Non lo sapevo, eppure, documentandomi ieri su questo prodotto da forno, ho scoperto che oltre la verione salata ne esiste una dolce. Sto parlando del casatiello, una ciambella di pasta di pane, con l’aggiunta di uova crude da inserire direttamente nell’impasto prima di metterlo in forno, e con la presenza di molto strutto e pepe: insomma, non propriamente una piatto delicato, almeno nella versione originale, quella che si prepararva tanti e tanti anni fa. Durante gli anni si è un pò “ingentilito” e si usava accompagnarlo con ricotta e fave durante le gite fuori porta di Pasquetta. Ma non confondete il casatiello con il tortano, pur essendo due preparazioni tipiche campane presentano una sostanziale differenza: nel casatiello le uova vanno inserite intere da crude nell’impasto, nel tortano invece vanno messe a pezzi dopo averle rassodate.
Carpaccio con carciofi
Antipasto leggero e fresco, che unisce verdure e carne: il Carpaccio con carciofi. Il carpaccio, tenerissime fettine di vitello, così sottili da perdere la loro consistenza e diventare quasi trasparenti, da gustare crudo per sentire fino in fondo il gusto della carne al naturale. I carciofi, coriacei ed impenetrabili, che racchiudono e proteggono un cuore delicato. Che unione fantastica può nascere da questi due ingredienti!
Il Carpaccio con carciofi è una pietanza molto semplice, che non richiede grandi preparativi e lunghi tempi di preparazione. Pochi ingredienti ben conditi, un po’ di abilità ed il piatto vien fuori da solo. Se siete in vena di una cena leggera o cercate qualche piatto stuzzicante per una cenetta intima, la carne cruda è una buona soluzione. Come prepararla? Semplice: Carpaccio con carciofi.
Le scarcelle pasquali, il sapore delle tradizione
Paese che vai dolce tipico che trovi, e mentre nella maggior parte dell’Italia ormai non si vedono altro che colombe e uova di Pasqua, nell’intimità delle cucine si sono già iniziati a preparare i dolci tipici di ogni regione. Oggi ci spostiamo in Puglia dove troviamo le scarcelle. Cosa sono le scarcelle? Non sono altro che dolci tipici pasquali, pugliesi appunto, che si presentano sotto diverse forme e diverse varianti: con o senza uovo sodo, con ovetti di cioccolato o meno, ma la glassa non manca quasi mai. La forma più diffusa è la tonda, ma non è difficile trovare diversi soggetti pasquali come agnellini, cestini, pulcini e così via. Se non avete la fortuna di avere una zia che le prepara in casa e puntualmente ve ne fa recapitare un vassoio senza la minima fatica (vostra ovviamente), vi riporto la ricetta in una delle tante varianti.
Primi piatti per Pasqua: lasagne alla napoletana
La lasagna è un po’ la mamma di tutti i primi piatti. Mentre ci sono altre preparazioni che vengono consumate
I Dolcetti di Pasqua insieme ai Bambini: ecco gli Easter Crackles
Sapete cosa sono gli Easter Crackles? no?! ebbene sono dei dolcetti a base di cioccolata e cereali che vanno di gran moda sulle riviste di cucina australiane e americane per questa Pasqua. Si tratta infatti dei classici dolcetti di cereali del mondo anglosassone – per intenderci li avete visti praticamente in ogni puntata di Nigella Lawson – decorati però con delle graziosissime piccole uova di zucchero dai colori tenui in superficie. La ragione di questa moda é presto spiegata, almeno a mio avviso: sono dolci piuttosto semplici ed adatti ai bambini. Hanno dei colori accattivanti e soprattutto potete divertirvi a prepararli insieme ai vostri piccolini per poi gustarli la mattina di Pasqua. In questo modo loro potranno partecipare attivamente alla preparazione del pranzo di Pasqua o al brunch di pasquetta e si sentiranno a pieno parte della famiglia e della festa. Gli ingredienti poi sono semplici sia da trovare che da maneggiare, anche per un bambino di 3 anni. Vi occorrerà del riso soffiato (Rice Crispies), delle barrette di Mars, della panna e dei piccoli ovetti colorati da adagiare sopra. Il gioco é fatto!
