Antipasti ma non solo, pizzette di polenta

pizzette polenta

La polenta. Piatto tipico di molte regioni che viene accompagnato dalle più varie salse e da molti condimenti, a seconda del periodo e delle usanze territoriali. Ma la polenta racchiude in sè anche tante altre piccole sfaccettaure che rendono questo piatto estremamente versatile e vario, un po’ come può raccontarci anche la sua storia. In molte regioni del Nord infatti la polenta è stata per anni e anni l’alimento base, povero ma sostanzioso, che non mancava mai sulle tavole popolari. Adesso ne esistono molte varianti preparate con le ricette più varie, e non dimentichiamo anche le polente già pronte, in polvere, da diluire con l’acqua e i panetti, che in pratica sono solo da riscaldare e eventualmente tagliare a fettine. Tutto comodissimo ma il gusto sicuramente ci perde qualcosa!

La polenta viene preparata impastando farina di cereali, in Italia quella utilizzata comunemente è quella di granoturco, infatti la polenta è detta “gialla”, mescolata con acqua e sale, e la si cuoce in un paiolo, la particolare pentola utilizzata proprio per la polenta, che nella versione originale dovrebbe essere di rame. Il piatto comunque non è tipico solo dell’Italia, ma anche di alcuni paesi dell’Est, come la Serbia, la Romania e la Bulgaria, e anche dell’Austria e della Svizzera, e ho scoperto che la polenta si consuma anche in Brasile, Argentina, Venezuela e Messico.

Queste pizzette sono delle simpatiche varianti, ottime come antipasto, magari durante una cena in piedi, ma anche perfette da gustare a tavola, mentre si aspetta il primo piatto. Può essere carino iniziare e chiudere il pasto con la polenta, certo, non è estattemente leggerissimo, ma se preparate queste pizzette come antipasto potete poi pensare di concludere il tutto con dei simpatici dolcetti sempre a base di polenta.

Muffin cavolfiore, un’idea sfiziosa per gli antipasti delle feste

muffin cavolfiore

Questa ricetta, mi è stata insegnata da una mia zia la quale, per i pranzi delle feste, usava mettere al centro della tavola un grande cavolfiore ricoperto di besciamella e spolverato di tuorlo d’uovo sodo.

L’effetto ottico era simile ad una torta mimosa ed il gusto era stupefacente. Ovviamente poi, essendo un cavolfiore grosso veniva tagliato a fette e servito come antipasto.

Io, in questa mia personale versione, ho voluto utilizzare dei cavolfiori piccolini, in modo da creare delle monoporzioni; li ho inoltre gratinati, perchè, in questo modo assumono proprio l’aspetto di un “plumcake dolce”, una mini tortina. La fettina di ventricina è un tocco di gusto che serve a smorzare il sapore molto delicato della pietanza in se.

Potreste utilizzare queste mini tortine di cavolfiore come segnaposti per il cenone di capodanno per esempio; basterà infilzarle con uno stuzzicadenti, in cima al quale potrete attaccare con del cartoncino e una goccia di colla il nome della persona che dovrà occupare quel posto.

Credo inoltre che sia un’idea molto carina per proporre le verdure ai più piccoli, magari sostituendo la ventricina (dal sapore molto forte) con del prosciutto cotto.

La torta 900, una misteriosa torta semplice?

torta 900

Sulla torta novecento c’è (o c’è stato) un certo alone di mistero negli anni dovuto al fatto che la ricetta fosse segreta. In realtà si tratta di una torta semplice composta da due dischi di pan di spagna al cacao farciti con una crema straordinaria (almeno a detta di chi ha avuto la fortuna di assaggiarla) e delicatissima al cioccolato e ricoperta da uno strato di zucchero a velo, fatto cadere su uno stencil in modo che rimanga impressa la scritta 900.  Niente di più semplice insomma, fatto sta che proprio la crema di farcitura è così delicata e buona che in molti hanno per anni cercato di carpirne la ricetta originale, ahimè, senza successo. Infatti la torta 900 nasce ad Ivrea, proprio in questa città  sono da ricercare le sue origini, l’inventore sarebbe il pasticcere Ottavio Bertinotti, il quale ha tenuta per se la ricetta gelosamente. Oggi la si trova nella pasticceria Balla, dove la si può gustare preparata sul momento. Tutt’oggi però la modalità di preparazione della torta 900 rimane segreta, e forse il bello di questa torta è proprio questo: il mistero che la avvolge.

Antipasti natalizi: crostini di fegatini

crostini fegatini

Potremmo dedicare un intero capitolo agli antipasti natalizi. Per come la vivo io solitamente gli antipasti hanno un valore e un modo di essere consumati che si differenzia tra il cenone del 24 e il pranzo del 25, ma forse queste differenze ci sono solo nella mia famiglia, in fondo credo che a parte qualche tradizione e qualche ricetta regionale che si può ritrovare in tutte la case, ognuno abbia le proprie tradizioni familiari, che vanno dai menù, al momento in cui si aprono i regali, ai giorni in cui si festeggia (in Toscana ad esempio ho scoperto che alcune famiglie festeggiano il Natale solo il 25 dicembre, mentre io sono sempre stata abituata, da buona napoletana, a godermi entrambi i tre giorni di festa: 24, 25 e 26 dicembre!).

