Ricette d’autunno: sedano rapa impanato

sedano fritto

TEMPO: 50 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Il sedano rapa fa parte della famiglia del sedano a coste ed è una varietà che si sviluppa anche verso il basso, nella radice. Si può pelare con il pelapatate ed è ottimo sia cotto che crudo, magari aggiunto a delle insalate, tagliato a fette o grattugiato con una grattugia a maglie larghe. L’importante è spruzzarlo immediatamente con il limone, dopo averlo pulito e tagliato come meglio si adatta alla ricetta da preparare, in questo modo non scurirà.

L’autunno è ormai alle porte, iniziamo questa settimana in primavera e quando sarà finita sarà ormai già autunno. Ci adattiamo al clima che cambia, agli ortaggi di stagione, ai sapori caldi che ritornano, e Ginger vi accompagnerà anche in questo viaggio!

Crostata alle patate e speck, un assaggio d’autunno

Crostata alle patate e speck

 

TEMPO: 50 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: medio-bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Da quando ho scoperto questa crostata, qualche anno fa, trovandola per caso su una vecchia rivista di cucina nel numero di settembre, l’ho preparata talmente tante volte da conoscere ormai le dosi degli ingredienti a memoria. E non solo, ormai è diventata un must, in casa me la richiedono molto spesso, e difatti durante l’autunno mi capita di portarla in tavola diverse volte. Mi sa che sia già arrivata l’ora di riproporla.  La crostata di patate e speck, oltre ad essere di un gusto unico, non so cosa ne pensiate voi, ma patate e speck insieme credo stiano benissimo, è anche di una facilità di preparazione non indifferente.

E se utilizzate della pasta briseè pronta, come previsto da questa ricetta, lo è ancora di più. Se invece voleste cimentarvi voi stessi nella preparazione dell’involucro di questa deliziosa crostata alle patate e speck, potete preparare la base anche in anticipo ed averla così pronta al momento in cui vi servirà. Vi consiglio di utilizzare per il ripieno delle patate a pasta gialla, il gusto sarà assicurato.

Un secondo originale: filetti alla bufala

filetto mozzarella

TEMPO: 30 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Questo secondo piatto racchiude in sè il sapore di tre ingredienti particolari, ognuno con la sua storia: la mozzarella di bufala, il filetto di manzo e il vermut dry. Un decreto del 1979 stabilì la tipicità della mozzarella di bufala e ne fissò i caratteri. Per essere considerata originale deve avere colore bianco porcellana, pelle molto sottile e superficie liscia e lucente. La consistenza deve risultare elastica per le prime 8 ore per poi diventare sempre più fondente col passare del tempo.

Per quanto riguarda il filetto non è considerato uno dei tagli migliori del bovino, però è stato sempre molto apprezzato per le sue qualità. Grazie alla posizione dei muscoli che lo compongono, utilizzati pochissimo dall’animale, risulta piuttosto tenero, e in più la quantità di grasso sulla superficie di questi muscoli è davvero scarsa, quindi i pezzi di filetto sono anche molto magri.

Di vermut (o vermouth per dirla alla francese) ne esistono diverse qualità: rosso, bianco, rosè e quella utilizzata in questa ricetta, il dry. E’ prodotto in Italia, e viene considerato un vino speciale, particolare, che si consuma quasi esclusivamente durante gli aperitivi. E’ composto per il 75% da vino bianco, 5% di spezie, tra le quali è fondamentale l’assenzio, e infine alcol etilico.

Crepes alla panna acida, ricette dai sapori particolari

crepes panna acida

TEMPO: 1 ora e 30 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


La panna acida è molto diffusa nella cucina anglosassone, tedesca e anche in quella dell’Europa dell’Est. E’ una panna fermentata o che viene inacidita con qualche goccia di limone. Viene utilizzata davvero in moltissime ricette ed è un condimento abituale per minestre o insalate di verdura, sia crude che cotte.

