Tronchetto di Natale con ripieno di castagne

tronchetto

Il tronchetto di Natale è un classico nel suo genere, un dolce molto visto anche nei film, che piace tanto a chi ama preparare dolci e torte elaborati e coreografici nella decorazione! Non è semplicissimo, anzi, io direi che rientra proprio nella categoria difficile, ma prima o poi bisogna provare, soprattutto se si amano i dolci e se ci piace stupire gli altri con i nostri progressi culinari. Sia nell’introduzione che alla fine della ricetta troverete tutta una serie di dritte che spero vi saranno utili.

Solitamente il tronchetto al cioccolato più classico si farcisce con una crema al burro al cioccolato. In questa versione l’impasto estreno è preparato con chiare d’uovo e cioccolato, mentre il ripieno è composto da una dolcissima crema di castagne mescolata con miele e panna. Proprio per la purea di castagne posso darvi un consiglio sulla preparazione: ne servono 200gr. per la ricetta; scottate per un paio di minuti 400gr. di castagne con la buccia intaccata. Poi togliete la buccia e la pelle. Fatele poi sobbollire per 20 minuti circa, fino a quando saranno tenere comunque e dopo averle scolate passarle al setaccio.

Ecco infine cosa fare prima di partire con la preparazione in sè della ricetta, ovvero prima di passare agli ingredienti organizziamo il lavoto e gli strumenti!

Preparativi:

  • Scaldare il forno a 200°C.
  • Sistemare un pezzo di carta da forno su una teglia per pizza.
  • Ungere una teglia dai bordi bassi (32 x 22 cm) e foderarla con carta da forno.
  • Se le avete preparare 2 tasche da pasticciere con 2 punte semplici da 1,5 cm di diametro, se ne avete solo una andrà bene lo stesso, rallenterà solo un po’ le fasi di preparazione.

Starters di Natale: le Bruschette

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Se state già pensando a cosa preparare per la sera della Vigilia oppure per l’antipasto del giorno di Natale eccovi allora alcuni suggerimenti. Non so voi ma io adoro le bruschette, é un piatto che mi piace enormemente. Il pane caldo croccante con il sapore dell’olio appena versato ed profumo che poi si espande per tutta la cucina. Trovo che si tratti di un antipasto molto coccoloso: ti abbraccia con il suo odore e ti riempie la bocca con il suo sapore. In questa ricetta troverete un “topping” un tantino diverso dal solito pomodoro e origano. Si tratta infatti di ingredienti che io utilizzo spesso per fare l’insalata ma che, a mio avviso, sul pane abbrustolito stanno divinamente. Sto parlando dei peperoni rossi arrostiti, della feta sbriciolata, e delle mandorle. Forse la combinazione di questi alimenti vi potrà sembrare bizzarra ma invece mescolata insieme é stupefacente per il suo sapore. Se non avete tempo di arrostire i peperoni potete utilizzare quelli nei barattoli al naturale, solitamente sono abbastanza buoni.

Torta di patate dolce con mele saltate, leggerezza e gusto

torta di patate

Oggi una torta diversa dal solito: la torta di patate accompagnata da mele saltata in padella. La ricetta è della cuoca Palma d’Onofrio, si tratta di un dolce a mio avviso innovativo, quasi fosse una sorta di gateaux di patate ma dolce. Infatti è completamente a base di patate, di farina neanche l’ombra, anzi, ad essere precisi, un solo cucchiaio. Uvetta e pinoli ad insaporire il tutto e mele saltate in padella con la cannella per accompagnare la torta. Direi che il quadro è completo, non manca proprio niente. Inoltre c’è da dire che le patate con le loro 80 calorie circa per 100 gr di prodotto, contro le 345 della farina 00, quella utilizzata solitamente per la preparazione dei dolci, allegeriscono di gran lunga la quantità di calorie della torta rendendola leggera e adatta a chi vuole controllare la propria dieta.

Antipasti ma non solo, pizzette di polenta

pizzette polenta

La polenta. Piatto tipico di molte regioni che viene accompagnato dalle più varie salse e da molti condimenti, a seconda del periodo e delle usanze territoriali. Ma la polenta racchiude in sè anche tante altre piccole sfaccettaure che rendono questo piatto estremamente versatile e vario, un po’ come può raccontarci anche la sua storia. In molte regioni del Nord infatti la polenta è stata per anni e anni l’alimento base, povero ma sostanzioso, che non mancava mai sulle tavole popolari. Adesso ne esistono molte varianti preparate con le ricette più varie, e non dimentichiamo anche le polente già pronte, in polvere, da diluire con l’acqua e i panetti, che in pratica sono solo da riscaldare e eventualmente tagliare a fettine. Tutto comodissimo ma il gusto sicuramente ci perde qualcosa!

La polenta viene preparata impastando farina di cereali, in Italia quella utilizzata comunemente è quella di granoturco, infatti la polenta è detta “gialla”, mescolata con acqua e sale, e la si cuoce in un paiolo, la particolare pentola utilizzata proprio per la polenta, che nella versione originale dovrebbe essere di rame. Il piatto comunque non è tipico solo dell’Italia, ma anche di alcuni paesi dell’Est, come la Serbia, la Romania e la Bulgaria, e anche dell’Austria e della Svizzera, e ho scoperto che la polenta si consuma anche in Brasile, Argentina, Venezuela e Messico.

