Verdura di stagione: gli Asparagi in Risotto

Gli Asparagi sono appena cominciati e già i mercati pullulano di moltissime varietà diverse. Qui dove abito io, in Emilia Romagna, ci sono due zone deputate alla produzione degli asparagi: una é verso Mesola dove si produce in prevalenza una varietà molto grossa ideale da fare alla griglia ed un’altra zona è quella di Altedo, nel bolognese, dove si trova sia l’asparagina sia l’asparago classico quello da fare lesso o in tortino. Insomma nei mercati é davvero una meraviglia, ci sono tutti i coltivatori diretti che arrivano con casse e casse di questa magnifica verdura da preparare in moltissimi modi diversi. La ricetta che vi propongo oggi é di un risotto da preparare con l’asparagina e con il pomodoro fresco. Si tratta di una preparazione leggermente diversa dal solito risotto in bianco perché prevede sia l’utilizzo del pomodoro da sugo sia l’aggiunta finale di un cucchiaio di Philadelfia che di una spruzzata di basilico fresco.

Linguine con le seppie

Oggi, ricetta di pasta con un buon condimento di pesce: le Linguine con le seppie! Più che buono, per i miei gusti, direi ottimo. Non è facile trovare delle seppioline fresche, ma quando le scovo tra le altre varietà di pesce sul bancone pieno di ghiaccio del pescivendolo, non posso resistere e le acquisto! Ho provato tante ricette a base di seppie, dal più tradizionale risotto al nero di seppie, alle seppioline in tegame ed il riso con le seppie.

L’altra sera, però, avevo invitato a cena degli ospiti alquanto voraci ed un pò impressionabili. Il nero di seppia, che colora gli alimenti di quel tetro colore nero-inchiostro, non era consigliabile. Altri piatti a base di seppie, se non accompagnati da pasta o riso, mi sono sembrati poco sostanziosi per gli stomaci dei miei invitati, così mi sono messo a cercare qualche ricetta! Sfoglia e risfoglia, fino a quando … trovata: le Linguine con le seppie!

Ricette veloci: insalata di finocchi e arance

Ricetta velocissima quella di oggi, sempre che di ricetta si possa parlare, dato che si tratta di mettere insieme in una ciotola arance, finocchi, cipolle e olive. Punto. Mi riferisco ad una delle mie insalate preferite e di sicuro quella perfetta di questo periodo: l’insalata di finocchi e arance. Tipica insalata siciliana, esiste in diverse varianti che prevedono la presenza o l’omissione di alcuni ingredienti. Io, per non farmi mancare niente, li metto tutti. Però la vera insalata di arance nasce senza i finocchi, con sola cipolla affettata sottilmente ed un filo d’olio. Io aggiungo anche le olive nere che trovo strepitose in questa insalata. Se non vi spaventa l’abbinamento frutta e ortaggi dovete assolutamente provarla. Si tratta di un piatto che si improvvisa in cinque minuti, è fresco, leggero, vi lascia un appagamento a cui è difficile resistere. Credo si sia capito che stravedo per questa insalata, ultimamente mi capita di prepararla 3-4 volte alla settimana.

Cena in 5 minuti: la Piadina al salmone

Pratiche, comode e fantasiose, le care e vecchie piadine sono sempre una grande risorsa per feste, aperitivi e pranzi o cene veloci. Cosa mi porto domani per il pranzo a lavoro? Una bella piadina arrotolata! Cosa posso preparare come antipasto per la cena di stasera? Dei gustosi rotolini con salmone e feta. Per cena ho voglia di qualcosa di diverso, non la solita pasta o la fettina di carne, ma cosa? Perché non una piadina con pancetta spinaci e frittatina. Questi sono solo una serie di esempi!

E se stasera avrete voglia di qualcosa di stuzzicante, veloce e rapido da preparare, che non vi costringa a mettere in mezzo piatti, bicchieri e posate, evitandovi il rituale dell’apparecchiare e sparecchiare, che piatto potrete cucinare? Ma ovvio, no! Una deliziosa Piadina al salmone. Come si prepara la Piadina al Salmone? Niente di più semplice, seguite le indicazioni e la cena sarà pronta in 5 minuti.

