Il baccalà alla pizzaiola è un secondo leggero e non pretenzioso. Semplice sia negli ingredienti, che nella preparazione che anche nei sapori. Avete presente quando non avete molta voglia di mettervi ai fornelli, ma allo stesso tempo vorreste gustare un piatto sfizioso? Beh, il baccalà alla pizzaiola è proprio ciò che fa al caso vostro. Non è il solito secondo di pescee, se vi piace, potreste arricchirlo con fettine di formaggio filante da adagiare sopra le fette di pesce dopo averlo cotto. Il formaggio si fonderà creando una crema che andrà ad insaporire il sugo sprigionato dai pomodori cotti, io così preparo spesso la carne trasformando la solita fettina in un secondo allettante.
Questa volta si tratta di un piatto degno di tutta la tradizione natalizia a tavola, stiamo infatti parlando del paté. Uno dei più classici antipasti del giorno di Natale, in questa ricetta però vi proponiamo non il Paté di Fegatini toscano bensì una rivisitazione dello stesso in chiave francese. Quindi un paté ben più cremoso come consistenza e meno granuloso e questo naturalmente grazie anche alla presenza del burro. L’utilizzo del burro rende questa preparazione particolarmente adatta ad essere servita con dei crostini di pane e con dell’insalata e magari anche con della gelatina di melagrana, così come ci suggerisce la rivista Sale e Pepe di dicembre. Infatti il sapore asprigno della melagrana si sposa particolarmente bene con il grasso del fegato e trasforma questo piatto in un tripudio di profumi e sapori. L’unica accortezza da utilizzare in questa ricetta sta nella modalità di servirla: é necessario infatti tirare fuori il patè dal frigorifero almeno 20 minuti prima di portarlo in tavola, in modo che la parte del burro possa ammorbidirsi.
Un contorno un po’ insolito sia per l’accostamento degli ingredienti che per il periodo, visto che non è proprio un piatto invernale; ma perché restare legati alle convenzioni? Usciamo un po’ fuori dagli schemi! Quella che vi propongo oggi è un ottima insalata dai sapori delicati che potrete benissimo servire come contorno per il Pranzo di Natale, se deciderete di creare un menù a base di pesce: l’Insalata di fagioli e gamberi.
Insalata di fagioli e gamberi, ebbene si! Non stupitevi di trovare insieme, nella stessa portata, i fagioli ed i gamberi. L’accostamento tra fagioli e pesce non è poi un accoppiata così insolita come si potrebbe pensare! Vi ricordate, per esempio, la ricetta dei fagioli e calamaretti? O quella del pesce con insalata di fagioli? Quindi, non lasciatevi ingannare dalle apparenze e lasciatevi guidare dal gusto con l’Insalata di fagioli e gamberi.
Se per Natale volete preparare una torta davvero soffice e dal sapore che ricorda le cose genuine fatte in casa dalla nonna, allora non potrete fare a meno di provare latorta antica al cioccolato fondente e banane, facile da preparare e deliziosa da mangiare. Se poi tra i vostri ospiti ci saranno dei bambini, allora il successo sarà assicurato, perchè tutti i bambini, e non solo loro, sono golosi di cioccolato.
Per fare questo dolce bastano davvero pochissimi ingredienti, oltre che pochissimo tempo; lo potrete mangiare appena sfornato, oppure con una spolverata di zucchero a velo quando si sarà intiepidito, ma sia in un modo che nell’altro resterete sorpresi dalla sua morbidezza. Se poi vorrete fare una cosa un po’ più particolare, potreste tagliare la torta in due dischi e farcirla con della crema pasticcera, con della Nutella o più semplicemente con della panna e guarnirla magari con delle mini praline di cioccolato.
