Il dolce di Pasqua? Cheesecake ai frutti di bosco

Adoro letteralmente i cheesecake, fosse per me ne divorerei in quantità industriali, ma  tutto quel formaggio misto a panna, a yogurt o, in questo caso al latte condensato, non contribuiscono di certo a farne un dolce leggero, anzi direi tutto il contrario. Il bello di questo tipo di dolce di origine americana, è che ci si può sbizzarrire davvero con la fantasia e con le decorazioni. Fedeli all’originale o meno, esistono i cheesecake allo yogurt, alla ricotta, al mascarpone, alla panna, e poi al cioccolato, con crema, alla frutta, persino alla zucca! L’altro giorno, pensando al menù di Pasqua, mi sono detta che avrei potuto proporre come dessert proprio un cheesecake ai frutti di bosco, philadelphia e latte condensato. Un salto in paradiso praticamente. Il difficile, o forse no, sarà trovare dei bei frutti di bosco che con i loro colori sgargianti renderanno la tavola ancora più allegra.

torta rustica, pasta brisee

La torta mista per la scampagnata di Pasquetta

Speriamo tutti che il tempo regga, anche se la Pasqua porta sempre con sè questa sorta di incertezza, che arrivi a fine marzo, a inizio aprile, e anche alla fine di aprile, quei 2-3 giorni lì vengono sempre avvolti da un mistero metereologico!

Augurandoci che il giorno di Pasquetta ci sia un bel sole e il clima sia mite, o augurandomi che tutti voi abbiate una casetta, una taverna, un posto dove andare con i vostri amici e parenti pensiamo a un po’ di buone preparazioni per la scampagnata o per la festicciola in taverna, oggi parliamo di questa torta rustica che potrà essere gustata prima della carne alla brace, insieme alle verdure arrostite o anche a metà pomeriggio, visto che in queste occasioni a volte si continua a mangiare fino a sera!

La preparazione è un pochino elaborata, ma il risultato è davvero ottimo, una torta rustica alle verdure, con piselli, funghi e carciofi, e con l’uovo sodo che dona un tocco in più, oltre a pancetta e fior di latte, insomma, particolare e orginale, buonissima, e semplicemente molto adatta per la giornata di Pasquetta. Buon appettito!

Prepariamoci alla Pasqua con l’Arrosto di Maiale con Verdure dolci


Lo so che a Pasqua si mangia l’agnello e io lo adoro, ma a molte persone non piace granché. Dicono di sentirlo troppo “carnoso” e troppo selvatico. Ed allora ecco un’alternativa per chi non gradisce questo tipo di carne: l‘arrosto di maiale con le verdure dolci.  Ovvero con carote, spicchi di zucca e patate dolci. Secondo me il grasso del maiale viene molto spento dall’accostamento con questo tipo di verdure, ma volendo ne potete utilizzare tranquillamente delle altre. L’importante é che il maiale sia davvero di primissima scelta e che facciate fare la marinatura. In questo modo la carne non solo si ammorbidirà ulteriormente ma acquisterà anche un sapore ancora più ricco e speziato. Per quanto riguarda la cottura poi, come ho già detto, l’arrosto al forno risolve davvero gran parte dei nostri problemi. Bisogna solo infornare l’animale per almeno 2 ore, per il resto fa tutto il gas. So che adesso va tanto di moda la pentola elettrica “slow cooker” come va di moda la macchina del pane. Ma credetemi sono tutte cose che potete fare con il gas ad un costo molto ma molto inferiore.

Insalata di cavolo e speck

Ricetta molto breve, ma altrettanto buona. Velocissima e senza intoppi, l’insalata che vi propongo oggi è proprio un buon piatto da sfruttare come secondo leggero da consumare dopo un piatto di pasta: l’Insalata di cavolo e speck. Come accompagnamento ad un secondo di carne o come piatto unico da portare in ufficio, tocca sol a voi decidere come utilizzare l’Insalata di cavolo e speck!

Unite il gusto di montagna leggermente affumicato e speziato dello speck al dolce e forte sapore del cavolo e l’uno andrà a completare l’altro, senza contrasti. Ricordate che con lo speck, oltre l’Insalata di cavolo e speck, potrete preparare anche l’insalata di rucola e speck o l’insalata di linguine allo speck, pomodori e piselli. Ma per adesso è il momento dell’Insalata di cavolo e speck.