Ricette con le zucchine: la parmigiana con il ragù

Il titolo originario della ricetta, che fu preparata qualche anno fa alla Prova del cuoco da Anna Moroni, è zucchine alla mediterranea, in realtà altro non è che una specie di moussaka con le zucchine o, se vogliamo, una sorta di parmigiana con il ragù di carne. Sicuramente non si tratta di un piatto leggerissimo e neanche tanto semplice da preparare, non fosse altro che per i tempi di prepararazione, però una cosa è sicura: la parmigiana di zucchine con il ragù è un piatto che deve essere assolutamente provato, almeno una volta nella vita. Può essere considerato come un piatto della domenica, quello a cui si dedica l’intera mattina in cucina, quello da seguire amorevolmente durante tutte le fasi della preparazione, dal ragù, alla frittura delle zucchine, all’assemblaggio del piatto nella teglia. Ma alla fine vi renderete conto che ne vale la pena.

Come cucinare gli spaghetti

Seconda puntata del nostro viaggio nel mondo degli spaghetti. Ieri ci siamo dedicati a un po’ di storia, oggi invece parliamo della loro preparazione. Innanzi tutto, mettiamo l’acqua sul fuoco e prepariamoci a buttare la pasta!

Calcolare una media di 100gr di pasta a persona, se poi avete in programma un pasto sostanzioso chiaramente diminuite le quantità. Portate a ebollizione 1 litro d’acqua per ogni 100gr di pasta. Quando l’acqua bolle salatela. Per immergere gli spaghetti nell’acqua esiste un rituale ben preciso: prendete gli spaghetti, fatene un mazzo unico e teneteli con entrambe le mani, torcete il mazzo leggermente e gettate nella pentola. In questo modo gli spaghetti si apriranno a ventaglio e resteranno verticali e ben separati tra loro. Con un forchettone, meglio se di legno, girateli ogni 2 minuti per evitare che si attacchino.

Per decidere quando scolare la pasta non basatevi eccessivamente sulle indicazioni riportate sulle confezioni. Quei tempi sono puramente indicativi, la pasta, tutta, quella lunga e quella corta, deve essere scolata al dente, ovvero la consistenza deve essere cedevole sotto i denti ma la pasta deve mantenre sempre una certa resistenza. Regolatevi secondo il vostro gusto e quello dei vostri commensali, assaggiare è sempre la mossa migliore.

Il Banana Bread: come utilizzare il cioccolato delle uova

Volete fare una romantica sorpresa alla persona che amate preparandogli una buonissima colazione a letto, in  modo da poterlo coccolare per bene? avete ancora della cioccolata rimasta dalle uova di Pasqua? questa allora é la ricetta che fa per voi: il Banana Bread con gocce di cioccolato e noci. Si tratta di fatto di un pane dolce molto di moda nel mondo anglosassone, e a ragione perché é un dolce davvero molto buono ma anche piuttosto leggero seppur nutriente. Io qui ho inserito le noci, ma se volete farlo più leggero potete tranquillamente ometterle, oppure potete anche aggiungere una nota speziata con lo zenzero candito. Ma qui si va poi sui gusti personali. Considerate però che la ricetta base del Banana Bread, di cui poi esistono molte varianti, é ottima da utilizzare per la preparazione di ghiotte e nutrienti merende per i nostri bambini, ma anche per essere portata a dei pic-nic, oppure é eccellente come idea per i brunch domenicali!

Pesce e verdure al profumo di vino

Buonissimo e coloratissimo secondo piatto o piatto unico della lista delle ricette pesce, caratterizzato da una cottura leggera ma molto saporita, che conferisce al piatto aromi e profumi del tutto particolari: Pesce e verdure al profumo di vino. La cottura degli alimenti con i vino non è una pratica nuova in cucina, carni e pesce che sguazzano ubriachi in una pentola piana di vino è un procedimento comune in molte ricette. Basti pensare al pesce al vino o allo stracotto al Taurasi.

Nel Pesce e verdure al profumo di vino, il sapore del vino diventa lieve e delicato, lascia un breve sentore nella carne del pesce e si impadronisce dei tessuti delle verdure senza sopraffarne le delicate caratteristiche del gusto. Una cottura lenta e delicata, Pesce e verdure al profumo di vino si colorano insieme ed unite si insaporiscono creando un piatto molto allettante!

Cucinare con gli avanzi:la ricetta del semifreddo al croccante

Oggi vorrei iniziare la settimana dandovi un consiglio spassionato: ogni tanto vi suggerisco di fare un giretto nella vostra dispensa, di aprire quegli sportelli che rimangono sempre chiusi, di visitare quegli angoli in cui inziano a formarsi le ragnatele (vabbè, esageriamo…). Perchè? Per fare un punto, una sorta di inventario dei prodotti che avete in casa e non vi ricordate neanche della loro esistenza. Non vorrei che vi ritrovaste nella mia stessa situazione di ieri, quando, cercando non ricordo più cosa, mi sono imbattuta in questo pacchettino semiaperto ( a quattro, dico quattro mesi dal Natale) di torrone alle mandorle. “E quì si che è dura” , ho pensato: si tratta di utilizzare un prodotto non propriamente estivo e di impiegarlo per qualcosa che si adatti al periodo. “Sicuramente deve essere qualcosa di fresco”, ho pensato. Alla fine la scelta è ricaduta, complice anche della panna in scadenza, su un semifreddo al torrone. E sia!

