Tutti pazzi per i chocolate crinkles cookies, i biscotti al cioccolato più famosi del momento

chocolate crinkles

Hanno spopolato, e per la verità continuano a farlo tutt’ora.  Provocano un aumento repentino della salivazione solo alla vista, è difficile resistere. Di cosa sto parlando? Dei chocolate crinckles cookies, i biscotti al cioccolato più “famosi” del momento. Basta fare una rapida ricerca tra i blog di cucina, per associare un’immagine a questi biscottini di origine americana, dall’aspetto leggermente crepato, spolverati di zucchero a velo da cui si intravede un cuore cioccolattoso che più cioccolattoso non si può. Durante le festività natalizie su più di un food-blog hanno fatto la loro comparsa, e credo, non solo li. La ricetta originale proviene da un noto sito americano ed è stata poi tradotta all’occorenza da chi si è cimentato. I chocolate crinkles cookies si conservano in una scatola di latta anche per più di una settimana, ammesso che non li spazzoliate, come è successo in casa mia, nel giro di mezza giornata. Attenzione: creano dipendenza! Allora, dopo questa accurata descrizione vi ho convinto?

Il Seitan: cos’è, come si cucina, come si mangia (seconda parte)

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Ieri abbiamo parlato del seitan, abbiamo spiegato cos’è e da cosa è composto, e alla fine abbiamo anche visto un paio di ricette per imparare e provare a cucinarlo. Oggi ci concentriamo su una cosa un po’ particolare, la sua preparazione casalinga, visto che non è affatto difficile!

Tutto ciò che serve per ottenere il seitan in modo casalingo sono acqua e farina. In una terrina molto larga si pone la farina, integrale o parzialmente setacciata, si aggiunge dell’acqua fredda o appena tiepida e, come per la preparazione del pane, si impasta a mano vigorosamente, in modo da ricavarne una massa soda ed elastica. Per quanto rigurda la quantità d’acqua dipende dal fattore proteico: se la farina è ricca di proteine si utilizza una quantità d’acqua pari a quella della farina, se invece la farina non è molto proteica, o è macinata di fresco, si utilizza una quantità d’acqua minore. Nel caso in cui l’acqua aggiunta risulti troppa basterà aggiungere farina per asciugare l’impasto. L’operazione dell’impastare va eseguita con molta cura, visto che consente alle molecole del glutine di agglomerarsi. Una volta finito di impastare la pasta va fatta riposare, coperta da un panno, per mezz’ora a temperatura ambiente. Alcuni consigliano di lasciare la pasta a riposare coperta di acqua tiepida, in modo da avviare subito il processo di separazione del glutine. Entrambi i sistemi sono giusti e garantiscono uan buona riuscita del seitan fatto in casa.

Polpette allo zafferano e limone, una storia d’amore in cucina

Polpette allo zafferano e limone

Giallo e luminoso, come l’oro. Delicato e tenue sia nel profumo che nel sapore. Condisce i piatti in modo impeccabile, se ben utilizzato, ed ha la capacità di rendere unici anche dei piatti molto semplici. Signore e signori, sto parlando di lui, messer zafferano! Ma un signore della risma dello zafferano, non potrebbe mai rimanere da solo. Un ingrediente così nobile ed elegante è fatto per essere contornato da un numero discreto di belle signorine, dall’aspetto accattivante ed appetitoso. Signorine un po’ in carne, dalla pelle un po’ abbronzata. Come ad esempio delle belle polpette.

A questa storia d’amore, adesso, manca solo un particolare. Un profumo. Un odore che ricordi il tempo in cui nacque questa unione tra le polpette e lo zafferano. Un aroma fresco e un po’ seducente che possa dare al tutto una sferzata di allegria. Ed eccolo spuntare, come sottofondo, arriva un profumo leggero, di agrumi. Poi si fa più deciso e riesce a cogliere affondo il profumo dei limoni.
E, tra tanta poesia, eccole spuntare:

le Polpette allo zafferano e limone.

