Oggi vorrei iniziare la settimana dandovi un consiglio spassionato: ogni tanto vi suggerisco di fare un giretto nella vostra dispensa, di aprire quegli sportelli che rimangono sempre chiusi, di visitare quegli angoli in cui inziano a formarsi le ragnatele (vabbè, esageriamo…). Perchè? Per fare un punto, una sorta di inventario dei prodotti che avete in casa e non vi ricordate neanche della loro esistenza. Non vorrei che vi ritrovaste nella mia stessa situazione di ieri, quando, cercando non ricordo più cosa, mi sono imbattuta in questo pacchettino semiaperto ( a quattro, dico quattro mesi dal Natale) di torrone alle mandorle. “E quì si che è dura” , ho pensato: si tratta di utilizzare un prodotto non propriamente estivo e di impiegarlo per qualcosa che si adatti al periodo. “Sicuramente deve essere qualcosa di fresco”, ho pensato. Alla fine la scelta è ricaduta, complice anche della panna in scadenza, su un semifreddo al torrone. E sia!
I sovrani della dispensa: gli spaghetti!
Gli spaghetti. La pasta per eccellenza. I protagonisti di pranzi fastosi e cene speciali, di notturne incursioni in cucina e di improvvisazioni attingendo da frigo e dispensa. Ma da dove provengono? Come si cucinano? A cosa ci riferiamo quando parliamo di spaghetti?
Questa pasta, di orgine mongola o araba, ma forse anche cinese, arriva in Italia verso la metà del Settecento, apparendo inizialmente in Liguria, regione che trafficava di frequente con l’Oriente. La notorietà dello spaghetto esplode però in Campania, e si diffonde in tutto il mondo, grazie all’usanza partenopea di utilizzare il pomodoro (fresco e sugo) come condimento ideale per la pasta. Il nome spaghetti giunge però solo verso la metà dell’Ottocento, e sta ad indicare ogni tipo di pasta lunga e affusolata e deriva dalla somiglianza che questi tipi di pasta hanno con lo spago. Questo nuovo nome va ad affiancare quello di vermicelli, e ne diventa immediatamente sinonimo.
La semola di grano duro è la componente principale, mescolata con sale e acqua. Esistono però anche spaghetti preparati con farina di grano tenero, quella usata per fare il pane per intenderci, ma non c’è nemmeno bisogno di dirlo, chiaramente non reggono assolutamente il confronto!
Un piatto per una domenica piovosa: il Lombo di maiale all’inglese
Oggi, qui a Palermo, è una giornata grigia e piovosa. Gli stimoli per uscire da casa sono ben pochi, ed il tempo non invita di certo a fare quattro passi per strada. È la giornata ideale per rintanarsi in cucina e dedicarsi ad uno di quei piatti che ha bisogno di lunghi e lenti tempi di cottura o di preparazione.
Se non sbaglio, ho letto proprio qualche giorno fa, di una ricetta di questo tipo … ma si, ora ricordo era la ricetta del Lombo di maiale all’inglese!
Ecco, il Lombo di maiale all’inglese è proprio il piatto ideale per una giornata del genere, considerando, poi, che oggi è domenica, mi sembra ancora più appropriato per il tradizionale lauto pranzo domenicale. Il Lombo di maiale all’inglese è un piatto molto ricco, alla carne di maiale si aggiunge il formaggio, che si fonde suadente durante la cottura, ed il tutto è condito da un calorico sughetto. Spero di avervi incuriosito a sufficienza, ecco a voi la ricetta del Lombo di maiale all’inglese.
Un dessert light: Lo Yogurt in coppa con Frutta
Con la stagione più calda e assolata siamo alla ricerca di ricette leggere e nutrienti che ci facciano stare in forma senza rinunciare al gusto e alla golosità, ma esistono? a dire il vero non sempre ma talvolta si. Ad esempio se avete persone a cena o a pranzo e volete proporre un dessert bello e buono ma anche non particolarmente calorico allora potete ricorrere a questa buonissima coppa a base di yogurt. Naturalmente dovrete utilizzare uno yogurt intero e non dietetico, anche perché altrimenti che dessert sarebbe? vista la stagione potete utilizzare delle fragole, ma se non le avete o semplicemente non le avete trovate potete anche ricorrere a delle pesche sciroppate. Quando preparo queste coppe spesso ricorro allo yogurt alla vaniglia che é molto aromatico e che soprattutto abbinato ad un frutto leggermente acido come la fragola secondo me sta molto bene. Se poi volete anche aggiungere l’elemento croccante potete sbriciolare sopra alla vostra coppa delle mandorle o degli amaretti, a voi la scelta.