Queste pizzette sono delle simpatiche varianti, ottime come antipasto, magari durante una cena in piedi, ma anche perfette da gustare a tavola, mentre si aspetta il primo piatto. Può essere carino iniziare e chiudere il pasto con la polenta, certo, non è estattemente leggerissimo, ma se preparate queste pizzette come antipasto potete poi pensare di concludere il tutto con dei simpatici dolcetti sempre a base di polenta.

Muffin cavolfiore, un’idea sfiziosa per gli antipasti delle feste

muffin cavolfiore

Questa ricetta, mi è stata insegnata da una mia zia la quale, per i pranzi delle feste, usava mettere al centro della tavola un grande cavolfiore ricoperto di besciamella e spolverato di tuorlo d’uovo sodo.

L’effetto ottico era simile ad una torta mimosa ed il gusto era stupefacente. Ovviamente poi, essendo un cavolfiore grosso veniva tagliato a fette e servito come antipasto.

Io, in questa mia personale versione, ho voluto utilizzare dei cavolfiori piccolini, in modo da creare delle monoporzioni; li ho inoltre gratinati, perchè, in questo modo assumono proprio l’aspetto di un “plumcake dolce”, una mini tortina. La fettina di ventricina è un tocco di gusto che serve a smorzare il sapore molto delicato della pietanza in se.

Potreste utilizzare queste mini tortine di cavolfiore come segnaposti per il cenone di capodanno per esempio; basterà infilzarle con uno stuzzicadenti, in cima al quale potrete attaccare con del cartoncino e una goccia di colla il nome della persona che dovrà occupare quel posto.

Credo inoltre che sia un’idea molto carina per proporre le verdure ai più piccoli, magari sostituendo la ventricina (dal sapore molto forte) con del prosciutto cotto.

La torta 900, una misteriosa torta semplice?

torta 900

Sulla torta novecento c’è (o c’è stato) un certo alone di mistero negli anni dovuto al fatto che la ricetta fosse segreta. In realtà si tratta di una torta semplice composta da due dischi di pan di spagna al cacao farciti con una crema straordinaria (almeno a detta di chi ha avuto la fortuna di assaggiarla) e delicatissima al cioccolato e ricoperta da uno strato di zucchero a velo, fatto cadere su uno stencil in modo che rimanga impressa la scritta 900.  Niente di più semplice insomma, fatto sta che proprio la crema di farcitura è così delicata e buona che in molti hanno per anni cercato di carpirne la ricetta originale, ahimè, senza successo. Infatti la torta 900 nasce ad Ivrea, proprio in questa città  sono da ricercare le sue origini, l’inventore sarebbe il pasticcere Ottavio Bertinotti, il quale ha tenuta per se la ricetta gelosamente. Oggi la si trova nella pasticceria Balla, dove la si può gustare preparata sul momento. Tutt’oggi però la modalità di preparazione della torta 900 rimane segreta, e forse il bello di questa torta è proprio questo: il mistero che la avvolge.

Antipasti natalizi: crostini di fegatini

crostini fegatini

Potremmo dedicare un intero capitolo agli antipasti natalizi. Per come la vivo io solitamente gli antipasti hanno un valore e un modo di essere consumati che si differenzia tra il cenone del 24 e il pranzo del 25, ma forse queste differenze ci sono solo nella mia famiglia, in fondo credo che a parte qualche tradizione e qualche ricetta regionale che si può ritrovare in tutte la case, ognuno abbia le proprie tradizioni familiari, che vanno dai menù, al momento in cui si aprono i regali, ai giorni in cui si festeggia (in Toscana ad esempio ho scoperto che alcune famiglie festeggiano il Natale solo il 25 dicembre, mentre io sono sempre stata abituata, da buona napoletana, a godermi entrambi i tre giorni di festa: 24, 25 e 26 dicembre!).

Tornando agli antipasti. Il 24 si consumano a tavola, spesso sono a base di pesce, e che siano crostini, piccole fritture, particolarità anche con verdure, solitamente si consumano già tutti seduti a tavola e ciò che ci si concede prima del pasto sono magari un aperitivo veloce, alcolico o analcolico, con qualche oliva e qualche crostino. Il 25 invece è diverso. Siamo a pranzo, quindi siamo tutti più attivi e forse anche più affamati, mentre si aspetta che il primo piatto sia pronto si beve un aperitivo e si tappa il buco allo stomaco con gli antipasti più diversi. Visto che comunque quello che ci aspetta è un pranzo bello sostanzioso gli antipasti non sono molto elaborati, e la soluzione migliore per accontentare tutti è quella di preparare dei crostini. Quelli con i fegatini di pollo sono un classico intramontabile.