Per quanto riguarda le crepes ci sono un paio di trucchi per renderle più leggere e digeribili,  e anche per fare in modo che la loro morbidezza sia senza pari. Innanzi tutto, per ciò che riguarda la leggerezza, utilizzare in alternativa al latte intero 4dl di latte scremato mescolato a 1dl di acqua. Per agire invece sulla  morbidezza basterà aggiungere all’impasto, sia quello indicato in questa ricetta che quello che magari utilizzate voi normalmente, un tuorlo d’uovo.

Questo piatto è adatto per una cena o per un pranzo in cui metterete tutto in tavola: le crepes, un secondo con contorno, non so, arrosto con patate, sgombro ai piselli, pollo e peperoni, e come conclusione del pasto una bella torta o una coppetta di frutta, il tutto condito da panna, dolce e non acida però!

La bruschetta si arricchisce e diventa vegetariana

bruschetta

TEMPO: 25 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Quando ho poco tempo da dedicare alla cucina e rientro a casa affamata, spesso risolvo la cena così, con una bruschetta. Di solito opto per la classica con i pomodori, ma ogni tanto, vado alla ricerca di qualcosa in frigo che mi ispiri o semplicemente da smaltire e procedo di conseguenza. Per quanto riguarda la ricetta di oggi, si tratta di una bruschetta vegetariana, nella quale, scarola, insalata belga, peperoni e zucchine la fanno da padroni.

Il tutto arricchito con una salsina a base di ricotta che rende questa bruschetta vegetariana delicatissima e ideale anche per chi non mangia carne. Potete servirla anche come stuzzichino accompagnandola all’aperitivo prima di cena. Se non foste vegetariani e voleste, potete arricchirla con dei filetti di acciuga sott’olio o con dello speck tagliato a striscioline.

Hamburgers con salsa di yogurt e coriandolo, tradizione e innovazione

Hamburgers

 

TEMPO: 30 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: medio-bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


Come avrete già ampiamente notato nelle ricette da me postate compare poco spesso la carne. Non che non la mangi, ma su questo fronte sono un pò schizzinosa, mi piacciono poche preparazioni a base di questo ingrediente. Una  di queste è rappresentata sicuramente dagli hamburgers. Ma daltronde a chi non piacciono? Soprattutto tra i bimbi riscuotono sempre grande approvvazione. La ricetta in questione riguarda gli hamburgers con salsa di yogurt e coriandolo,  giusto per variare un pò un piatto che tradizionalmente viene servito con ketchup, patatine fritte e maionese. L’innovazione è data dalla salsa allo yogurt per di più aromatizzata al coriandolo.

Gli hamburgers con salsa di coriandolo costituiscono un secondo molto stuzzicante, sarà per il sapore degli hamburger stessi o per la nota speziata conferita dalla salsa, fatto sta che è difficile non fare il bis. Se non dovesse piacervi, potete stostituire il coriandolo con del prezzemolo fresco tritato. Oppure, se non vi piacesse proprio il sapore dello yogurt optate per la classica maionese, le calorie lieviteranno, ma il gusto è assiccurato.

Torte salate che passione! Prepariamone una con pollo, porri e funghi

pizza funghi pollo

TEMPO: 1 ora e 20 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: facile

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Puntiamo lo sguardo sugli ingredienti secondari, per così dire, della nostra torta salata. Il porro è conosciuto fin dall’antichità, era particolarmente amato dai Romani che lo consumavano abitualmente con le insalate, crudo. Ai giorni d’oggi il porro, con il suo particolare aroma, è particolarmente apprezzato e utilizzato Oltralpe, viene utilizzato spesso per profumare minestre di carne e verdure.

Per quanto riguarda i funghi champignon (detti anche prataioli) ne esistono di due qualità: quelli che hanno la cappella tendente al marroncino e squamata e quelli che invece hanno la capella liscia e bianca. Per riconscere la loro freschezza osservate le lamelle, saranno chiare quando i funghi sono appena colti, e diventano scure mano a mano che il fungo invecchia.

