordare ed assaporare gusti sopiti. Quelle idee appunto che ti fanno scuotere il capo e ti ritrovi a mangiarti le mani, sempre per quella famosa serie ma perchè non c’ho pensato prima io.

Sto parlando del blog What’s for school lunch?

Un blog, nulla di più semplice ed immediato. L’idea sta nel raccogliere immagini da tutto il mondo per descrivere il pranzi serviti nelle mense scolastiche. Chiamatelo reportage del nuovo millenio, censimento socio-gastro-culturale, globalizzazione  culinaria, oppure memento per le future generazioni di come siamo arrivati a mettere la maionese sul sushi. Fattostà che nel giro di un mese ( il blog è stato aperto a giugno 2009) è riuscito ha raccogliere ben 7 foto di lauti pasti scolastici da svariate zone del mondo. Non male come media, no?

Non vi sta salendo la nostalgia d’infanzia e la curiosità di sapere cosa e come mangiano bambini e studenti dall’altra parte del mondo per pausa pranzo?

Sottotitolo del blog Non rappresenta il meglio che la cucina del nostro paese ha da offrire, ma continuiamo ad amarlo, perchè siamo cresciuti con questo.

Come utilizzare il forno: posizionamento e cottura

forno

Nelle vecchie cucine di un tempo venivano utilizzati due diversi modi di azionare e regolare la fiamma del forno. Una era orizzontale, nella parte inferiore del forno, e una verticale, che invece era posizionata in alto. La prima veniva utilizzare per i dolci principalmente, per farli crescere, e invece quella “alta” serviva per arrostire e gratinare le vivande.

Le cucine moderne hanno un’unica fonte di calore, e per di più, con l’avvento dei forni ventilati i metodi e i tempi di cottura sono cambiati. Non esistono quasi più i forni a gas ad esempio, come quello che aveva mia nonna. C’era questo buchino al centro della parte inferiore, sono sicura che molti di voi lo ricordano, e bisognava azionare il gas con la manopola, che era insieme alle altre dei fornelli, e poi chinarsi, con un cerino di quelli lunghi per dare la fiamma. Mia nonna dava fuoco a un foglio di giornale e lo appoggiava nel foro, la fiamma prendeva immediatamente. Si propagava nella casa uno strano odore, molto piacevole, sapeva ancora di tempi antichi, anche se ormai era tutto più che moderno e mia nonna stessa si era adattata a cucinare in modo più veloce, pratico, dinamico.

Voglia d’estate con la crostata alle fragoline di bosco

crostata-fragoline-

TEMPO: 40 minuti | COSTO: medio-basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Voglia di estate,  di colori e di nuovi profumi. Questo è stato ciò che mi ha spinto a preparare questa crostata alle fragoline di bosco, andando alla ricerca di questo tipo di frutta. Purtroppo, non essendo  questo il loro periodo, dato che maturano tra luglio e settembre, ho dovuto optare per quelle surgelate, ma in alternativa potreste preferire le fragole, o cambiare completamente tipologia e utilizzare ananas o kiwi.

Tra le proprietà delle fragoline di bosco ricordiamo il grande contenuto di vitamina C e di antiossidanti che stimolano le difese dell’organismo e allo stesso tempo proteggono dalle infezioni. Se aveste la fortuna di trovarle fresche o raccoglierle personalmente vi consiglio di utilizzarle entro due giorni, le fragoline di bosco infatti sono talmente delicate da andare a male molto in fretta.

Questa ricetta si presta a numerose varianti: potreste utilizzare singoli stampini monoporzione in modo da ottenere delle crostatine , oppure per un’idea ancora più appetitosa potreste cospargere la pasta frolla di cioccolato fuso e subito dopo versarvi sopra la crema, in modo da ottenere uno strato cioccolattoso e croccante. Infine potreste completare la decorazione con scaglie di mandorle. Dimenticavo di dirvi che in questo caso ho utilizzato la pasta frolla già pronta, ma nulla vieta di prepararla in casa, tempo permettendo.

Spiedini alla mozzarella, estivi e gustosi

spiedini-alla-mozzarella

TEMPO: 45 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


La mozzarella è uno di quegli alimenti che in estate viene consumato in quantità industriali e in inverno risulta sempre un’ottima soluzione per dare quel tocco in più, filante e gratinato, a primi, secondi, contorni, tortini, pizze.

La mozzarella è un po’ la regina dei latticini. Praticamente può essere utilizzata in preparazioni di ogni genere e il suo sapore, delicato e al tempo stesso ben preciso, e la sua consistenza, morbida ma ben solida, garantiscono anche la possibilità di un utilizzo multisfaccettato, visto che può essere cucinata e mangiata, cruda, cotta, fritta, al forno, in padella e in più riesce a sposarsi alla perfezione con tutti i cibi, che siano carni o pesce, verdure, pasta e riso. Forse non conosciamo ancora dei dolci alla mozzarella, ma chissà che proprio Ginger&Tomato prima o poi non vi proponga una variante di torta alla mozzarella!