Il semifreddo al torrone è un dolce tipicamente natalizio, nel senso che, essendo a base di torrone, è quasi matematico che ne avanzi durante le festività natalizie. E’ un’ottima soluzione per smaltire il torrone avanzato, o per utilizzarlo qualora non vi piacesse mangiarlo al “naturale”.Ve lo avevo anticipato quì che vi avrei parlato del semifreddo ed in questa sede vi offro la ricetta. Se non erro questa ricetta proviene dalla rivista Cucina Italiana di qualche anno fa. Inoltre vi suggerisco anche una salsa al cioccolato sfiziosissima con cui servirlo. Vi consiglio di prepararlo negli stampini monodose, tipo quelli per i muffins, se non li aveste in casa potete optare per quelli in alluminio usa e getta. Serviteli singolarmente nei piatti da portata irrorandoli con la salsa al cioccolato e, a piacere, con della granella di mandorle o nocciole sopra. L’effetto scenografico è assicurato. Il semifreddo al torrone è un dolce molto pratico, può essere preparato in anticipo, anche qualche giorno prima di essere consumato oppure può essere congelato in freezer per poi essere tirato fuori un’ora prima di essere portato in tavola, per fare in modo che raggiunga una consistenza ottimale per essere consumato. Un suggerimento: preparatene in abbondanza perchè va a ruba! Io tengo in freezer una scorta di semifreddo al torrone per ogni evenienza, come ad esempio gli attacchi di voglia di dolce!
Anno dopo anno si susseguono le ricette di pesce, che siano antipasti, primi o secondi, per il cenone della Vigilia di Natale e molto spesso anche per quello di Capodanno. Le vongole sono uno degli ingredienti preferiti, non per essere ripetitiva, (raccontandovi sempre di Napoli e del Natale, ma non posso farne a meno quando si tratta di queste feste) per anni, nella mia famiglia, gli spaghetti con le vongole sono stati l’unica opzione possibile per la cena del 24 dicembre, fino a che, le nuove generazioni (mamme e zie contro nonne) hanno iniziato a preparare risotti, linguine, e quant’altro, il tutto non necessariamente condito da vongole!
Questa zuppa può essere una valida alternativa per restare immersi nella tradizione e per provare comunque una pietanza diversa, un po’ sofisticata, come se si mangiasse al ristorante, e in più può anche diventare “il tema della serata”, il frutto di mare gustato da solo, quindi a seguire un’impepata di cozze; oppure il tema può essere “un ingrediente alla volta”, e quindi zuppa di vongole, impepata di cozze, zuppetta di polipetti, baccalà fritto, senza insalate e senza mescolare, una sorta di cena volta ad assaporare piatto dopo piatto i singoli sapori di ogni portata.
Si avvicina il Natale e i preparativi per la cena del 24 ed il pranzo del 25 fremono…. che si fa? Cosa prepariamo?Carneo pesce? Pasta o riso? Il primolo facciamo o ci limitiamo ad un secondo e agli antipasti? Tutte domande che in questi giorni, tutti coloro che amano festeggiare insieme ai loro cari si sono fatti almeno una volta.
Ed è qui che Ginger vi viene in aiuto, con qualche bel suggerimento, semplice, anzi semplicissimo, leggero, gustoso ed economico….
Altre volte vi ho suggerito pietanze vegetarianeper imbandire le vostre tavole durante i giorni di festa ed oggi mi andava di tornare sull’argomento con un piatto di una semplicità estrema che potrete decidere di utilizzare come antipasto o come secondo e poi è uno di quei piatti che io chiamo “salva tempo” nel senso che, potrete prepararlo anche il giorno prima, visto che è una pietanza deliziosa sia calda che fredda.
Portate in tavola colore, allegria, semplicità e gusto quindi con la teglia campagnola e non deluderete nessuno.