E dopo questo breve viaggio nella storia e qualche suggerimento siamo pronti per la ricetta!

Maionese Mayò

maioneseMaionese. Io sono un fanatico della maionese. Non tanto perchè la metto dappertutto o perchè utilizzo particolari virtuosismi per combinarla in salse, alimenti e ricettine varie, come si vede spesso nelle pubblicità che vanno in tv. Io sono un fan della maionese come compagna di vita, come riempitivo delle giornate uggiose, come sostitutivo di…quel qualcosa che si cerca ma non si trova mai quando si esplora il frigo.

Il rito è sempre lo stesso: si prende il barattoletto, sia esso un tubo, un flacone di plastica o uno di quegli improbabili formati nuovi (tipo quelli “a testa in giù”, insomma…). Si cerca un cracker, un grissino, del pane in cassetta, un panino avanzato (e pure duro), e giù con cucchiaiate abbondanti.

La zuppa inglese … ma all’ananas

ananas

 

TEMPO: 35 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: medio-bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Qualche giorno fa mi è venuta un’improvvisa voglia di ananas, dopo averne mangiato un paio di fette così al naturale, ho deciso che non mi bastava. Da golosa quale sono ho pensato a un dolce da poter preparare a base di questo frutto, ma niente. Tra le riviste di cucina, i libri ed i foglietti dove puntualmente appunto ricette e spunti, e che, sempre puntualmente non riesco a trovare quando mi servono, non ho trovato niente che mi andasse a genio.

Allora ecco che si risveglia in me il famosissimo principio secondo il quale ” guarda che cos’hai in dispensa e crea un dolce“, e così è stato. Avevo una confezione di savoiardi per di più già aperta da utilizzare, niente panna o yogurt o ricotta, ma una crema si può sempre preparare ed allora ho dato vita ad una zuppa inglese, si, però rivisitata: la zuppa inglese all’ananas. Ora vi racconto come ho proceduto…

Un secondo tra terra e mare: fagioli e calamaretti

calamari e fagioli

TEMPO: 2 ore| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


I calamari sono buonissimi, e sono anche molto nutrienti! Contengono il 12,6% di proteine e il 7% di grassi e sviluppano 68kcal ogni 100 grammi. Forniscono un ottimo apporto di ferro, infatti il loro consumo è particolarmente consigliato alle persone anemiche. E in più il loro valore nutritivo resta inalterato anche se sono congelati, quindi potete comprarli e metterli nel congelatore, o comprarli direttamente surgelati, sapendo che le loro ottime qualità non sono state intaccate dal gelo!

Le dimensioni dei calamaretti oscillano tra i 10 e i 12 centimetri. Fate attenzione quando li comprate, toccateli, assicuratevi che la loro pelle risulti soda ed elastica, e il corpo deve essere umido e lucido. Assolutamente da scartare quelli che presentano delle zone ingiallite perchè sicuramente non sono freschi.

La combinazione con i fagioli è ottima, potete poi decidere voi se tenerli separati, come la ricetta consiglia, o se magari versare i calamari su un letto che preparerete con i fagioli, o se addirittura mescolare tutto insieme. Come sempre, qui è la ricetta, il tocco finale è per la vostra fantasia.

Tagliatelle alla zucca, un primo leggero per dare il benvenuto all’autunno

tagliatelle zucca

 

TEMPO: 30 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: medio-bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Non so da valle vostre parti ma la pioggia ed il brutto tempo sono arrivati anche qui, ormai l’estate comincia a diventare un ricordo, molto piacevole ma sempre più lontano. Ed allora io inizio a pensare a dei piattini semplici e veloci da adattare a questa nuova stagione immenente, l’autunno appunto. Ecco da dove viene il desiderio di queste tagliatelle alla zucca.

