Le Polpette con l’insalata di Cous cous, un piatto da gustare in compagnia

cous cous

TEMPO: 40 minuti | COSTO: medio-basso | DIFFICOLTA’: media | VEGETARIANA: no | PICCANTE: no | GLUTINE: si | BAMBINI: si

In Autunno si sa si preferiscono le cose calde ed un pochino più strutturate, ma questa ricetta secondo me é davvero l’ideale per un brunch domenicale in compagnia degli amici. Soprattutto in una stagione come questa che é ancora caratterizzata da forti note tiepide. La morbidezza delle polpette in contrasto con le verdure crude dell’insalata e la nota aspra della salsa allo yogurt rendono questo piatto davvero gustoso e colorato. Tra l’altro si tratta di una ricetta davvero molto comoda da mangiare in piedi o anche semplicemente seduti su una poltrona senza avere l’appoggio del tavolino sotto il piatto. Ed allora se siete alla ricerca di un’idea gustosa, comoda e buona da proporre ai vostri ospiti le polpette con l’insalata di cous cous é quello che fa ala caso vostro.

L’omelette mediterranea e la sua versatilità

omelette

 

TEMPO: 35 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI

 


Le omelette sono un pasto veloce e ideale da servire come antipasto o come secondo. Molto spesso mi hanno risolto i pranzi dell’ultimo minuto, quelli in cui devi decidere in poco meno di 5 secondi ciò che devi portare in tavola e prepararlo in altrettanto poco tempo. Sono molto versatili, basta avere le uova in casa ed il gioco è fatto:  con delle patate si può creare una simil tortilla, dando uno sguardo al frigo o alla dispensa si può giocare con la fantasia mescolando ingredienti di fortuna. Questo è il caso dell’omelette mediterranea. Mettendo insieme patate, peperoni, funghie mozzarella è venuta fuori una vera e propria delizia.

Con l’omelette mediterranea porterete in tavola un piatto velocissimo e gustoso, ricco di sapore e con un potere fortemente saziante. Tra l’altro preparata seguendo la ricetta alla lettera, costituisce pure un piatto vegetariano. Se non doveste trovare di vostro gradimento i funghi sostituiteli con del buon prosciutto cotto a cubetti, o per un sapore più deciso con della pancetta.

Dolci al caffè: torta meringata alla crema di caffè

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TEMPO: 50 minuti + cottura e decorazione | COSTO: medio| DIFFICOLTA’: medio-alta

VEGETARIANA: SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Qualche mese fa ho trattato con molta passione e interesse le ricette sui dolci al caffè. Ero e sono molto interessata all’argomento perchè non amando moltissimo il caffè come bevanda ma apprezzandone tantissimo il profumo e l’aroma trovo delizioso non solo il cappuccino, ma anche tutte quelle preparazioni che utilzzano il caffè, e quindi principalmente le torte che ne custodiscono l’aroma.

Questo dolce non è facilissimo da preparare, non per quanto rigurda la crema o l’impasto, ma per la meringa, una delle preparazioni più difficili in assoluto per quanto riguarda la pasticceria, visto che quando la si fa in casa non ha mai la consistenza e la delicatezza di quando la compriamo nei forni o di quando la gustiamo in pasticceria o al ristorante. Tentar non nuoce, anche fino a quando non vi verrà bene, e soprattutto in questa ricetta è fondamentale che il sapore sia buono, la meringa farà parte della torta, anche se non sarà perfetta esteticamente, poco spumosa ad esempio, si noterà meno!