Un secondo di carne da inserire nel menù di Natale: il Vitello farcito al Porto

Vitello farcito al Porto

Una lunga lista di ingredienti che servono per preparare un piatto tanto nutriente e molto, molto saporito: il Vitello farcito al Porto. Un piatto veramente eccezionale che potrete proporre, come unica portata, a cena, accompagnato ad un contorno fresco e leggero come l’insalata di fagiolini o come i funghi porcini alla greca.

E cosa ne pensate di inserire nel menù di Natale il Vitello farcito al Porto? Una portata di carne rossa, che nasconde una sorpresa al suo interno. Certamente, il Vitello farcito al Porto, non sarà un piattino leggero, da smaltire in poco tempo, ma … se non ci sfoghiamo un po’ per le feste, quando possiamo farlo?

Peperoni in agrodolce e pollo speziato, per portare in tavola i colori del Natale

Peperoni in agrodolce e pollo speziato

Le feste di Natale stanno per arrivare, ed ogni anno, ci si interroga sul cosa cucinare per la vigilia, per il giorno di Natale, per Santo Stefano, per capodanno e così via.

Quest’anno però, la crisi economica, nella quale ci troviamo, mette in “crisi”, anche le nostre idee, spesso magari perchè troppo costose, e, quindi, ci si ritrova punto e a capo con tanta voglia di festeggiare anche a tavola, molte idee e pochi fondi!

Non è detto però che, per stupire i nostri ospiti, si debba per forza dar fondo alle nostre finanze!

Oggi vi propongo una ricetta davvero d’effetto e molto gustosa, ma dal costo esiguo, dove i protagonisti saranno i caldi colori natalizi portati in tavola dal pollo dorato e dai coloratissimi peperoni, ovviamente irrorati dal vino che vi proporrò alla fine.

I peperoni in agrodolce sono una ricetta del libro base del Bimby con qualche leggera modifica!

Il panettone gastronomico, scegli il gusto che fa per te

panettone 

Nell’immaginario collettivo il pandoro ed il panettone sono dolci. Non è forse vero che ce li immaginiamo o ricoperti di zucchero a velo vanigliato, o di glasse al cioccolato, alle nocciole, al caffè, o ancora ripieni delle più svariate creme (ormai si sono inventati di tutto)? Eppure il panettone esiste anche nella versione salata: sto parlando del coreografico panettone gastronomico. L’avete mai visto in tutta la sua maestosità tagliato a fette (poi sistemate una sull’altra in modo da formare una piccola scultura) farcito con ingredienti e creme salate? Il panettone gastronomico fa sempre la sua ottima figura in ogni pranzo o cena  festivi che si rispettino, ricorda molto la forma di un albero di Natale.

Idee per il cenone di Natale: dentice in intingolo di verdure

dentice e verdure

Inizio oggi anche io con le ricette natalizie, proprio di 23 novembre, un mese prima del giorno che precede il cenone della Vigilia di Natale, quello in cui si va a fare la spesa finale e magari si inizia anche a preparare qualcosa, per poi arrivare al grande evento del cenone natalizio. Essendo di origini napoletane dò un’enorme importanza proprio alla sera del 24 dicembre e al suo menù di pesce; sicuramente tengo moltissimo anche al pranzo di Natale del 25, ma la magia della Vigilia non è paragonabile con nient’altro!

Visto che la sera del 24 dicembre non si mangia niente a base di carne ogni anno è divertente inventare dei piatti di pesce nuovi e diversi. Si passa dai classici antipasti al salmone, semplici crostini col burro sui quali stendere le fettine di salmone, fino ad arrivare agli spaghetti con le vongole o primi piatti sempre al pesce (con crostacei e non) fino alla frittura, immancabile, ma che viene sempre accompagnata anche da un’altra portata di pesce, che secondo me può essere carino variare ogni anno.

Questo dentice con le verdure si presenta molto saporito e particolare e può essere una variante simpatica chiaramente non solo nel periodo natalizio, ma anche per un pranzo o una cena in cui avete voglia di preparare un pasto a base di pesce e volete offrire ai vostri ospiti qualcosa di originale.

Spiedini al prosciutto e peperoni

Spiedini al prosciutto e peperoni

Cena con amici?

Ma si, è da molto tempo che non raggruppo sotto lo stesso tetto l’allegra brigata di un tempo!

Ok, solito problema cosa posso preparare? Qualcosa che non ho già fatto in passato e che sia divertente e pratica da mangiare …

Mi butterei sul finger food, comodo e poco impegnativo, niente sedie intorno ad un tavolo e si può chiacchierare tutti insieme comodamente seduti in salotto.

Bene, cosa cucinare allora?

Rifletto un po’, e poi ricordo di aver letto da qualche parte la ricetta degli Spiedini al prosciutto e peperoni.

Spiedini al prosciutto e peperoni, serviti su un piatto o serviti dentro dei bicchieri dal bordo lungo, tipo highball.

Si, mi sembra proprio un ottima idea!

Per preparare gli Spiedini al prosciutto e peperoni, non occorre molto tempo. Poi, per cuocerli, usando la friggitrice non devo impiastricciare troppe cose. La frittura in genere mette tutti d’accordo e gli spiedini sono sempre accolti con simpatia, e allora vada per gli Spiedini al prosciutto e peperoni.