Pizza di pasqua al formaggio, ma non aspettatevi la solita pizza
Dopo aver letto il titolo e dopo aver visto la foto, sicuramente rimarrete un pò perplessi, in effetti lo sono stata anch’io qualche anno fa quando, frequentando un forum di cucina, ( a proposito, ma quante cose si imparano, sul web? ) dicevo, su un forum, venni a conoscenza dell’esistenza di una pizza di pasqua o torta al formaggio. Subito pensai alla classica pizza, tonda e bassa, ricoperta di mozzarella, pomodoro ed avrei azzardato, allora, che ci fossero sopra ingredienti tipicamente pasquali o comunque primaverli, tipo, asparagi e uova. Mi sbagliavo, mi sbagliavo di grosso, infatti la pizza di Pasqua altro non è che una torta salata lievitata a base di diversi formaggi, come il pecorino romano, il parmigiano e tante, ma proprio tante uova. La ricetta che vi propongo oggi è tratta dal libro di Remo Rossi “Pane de Terni”. La pizza di pasqua è una ricetta tipica umbra, costituisce la colazione del giorno di Pasqua accompagnata da salumi vari.
Pranzo domenicale alternativo: pollo in umido con cous cous e fave
Diciamo che c’è chi non può proprio pensare di rinunciare a un bel pasto domenicale completo, primo piatto, bello condito magari, secondo con contorno, e di solito ci sta bene anche un dolce, fatto in casa, i pasticcini acquistati la mattina, il gelato quando inizia la bella stagione! C’è anche chi non può mai fare a meno del piatto di pasta nemmeno in settimana, a pranzo, io lo trovo incomprensibile, diciamo che la scusa di essere italiani non basta, bisogna essere un po’ flessibili, nella vita e in cucina!
A questo proposito vi propongo un ricchissimo pasto, che per me è molto adatto alla domenica, semplicemente perchè ci vuole un po’ a prepararlo e perchè dopo non voglio dire che ci sta bene il riposino ma un po’ di relax sì, visto che tra cous cous, fave e verdure vi sentirete belli sazi! Amo molto le preparazioni con il cous cous, calde e fredde, e chiaramente per questa ricetta potete utilizzare quello che va solo scaldato, a cui va aggiunta acqua calda o brodo, senza preparlo da sole, cosa che di solito risulta sempre molto complicata se non si ha una couscoussiera.
Provate questo piatto unico e proponetelo ad amici e parenti, piacerà e sbloccherà anche chi non sa vivere (e mangiare) senza un piatto di pasta!
Quattro passi in centro e poi … i Calamari fritti
Sabato mattina soleggiato. La temperature è mite, e fare due passi in giro per la città non è affatto spiacevole! Una bella passeggiata, una sosta per un caffè, leggere qualche pagina di giornale, e poi si riprende la passeggiata. Bello godersi il sole tra i vicoli del centro storico! Camminando camminando, si fa ora di pranzo e i profumi che fuoriescono dalle case fanno imbizzarrire il mio stomaco.
Continuo a muovere un passo dopo l’altro, consapevole che tra un po’ raggiungerò un posto dove trovare una buona trattoria. Di quelle all’antica, a conduzione familiare. Senza un menù scritto, con poca scelta, ma tutti piatti fatti con ingredienti freschissimi. Arrivato, mi accomodo. Per placare la sete, chiedo un quartino di bianco della casa. Insieme al vino, arrivano anche per prendere l’ordinazione. Il piatto del giorno: Calamari fritti!
Ed il cameriere aggiunge:
Ma non di quelli surgelati. Questi sono stati pescati stanotte. A noi, li porta direttamente il pescatore.
Come di re di no? Dopo poco, davanti a me sulla tavola, un favoloso piatto di Calamari fritti.
Il lievito madre delle Sorelle Simili ed i suoi vantaggi
A furia di sentir parlare di pane, pizze, panettoni, colombe, e chi più ne ha più ne metta, fatti in casa, credo sia arrivato il momento di parlare del lievito madre. Di cosa si tratta? Il lievito madre altro non è che un impasto fatto di farina e acqua che viene lasciato all’aria aperta in modo che si inneschi un meccanismo di fermentazioni grazie alla presenza di micoorganismi di cui l’aria è ricca. Per la preparazione del lievito madre esistono diversi metodi e ricette, c’è chi aggiunge dell’olio, chi dello yogurt, chi del miele. In questa sede ho scelto la ricetta del lievito madre delle Sorelle Simili tratta dal loro fortunato libro “Pane e roba dolce“. Sotto vi riporto, come al solito la ricetta, ma il procedimento non si ferma quì, infatti il lievito madre deve essere curato, o meglio rinfrescato puntualmente, ogni 2-3 giorni se scegliete di conservarla a temperatura ambiente e ogni 4-5 se in frigorifero.