Corvo di Casteldaccia, il mito di un vino Siciliano per eccellenza

calice di vino

Visto il mio amore per i vini Siciliani, oggi vi voglio raccontare la storia del Corvo di Casteldaccia un vino “palermitano”.

Un’antica leggenda greca racconta che:

il giovane Bacco, in viaggio per Nasso, vide una pianticella sconosciuta e, incuriosito, la divelse dal terreno e la pose, con un po’ di terra, in un osso d’uccello. La piccola pianta cresceva a vista d’occhio, cosi che il dio, per far posto alle radici, la mise dapprima in una tibia di leone, poi in una mascella d’asino. Giunto a Nasso egli trapiantò lo strano arbusto che a suo tempo diede fiori e grappoli, e questi, spremuti, purpureo dolcissimo vino.

Il mito (che simboleggia gli effetti progressivi del vino sull’uomo, dapprima leggero e canterino come un uccello, poi ardito come un leone, infine stupido come un somaro), ci interessa soprattutto per quel riferimento a Nasso che alcuni scrittori identificano con l’antica città prossima a Taormina, la più antica colonia greca in Sicilia.

Il pollo e gli agrumi: un matrimonio perfetto

orange chicken

Non essendo un’amante della carne in genere, se proprio devo scegliere quale mangiare, solitamente opto per il pollo. E’ una carne bianca (preferibile di solito a quella rossa), tenera, facilmente masticabile e digeribile, molto versatile e, perchè no, anche saporita. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare vedendo il colore, contiene una quantità di ferro quasi pari a quella della carne rossa, quindi dal punto di vista nutrizionale non c’è da temere. A volte mi scervello però su come cucinare la carne di pollo. A parte la solita cotoletta o a forno con le patate, spesso la fantasia mi abbandona. Ma se c’è un alimento con cui il pollo si sposa benissimo sono proprio gli agrumi. Ecco che oggi vorrei proprorvi un paio di ricette che vedono protagonista questo simpatico volatile da una parte e limoni, arance e pompelmi dall’altra. Iniziamo?  

Il Seitan: cos’è, come si cucina, come si mangia (prima parte)

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Parliamo di vegetarianesimo. Ma non solo. Io non sono mai stata vegetariana ad esempio ma in un periodo della mia vita ho provato tutta una serie di alimenti “naturali” (seitan, tofu, germogli) per sentirne il sapore e conoscere nuovi cibi, e ancora adesso mi porto dietro le esperienze, i sapori e le ricette di quel momento.

Quando c’è una riduzione o una totale eliminazione del consumo della carne bisogna porre attenzione sul reperimento di fonti proteiche alternative. Un aiuto molto valido viene proprio dal “glutine di frumento”, visto che il suo prezioso patrimonio di proteine ne fa praticamente una sorta di carne vegetale. In Italia ancora oggi non è un alimento molto conosciuto e facilemente reperibile (i miei esperimenti risalgono a dieci anni fa circa, ma ancora oggi il seitan si trova solo nei negozi specializzati in alimentazione vegetariana o naturale). In gran parte dell’Estremo Oriente questo prodotto è consumato da secoli, mentre in America venne introdotto all’incirca negli anni ’60, dai Mormoni.

Muffin al Bacon e Formaggio

muffin al bacon
Proseguiamo dunque nel filone dei Cake. Come già vi avevo detto se non volete utilizzare lo stampo classico rettangolare del cake potete anche usare gli stampini dei muffin. In questo modo non solo dimezzerete i tempi di cottura ma farete anche delle monoporzioni che vanno tanto di moda in questo periodo. Ognuno potrà prendere e gustarsi il suo stuzzichino in un sol boccone. Questi muffin sono perfetti sia per dei brunch domenicali tra amici, ma vanno bene anche come sfizioso antipasto oppure come aperitivo. Saranno sicuramente originali e saporiti. Questa ricetta prevede l’incontro di due sapori forti: quello del bacon e quello del formaggio cheddar, volendo potete seguire le vostre inclinazioni e cambiare “imbottitura” sempre ricordando però che per le dosi che vi riporto non bisogna superare i 250 grammi di farcitura. Dunque fate largo alla vostra fantasia in modo da stupire sempre più piacevolmente i vostri invitati e, perché no, anche i vostri bambini!