Ricette per la Pasqua: il casatiello rustico

Non lo sapevo, eppure, documentandomi ieri su questo prodotto da forno, ho scoperto che oltre la verione salata ne esiste una dolce. Sto parlando del casatiello, una ciambella di pasta di pane, con l’aggiunta di uova crude da inserire direttamente nell’impasto prima di metterlo in forno, e con la presenza di molto strutto e pepe: insomma, non propriamente una piatto delicato, almeno nella versione originale, quella che si prepararva tanti e tanti anni fa. Durante gli anni si è un pò “ingentilito” e si usava accompagnarlo con ricotta e fave durante le gite fuori porta di Pasquetta. Ma non confondete il casatiello con il tortano, pur essendo due preparazioni tipiche campane presentano una sostanziale differenza: nel casatiello le uova vanno inserite intere da crude nell’impasto, nel tortano invece vanno messe a pezzi dopo averle rassodate.

Carpaccio con carciofi

Antipasto leggero e fresco, che unisce verdure e carne: il Carpaccio con carciofi. Il carpaccio, tenerissime fettine di vitello, così sottili da perdere la loro consistenza e diventare quasi trasparenti, da gustare crudo per sentire fino in fondo il gusto della carne al naturale. I carciofi, coriacei ed impenetrabili, che racchiudono e proteggono un cuore delicato. Che unione fantastica può nascere da questi due ingredienti!

Il Carpaccio con carciofi è una pietanza molto semplice, che non richiede grandi preparativi e lunghi tempi di preparazione. Pochi ingredienti ben conditi, un po’ di abilità ed il piatto vien fuori da solo. Se siete in vena di una cena leggera o cercate qualche piatto stuzzicante per una cenetta intima, la carne cruda è una buona soluzione. Come prepararla? Semplice: Carpaccio con carciofi.

Le scarcelle pasquali, il sapore delle tradizione

Paese che vai dolce tipico che trovi, e mentre nella maggior parte dell’Italia ormai non si vedono altro che colombe e uova di Pasqua, nell’intimità delle cucine si sono già iniziati a preparare i dolci tipici di ogni regione. Oggi ci spostiamo in Puglia dove troviamo le scarcelle. Cosa sono le scarcelle? Non sono altro che dolci tipici pasquali, pugliesi appunto, che si presentano sotto diverse forme e diverse varianti: con o senza uovo sodo, con ovetti di cioccolato o meno, ma la glassa non manca quasi mai. La forma più diffusa è la tonda, ma non è difficile trovare diversi soggetti pasquali come agnellini, cestini, pulcini e così via. Se non avete la fortuna di avere una zia che le prepara in casa e puntualmente ve ne fa recapitare un vassoio senza la minima fatica (vostra ovviamente), vi riporto la ricetta in una delle tante varianti.

I Dolcetti di Pasqua insieme ai Bambini: ecco gli Easter Crackles

Sapete cosa sono gli Easter Crackles? no?! ebbene sono dei dolcetti a base di cioccolata e cereali che vanno di gran moda sulle riviste di cucina australiane e americane per questa Pasqua. Si tratta infatti dei classici dolcetti di cereali del mondo anglosassone – per intenderci li avete visti praticamente in ogni puntata di Nigella Lawson – decorati però con delle graziosissime piccole uova di zucchero dai colori tenui in superficie. La ragione di questa moda é presto spiegata, almeno a mio avviso: sono dolci piuttosto semplici ed adatti ai bambini. Hanno dei colori accattivanti e soprattutto potete divertirvi a prepararli insieme ai vostri piccolini per poi gustarli la mattina di Pasqua. In questo modo loro potranno partecipare attivamente alla preparazione del pranzo di Pasqua o al brunch di pasquetta e si sentiranno a pieno parte della famiglia e della festa. Gli ingredienti poi sono semplici sia da trovare che da maneggiare, anche per un bambino di 3 anni. Vi occorrerà del riso soffiato (Rice Crispies), delle barrette di Mars, della panna e dei piccoli ovetti colorati da adagiare sopra. Il gioco é fatto!

Pizza di pasqua al formaggio, ma non aspettatevi la solita pizza

Dopo aver letto il titolo e dopo aver visto la foto, sicuramente rimarrete un pò perplessi, in effetti lo sono stata anch’io qualche anno fa quando, frequentando un forum di cucina, ( a proposito, ma quante cose si imparano, sul web? ) dicevo, su un forum, venni a conoscenza dell’esistenza di una pizza di pasqua o torta al formaggio. Subito pensai alla classica pizza, tonda e bassa, ricoperta di mozzarella, pomodoro ed avrei azzardato, allora, che ci fossero sopra ingredienti tipicamente pasquali o comunque primaverli, tipo, asparagi e uova.  Mi sbagliavo, mi sbagliavo di grosso, infatti la pizza di Pasqua altro non è che una torta salata lievitata a base di diversi formaggi, come il pecorino romano, il parmigiano e tante, ma proprio tante uova. La ricetta che vi propongo oggi è tratta dal libro di Remo Rossi “Pane de Terni”. La pizza di pasqua è una ricetta tipica umbra, costituisce la colazione del giorno di Pasqua accompagnata da salumi vari.

