Si può davvero ottenere un pane senza impastare, e non è uno scherzo, anzi vi dirò che i risultati sono ottimi. Non ci credete? Il no knead bread, letteralmente pane senza impasto, sta impazzando per il web. Basta fare una rapida ricerca per trovare decine di risultati che vi rimanderanno a link di gente che ha già provato a prepararlo con tutte le impressioni favorevoli. Se siete alle prime armi con la panificazione questo è il pane che fa per voi, con poco sforzo e con poca manualità sfornerete una pagnotta fumante. La caratteristica di questo pane consiste nel fatto di prevedere una quantità davvero ridotta di lievito e di essere caratterizzato da un impasto molto umido. Una lunga lievitazione fa il resto. Ad onor del vero la ricetta fu inventata un paio di anni fa a New York.
Buono come primo e piatto unico: linguine con pollo e asparagi
Un primo piatto tante volte diventa un piatto unico. La maggior parte degli italiani, divisi tra quelli che pranzano fuori e tra chi invece mangia a casa, consumano un primo piatto, un piatto di pasta, a pranzo, per poi aggiungere un secondo e un contorno la sera per cena. Questo tipo di alimentazione può di certo andare bene, soprattutto se magari il pranzo viene anche integrato con delle verdure, e se la frutta fa parte della nostra giornata come spuntino o a colazione. Ma cosa fa di un primo piatto un vero piatto unico?
Un piatto unico è un piatto completo, e non si deve ricorrere necessariamente a preparazioni abbondanti o pesanti per averne uno. Queste linguine (che a vostro gusto possono anche diventare spaghetti o tagliatelle) condite con un sugo composto da pollo (carne), asparagi (verdura) e gorgonzola (formaggio), diventano un piatto ricco e sostanzioso, un vero piatto unico! Il mix è più che riuscito, goloso e cremosissimo!
Insalata di grano, semplice insalata o piatto unico?
Trastullandomi, verso ora di pranzo, gironzolo per casa con aria un po’ insofferente. Non mi capita spesso, ma ancora non ho idea di cosa poter mangiare. Non ho nessun desiderio particolare, nessun appetito speciale. Vorrei solo rimanere leggero e mangiare un piatto unico, nel primo pomeriggio ho degli impegni e non mi va di appesantirmi e di perdere troppo tempo in tavola. Un po’ svogliato inizio a sfogliare un piccolo libro di cucina.
Pagina dopo pagina, non leggo niente che attiri la mia attenzione. Continuo a scorrere le pagine, ormai quasi rassegnato a dover magiare qualcosa fuori, al volo. Finalmente, tra le ricette delle insalate la mia attenzione è catturata da un titolo, da tre parole in grassetto che spuntano in cima ad una pagina: Insalata di grano. Leggo gli ingredienti … il tempo di cottura … la ricetta … Perfetto! È proprio il piatto che fa al caso mio. Oggi si mangia Insalata di grano.
Gli orange chocolate chip muffins, l’accoppiata perfetta tra arancia e cioccolato
Da sempre l’accoppiata arancia e cioccolato rientra tra i miei accostamenti di sapori preferiti. In particolare adoro l’aroma di arancia accompagnato al cioccolato fondente e cerco sempre di utilizzarli insieme nei miei dolci. Ecco perchè quando ho trovato la ricetta degli orange chocolate chip muffins ne sono stata subito colpita tanto da provarli immediatamente, nonostante i miei buoni propositi di inizio anno di limitarmi nei dolci, ma in fondo come si fa a resistere? Si tratta di muffins al cioccolato aromatizzati all’arancia, i tipici dolcetti di orgine americana che tanto fanno gola (almeno a me di sicuro!).
Tempo di risotto, proviamo quello con gorgonzola e porri
Il gorgonzola è un formaggio italiano, prodotto da latte intero di vacca. L’origine di questo formaggio è lombarda e infatti prende proprio il nome dalla cittadina di Gorgonzola, dove iniziò al storia di questo formaggio particolare, che o si ama o si odia. Le sue orgini risalgono al X secolo e insieme a molti altri alimenti della nostra tradizione culinaria, anche il gorgonzola è stato riconosciuto dalla Comunità Europea e registrato tra i prodotti DOP. Le principali zone di produzione sono Milano, Pavia, Como e Novara, e quest’ultima città è diventata negli ultimi anni la principale produttrice di gorgonzola in Italia.
