Non essendo un’amante della carne in genere, se proprio devo scegliere quale mangiare, solitamente opto per il pollo. E’ una carne bianca (preferibile di solito a quella rossa), tenera, facilmente masticabile e digeribile, molto versatile e, perchè no, anche saporita. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare vedendo il colore, contiene una quantità di ferro quasi pari a quella della carne rossa, quindi dal punto di vista nutrizionale non c’è da temere. A volte mi scervello però su come cucinare la carne di pollo. A parte la solita cotoletta o a forno con le patate, spesso la fantasia mi abbandona. Ma se c’è un alimento con cui il pollo si sposa benissimo sono proprio gli agrumi. Ecco che oggi vorrei proprorvi un paio di ricette che vedono protagonista questo simpatico volatile da una parte e limoni, arance e pompelmi dall’altra. Iniziamo?
Il Seitan: cos’è, come si cucina, come si mangia (prima parte)
Parliamo di vegetarianesimo. Ma non solo. Io non sono mai stata vegetariana ad esempio ma in un periodo della mia vita ho provato tutta una serie di alimenti “naturali” (seitan, tofu, germogli) per sentirne il sapore e conoscere nuovi cibi, e ancora adesso mi porto dietro le esperienze, i sapori e le ricette di quel momento.
Quando c’è una riduzione o una totale eliminazione del consumo della carne bisogna porre attenzione sul reperimento di fonti proteiche alternative. Un aiuto molto valido viene proprio dal “glutine di frumento”, visto che il suo prezioso patrimonio di proteine ne fa praticamente una sorta di carne vegetale. In Italia ancora oggi non è un alimento molto conosciuto e facilemente reperibile (i miei esperimenti risalgono a dieci anni fa circa, ma ancora oggi il seitan si trova solo nei negozi specializzati in alimentazione vegetariana o naturale). In gran parte dell’Estremo Oriente questo prodotto è consumato da secoli, mentre in America venne introdotto all’incirca negli anni ’60, dai Mormoni.
Muffin al Bacon e Formaggio
Proseguiamo dunque nel filone dei Cake. Come già vi avevo detto se non volete utilizzare lo stampo classico rettangolare del cake potete anche usare gli stampini dei muffin. In questo modo non solo dimezzerete i tempi di cottura ma farete anche delle monoporzioni che vanno tanto di moda in questo periodo. Ognuno potrà prendere e gustarsi il suo stuzzichino in un sol boccone. Questi muffin sono perfetti sia per dei brunch domenicali tra amici, ma vanno bene anche come sfizioso antipasto oppure come aperitivo. Saranno sicuramente originali e saporiti. Questa ricetta prevede l’incontro di due sapori forti: quello del bacon e quello del formaggio cheddar, volendo potete seguire le vostre inclinazioni e cambiare “imbottitura” sempre ricordando però che per le dosi che vi riporto non bisogna superare i 250 grammi di farcitura. Dunque fate largo alla vostra fantasia in modo da stupire sempre più piacevolmente i vostri invitati e, perché no, anche i vostri bambini!
Roselline di salmone con crema tirokafteri
Domani è Domenica e sarebbe carino fare un pranzetto di quelli un po’ speciale e se guardate in giro per le pagine di Ginger le idee non potranno di certo mancarvi. Io oggi vi darò una dritta sul come fare un antipastino goloso e sfizioso, velocissimo e di sicuro effetto e se dovessi consigliarvi cosa abbinare come primo a seguire e come secondo e perchè no anche come dolce, potrei partire dalle deliziose “Linguine con brodetto di polpo”, o, in alternativa, per rimanere in tema di salmone potrei consigliarvi i “Garganelli al salmone”; come secondo poi, se avete intenzione di continuare con il salmone potreste provare l’ottimo “Salmone al vapore con tapenade”, oppure, se deciderete di variare gusto, potreste provare l’invitante e capriccioso “Strudel di baccalà”.
Potremmo completare il pranzo con una deliziosa “cassata al forno con ripieno di marmellata di arance” ed un buon caffè.