Roselline di salmone con crema tirokafteri

involtini di salmone con crema tirokafteri

Domani è Domenica e sarebbe carino fare un pranzetto di quelli un po’ speciale e se guardate in giro per le pagine di Ginger le idee non potranno di certo mancarvi. Io oggi vi darò una dritta sul come fare un antipastino goloso e sfizioso, velocissimo e di sicuro effetto e se dovessi consigliarvi cosa abbinare come primo a seguire e come secondo e perchè no anche come dolce, potrei partire dalle deliziose “Linguine con brodetto di polpo”, o, in alternativa, per rimanere in tema di salmone potrei consigliarvi i “Garganelli al salmone”; come secondo poi, se avete intenzione di continuare con il salmone potreste provare l’ottimo “Salmone al vapore con tapenade”, oppure, se deciderete di variare gusto, potreste provare l’invitante e capriccioso “Strudel di baccalà”.

Potremmo completare il pranzo con una deliziosa “cassata al forno con ripieno di marmellata di arance” ed un buon caffè.

 

Ricette pasta: gli spaghetti con pistacchi e gorgonzola

spaghetti gorgonzola e pistacchi

Ma come si fa a rinunciare alla pasta? Siamo Italiani, c’è poco da girarci intorno, gli spaghetti sono spaghetti. Difficilmente rinunciamo al primo piatto. Ed anche quando per necessità pranziamo fuori, quanto ci pesa quel panino? Oggi vi propongo un primo piatto che definire sfizioso è dir poco: gli spaghetti con pistacchi e gorgonzola. Lo so, lo so, il gorgonzola non piace a tutti, e per la verità neanche a me, se non in piccole dosi, ma in questo piatto, con i pistacchi ci sta benissimo. Provare per credere. E se proprio non vi andasse giù il fatto di utilizzare il gorgonzola, sostituitelo con il mascarpone, o, ancor meglio in tempi di dieta, con la ricotta stemperata in poco latte. Certo, il sapore ne perderà un pò, ma ne acquisterà in delicatezza. Per la preparazione di questo piatto vi consiglio di utilizzare il gorgonzola dolce che, rispetto a quello piccante, si presenta più cremoso e con quel sapore leggermente, ma non troppo, e per questo piacevole,  piccante che si sposa benissimo con i pistacchi ed in generale con la frutta secca tipo mandorle e noci.

Primo piatto di mare: linguine con brodetto di polpo

linguine polpo

E’ da un po’ di tempo che non vi propongo qualcosa di delizioso per il mio palato! Non che questo sia fondamentale, figuriamoci, non ho questa presunzione, ma di certo parlare ogni tanto di un piatto che tanto amiamo noi che ve lo raccontiamo lo rende speciale quel pizzico in più, come se fosse una spezia aggiunta alla fine, prima di servire in tavola, che stuzzica non solo il gusto ma anche la curiosità.

Abbiamo parlato tante volte qui su Ginger di comfort food, quei cibi che fanno stare bene, che sono legati a momenti e ricordi che scaldano il cuore, quel piatto che con il suo profumo e il suo gusto è in grado di rimetterci al mondo e farci sentire davvero bene. Ecco, la pasta, preferibilmente lunga, linguine ma anche spaghetti quindi, con il sugo di polpo per me è senza dubbio un comfort food.

La mia mente va dritta dritta a quando vivevo ancora a casa, e adesso diciamo che sono in quella fase della vita in cui sono ancora giovane (molto giovane per alcuni ma per me giovane il giusto!), ma ormai vivo fuori casa già da qualche anno, mi prendo cura di me stessa e anche del mio fidanzato, cerco di concretizzare i sogni della mia vita (forse la parola giovane si può utilizzare quando i sogni sono sempre al primo posto!). Ma insieme a gesti, frasi, attimi, azioni, parole, anche il cibo e la sua preparazione continuano a riportarmi non solo all’infanzia, ma anche a quei momenti “da grande”, quei momenti in cui magari mia mamma mi preparava un piatto che mi piaceva tanto, mentre ora devo farmelo da sola! Ecco, le linguine con il sugo di polpo sono il comfort food di oggi, il mio ricordo, il mio richiamo verso lo stare bene.