Tornando agli antipasti. Il 24 si consumano a tavola, spesso sono a base di pesce, e che siano crostini, piccole fritture, particolarità anche con verdure, solitamente si consumano già tutti seduti a tavola e ciò che ci si concede prima del pasto sono magari un aperitivo veloce, alcolico o analcolico, con qualche oliva e qualche crostino. Il 25 invece è diverso. Siamo a pranzo, quindi siamo tutti più attivi e forse anche più affamati, mentre si aspetta che il primo piatto sia pronto si beve un aperitivo e si tappa il buco allo stomaco con gli antipasti più diversi. Visto che comunque quello che ci aspetta è un pranzo bello sostanzioso gli antipasti non sono molto elaborati, e la soluzione migliore per accontentare tutti è quella di preparare dei crostini. Quelli con i fegatini di pollo sono un classico intramontabile.

Un secondo di carne da inserire nel menù di Natale: il Vitello farcito al Porto

Vitello farcito al Porto

Una lunga lista di ingredienti che servono per preparare un piatto tanto nutriente e molto, molto saporito: il Vitello farcito al Porto. Un piatto veramente eccezionale che potrete proporre, come unica portata, a cena, accompagnato ad un contorno fresco e leggero come l’insalata di fagiolini o come i funghi porcini alla greca.

E cosa ne pensate di inserire nel menù di Natale il Vitello farcito al Porto? Una portata di carne rossa, che nasconde una sorpresa al suo interno. Certamente, il Vitello farcito al Porto, non sarà un piattino leggero, da smaltire in poco tempo, ma … se non ci sfoghiamo un po’ per le feste, quando possiamo farlo?

Peperoni in agrodolce e pollo speziato, per portare in tavola i colori del Natale

Peperoni in agrodolce e pollo speziato

Le feste di Natale stanno per arrivare, ed ogni anno, ci si interroga sul cosa cucinare per la vigilia, per il giorno di Natale, per Santo Stefano, per capodanno e così via.

Quest’anno però, la crisi economica, nella quale ci troviamo, mette in “crisi”, anche le nostre idee, spesso magari perchè troppo costose, e, quindi, ci si ritrova punto e a capo con tanta voglia di festeggiare anche a tavola, molte idee e pochi fondi!

Non è detto però che, per stupire i nostri ospiti, si debba per forza dar fondo alle nostre finanze!

Oggi vi propongo una ricetta davvero d’effetto e molto gustosa, ma dal costo esiguo, dove i protagonisti saranno i caldi colori natalizi portati in tavola dal pollo dorato e dai coloratissimi peperoni, ovviamente irrorati dal vino che vi proporrò alla fine.

I peperoni in agrodolce sono una ricetta del libro base del Bimby con qualche leggera modifica!

Il panettone gastronomico, scegli il gusto che fa per te

panettone 

Nell’immaginario collettivo il pandoro ed il panettone sono dolci. Non è forse vero che ce li immaginiamo o ricoperti di zucchero a velo vanigliato, o di glasse al cioccolato, alle nocciole, al caffè, o ancora ripieni delle più svariate creme (ormai si sono inventati di tutto)? Eppure il panettone esiste anche nella versione salata: sto parlando del coreografico panettone gastronomico. L’avete mai visto in tutta la sua maestosità tagliato a fette (poi sistemate una sull’altra in modo da formare una piccola scultura) farcito con ingredienti e creme salate? Il panettone gastronomico fa sempre la sua ottima figura in ogni pranzo o cena  festivi che si rispettino, ricorda molto la forma di un albero di Natale.

Idee per il cenone di Natale: dentice in intingolo di verdure

dentice e verdure

Inizio oggi anche io con le ricette natalizie, proprio di 23 novembre, un mese prima del giorno che precede il cenone della Vigilia di Natale, quello in cui si va a fare la spesa finale e magari si inizia anche a preparare qualcosa, per poi arrivare al grande evento del cenone natalizio. Essendo di origini napoletane dò un’enorme importanza proprio alla sera del 24 dicembre e al suo menù di pesce; sicuramente tengo moltissimo anche al pranzo di Natale del 25, ma la magia della Vigilia non è paragonabile con nient’altro!

Visto che la sera del 24 dicembre non si mangia niente a base di carne ogni anno è divertente inventare dei piatti di pesce nuovi e diversi. Si passa dai classici antipasti al salmone, semplici crostini col burro sui quali stendere le fettine di salmone, fino ad arrivare agli spaghetti con le vongole o primi piatti sempre al pesce (con crostacei e non) fino alla frittura, immancabile, ma che viene sempre accompagnata anche da un’altra portata di pesce, che secondo me può essere carino variare ogni anno.