Come tutti sappiamo esistono due tipi di gorgonzola, quello dolce e quello piccante. Il primo è più morbido e molto cremoso, il sapore è quello caratteristico di questo formaggio anche se è più delicato e meno deciso. La varietà piccante invece, come sottolinea il nome stesso, ha un sapore più forte e di conseguenza più deciso e più piccante, inoltre la pasta ha una consistenza ben definita ed è più friabile.
In cucina vengono utilizzati sia il gorgonzola dolce che quello piccante, senza distinzioni ma con una precisa scelta quando il formaggio va aggiunto alle ricette, come in questo caso. E’ ottimo quando viene gustato, insieme ad un’ampia scelta di altri formaggi magari, con delle marmellate salate e con il miele, una vera prelibatezza!
Torta rustica con indivia, per una cena in compagnia
Bene, bene! E’ lunedì, è ricominciata una nuova settimana lavorativa. Ma per iniziarla in modo più leggero, mi sono messo d’accordo con degli amici ed abbiamo deciso di riunirci a casa mia per passare una serata tranquilla in compagnia. L’idea generale è quella di una serata semplice, con del cibo non troppo elaborato e che non vada troppo per le lunghe, domattina si lavora! Insomma, niente di ché, solo un occasione per distendersi in compagnia e mangiare insieme. Su cosa mangiare, siamo tutti dello stesso parere: torta salata.
L’unica indecisione è a riguardo del: come farla? Vediamo, abbiamo già provato la torta salata al brie e ricotta, la torta rustica crescenza e gorgonzola l’abbiamo fatta di recente per un’altra occasione … che ricetta usare? Lasciate che ci pensi un po’ su! Ma si, ecco, ho trovato. Da qualche parte ho letto la ricetta della Torta rustica con indivia. Perché non provarla! Ho il consenso di tutti. Ed allora diamo il via alle danze! Spostiamoci in cucina per preparare la Torta rustica con indivia.
Chiacchiere al forno, la variante più leggera
Avete voglia di cimentarvi nella preparazione dei dolci di Carnevale, ma non avete voglia di friggere? E chi l’ha detto che per gustare le chiacchere bisogna necessariamente mettere sul fuoco la pentola con l’olio e profumare deliziosamente la nostra cucina di puzza di frittura? Le chiacchiere possono anche essere cotte al forno e la ricetta di questo articolo è perfetta per portare avanti la vostra missione. Questa versione è sicuramente molto più leggera e meno calorica ed in più regala la soddisfazione di assaporare dei dolci di carnevale senza perdere troppo tempo ai fornelli.
Insalata di Zucca e Ceci con salsa Thaini: per riprendersi dalle feste
Dopo le feste bisogna mettersi a dieta o già iniziare a pensare al Carnevale? io direi tutte e due le cose! possiamo mantenerci in forma mangiando cose sane e al tempo stesso nutrienti e gustose. In questo modo ci prepareremo in modo adeguato per il fritto di carnevale. Quella che vi propongo oggi é un’insalata tiepida a base di zucca, ceci e mandorle e condita con la salsa tahini. La pasta di sesamo infatti tende ad evidenziare moltissimo il sapore dei ceci. Si tratta tra l’altro di un piatto anche piuttosto rapido da preparare, l’unica bega é cuocere la zucca nel forno. Per il tipo di ortaggio poi da utilizzare vi consiglio la zucca Delica, si tratta di una varietà leggermente più dolce e speziata sia della violina, sia di quella enorme che si vende a fette al mercato. Inoltre questo tipo di zucca é anche molto più cremosa rispetto alle altre.