Pranzo domenicale alternativo: pollo in umido con cous cous e fave

Diciamo che c’è chi non può proprio pensare di rinunciare a un bel pasto domenicale completo, primo piatto, bello condito magari, secondo con contorno, e di solito ci sta bene anche un dolce, fatto in casa, i pasticcini acquistati la mattina, il gelato quando inizia la bella stagione! C’è anche chi non può mai fare a meno del piatto di pasta nemmeno in settimana, a pranzo, io lo trovo incomprensibile, diciamo che la scusa di essere italiani non basta, bisogna essere un po’ flessibili, nella vita e in cucina!

A questo proposito vi propongo un ricchissimo pasto, che per me è molto adatto alla domenica, semplicemente perchè ci vuole un po’ a prepararlo e perchè dopo non voglio dire che ci sta bene il riposino ma un po’ di relax sì, visto che tra cous cous, fave e verdure vi sentirete belli sazi! Amo molto le preparazioni con il cous cous, calde e fredde, e chiaramente per questa ricetta potete utilizzare quello che va solo scaldato, a cui va aggiunta acqua calda o brodo, senza preparlo da sole, cosa che di solito risulta sempre molto complicata se non si ha una couscoussiera.

Provate questo piatto unico e proponetelo ad amici e parenti, piacerà e sbloccherà anche chi non sa vivere (e mangiare) senza un piatto di pasta!

Quattro passi in centro e poi … i Calamari fritti

Sabato mattina soleggiato. La temperature è mite, e fare due passi in giro per la città non è affatto spiacevole! Una bella passeggiata, una sosta per un caffè, leggere qualche pagina di giornale, e poi si riprende la passeggiata. Bello godersi il sole tra i vicoli del centro storico! Camminando camminando, si fa ora di pranzo e i profumi che fuoriescono dalle case fanno imbizzarrire il mio stomaco.

Continuo a muovere un passo dopo l’altro, consapevole che tra un po’ raggiungerò un posto dove trovare una buona trattoria. Di quelle all’antica, a conduzione familiare. Senza un menù scritto, con poca scelta, ma tutti piatti fatti con ingredienti freschissimi. Arrivato, mi accomodo. Per placare la sete, chiedo un quartino di bianco della casa. Insieme al vino, arrivano anche per prendere l’ordinazione. Il piatto del giorno: Calamari fritti!
Ed il cameriere aggiunge:

Ma non di quelli surgelati. Questi sono stati pescati stanotte. A noi, li porta direttamente il pescatore.

Come di re di no? Dopo poco, davanti a me sulla tavola, un favoloso piatto di Calamari fritti.

Il lievito madre delle Sorelle Simili ed i suoi vantaggi

A furia di sentir parlare di pane, pizze, panettoni, colombe, e chi più ne ha più ne metta, fatti in casa, credo sia arrivato il momento di parlare del lievito madre. Di cosa si tratta? Il lievito madre altro non è che un impasto fatto di farina e acqua che viene lasciato all’aria aperta in modo che si inneschi un meccanismo di fermentazioni grazie alla presenza di micoorganismi di cui l’aria è ricca. Per la preparazione del lievito madre esistono diversi metodi e ricette, c’è chi aggiunge dell’olio, chi dello yogurt, chi del miele. In questa sede ho scelto la ricetta del lievito madre delle Sorelle Simili tratta dal loro fortunato libro “Pane e roba dolce“. Sotto vi riporto, come al solito la ricetta, ma il procedimento non si ferma quì, infatti il lievito madre deve essere curato, o meglio rinfrescato puntualmente,  ogni 2-3 giorni se scegliete di conservarla a temperatura ambiente e ogni 4-5 se in frigorifero.

Tutti pronti per la Pasqua: coscette di coniglio fritte

La carne di coniglio è molto apprezzata in Italia, anche se non è consumata quotidianamente, certo non a livello delle carni bovine, ma comunque l’Italia risulta uno dei paesi che consuma questa carne in quantità più elevate, oltre ad esserne la maggiore produttrice.

La carne di coniglio è povera di colesterolo, ricca di sali minerali, come fosforo, magnesio e potassio, e infine povera di grassi… ecco perchè la friggiamo, così ce li aggiungiamo noi con questa ricetta! A parte gli scherzi, questa ricetta è in tema pasquale, visto che il coniglio, in quasi tutte le regioni, è una delle portate ufficiali della Pasqua, come secondo piatto intendo chiaramente, coniglio accompagnato da piselli, patate e contorni vari, sempre buonissimo, delicato, leggero e molto molto saporito, a differenza delle altre carni bianche, come il pollame, che invece risultano spesso di poco sapore.

Velocissima da preparare, potete scegliere voi quali parti del coniglio utilizzare, e se non vi va di pulire il coniglio potete anche utilizzare le confezioni di coscette e friggere quelle, come si fa con il pollo.