La Torta al Pistacchio: una colazione buona, nutriente e leggera

Pistacchio Cake
TEMPO: 15 minuti + la cottura | COSTO: medio-alto | DIFFICOLTA’: bassa | VEGETARIANA: si |PICCANTE: no | GLUTINE: si | BAMBINI: si

L’autunno é arrivato e finalmente si può ricominciare a fare piacevolmente colazione con una buona tazza di tè bollente o di latte se preferite. Ma piuttosto che appesantirci con brioches e cornetti perché non preparare per noi e per i nostri bambini una buona torta che sia anche piuttosto leggera? in modo da cominciare la nostra giornata con una buone iniezione di energia ma all’insegna di una alimentazione sana e nutriente? In questo periodo si comincia a trovare la frutta secca: noci e pistacchi innanzitutto, per le nocciole e le mandorle infatti bisogna ancora aspettare. Per cui vi propongo di preparare una buona torta della colazione con dei pistacchi tritati e dell’olio al posto del burro. Potete dargli una bella forma e cospargerla di zucchero a velo in modo da invogliare ancora di più i vostri bimbi.

Il Gazpacho, la zuppa fredda della Cucina Spagnola

Gazpacho

TEMPO: 30 minuti di preparazione + 1 ora e 30 minuti di riposo| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: medio-bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO


Visto che le giornate ancora lo permetto, ed il clima non è ancora così rigido da rendere le zuppe e le creme calde piatti particolarmente appetibili, vorrei proporvi una crema fredda tipica della Cucina Spagnola: il Gazpacho. Piatto della cucina popolare andalusa, il Gazpacho è un’ottima portata per iniziare una cena estiva. Leggendo la lista degli ingredienti del Gazpacho potrà sembrare un piatto con dei sapori forti e troppo decisi, per chi non è abituato a consumare aglio e cetrioli crudi, ma in realtà il Gazpacho è un piatto apprezzato da molti turisti ed è diventata una portata comune delle cucine dei locali delle diverse regioni spagnole.

Vi ricordo che per iniziare in modo corretto una cena in stile spagnolo, sulla vostra tavola non potranno mancare le fantastiche tapas e poi a seguire, dopo il Gazpacho, una robusta tortilla. Bene, adesso muoviamoci a suon di flamenco verso la cucina e iniziamo la preparazione del Gazpacho.

I biscuits americani e le misure in cup

biscuits

 

TEMPO: 35 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Oggi ci spostiamo oltre oceano e scopriamo insieme una ricetta nuova. Almeno per me lo è dato che fino a qualche giorno fa non conoscevo i biscuits. Già biscuits, che a primo impatto potrebbero sembrare dei biscotti ma in realtà sono più simili a dei panini, anzi possono essere considerati la versione salata dei più famosi scones.  I biscuits sono di origine americana e spesso vengono accompagnati da una salsa chiamata gravy, a quanto pare una sorta di besciamella arrichita con il sugo di cottura del bacon.

La ricetta prevede le dosi in cup, se non aveste dimestichezza con queste unità di misura vi lascio la conversione: per quanto riguarda i liquidi una cup è uguale a 240 ml, mentre 1 cup di burro è uguale a 225 gr, 1 cup di zucchero 200 gr, infine 2 cups di farina 240 gr. La ricetta originale prevede il buttermilk al posto dello yogurt, io, non trovandolo ho ripiegato sul secondo.

La cucina di City a soli 2€

cityChi di voi non conosce City il famoso giornale/quotidiano distribuito gratuitamente a Roma, Milano, Torino, Bologna, Napoli, Genova, Firenze, Verona e Bari? Forse solo chi non vive in queste città, o non le frequenta per motivi di studio o lavoro. Il giornale fa parte del gruppo editoriale del Corriere della Sera e viene distribuito alle uscite delle metropolitane, davanti alle Università, alle aziende  e alle strutture pubbliche. Potrete vedere persone di ogni età sfogliare le pagine di questi piccoli quotidiani, che parlano non solo di fatti di cronaca e costume nazionale, ma anche di cultura e sport, e si concentrano sui fatti cittadini e regionali, che spesso incuriosiscono e interessano di più le menti assonnate della prima parte della mattinata.

Ciò che ci interessa davvero è che City, a partire da questa settimana e per altre cinque settimane, offre delle piccole guide culinarie, ricche di fantastiche ricette e volte al risparmio e alla creatività. Su Ginger&Tomato questo argomento non poteva non essere trattato!