Ricette pasta: gli spaghetti con pistacchi e gorgonzola
Ma come si fa a rinunciare alla pasta? Siamo Italiani, c’è poco da girarci intorno, gli spaghetti sono spaghetti. Difficilmente rinunciamo al primo piatto. Ed anche quando per necessità pranziamo fuori, quanto ci pesa quel panino? Oggi vi propongo un primo piatto che definire sfizioso è dir poco: gli spaghetti con pistacchi e gorgonzola. Lo so, lo so, il gorgonzola non piace a tutti, e per la verità neanche a me, se non in piccole dosi, ma in questo piatto, con i pistacchi ci sta benissimo. Provare per credere. E se proprio non vi andasse giù il fatto di utilizzare il gorgonzola, sostituitelo con il mascarpone, o, ancor meglio in tempi di dieta, con la ricotta stemperata in poco latte. Certo, il sapore ne perderà un pò, ma ne acquisterà in delicatezza. Per la preparazione di questo piatto vi consiglio di utilizzare il gorgonzola dolce che, rispetto a quello piccante, si presenta più cremoso e con quel sapore leggermente, ma non troppo, e per questo piacevole, piccante che si sposa benissimo con i pistacchi ed in generale con la frutta secca tipo mandorle e noci.
Primo piatto di mare: linguine con brodetto di polpo
E’ da un po’ di tempo che non vi propongo qualcosa di delizioso per il mio palato! Non che questo sia fondamentale, figuriamoci, non ho questa presunzione, ma di certo parlare ogni tanto di un piatto che tanto amiamo noi che ve lo raccontiamo lo rende speciale quel pizzico in più, come se fosse una spezia aggiunta alla fine, prima di servire in tavola, che stuzzica non solo il gusto ma anche la curiosità.
Abbiamo parlato tante volte qui su Ginger di comfort food, quei cibi che fanno stare bene, che sono legati a momenti e ricordi che scaldano il cuore, quel piatto che con il suo profumo e il suo gusto è in grado di rimetterci al mondo e farci sentire davvero bene. Ecco, la pasta, preferibilmente lunga, linguine ma anche spaghetti quindi, con il sugo di polpo per me è senza dubbio un comfort food.
La mia mente va dritta dritta a quando vivevo ancora a casa, e adesso diciamo che sono in quella fase della vita in cui sono ancora giovane (molto giovane per alcuni ma per me giovane il giusto!), ma ormai vivo fuori casa già da qualche anno, mi prendo cura di me stessa e anche del mio fidanzato, cerco di concretizzare i sogni della mia vita (forse la parola giovane si può utilizzare quando i sogni sono sempre al primo posto!). Ma insieme a gesti, frasi, attimi, azioni, parole, anche il cibo e la sua preparazione continuano a riportarmi non solo all’infanzia, ma anche a quei momenti “da grande”, quei momenti in cui magari mia mamma mi preparava un piatto che mi piaceva tanto, mentre ora devo farmelo da sola! Ecco, le linguine con il sugo di polpo sono il comfort food di oggi, il mio ricordo, il mio richiamo verso lo stare bene.
Carciofi alla trapanese
Strano a dirsi ma vero, e non è per essere “ruffiana” come si dice dalle mie parti, ma, grazie a mia suocera ho imparato tante cosine graziose in cucina. Oggi, come vi ho anticipato ieri, nell’articolo sulle orecchiette ai carciofi, feta greca e arancia, vi illustrerò come, proprio “la suocera”, mi ha insegnato a fare i carciofi alla Trapanese. Tra tutte le ricette che vi ho postato, questa è davvero la più semplice e leggera; quindi andrà benissimo per tutti, grandi, piccini, golosi e per tutti coloro che sono perennemente a dieta o che semplicemente, vogliono depurare un po’ il loro corpo dopo le feste ed in attesa delle leccornie di Carnevale.
