Una ricetta di Carnevale: le castagnole di mais


Il fritto a Carnevale é davvero sovrano, gran parte dei dolci che si mangiano durante queste feste prevedono la cottura in olio bollente. E come dar torto a questa tradizione? d’altronde il risultato é buonissimo. Qui in Emilia, come in tutte le regioni d’Italia, ci sono diversi dolci del territorio: i crostoli, i ravioli fritti ripieni di mostarda e le classiche castagnole. Devo confessarvi che i miei preferiti sono i ravioli ripieni di mostarda di visciole ma siccome sono piuttosto brigosi da preparare ho optato per le castagnole. Tuttavia questa ricetta prevede una variante rispetto a quella tradizionale ovvero l’impiego della farina di mais mescolata insieme a quella di mandorle. Il risultato? un bellissimo colore dorato ed una friabilità eccellente. Io per scelta prediligo friggere in olio di soia, soprattutto se si tratta di dolci. Infatti l’olio di oliva tende a lasciare il suo sapore, anche in frittura. Inoltre non raggiunge la temperatura per cui i dolci assorbono parzialmente l’olio. Quello di soia invece é praticamente insapore e anche leggerissimo.

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Frittella, ricetta tipica siciliana, non un dolce di Carnevale!

Finalmente l’ho trovata…. era da un po’ che cercavo la ricetta di questa pietanza…ma non ricordandone il nome era un po’ complicato!

Qualche giorno fa mio marito mi ha portato un fascio di carciofi e, nemmeno a farlo apposta, quel pomeriggio venne a trovarmi una mia zia, la quale, vedendo quei bei carciofi, mi disse:

..a zzia, picchì un ti fai a frittedda?

(nipote mia, perché non fai la frittella?)

Siii, ecco come si chiamava quella pietanza! Frittella! Come avevo fatto a non pensarci!

Mi sembrava di sentirne già il profumo…carciofifavepisellifinocchietto selvatico di montagna…!

Certo, soprattutto in periodo di Carnevale, vi chiederete cosa c’entra la “frittella” con gli ingredienti che vi ho citato sopra…ebbene, non dovete farvi ingannare dal nome, la “frittella siciliana” è un piatto che non ha nulla, ma proprio nulla a che vedere con le frittelle di Carnevale, nè tantomeno con il fritto!

La frittella siciliana (non le frittelle) è una pietanza a base di carciofi, fave e piselli su una base di soffritto di cipolla della quale abbiamo già parlato su Ginger qualche tempo fa ma, in base ai vari paesi di provenienza, questa pietanza, viene “profumata” in maniera diversa, c’è chi utilizza mettevi il finocchietto selvatico di montagna o chi l’agrodolce, ma comunque,gli ingredienti di base sono sempre gli stessi.

Io, la ho sempre mangiata con il finocchietto, quindi eccovi il procedimento per realizzare una delle ricette più antiche, e forse meno conosciute, della tradizione gastronomica siciliana , in versione La Frittella siciliana, va mangiata fredda, ma nessuno vi vieta di mangiarla fumante come corroborante nelle fredde serate invernali.

Ma vi do un’altra idea di come utilizzare la Frittella siciliana:

Fatela saltare in padella con pochissimo olio caldo, unitevi delle orecchiette fresche scolate al dente e servite il tutto con una spolverata di pecorino o di ricotta salata, nella foto   potrete ammirare il risultato di questo delizioso primo.

Le mele, protagoniste dei dolci di carnevale: gli sgonfiotti e le frittelle

Le mele a mio avviso costituiscono uno degli ingredienti più versatili che ci siano. Non solo sono l’ ingrediente fondamentale di tantissimi dolci, classici e non, ma anche di diversi secondi a base di carne, si sposano benissimo con il maiale, e fanno la loro comparsa pure nei primi piatti, tipo i risotti. Ma in questa sede, e considerando che siamo agli sgoccioli, carnevale è ormai quasi arrivato, poniamo l’attenzione su due tipi di dolci tipici di Carnevale, che, come vuole la tradizione sono fritti. Gli sgonfiotti di mele e cannella e le frittelle di mele.

Carnevale Napoletano: il sanguinaccio

Chiaramente vi propongo la ricetta senza sangue di maiale! Scusate se inizio così ma non so se qualcuno magari cliccando si aspettava di trovare proprio quella! Nel mio libro, quasi sacro, di cucina napoletana antica ho anche la ricetta con il sangue di maiale, non sono intenzionata a proporla, ma se qualcuno la chiede farò il mio bell’articolo perchè è giusto accontentare tutti! In realtà la vendita al pubblico del sangue di maiale è stata vietata nel 1992, ma questo non impedisce di preparare comunque il sanguinaccio utilizzando questo ingrediente caratteristico, basta solo “procurarsi” il sangue immediatamente dopo la macellazione, ma finiamola qui che non è proprio il caso di proseguire con questi argomenti sanguinolenti, nonostante il nome della ricetta!