Biscotti Lebkuchen, iniziamo a pensare al Natale

lebkuchen

TEMPO:  30 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

 


E’ acora un pò troppo presto, è vero. Ma quando si tratta di preparare (e conseguentemente di assaggiare) delizie è sempre il momento giusto. Pensate di stare facendo questa prova per un buona causa: portarvi avanti con le idee per il Natale che tradotto significa sfornare biscotti.

Se non si fosse capito sto parlando della preparazione dei biscotti natalizi, avete presente quelli che si impacchettano con cura, magari nei sacchettini colorati e si donano alle persone che ci stanno a cuore? Ecco, questo sono il genere di regali che preferisco, dopo le borse, chiaro. I biscotti oggetto di questo articolo sono i Lebkuchen, originari della Germania, dolcetti molto speziati grazie alla presenza dei chiodi di garofano e della cannella.

Comunque come spesso e volentieri accade dei Lebkuchen non esiste una sola ed unica ricetta, ce ne sono diverse varianti in giro. Forse quella più accreditata è quella che prevede l’utilizzo di frutta secca come noci, mandorle e nocciole al loro interno. A volte si trovano anche deliziosamente glassati al cioccolato. Dimenticavo di ricordare la cosa più importante: i Lebkuchen sono dei biscotti tipici della tradizione natalizia. 

Giuggiole sotto spirito, un ottimo digestivo

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TEMPO: 30 minuti + tempo macerazione| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: difficile

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: NO


Abbiamo già incontrato le giuggiole in passato, concentrandoci sulla loro estrema dolcezza e quindi preparando qualcosa di molto adatto nella preparazione di dessert e dolci, la marmellata di giuggiole. In questa ricetta invece andiamo su un argomento completamente diverso, i digestivi e ciò che possiamo preparare in casa da soli.

Tutti conoscono qualcuno che sa fare il limoncello in casa, così come il fragolino o qualche altro liquore o digestivo più comune, questa ricetta invece vi garantisce una certa originalità, visto che non parliamo del più classico brodo di giuggiole, che oltretutto non so se sanno preparare in molti, ma di un vero e proprio liquore, dal doppio utilizzo, che avrà però bisogno di 6 mesi di macerazione.

Una volta pronto non solo sarà ottimo da sorseggiare, soprattutto se amate i sapori dolci anche per gli amari di fine pasto, ma le giuggiole saranno la vera innovazione, infatti esse stesse, più del liquore da loro ricavato, avranno proprietà digestive, potrete presentarle ai vostri ospiti in un piattino o in una ciotolina e loro potranno mangiarne un paio per avere un dolcissimo effetto digestivo.

Insalata di cavolfiore, un contorno tutto autunnale

Insalata di cavolfiore

TEMPO: 30 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


Quest’oggi parliamo di un’insalata o un contorno in tipico stile autunnale: l’Insalata di cavolfiore. Leggera ma molto saporita, l’Insalata di cavolfiore, è un ottimo accompagnamento per dei secondi a base di pesce o di carne. Gli ingredienti per comporre questo tipo d’insalata non sono tanti, ma ciò nonostante si combinano molto bene tra loro e offrono al palato un mix di sapori molto intenso.

Oltre all’Insalata di cavolfiore, se volete proporre un menù tutto a base di cavolfiore, vi ricordo le ricette della pasta con cavolfiore e sgombri, descritta dalla nostra amica Claudia, e quella del cavolfiore fritto. Ma forse un cena o un pranzo tutto a base di cavolfiore potrebbe risultare un po’ monotono, all’ora usiamo l’Insalata di cavolfiore come completamento a un buon secondo.

Japanese cheesecake, avete mai assaggiato una nuvola?

japanese cheesecake

 

TEMPO: 10 min + 70 di cottura | COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Già, l’avete mai assaggiata una nuvola? Io si. E’ proprio questa la sensazione che si prova affondando i denti per la prima volta nel Japanese cheesecake. Un nome strano, forse sconosciuto ai più, per indicare pur sempre un cheesecake, cotto però a bagnomaria e con ingredienti simili a quelli di un cheesecake tradizionale ma con procedimento e risultato nettamente diversi.