Le ricette di questi spiedini alla mozzarella sono perfette come antipasti o stuzzichini per una cena in piedi. Ma come sempre, da qui in poi la palla è nelle vostre mani.

Un Risotto Classico e Moderno: Gamberi e Piselli allo Zafferano

Risotto gamberi piselli

TEMPO: 15 minuti + 20 minuti di cottura | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: bassa | VEGETARIANA : no | PICCANTE: no | GLUTINE: no | BAMBINI: si

Tra le varie ricette che preparo ce ne è una che mi piace particolarmente e che propongo spesso ai miei ospiti: si tratta del Risotto ai Gamberi e Piselli. Questo piatto lo preparo da diversi anni ma di recente, sfogliando Sale e Pepe, ne ho trovata una versione che mi é piaciuta particolarmente e che prevede l’aggiunta dello Zafferano. La preparazione risulta in questo modo ancora più speziata e gustosa e naturalmente il colore giallo conferisce al piatto una piacevole nota estiva. Vi consiglio caldamente di prepararlo con i piselli freschi che doneranno croccantezza e sapore al vostro piatto e di proporlo in una serata piuttosto fresca perché come si sa il risotto é un piatto che va gustato caldo!

Un po’ di cucina francese: Beignets d’aubergines (Frittelle di melanzane)

beignets-daubergines

TEMPO: 1o minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI

Solo raramente su ginger avete incontrato ricette che richiedono una certa difficoltà di preparazione: nella maggior parte dei casi, l’appassionato avrà trovato facilissimo cimentarsi con insolite pietanze ed aromi misteriosi, provenienti da «altre» zone geografiche, ed oltretutto avrà trovato stimolanti alternative al solito menù quotidiano. I beignets d’aubergines rientrano nella cosiddetta cucina «povera», ma con questo termine non indichiamo di certo cibi carenti di sapori o fragranza: anzi, il contrario. La definizione giusta potrebbe essere quella di una serie di ricette (quasi in «stile») che possono essere ottenute e concretizzate tramite il ricorso a componenti tutt’altro che di élite culinaria, a preparazioni niente affatto sofisticate e complesse, in una parola affidate per la quasi totalità ad ingredienti «naturali». Nei grandi mercati di Marsiglia e Tolone vi sono sempre uno o due banchi che vendono cibi cotti, come socco e panisse (differenti tipi di frittelle fatte con il semolino o la farina di mais), piccoli patè di alici e questi beignets, caldi e fumanti.

Qualche ricetta con la pasta frolla (già pronta) al cacao

pasta-frolla-al-cacao

TEMPO: 30 minuti + cottura | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Credo che “l’invenzione” dei prodotti già pronti, preconfezionati, solo da scaldare, faccia parte dei cambiamenti evolutivi dei tempi moderni. Non è un processo che riguarda solo l’emancipazione femminile, vale sia per le donne in carriera, che possono passare poco tempo in cucina, che per i single, uomini o donne che siano, che magari non hanno voglia tutti i giorni di prepararsi gran manicaretti. Se si trovano dei prodotti convenienti e di buona qualità vale sempre la pena provarli e sfruttarli, alla fine anche i surgelati fanno parte di questa categoria (a volte è così bello non dover pulire le verdure), le conserve sott’olio, i preparati per dolci, le confezioni monodose presenti in tutti i supermercati.

Sono anche una fautrice della cucina fatta con le mani, dal pesare la farina a rompere le uova, dalla scelta delle foglie della bietola al soffritto per il sugo. Soprattutto per quanto riguarda i dolci ho imparato quanta differenza ci sia tra una bella torta fatta in casa e un preparato che si deve solo versare nella teglia, ed è già pronto per essere infornato. A volte però questi prodotti sono molto utili. Mi ha incuriosito questa nuova pasta frolla Buitoni al cacao e l’ho comprata e provata. Il risultato è stato comunque piacevole, e così ho pensato che in alcuni casi, anche queste paste (frolle, sfoglie, brisè) già pronte hanno davvero moltissimi vantaggi. Provare per credere!