A che punto siete con i regali? Io mi sto organizzando in tempo. Ho in mente di allestire delle piccole ceste con prodotti fatti in casa. Lasciando per ultime preparazioni che si conservano per minor tempo, tipo i biscotti ed i cioccolattini, ho iniziato a pensare alle marmellate. Gli agrumi sono di stagione ed ho scelto quindi di concentrarmi su arance e mandarini. In questo articolo vi propongo una gelatina di mandarini dalla preparazione semplicissima e che può essere servita come dessert con l’accompagnamento di yogurt e zucchero di canna, una marmellata classica di arance ed una più raffinata con mele ed earl grey, per i palati più esigenti. Prima però procuratevi dei barattolini graziosi in cui versarle una volta pronte. E copri barattoli colorati e delicati con cui adornarle. Se avete dimestichezza con ago e filo o con l’uncinetto, potreste crearli da voi personalizzandoli a vostro piacimento, ricamando magari il nome della persona a cui li donerete.
Gli struffoli. Chi non conosce gli struffoli? Sono il dolce per eccellenza del Natale napoletano e sono famosi esattamente come la pastiera, che si prepara a Pasqua, e come le sfogliatelle, ricce e frolle, e i babà. Insomma fanno parte della tradizione culinaria napoletana al 100% anche se la storia ci racconta chi li ha inventati e soprattutto ci insegna che non sono sempre stati un dolce natalizio.
Gli struffoli sono arrivati in Campania grazie ai Greci, già ai tempi della Magna Grecia infatti esisteva una preparazione simile e quindi diciamo che noi napoletani non li abbiamo proprio inventati di sana pianta, non è stato un napoletano a impastare e poi ricavare queste palline deliziose, però abbiamo fatto nostro, secoli e secoli, fa un dolce importato da una delle più antiche civiltà del mondo. Infatti in Grecia esiste un dolce simile, il loukoumades, e sempre dalla cultura greca ne deriva il nome, strongylòs, che significa di forma tondeggiante.
In più il dolce non è sempre stato legato alle feste natalizie, si ha una testimonianza della ricetta degli struffoli legata alla cucina napoletana, che risale al 1634, ma in quel periodo il dolce veniva preparato indipendentemente dalle festività.
Comunque sia provate a preparare gli struffoli, non è molto difficile, l’unica parte un po’ faticosa è il momento in cui vanno ritagliati tutti i pezzettini dai tubicini di pasta, ma visto il risultato finale un po’ di noia, un po’ di ripetitività e un po’ di affaticamento ci stanno tutti!
Per oggi ho pensato di proporvi una ricetta che prende spunto dalla cucina Messicana, una rielaborazione delle tortillas, una ricetta piccante e fresca allo stesso tempo: il Pasticcio alla messicana. Forse, pasticcio, non è proprio il termine più indicato per chiamare questo piatto, visto che ha ben poco a che fare con i nostri pasticci, ma visto che all’aspetto ricorda questo tipo di pietanza, facciamo largo al Pasticcio alla messicana.
Vi dicevo che il Pasticcio alla messicana è un piatto piccante e fresco, questo perché ai sapori forti e pizzicanti tipici della tradizione messicana si accosta il gusto tenue e vellutato del guacamole, salsa tipica all’avocado, che viene servita in accompagnamento al pasticcio. Adesso predisponete il palato, iniziate con un aperitivo a base di Tequila Fresa e preparate lo stomaco al Pasticcio alla messicana!
Il risotto è un classico dellegrandi tavolate; raramente non piace e mette d’accordo tutti grandi e piccini.
Lo si può fare semplice oppure osare con gli ingredienti o le mantecature, ma un bel piatto di risotto caldo, fumante e, perchè no, filante, al centro di una bella tavola imbandita per le feste mette gioia e voglia di famiglia.
Ilrisotto che vi propongo di seguito, di base è molto semplice e classico ma con la mantecatura che vi suggerisco assumerà un tocco davvero molto interessante.
Sagra della Pettola LUOGO: Rutigliano, provincia di Bari | DATA: 20 e 21 dicembre 2009| ORA: dalla mattina| PRODOTTI TIPICI:
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