Il japanese cheesecake prevede la presenza di un formaggio cremoso, in questo caso il philadelphia, gli albumi montati a neve molto soda in modo che il composto risulti essere soffice ma pur sempre sostenuto. La cottura a bagnomaria infine dona al dolce una sofficità unica ed una leggerezza inimmaginabile. L’unico modo per provarla è prepararlo. Vedrete che non rimarrete delusi. Le dosi riportate per questa ricetta sono per uno stampo molto piccolo, da 20 cm di diametro, per una tortiera da 26 cm raddopiate le dosi.

Sformatini di cioccolato con zabaione

sformatini cacao

TEMPO: 1 ora| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Questi dolcetti al cioccolato, da gustare insieme a un’ottima crema di zabaione, sono davvero una prebalitezza e oltretutto non sono nemmeno troppo difficili da preparare, anche se faranno la figura di una ricetta da chef! Dico questo perchè anche se non hanno particolari decorazioni e vengono accompagnati da una crema abbastanza semplice, che tutte le cuoche sanno preparare, sono comunque molto carini e coreografici e risulteranno anche belli da presentare oltre che ottimi da mangiare!

Preparateli magari per la fine di una cena in piedi, divisi su alcuni piatti da portata, poi potrete servire voi i vostri ospiti sistemando in ogni piattino uno sformatino e coprendolo con un po’ di crema di zabaione, che a questo punto potrete anche portare in tavola in una ciotola separata. A voi la scelta e buona degustazione di dolci sapori!

La Torta di Crema al Limone per Poirot

torta di crema

TEMPO: 20 minuti + la cottura | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: medio-alta | VEGETARIANA: si | PICCANTE: no | GLUTINE: si | BAMBINI: si

La torta di pasta Frolla alla crema é una ghiottoneria che Poirot si concede in “Due mesi Dopo”. L’infallibile detective é chiamato ad indagare su un omicidio da una lettera che riceve ben due mesi dopo la morte del mittente. Si tratta di un romanzo della Christie piuttosto particolare: la cerchia dei sospettati infatti é molto ristretta e questo semplifica il compito del lettore nell’individuazione del colpevole. Non si tratta affatto di una storia “scontata” ma semplicemente di una scelta dell’autrice che in questo romanzo, più che in altri, ha preferito concentrarsi su descrizioni di luoghi e piatti. La torta di pasta frolla alla crema é una ricetta piuttosto semplice ma che deve essere eseguita “ad arte” per trovare piena espressione…“in quel momento varcammo la soglia di una locanda The Gorge e con un energico stt Poirot mi impose il silenzio, a quanto pareva eravamo gli unici avventori. Un cameriere anzianotto ci servì dell’ottimo montone brasato  ed una torta di pasta frolla alla crema davvero eccellente..a questo punto Poirot cavò di tasca il permesso di visita delle varie proprietà della zona”

Scaloppine al curry, un secondo sempre di classe

scaloppine curry

TEMPO: 30 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Le scaloppine sono un po’ come le cotolette, mi spiego meglio per intenderci a pieno. La scaloppina è un piatto da mamma, così come la fettina panata o cotoletta che sia, ovvero una di quelle cose che finchè sei bambina, o comunque sei nel nido, mangi con moltissimo piacere, ne sei golosa anche (io adoro le scaloppine), ma che poi tu non prepari mai!

Magari questo discorso vale solo per me, nel senso che da quando vivo da sola, e ormai sono più di tre anni, non ho mai preparato nè una cotoletta nè una scaloppina! Ma come, direte voi, ti piace cucinare, ti gingilli per tutti i piatti che cucini bene, e poi non sai fare una fettina panata?! Non è questione di non saper fare credo, e più un discorso di tempo, la fettina la faccio in padella, non mi metto a sbattere uova, a girare la carne nella farina…

Vabbè, io mi riprometto di prepararmi da sola questi piatti, e di non ridurmi a comprare le cotolette già pronte e a mangiare le scaloppine solo al ristorante, ma voi provate questa ricetta, nostrana e un po’ orientale, grazie al curry.