Ricette dolci: torta rustica di pere, direttamente dal ricettario Paneangeli
Tenetevi pronti perchè sto per proporvi un dolce alle pere che è la fine del mondo. Un guscio di pasta frolla che racchiude un ripieno di pere aromatizzato alla cannella e cognac, da leccarsi i baffi. La ricetta proviene da quella istituzione che è il ricettario della Paneangeli ” I dolci si fanno così”, so che molti di voi ne fanno ampiamente uso ed io rientro nella categoria. Nel caso vi fosse sfuggita questa torta, provvedo a ricordarvela io. Per la base di pasta frolla seguite la ricetta in basso, mentre per il ripieno procedete come segue. Andranno bene sia le pere fresche che quelle sciroppate accuratamente sgocciolate per evitare che rilascino troppa acqua in cottura e che la frolla si inumidisca troppo con il rischio di rompersi.
Carciofi e patate a sfincione: un piatto D.O.C. della tradizione Palermitana
Avete mai sentito parlare di “Sfincione”?
Bé, lo Sfincione è una “pizza”, anche se vi assicuro, qui chiamarla pizza è un’eresia, tipica Palermitana.
Non esiste posto al mondo dove potrete trovare lo Sfincione se non a Palermo!
Ciò che rende particolare lo sfincione è, sia la pasta, soffice ed abbastanza spessa e spugnosa, sia il condimento fatto con acciughe, cipolla, caciocavallo, pomodoro ed in fine pan grattato e origano.
Questo tipo di condimento però è utilizzato, sempre dai palermitani, per condire teglie di patate….da qui, “le Patate a Sfincione” oppure teglie di patate e carciofi da qui…la nostra ricetta!!
Se volete quindi portare in tavola, data la stagione dei carciofi, un po’ della mia bella Palermo, seguite passo passo la mia ricetta e vi assicuro che:
“nuddu arresterà riuno….” (nessuno resterà digiuno)
Il 29 gennaio 20101, presentazione della Nuova Guida ai Vini d’Italia di Slow Food
NUOVA GUIDA AI VINI D’ITALIA DI SLOW FOOD LUOGO: sala convegni della Banca della Campania, Collina Liguorini – Avellino |
Mostra Mercato Nazionale del Distillato 2010, come trascorrere tre giorni con spirito
Mostra Mercato Nazionale del Distillato LUOGO: Rocca Paolina a Perugia | DATA: dal 29 al 31 gennaio 2010| ORA: dalle
Ricette pasta: i ravioli al pesto di spinaci
Per la serie: con cosa ti condisco i ravioli, oggi parliamo di pesto, ma non di quello classico al basilico, bensì del pesto di spinaci. Stesso procedimento di preparazione del primo, stessi ingredienti ma sapore diverso. Il pesto di spinaci risulta molto più delicato e adatto ad accompagnare una pasta ripiena come possono essere i ravioli. Del pesto di spinaci potete trovare una variante leggermente più ricca quì, noi di Ginger ne avevamo parlato tempo fa. Se i ravioli decidete di prepararli direttamente voi con le vostre manine, scegliete un ripieno che si sposi bene con il pesto, ad esempio i classici ricotta e spinaci sarebbero l’ideale.
Le tisane per i disturbi alimentari
Le tisane si preparano in modo molto semplice, per infuso o per decozione in acqua, come abbiamo visto anche ieri per le tisane digestive. Le erbe officinali che possono essere utilizzate sono davvero moltissime e molte di esse possono anche essere coltivate sul balcone di casa, o in un piccolo giardino, per chi lo ha. In più, con un po’ di buona volontà e quando si è sicuri di non incorrere in errori si possono anche raccogliere alcune erbe che crescono abbastanza comunemente in modo spontaneo, nei giardini e nei parchi, chiedendo sempre il permesso dove e quando necessario!
In questi casi è opportuno privilegiare luoghi esposti a un inquinamento non eccessivo, e la raccolta delle erbe può anche diventare il pretesto per una bella passeggiata all’aria aperta! Dopo la raccolta le erbe devono essere essiccate in luoghi ombrosi, asciutti e areati, e conservate al buio.
Se non avete tempo o voglia, di coltivare o di raccogliere, esistono ormai moltissime erboristerie e spesso anche le farmacie più grandi hanno un reparto omeopatico e dedicato alla fitoterapia e alle tisane, potete quindi trovare le erbe di cui avete bisogno in modo anche più comodo e veloce!