Veniamo a questa crema a base di cioccolato fondente, deliziosa e tutta da leccarsi i baffi. E’ caratteristica non solo della Campania, ma anche di Marche, Abruzzo, Calabria e Liguria. Il sanguinaccio viene preparato nel periodo di Carnevale e accompagna principalmente le chiacchiere, ma anche altri biscotti, viene servito in coppe e se siete dei golosi all’ennesima potenza potete anche mangiarlo così, a cucchiaiate!

Sedani di Carnevale

Questa ricettina super facile ed estremamente veloce, l’abbiamo sperimentata qualche tempo fa per una cena tra amici e, la prima cosa che questi ragazzi ci dissero, fu proprio che, i sedani, sembravano essere conditi con i coriandoli!

Effettivamente risulta molto colorata e davvero gustosa, se poi volessimo farla mangiare anche ai più piccoli, secondo me, basterebbe evitare di mettere l’aglio e le spezie e magari sostituire il pecorino con del parmigiano e, visto il periodo, spacciare il condimento per coriandoli “commestibili”.

A volte basta un “trucchetto” del genere per convincere a mangiare le verdure a chi, come molti dei nostri bambini, sono per antonomasia avversi nell’avvicinarsi a tutto ciò che abbia un colore vagamente “verdognolo”!

Come si dice in questi casi… tentar non nuoce, no?

Quindi, provate questi sedani di Carnevale, che realizzerete davvero in pochissimi istanti seguendo i passaggi qui di seguito.

Semplici o ricche prepariamo le frittelle di Carnevale?

Eh si, il Carnevale si avvicina inesorabilmente, sembra ieri che ci ritrovavamo intenti a festeggiare il Natale tra pandori e panettoni da preparare e cenoni da organizzare e siamo giunti già a fine Gennaio. Non so voi ma io ho già iniziato la mia produzione carnevalesca, domenica è stata la volta delle frittelle: ne ho provate due varianti, trovate tempo fa sul web, non ricordo più dove quindi me ne scusino gli autori, le stesse che vi propongo in questo articolo. La prima versione è quella delle frittelle semplici, la seconda quella arricchita con uvetta sultanina e pinoli, più ricca rispetto alla prima e forse più in sintonia con l’atmosfera carnevalesca. A me sono piaciute entrambe a dir la verità. A voi la scelta …

Insalata di Pollo e Quinoa: un pasto leggero e nutriente

insalata di pollo e quinoa
A me piacciono molto le insalate, le trovo estremamente gustose ed al tempo stesso leggere. Sono davvero un ottimo connubio tra piacere e dieta. Se poi riusciamo ad “impreziosirle” con alcuni ingredienti particolari come la Quinoa ed il pollo marinato e grigliato, allora forse riusciremo a rendere il nostro piatto veramente speciale. Che cosa é la Quinoa? per chi non lo sapesse si tratta di una pianta originaria del Sud America visibilmente simile a quella degli spinaci. Quelli che si utilizzano in questo caso sono i semi della quinoa che vanno sempre lavati molto bene prima di essere utilizzati. Una volta che avrete sciacquato questi semi, molto somiglianti a quelli di miglio, allora li lesserete semplicemente in acqua bollente per circa 10 minuti. La quinoa inoltre é priva di glutine per cui può essere tranquillamente utilizzata dai soggetti celiaci. Il sapore di questo cereale inoltre é vicino a quello del burglur, quindi in realtà é piuttosto neutro, tenderà a insaporirsi con i vostri condimenti!

Coriandolo, una spezia dalle molteplici qualità

Questa pianta aromatica è utilizzata a livello industriale per ricavare un’essenza, la quale non deve mai essere usata se non dietro prescrizione medica.

I frutti del coriandolo contengono vitamina C e un olio essenziale, il cui principale costituente è il linalolo.

Leggendo qua e la ho anche scoperto che, le proprietà del coriandolo, sono antisettiche, antispasmodiche, aperitive, digestive, carminative e stimolanti. Nei casi di digestioni difficili e di meteorismo si utilizza l’infuso preparato mettendo a riposare 1 cucchiaino di frutti essiccati in 250 mi d’acqua bollente per una decina di minuti. Trascorso questo termine si filtra e se ne consuma mezza tazza dopo i pasti principali. Lo stesso infuso confezionato nelle dosi precedentemente dettate e consumato nella misura di mezza tazza prima dei pasti principali, è utile per combattere l’aerofagia. Lo stesso infuso, ancora, risulta utile nei casi di spasmi intestinali.