Impariamo ad aprire la noce di cocco e prepariamoci dei dolcetti

dolcetti al cocco 

TEMPO: 20 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: medio-bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Esotico e sfizioso il cocco, quel simpatico frutto dalla corazza dura e dal cuore candido e gustoso che al primo assaggio evoca atolli, spiagge bianche e mari cristallini. Fresco e nutriente è un frutto dalle mille proprietà oltre che, ahimè, dalle numerose calorie. Quando acquistate una noce di cocco prendetela in mano, deve risultare pesante, e scuotetela per sentire lo sciacquio del succo: tanto più il liquido è abbondante, tanto meno la noce di noce è matura. La presenza del liquido tuttavia non è sinonimo di qualità. Dipende semplicemente dall’uso che se ne deve fare: se quello che ci serve è la polpa, dovremo secgliere un frutto maturo. In ogni caso non buttate il liquido: l’acqua di cocco, ricavata dai frutti maturi ha proprietà dissetanti, rinfrescanti ed è leggermente lassativa.La noce di cocco intera si conserva in luogo fresco e può essere consumata entro una settimana. Chi si trova a dover aprire una noce di cocco sicuramente avrà notato che non si tratta di un’operazione semplicissima. Allora per evitare le scenette tipiche dei cartoni animati, vi do qualche indicazione per eseguire l’operazione di apertura.

Innanzitutto forate il guscio con un punteruolo facendo fuoriuscire il liquido, i punti da bucare dovranno coincidere con gli opercoli (termine che indica le macchie scure presenti nella parte superiore del frutto). Dopodichè procedete con un martello all’aperura dando un colpo secco alla parte esterna dopo aver appoggiato il cocco su un piano solido. Dopo aver praticato l’apertura, inserite la lama di un coltello per facilitare l’operazione, ed il gioco è fatto, siete pronti per rimuovere la polpa dal guscio. In alternativa provate così: mettete la noce di cocco qualche minuto in forno a 180C°, dopo averla svuotata del liquido. Il calore asciuga e induce delle crepe nel guscio, che si puo’ poi rompere con facilità. Visto che ci sono vi lascio una ricetta semplicissima per dei dolcetti di cocco veloci.

 

 

Gli originali arancini di riso napoletani

gli-arancini-napoletani

TEMPO: un pomeriggio in totale | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: difficile

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Prima o poi dovevo cimentarmi anche in questo. E lo spunto è arrivato proprio da Ginger&Tomato. Per un’occasione piuttosto importante si prospettava un bel pranzo all’aperto in un parco, una giornata “di festa” condita però anche da un aspetto lavorativo e dalla presenza di un po’ di persone care. Torte rustiche, la migliore soluzione rispetto a dei classici panini. Anche perchè così le torte rustiche le avrei anche offerte. E poi una follia: gli arancini. Le palline di riso fritte (per intenderci) non si mangiano fredde, preparate il giorno prima, ma la logica non fa sempre parte del mio modo di agire.

Cerco una ricetta, nel mio libro di cucina napoletana e ne trovo una. Dò una sbirciatina, mi colpiscono i supplì raccontati da Liulai, originale ricetta laziale, e allora devo provare entrambi. Risultato: un lunghissimo pomeriggio tra due pizze rustiche e una montagna di arancini e supplì, attesa per il raffreddamento, palline su palline, alcune solo da formare (i supplì) e altre anche da farcire (gli arancini). Il risultato è stato fantastico. Visto che era la mia prima volta durante la frittura qualche arancino (e anche qualche supplì) si è leggermente aperto, e sono stati una parte della nostra cena, ottimi, caldi, la mozzarella filante, croccanti.

Gli altri sono arrivati il giorno seguente al parco, una gran bella soddisfazione! Sono davvero contenta quando mi dicono che la mia cucina è squisita, fantasiosa, spontanea, e soprattutto sono contenta quando accanto a questo tutti aggiungono che per la mia giovane età è una cosa bellissima che io sappia già cucinare così tante cose! Non è una questione di essere vanitosi. E’ la tradizione, la discendenza, ciò che si tramanda con le parole, con lo sguardo, con i vecchi libri di cucina tra le cui pagine emergono foglietti con appunti culinari, è il profumo che passa dal focolare dell’infanzia a quello dell’età adulta. E’ un’eredità che mi sono presa, che avevo nelle mani, e che voglio portare avanti e tramandare nel tempo.

Ricetta per cucinare le cipolle: Ciambella di cipolle

ciambella-di-cipolle

TEMPO: 1 ora   | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Vi avevo già accennato, amici di Ginger, ad una serie di ricette sfiziose per preparare le cipolle; si lo so non a tutti piacciono ed è per questo che per accontentare gusti differenti mi sono data da fare per presentarvi delle preparazioni in cui la cipolla fa da regina ma è ben accostata con altri ingredienti che smorzano il suo sapore forte. Qualche post fa vi avevo parlato degli anelli di cipolla fritti, ancora più sfiziosa è la marmellata di cipolle oppure il chutney di arance e cipolle. Quest’oggi, parliamo della ciambella di cipolle; adattissima per una cena tra amici oppure come primo piatto in una giornata feriale; è un po’ pesante come piatto data la presenza della panna di cui però potete fare a meno!