Carciofi alla trapanese

carciofi alla trapanese

Strano a dirsi ma vero, e non è per essere “ruffiana” come si dice dalle mie parti, ma, grazie a mia suocera ho imparato tante cosine graziose in cucina. Oggi, come vi ho anticipato ieri, nell’articolo sulle orecchiette ai carciofi, feta greca e arancia, vi illustrerò come, proprio  “la suocera”, mi ha insegnato a fare i carciofi alla Trapanese. Tra tutte le ricette che vi ho postato, questa è davvero la più semplice e leggera; quindi andrà benissimo per tutti, grandi, piccini, golosi e per tutti coloro che sono perennemente a dieta o che semplicemente, vogliono depurare un po’ il loro corpo dopo le feste ed in attesa delle leccornie di Carnevale.

 

Ricette dolci: delizia di ricotta al caffè

delizia di ricotta al caffè

Ok, qualche giorno fa avevo detto che per qualche tempo avrei preparato solo piatti light, ma in realtà la mia forza di volontà diminuisce irrimediabilmente riducendosi pressochè a zero quando si tratta di dolci a base di ricotta. Io la ricotta la metterei ovunque, anzi mi capita molto spesso di improvvisare un dessert (che io personalmente trovo goduriosissimo) mescolandola semplicemente allo zucchero e alla cannella, o se proprio sono in vena di esagerare aggiungo delle gocce di cioccolato fondente e pezzi sbriciolati di biscotti secchi, non mi ci fate pensare … Ma in fondo la ricotta è uno, se non il più, leggero tra i formaggi o latticini, che possono essere utilizzati nella preparazione di un dolce, quindi i sensi di colpa diminuiscono, non siete daccordo con me? Scherzi a parte, e tornando al dolce di questo articolo io l’ho trovato assolutamente delizioso. Ricotta, cioccolata e caffè insieme per me rappresenta il massimo del gusto.

Sedani integrali alle verdure

sedani integrali

Riprendiamo il discorso da dove lo avevamo lasciato ieri: cibi integrali e cibi raffinati, la raffinazione (il procedimento che consente di trasformare un determinato alimento, concentrando le sostanze o la sostanza principale che lo caratterizza). Abbiamo visto che la raffinazione fa perdere qualcosa al cibo, vitamine e fibre per lo più, ma il risultato finale di quello che poi è il prodotto che verrà consumato contiene sostanze organolettiche superiori a quello integrale. Fin’ora non ci eravamo nemmeno mai soffermati sul significato di integrale, citando solo qualche giorno fa l’errore comune di legare integrale a dietetico, quando invece questo termine si riferisce all’integrità del prodotto, proprio perchè non viene scomposto in nessun modo, a differenza degli alimenti raffinati.

Visto che alcuni sostengono che bisognerebbe nutrirsi solo con cibi integrali, perchè più sani e naturali, ma che questo è per lo più considerato un pensiero troppo estremista ieri ci siamo lasciati con il quesito più importante quando si parla di cibo integrale e cibo raffinato, ovvero, vale la pena raffinare i prodotti anche se questo porta una perdita di sostanze nutrienti per il nostro organismo (fibre e vitamine)?

Le sostanze che vengono perse nei cereali, visto che è la parte esterna a perderle, possono essere recuperate con un’alimentazione sana, ricca di verdure e frutta, per quanto riguarda le fibre soprattutto, visto che le vitamine che vengono perse durante la raffinazione sono davvero in quantità minima. In più a molte persone la pasta o i biscotti integrali proprio non piacciono, e allora meglio consumare ogni tanto del farro, o degli altri cereali, ottimi nelle zuppe ad esempio, oppure seguire delle ricette particolari, come quelle proposte in questi giorni, e non fare una pasta integrale, semplice al sugo di pomodoro, altrimenti magari i vostri familiari sentiranno di più la differenza con la pasta “normale” e non gradiranno!