Nel caso di vertigini e nausee si può ugualmente utilizzare l‘infuso di coriandolo. Anche in questo caso si pone a riposare 1 cucchiaino di frutti essiccati in 250 mi d’acqua bollente per una decina di minuti. Trascorso questo periodo si filtra e se ne consumano 1 o 2 tazze al giorno a seconda del caso.

Ricette dolci: la chiocciola briosciata con crema e mele

chiocciola briosciata

Di fronte a questa ricetta non ho avuto il minimo dubbio: dovevo assolutamente provarla e l’ho fatto. Si tratta di una ricetta di Anna Moroni proposta alla trasmissione La Prova del cuoco l’anno scorso. Si tratta di un dolce a base di pasta brioche con un delizioso ripieno di crema e mele, di una golosità unica. E’ un dolce perfetto per la colazione ma anche per tutti gli altri momenti della giornata: perchè limitarsi? Non è una torta, non è un plumcake nè una crostata, forse ciò che mi ha più colpita, lo ammetto, è la forma a chiocciola, per me si tratta di un dolce nuovo, mai provato prima. Si mantiene morbido per alcuni giorni accuratamente coperto, anche se, per via della presenza della crema e delle mele nel ripieno che potrebbero inacidirsi,  vi consiglio di consumarla presto, ma non credo ciò costituirà un grosso problema … Inutile dire che in casa è piaciuta a tutti, anzi l’hanno già richiesta per i prossimi giorni, come non accontentare gli altri componenti della famiglia?

Pane senza impasto? Si può con il no knead bread

no-Knead Bread

Si può davvero ottenere un pane senza impastare, e non è uno scherzo, anzi vi dirò che i risultati sono ottimi. Non ci credete? Il no knead bread, letteralmente pane senza impasto, sta impazzando per il  web. Basta fare una rapida ricerca per trovare decine di risultati che vi rimanderanno a link di gente che ha già provato a prepararlo con tutte le impressioni favorevoli. Se siete alle prime armi con la panificazione questo è il pane che fa per voi, con poco sforzo e con poca manualità sfornerete una pagnotta fumante. La caratteristica di questo pane consiste nel fatto di prevedere una quantità davvero ridotta di lievito e di essere caratterizzato da un impasto molto umido. Una lunga lievitazione fa il resto. Ad onor del vero la ricetta fu inventata un paio di anni fa a New York.

Buono come primo e piatto unico: linguine con pollo e asparagi

pasta pollo

Un primo piatto tante volte diventa un piatto unico. La maggior parte degli italiani, divisi tra quelli che pranzano fuori e tra chi invece mangia a casa, consumano un primo piatto, un piatto di pasta, a pranzo, per poi aggiungere un secondo e un contorno la sera per cena. Questo tipo di alimentazione può di certo andare bene, soprattutto se magari il pranzo viene anche integrato con delle verdure, e se la frutta fa parte della nostra giornata come spuntino o a colazione. Ma cosa fa di un primo piatto un vero piatto unico?

Un piatto unico è un piatto completo, e non si deve ricorrere necessariamente a preparazioni abbondanti o pesanti per averne uno. Queste linguine (che a vostro gusto possono anche diventare spaghetti o tagliatelle) condite con un sugo composto da pollo (carne), asparagi (verdura) e gorgonzola (formaggio), diventano un piatto ricco e sostanzioso, un vero piatto unico! Il mix è più che riuscito, goloso e cremosissimo!

Insalata di grano, semplice insalata o piatto unico?

Insalata di grano

Trastullandomi, verso ora di pranzo, gironzolo per casa con aria un po’ insofferente. Non mi capita spesso, ma ancora non ho idea di cosa poter mangiare. Non ho nessun desiderio particolare, nessun appetito speciale. Vorrei solo rimanere leggero e mangiare un piatto unico, nel primo pomeriggio ho degli impegni e non mi va di appesantirmi e di perdere troppo tempo in tavola. Un po’ svogliato inizio a sfogliare un piccolo libro di cucina.

Pagina dopo pagina, non leggo niente che attiri la mia attenzione. Continuo a scorrere le pagine, ormai quasi rassegnato a dover magiare qualcosa fuori, al volo. Finalmente, tra le ricette delle insalate la mia attenzione è catturata da un titolo, da tre parole in grassetto che spuntano in cima ad una pagina: Insalata di grano. Leggo gli ingredienti … il tempo di cottura … la ricetta … Perfetto! È proprio il piatto che fa al caso mio. Oggi si mangia Insalata di grano.