Le tagliatelle alla zucca costituiscono un primo leggero che non appesantisce per nulla, anzi. I pistilli di zafferano con il loro inconfondibile profumo regalano al piatto quel tocco in più da non sottovalutare rendendolo speciale. Se voleste potete aggiungere dello speck tagliato a striscioline che va sempre più che bene con la zucca esaltandone la dolcezza grazie al contrasto con il salato. O ancora della mozzarella a cubetti, io la metterei ovunque.

Prepariamo uno sformato con piselli e prosciutto

sformato di piselli

TEMPO: 1 ora e 40 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


L’accoppiamento prosciutto e piselli funziona, in diverse ricette e con modalità differenti. A casa mia quando si preparavano i piselli come contorno era praticamente fissa la presenza di dadini di prosciutto cotto, o al limite di pancetta, si facevano rosolare con la cipolla e poi si aggiungevano i piselli, praticamente come in questa ricetta!

Anche nei primi l’accoppiata funziona, pasta e piselli, con un po’ di prosciutto ad insaporire il piatto. Tutto ciò semplicemente per dire che questo sformato, molto carino e saporito da presentare a una cena, utilizza una serie di combinazioni di sapori collaudati e quindi la sua riuscita è garantita e sarà un ottimo piatto da servire in moltepli occasioni, visto che può essere un antipasto, servito a fette magari, così come un contorno o un accompagnamento magari a degli affettati.

Pere in salsa di cioccolato: quando la frutta diventa golosa

pere e cioccolato

TEMPO: 15 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Questo è uno di quei dolci che preparo spesso durante l ‘autunno, quando l’aria comincia a rinfrescarsi ed io ho voglia di una coccola culinaria. L’abbinamento pere e cioccolato,ormai collaudatissimo, regala sempre un gusto deciso ed inimitabile. Ecco perchè consiglio di utilizzare del cioccolato fondente di ottima qualità con elevata percentuale di cacao. La percentuale del 70 % andrà più che bene. Anche le pere devono essere di ottima qualità: per un risultato ottimale non sceglietele troppo mature, durante la cottura si potrebbero spappolare mandando in fumo la preparazione del dessert.

Non si tratterà di un vero e proprio dolce ma vi assicuro che vi rimetterà in pace col mondo, anche perchè le pere vi faranno sentire un po’ meno in colpa rispetto al cioccolato, sto parlando di calorie, ovviamente. Si può consumare sia subito dopo la cottura, ancora caldo, io lo preferisco di gran lunga così, oppure una volta freddo. Potete utilizzare il tipo di cioccolato che preferite anche se a mio modesto parere la resa risulta maggiore con quello fondente. Lo consiglio come dessert di fine pasto.

Dal Giappone con furore: Tempura

tempura

TEMPO: 50 minuti| COSTO: alto| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Tempura, uno dei piatti tipici della cucina giapponese. Per prepararlo così come dovrebbe essere, qualche suggerimento per renderlo il più vicino alla cucina tradizionale del Giappone.

La pastella è fondamentale. I dettami della tradizione culinaria giapponese dicono che la pastella per la tempura dovrebbe risultare quasi trasparente. Se volete provare a realizzarla così, a regola d’arte, dovrete prepararla con farina di frumento, tuorli d’uovo e acqua ghiacciata. Per le capesante invece un consiglio che vale per qualsiasi preparazione: quando andate a comprarle controllate sempre che la loro carne sia soda e di color bianco panna, con una parte rosso corallo, e che non abbia delle sfumature o dei segni scuri. In più accertatevi che abbiano quel piacevole odore di mare caratteristico del pesce e dei molluschi di qualità.

Una nota di storia. La salsa di soia, che accompagna questo piatto così come molti altri della cucina giapponese, è ottenuta dai semi di soia fermentati. E’ di origine cinese e fu imporata in Giappone da un monaco buddista intorno al 500 d.C.