Questo dentice con le verdure si presenta molto saporito e particolare e può essere una variante simpatica chiaramente non solo nel periodo natalizio, ma anche per un pranzo o una cena in cui avete voglia di preparare un pasto a base di pesce e volete offrire ai vostri ospiti qualcosa di originale.

Spiedini al prosciutto e peperoni

Spiedini al prosciutto e peperoni

Cena con amici?

Ma si, è da molto tempo che non raggruppo sotto lo stesso tetto l’allegra brigata di un tempo!

Ok, solito problema cosa posso preparare? Qualcosa che non ho già fatto in passato e che sia divertente e pratica da mangiare …

Mi butterei sul finger food, comodo e poco impegnativo, niente sedie intorno ad un tavolo e si può chiacchierare tutti insieme comodamente seduti in salotto.

Bene, cosa cucinare allora?

Rifletto un po’, e poi ricordo di aver letto da qualche parte la ricetta degli Spiedini al prosciutto e peperoni.

Spiedini al prosciutto e peperoni, serviti su un piatto o serviti dentro dei bicchieri dal bordo lungo, tipo highball.

Si, mi sembra proprio un ottima idea!

Per preparare gli Spiedini al prosciutto e peperoni, non occorre molto tempo. Poi, per cuocerli, usando la friggitrice non devo impiastricciare troppe cose. La frittura in genere mette tutti d’accordo e gli spiedini sono sempre accolti con simpatia, e allora vada per gli Spiedini al prosciutto e peperoni.

Bûche de Noël al cocco e cioccolato bianco, non il solito tronchetto di Natale

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Il conto alla rovescia sta per iniziare, siamo quasi a meno un mese al Natale 2009, e già è un impazzare di idee e ricette per questa festività. Noi di Ginger non siamo da meno e contribuiamo a segnalarvi delle valide idee per le vostre preparazioni. In ogni Natale che si rispetti non manca mai il classico tronchetto, ma quello che vi propongo oggi tanto tradizionale non è, lo definirei un pò esotico dato che si tratta del tronchetto al cocco e cioccolato bianco, tanto per rimanere nella tradizione ma reinterpretarla con un pizzico di innovazione. La base di questo tronchetto è comunque sempre la stessa base biscotto che si utilizza solitamente. E’ il ripieno e la farcitura a cambiare: non cioccolato fondente ma cioccolato al latte, ed una pioggia abbondante di farina di cocco che sta a simulare la neve.

dimsum

Alla scoperta dei Dimsum

dimsum

Ritorniamo a parlare dei Dimsum, i piccoli bocconcini di cibo che arrivano dritti dritti dalla Cina e si preparano a diventare il nuovo must Europeo, dopo i ristoranti cinesi e il sushi giapponese. La domenica in Cina è proprio il giorno ideale per consumare i Dimsum, infatti spesso i genitori portano i bambini per il pranzo in queste sale da tè e si incontrano con i nonni, passando alcune ore insieme a consumare queste deliziose mini portate e a chiacchierare. Infatti mentre a Londra, e di seguito in Europa, la moda dei Dimsum si è legata molto facilmente al concetto di aperitivo, quindi prima di cena, in Cina i Dimsum vengono consumati con più facilità in mattinata, oppure a ora di pranzo, e sono anche una variante dei festeggiamenti casalinghi, ad esempio per la festa della mamma o per il Capodanno cinese.

Il rituale dei Dimsum appartiene alle sale da tè e infatti il termine Yum cha (ovvero bere il tè) indica l’intero pranzo, e si lega come abbiamo già raccontato ieri alle soste che facevano i viaggiatori e i mercanti lungo la Via della Seta. Inizialmente infatti i Dimsum non erano considerati un vero e proprio pasto, ma solo degli spuntini, fino a quando non sono diventati un caposaldo della cultura alimentare cinese e se ne consumano in grandi quantità proprio per essere un pasto completo ad esempio, e anche un pranzo di festa.

Pasta con i broccoli alla palermitana, per imbandire le tavole delle nostre feste natalizie

pasta con i broccoli alla palermitana

Questo piatto, in siciliano, viene chiamato “pasta chi vruoccoli arriminati”, dove “vruoccoli” ovviamente sta per broccoli, e “arriminati” sta per mescolati.

Viene servita espressa, vale a dire fatta e servita o, “arripusata” cioè riposata, nel senso che, molte persone, soprattutto nei periodi di festa, tendono a cucinarla la mattina, ad infornarla, e, a servirla, riscaldata, sotto forma di timballo, a pranzo o a cena.

Oggi, io ve la propongo espressa, ma, qualora voleste farla a timballo (arripusata) basterà, ungere una teglia, cospargerne il fondo con il pan grattato abbrustolito, versargli sopra la pasta mischiata con il condimento (arriminata), coprire il tutto con il restante pan grattato (che in siciliano viene chiamato: “muddica atturrata” ) e parmigiano, ed infornare a 180° per 15/20 minuti. Se poi volete davvero osare, prima di portarla in tavola, fatela dorare appena (in questo caso dovrete prima di infornarla, mettere dei fiocchetti di burro sparsi sulla superficie) accendendo il grill.