Ricette dolci: delizia di ricotta al caffè
Ok, qualche giorno fa avevo detto che per qualche tempo avrei preparato solo piatti light, ma in realtà la mia forza di volontà diminuisce irrimediabilmente riducendosi pressochè a zero quando si tratta di dolci a base di ricotta. Io la ricotta la metterei ovunque, anzi mi capita molto spesso di improvvisare un dessert (che io personalmente trovo goduriosissimo) mescolandola semplicemente allo zucchero e alla cannella, o se proprio sono in vena di esagerare aggiungo delle gocce di cioccolato fondente e pezzi sbriciolati di biscotti secchi, non mi ci fate pensare … Ma in fondo la ricotta è uno, se non il più, leggero tra i formaggi o latticini, che possono essere utilizzati nella preparazione di un dolce, quindi i sensi di colpa diminuiscono, non siete daccordo con me? Scherzi a parte, e tornando al dolce di questo articolo io l’ho trovato assolutamente delizioso. Ricotta, cioccolata e caffè insieme per me rappresenta il massimo del gusto.
Sedani integrali alle verdure
Riprendiamo il discorso da dove lo avevamo lasciato ieri: cibi integrali e cibi raffinati, la raffinazione (il procedimento che consente di trasformare un determinato alimento, concentrando le sostanze o la sostanza principale che lo caratterizza). Abbiamo visto che la raffinazione fa perdere qualcosa al cibo, vitamine e fibre per lo più, ma il risultato finale di quello che poi è il prodotto che verrà consumato contiene sostanze organolettiche superiori a quello integrale. Fin’ora non ci eravamo nemmeno mai soffermati sul significato di integrale, citando solo qualche giorno fa l’errore comune di legare integrale a dietetico, quando invece questo termine si riferisce all’integrità del prodotto, proprio perchè non viene scomposto in nessun modo, a differenza degli alimenti raffinati.
Visto che alcuni sostengono che bisognerebbe nutrirsi solo con cibi integrali, perchè più sani e naturali, ma che questo è per lo più considerato un pensiero troppo estremista ieri ci siamo lasciati con il quesito più importante quando si parla di cibo integrale e cibo raffinato, ovvero, vale la pena raffinare i prodotti anche se questo porta una perdita di sostanze nutrienti per il nostro organismo (fibre e vitamine)?
Le sostanze che vengono perse nei cereali, visto che è la parte esterna a perderle, possono essere recuperate con un’alimentazione sana, ricca di verdure e frutta, per quanto riguarda le fibre soprattutto, visto che le vitamine che vengono perse durante la raffinazione sono davvero in quantità minima. In più a molte persone la pasta o i biscotti integrali proprio non piacciono, e allora meglio consumare ogni tanto del farro, o degli altri cereali, ottimi nelle zuppe ad esempio, oppure seguire delle ricette particolari, come quelle proposte in questi giorni, e non fare una pasta integrale, semplice al sugo di pomodoro, altrimenti magari i vostri familiari sentiranno di più la differenza con la pasta “normale” e non gradiranno!
Maltagliati con Fagiolata mista
Il freddo bussa alla porta. Ed io, con molta tranquillità, gli rispondo andando in cucina e mettendomi al tepore dei fornelli a preparare qualcosa di caldo! Per non lasciare troppo spazio ai brividi causati dalla temperatura rigida, li combatto a modo mio! Chiuso in cucina, tra fuochi accesi e pentole che bollono, il freddo scompare e ci si lascia pioggia e mal tempo alle spalle. Ma cosa viene fuori dalla cucina in giornate di questo tipo? Questa volta è il turno dei Maltagliati con Fagiolata mista.
Entrando in cucina, tutto infreddolito, non posso far altro che pensare ad un bel piatto caldo di minestra di fagioli con spaghetti o ad una scodella fumante di zuppa di pomodori e fagioli. Quindi, con il cervello ancora rallentato dal clima, ne desumo che il piatto che preparerò sarà a base di fagioli. E poi … l’illuminazione: i Maltagliati con Fagiolata mista.
Orecchiette con carciofi e feta greca, profumate all’arancia
Più o meno questo, è il periodo dei carciofi, è, nella mia bella Sicilia, si usa farli davvero in tantissimi modi, tanto che, precisamente a Niscemi (CL) si tiene, oramai da diversi anni, più o meno verso Marzo,la sagra del carciofo, dove si possono degustare una enorme vastità di piatti a base ovviamente di carciofi, dai quali si evince la passione per la buona cucina e il desiderio di tramandare una cultura ricca di tradizione, folclore e amore per i frutti della terra.