Piatti di primavera: l’Insalata di fave e calamaretti
Tempo di primavera, tempo di fave fresche! Un rito molto comune, almeno un tempo, nelle prime giornate soleggiate di primavera era quello di andare nelle case di campagna, o comunque all’aria aperta, e per colazione, o meglio come antipasto, prendere un baccello di fave, aprirlo con calma, estrarne una fava e gustarla accompagnandola ad un pezzetto di pecorino ed ammorbidire il tutto con un generoso bicchiere di vino. Oggi, tempi e ritmi di vita sono cambiati, e non si ha più la possibilità di dedicarsi, con la dovuta tranquillità, a questo tipo di rituali stagionali.
Ma, per non venir meno alla tradizione, possiamo gustare comodamente nelle tavole di casa nostra l’insalata di fave e piselli o un bel piatto di pasta fave e cozze, o più semplicemente delle fave in umido. Se volete provare qualcosa di nuovo, vi suggerisco l’Insalata di fave e calamaretti. Freschissimo piatto primaverile, profumato e colorato, rallegra l’animo solo a vederlo, questo è lo spirito dell’ l’Insalata di fave e calamaretti. Buona preparazione!
La ricetta della torta di mele rosse con yogurt e nocciole
Ancora una torta di mele, si, ma non si tratta della solita, ma sempre amata, torta di mele gialle. Questa volta le protagoniste sono le mele rosse. Mele rosse accompagnate da nocciole tritate e yogurt. Il risultato? Sicuramente una torta di mele diversa dal solito, ma che non vi farà rimpiangere per niente quella che tanto amate. Devo dire che d’istinto, quando penso alla torta di mele, mi viene spontaneo associarla alle mele golden. Quando però ho scovato questa ricetta, un pò per curiosità, un pò per sperimentare sapori nuovi, mi sono subito precipitata in cucina a prepararla. La torta alle mele rosse con nocciole e yogurt è stata una piccola grande sorpresa. Un dolce gustoso ideale sia da consumare a colazione, ma anche a fine pasto, o, perchè no, per una gustosa merenda. Anche l’abbinamneto con le nocciole mi ha lasciata soddisfatta, e lo yogurt ha contribuito a regalare armonia ai sapori presenti. Se volete, potete, dopo aver versato l’impasto della torta di mele rosse nello stampo, cospargerne la superficie con nocciole tritate grossolanemente e zucchero di canna: cuocendo in forno si creerà una sorta di topping croccante che regalerà alla torta un gusto unico.
Insalata del campesino cileno, il gusto della cucina contadina
Intense giornate passate fin dalle prime ore del giorno sotto i raggi del sole, a contatto con la natura e con tutto ciò di bello ed incontaminato che Lei offre. Ore di duro, ma gratificante, lavoro passate a rivoltare le zolle, strappare le erbacce e prendersi cura, come padri premurosi, di ortaggi e piantagioni. Quest’immagine bucolica mi fa tornare un po’ indietro nel tempo, e mi fa pensare ad alimenti genuini, semplici, dai sapori e profumi intensi e decisi. La vecchia cucina contadina, robusta e nutriente. Un vecchio detto recita: Un sacco vuoto non si regge in piedi. Cosi è per l’uomo che consuma le sue energie lavorando la terra.
Dedico a queste persone, a cui va tutto il mio affetto e tutta la mia ammirazione, la ricetta di oggi. Un’insalata, semplicissima ma molto energetica. Un piatto antico, campagnolo, che probabilmente, una volta, gli agricoltori consumavano come modesto pasto per riprendere un po’ di forza per proseguire nel loro lavoro. A loro è dedicato il nome di questa insalata: l’Insalata del campesino cileno. Campesino, infatti, è sinonimo di contadino, è una parola usata per indicare soprattutto i contadini del Sud e del Centro America. L’Insalata del campesino cileno, qualche spunto, preso per gli ingredienti, dal Cile unito all’abilità casearia italiana, la mozzarella, per comporre un’insalata dai sapori autentici.
Le più belle torte di compleanno dal web
I soggetti sono i più disparati, ovviamente variano in base alla tipologia del destinatario: ci sono automobili o stemmi delle squadre di calcio per i bambini, bambole o personaggi dei cartoni animati per le bimbe, fiori e riproduzioni delle borse delle firme più prestigiose della moda per le giovani donne, e ancora cialde già pronte con le immagini dei personaggi famosi preferiti, o, per i sentimentali, le immagini tratte dalle foto di famiglia: certo è che quando si parla di torte di compleanno, è sempre più riduttivo pensarle come quei tradizionali dolci alti e ricoperti di ciuffi di panna montata.
Carne e prosciutto per preparare gli Involtini alla messicana
La ricetta di oggi necessita di una lunga spiegazione, non perché sia particolarmente complicata, ma semplicemente perché comprende tanti differenti passaggi. Non mettetevi le mani nei capelli, non ne è il caso! Per tranquillizzarvi posso solo dirvi che la ricetta è molto più semplice di quello che può sembrare e che al termine della preparazione otterrete un delizioso piatto di Involtini alla messicana.