Tutti pronti per la Pasqua: coscette di coniglio fritte
La carne di coniglio è molto apprezzata in Italia, anche se non è consumata quotidianamente, certo non a livello delle carni bovine, ma comunque l’Italia risulta uno dei paesi che consuma questa carne in quantità più elevate, oltre ad esserne la maggiore produttrice.
La carne di coniglio è povera di colesterolo, ricca di sali minerali, come fosforo, magnesio e potassio, e infine povera di grassi… ecco perchè la friggiamo, così ce li aggiungiamo noi con questa ricetta! A parte gli scherzi, questa ricetta è in tema pasquale, visto che il coniglio, in quasi tutte le regioni, è una delle portate ufficiali della Pasqua, come secondo piatto intendo chiaramente, coniglio accompagnato da piselli, patate e contorni vari, sempre buonissimo, delicato, leggero e molto molto saporito, a differenza delle altre carni bianche, come il pollame, che invece risultano spesso di poco sapore.
Velocissima da preparare, potete scegliere voi quali parti del coniglio utilizzare, e se non vi va di pulire il coniglio potete anche utilizzare le confezioni di coscette e friggere quelle, come si fa con il pollo.
Pollo marinato con zucca
Ottimo per sformati, bevande, sughi o dessert, quest’ortaggio economico sta per lasciare imposto ad alimenti primaverili.
Con le ultime zucche che si trovano sugli scaffali di mercati e supermercati si possono cucinare ottimi menù.
Con patate, pomodori, mais, melanzane, peperone e peperoncino, la zucca è tra i doni alimentari che ci sono arrivati dalle Americhe. Infatti, questo ortaggio è originario dell’America centrale.
Si abbina con dolce e con salato e questa sua peculiarità ha dato vita a specialità gastronomiche davvero eccellenti come i famosi tortelli di zucca tipici del mantovano.
Oggi però vi voglio proporre un accostamento un pò insolito zucca e pollo marinato.
Un piatto esotico che piacerà a chi come me ama i cibi etnici.
Spiedini di sarde
L’altra sera sono stato invitato a cena da alcuni amici. Fin qui, niente di strano. La sorpresa è arrivata quando, seduti in tavola, dopo il primo è arrivato il piatto con il secondo. Un piatto a base di pesce, un pesce povero, molto comune nella cucina Siciliana e molto usato nella cucina povera palermitana: le sarde. Il mio stupore non è stato suscitato tanto dal tipo di pesce, ma dalla ricetta! Gli Spiedini di sarde.
Gli Spiedini di sarde, gustati così come li hanno preparati I miei gentili ospiti, sono una sintesi perfetta dei mille modi in cui si preparano le sarde da noi in Sicilia. Gli Spiedini di sarde racchiudono il gusto delle sarde a beccafico ed i profumi delle sarde allinguate (filetti di sarde marinate nell’aceto, infarinate e fritte). Così, estasiato da questa portata, mi sono fatto dare la ricetta per condividerla con voi. Ecco come preparare gli Spiedini di sarde.
La ricetta della colomba pasquale, prepariamola in casa
Continuando a pensare alle ricette pasquali, oggi parliamo della colomba fatta in casa. A mio parere tutta un’altra cosa rispetto a quella acquistata, se non altro per la mancanza di conservanti. Vi dico subito che l’impresa non sarà facile. Si parla di più lievitazioni, abbastanza lunghe, la prima di 8, la seconda di 12 ore. Per poi continuare con quella nello stampo durante la quale dovrete pazientemente aspettare che la colomba raddoppi la sua altezza, ma vi garantisco una cosa: tempo e fatica, oltre che pazienza, saranno premiati ampiamente, garantito. Allora, un paio di dritte: aggiungete all’impasto, sempre se sono di vostro gradimento, un pizzico di sale e dell’uvetta ammollata a piacere ed infine due bustine di vanillina, per contribuire a donare il caratteristico sapore della colomba pasquale. Se, mentre lavorate l’impasto, dovesse sembrarvi un pò troppo molle ed appiccicoso, ungetevi le mani e tiratelo fuori dall’impastatrice, in questo modo sarete facilitati nell’operazione e, una volta tirato fuori si presenterà bello compatto.
Sfiziosi e saporiti: spiedini di polpette
Queste polpette non sono solo molto carine da presentare, anche come aperitivo o come antipasto, o magari come una delle