E per i golosi di carciofi, che come me, che non possono aspettare solo la sagra di Niscemi? Tranquilli, esiste un ristorante a Cerda (PA), dove il menù è tutto, assolutamente a base di carciofi, e la cosa fantastica è, che, tale menù, lo si può gustare tutto l’anno! Una regola, non scritta, però vige, quando si vuole andare a Cerda a mangiare carciofi: essere una bella comitiva di persone, in quanto questo ristorante è famoso anche per le numerosissime tavolate di gente!
Ma visto che non tutti possono recarsi a Cerda o alla sagra del Carciofo di Niscemi, eccovi una ricettina molto fantasiosa e ricca di sapori creata apposta per i lettori di Ginger.
Insalata di pollo leggera, a dieta ma con gusto
Leggero, light, con poche calorie, sono tutti termini che, credo, mi sentirete (anzi leggerete) dire spesso da quì alla porssima estate, o forse no, fino a Pasqua? No, no, non credo, facciamo fino a Carnevale. Già, perchè passate le feste l’obiettivo primario per la maggior parte della gente, soprattutto per noi donne, è dimagrire. Le miriadi di calorie ingurgitate durante le feste avranno lasciato i loro adorabili ricordini sui nosri fianchi, ma noi, imperterrite, li smaltiremo, ne sono sicura. L’unione fa la forza, no? Ed allora iniziamo a sconfiggerli dalla tavola.
Tagliatelle integrali ai due sughi
Proprio ieri parlavamo del cibo integrale, ma qual è la differenza tra il cibo che siamo ormai abituati a consumare ogni giorno e la pasta, i biscotti, la farina e gli altri alimenti integrali? Per dare una spiegazione possiamo dividere il cibo in integrale e raffinato. La raffinazione consente di trasformare il prodotto finale, ovvero di concentrare la sostanza o le sostanze caratterizzanti di un certo alimento. Questo processo agisce principalmente sulla parte esterna del chicco (parliamo di cereali visto che sono il principale alimento da cui si ricavano tutti gli altri che consumiamo e che possiamo scegliere, tra raffinati e integrali: pane, pasta, biscotti etc.). Agendo sulla parte esterna del chicco vengono perse alcune sostanze, fibre e vitamine per lo più, ma il risultato finale è un prodotto che contiene sostanze organoletticamente superiori.
Alcuni credono che noi non dovremmo consumare nessun alimento raffinato, perchè il nostro organismo in questo modo viene solo avvelenato, viene riempito di sostanze che non è in grado di elaborare, considerando che prima della raffinazione i prodotti consumati erano esclusivamente integrali. E’ chiaro che questa posizione tende ad essere estrema, così come è normale porsi delle domande, visto che la raffinazione, come abbiamo detto, porta comunque alla perdita di alcuni nutrienti, ma allora, come comportarsi? Vedremo domani i pro e i contro della raffinazione rispetto ad alcuni alimenti, per adesso, buon appettito con queste ottime tagliatelle integrali!
Divertiamoci con i Cake:prepariamo quello ai frutti rossi
Come già vi avevo annunciato ho inaugurato la serie di post che vedono come oggetto alcune ricette per la preparazione dei Cake. L’altra volta ci siamo dedicati ad un Cake salato e questa volta invece ci indirizziamo verso la preparazione di un cake dolce. Come vi ho già detto i cake sono davvero semplici e veloci da preparare, poi a seconda della frutta che utilizzerete saranno più o meno bagnati. Naturalmente la presenza dei frutti rossi quali mirtilli, lamponi o fragole lascerà il vostro Cake più bagnato, invece se utilizzerete frutta come mele, pere o banane allora il vostro dolce resterà un pochino più asciutto. Inoltre volendo potete utilizzare gli stampini da muffin piuttosto che quello da plum cake, in questo modo avrete dei dolcetti monodose e naturalmente il tempo di cottura sarà nettamente più breve. Per quanto riguarda poi la ricetta base da utilizzare ce ne sono ben due, come é chiaramente indicato nel libro della Chovancova,: la prima é un misto tra la ricetta del cake classico ed il muffin, la seconda é la ricetta classica del “quattro quarti” francese. Oggi utilizzeremo la prima ricetta base, davvero imbattibile come rapidità.