Altro avviso importante, gli Involtini alla messicana, di messicano hanno ben poco. Credo che il nome sia dovuto semplicemente alla loro forma, che ricorda appunto quella degli involtini messicani, ma non sono pronto a mettere la mano sul fuoco! Ok, basta parole di contorno e via a preparare gli Involtini alla messicana.
Una ricetta per una Buona Torta al Cioccolato
Ho ricevuto moltissime uova per Pasqua, anzi in verità le ha ricevute mia figlia e così mi ritrovo davvero moltissima cioccolata in giro per casa. Talmente tanta che sto tentando di inventarmi diverse ricette a base di questo fantastico elisir. La cioccolata rende felici e questo é vero, ci stimola le endorfine e ci rilassa. Non so voi ma io letteralmente la adoro. La mia predilezione va alla cioccolata gustata assoluta ed almeno al 70% ma quando mi trovo quantità davvero importanti allora, necessariamente, devo utilizzarla anche in altri modi. E quindi eccoci alla ricetta della torta di oggi: torta al cioccolato con granella di frutta secca. Io ho utilizzato delle mandorle tritate semplicemente perché avevo quelle in casa, ma ci stanno benissimo anche le noci o ancor meglio le nocciole. Se poi doveste fare una torta “per soli adulti” potete anche aggiungere un cucchiaio di rum che non guasta affatto!
Prima edizione dell’Orcia Wine Festival 2010
Orcia Wine Festival LUOGO: Palazzo Chigi, San Quirico d’Orcia, provincial di Siena | DATA: dal 23 al 25 aprile 2010|
Ricette pasta: la carbonara di mare
Sicuramente meno famosa di quella classica, la carbonara di mare (o di pesce se preferite) è una variante altrettanto saporita di questo famoso primo piatto della tradizione culinaria italiana. Al posto di pancetta, o guanciale, o quello che utilizzate solitamente nella pasta alla carbonara, la carne viene sostituita dal pesce: vongole e gamberetti in questo caso, ma alcuni sono soliti utilizzare il merluzzo o il tonno o ancora il pesce spada o il rombo. C’è chi amalgama alle uova sbattute il parmigiano o il pecorino romano: io appartengo alla scuola di pensiero secondo la quale il formaggio sul pesce non vada, ma ognuno ha i propri gusti ed ovviamente la scelta sta a voi ed ai vostri commensali. Il procedimento di preparazione della carbonara di pesce è pressocchè uguale a quello della carbonara classica, se non fosse per la cottura del pesce che richiede particolare cura, anche per quanto riguarda la sua pulizia.
Cucina Americana: l’Arrosto Cajun
La Louisiana, lo stato Americano bagnato dal fiume Mississippi ed in cui si trova la fantastica e festaiola New Orleans, è qui che vi porterò oggi, attraverso un piccolo viaggio nella cucina di questo territorio. La Louisiana è uno stato in cui, nel tempo, si sono incrociate genti di tutti i popoli e di tutte le razze ed hanno dato vita a culture e tradizioni del tutto nuove che intrecciano gli usi, le tradizioni, le cucine e le lingue di tutta la molteplicità etnica che ha costituito la popolazione di questo stato.
In questo stato si possono distinguere due differenti culture, quella Cajun e quella Creola, con le due rispettive cucine la cucina cajun e la cucina creola. Cozze alla New Orleans, Jambalaya o Popcorn Cajun sono solo alcuni dei piatti che potrete assaporare in questo luogo. Quello che voglio proporvi oggi è un piatto a base di carne, speziato e sostanzioso, l’Arrosto cajun.
Cotto e mangiato: la ricetta della torta morbida alla marmellata
Cotto e Mangiato.
Ingredienti semplici e ricetta veloce per un dolce dalla sicura riuscita: la torta morbida alla marmellata direttamente dalla fortunata rubrica culinaria di Studio ApertoCotto e Mangiato, condotta dalla minore delle sorelle Parodi, Benedetta. Cotto e mangiato è ormai diventata un cult tanto che le ricette proposte al suo interno (ormai dalla fine del 2008) sono state raccolte nel libro omonimo pubblicato recentemente. Il segreto del suo successo? Sarà la simpatia della conduttrice, che incarna la ragazza della porta accanto o la semplicità delle ricette, o ancora l’ambiente intimo e familiare nel quale viene girata l’esecuzione dei piatti. Burro, zucchero e farina in parti uguali, 2 uova e marmellata a volontà e del gusto preferito: questo l’unico segreto di questo dolce dalla semplicità disarmante. La torta morbida alla marmellataè il dolce ideale per la colazione, può essere preparato in diverse varianti di gusto: con la marmellata all’arancia, alle fragole, alle ciliegie, o ancora ai mirtilli, o ai frutti di bosco, e non finisce quì. Infatti se avete voglia di dilettarvi in altre ricette della trasmissione, in basso troverete le 5 migliori ricette diCotto e Mangiato da provare assolutamente!