I sovrani della dispensa: gli spaghetti!

Gli spaghetti. La pasta per eccellenza. I protagonisti di pranzi fastosi e cene speciali, di notturne incursioni in cucina e di improvvisazioni attingendo da frigo e dispensa. Ma da dove provengono? Come si cucinano? A cosa ci riferiamo quando parliamo di spaghetti?

Questa pasta, di orgine mongola o araba, ma forse anche cinese, arriva in Italia verso la metà del Settecento, apparendo inizialmente in Liguria, regione che trafficava di frequente con l’Oriente. La notorietà dello spaghetto esplode però in Campania, e si diffonde in tutto il mondo, grazie all’usanza partenopea di utilizzare il pomodoro (fresco e sugo) come condimento ideale per la pasta. Il nome spaghetti giunge però solo verso la metà dell’Ottocento, e sta ad indicare ogni tipo di pasta lunga e affusolata e deriva dalla somiglianza che questi tipi di pasta hanno con lo spago. Questo nuovo nome va ad affiancare quello di vermicelli, e ne diventa immediatamente sinonimo.

La semola di grano duro è la componente principale, mescolata con sale e acqua. Esistono però anche spaghetti preparati con farina di grano tenero, quella usata per fare il pane per intenderci, ma non c’è nemmeno bisogno di dirlo, chiaramente non reggono assolutamente il confronto!

Un piatto per una domenica piovosa: il Lombo di maiale all’inglese

Oggi, qui a Palermo, è una giornata grigia e piovosa. Gli stimoli per uscire da casa sono ben pochi, ed il tempo non invita di certo a fare quattro passi per strada. È la giornata ideale per rintanarsi in cucina e dedicarsi ad uno di quei piatti che ha bisogno di lunghi e lenti tempi di cottura o di preparazione.
Se non sbaglio, ho letto proprio qualche giorno fa, di una ricetta di questo tipo … ma si, ora ricordo era la ricetta del Lombo di maiale all’inglese!

Ecco, il Lombo di maiale all’inglese è proprio il piatto ideale per una giornata del genere, considerando, poi, che oggi è domenica, mi sembra ancora più appropriato per il tradizionale lauto pranzo domenicale. Il Lombo di maiale all’inglese è un piatto molto ricco, alla carne di maiale si aggiunge il formaggio, che si fonde suadente durante la cottura, ed il tutto è condito da un calorico sughetto. Spero di avervi incuriosito a sufficienza, ecco a voi la ricetta del Lombo di maiale all’inglese.

Un dessert light: Lo Yogurt in coppa con Frutta

Con la stagione più calda e assolata siamo alla ricerca di ricette leggere e nutrienti che ci facciano stare in forma senza rinunciare al gusto e alla golosità, ma esistono? a dire il vero non sempre ma talvolta si. Ad esempio se avete persone a cena o a pranzo e volete proporre un dessert bello e buono ma anche non particolarmente calorico allora potete ricorrere a questa buonissima coppa a base di yogurt. Naturalmente dovrete utilizzare uno yogurt intero e non dietetico, anche perché altrimenti che dessert sarebbe? vista la stagione potete utilizzare delle fragole, ma se non le avete o semplicemente non le avete trovate potete anche ricorrere a delle pesche sciroppate. Quando preparo queste coppe spesso ricorro allo yogurt alla vaniglia che é molto aromatico e che soprattutto abbinato ad un frutto leggermente acido come la fragola secondo me sta molto bene. Se poi volete anche aggiungere l’elemento croccante potete sbriciolare sopra alla vostra coppa delle mandorle o degli amaretti, a voi la scelta.

Piatti di primavera: l’Insalata di fave e calamaretti

Tempo di primavera, tempo di fave fresche! Un rito molto comune, almeno un tempo, nelle prime giornate soleggiate di primavera era quello di andare nelle case di campagna, o comunque all’aria aperta, e per colazione, o meglio come antipasto, prendere un baccello di fave, aprirlo con calma, estrarne una fava e gustarla accompagnandola ad un pezzetto di pecorino ed ammorbidire il tutto con un generoso bicchiere di vino. Oggi, tempi e ritmi di vita sono cambiati, e non si ha più la possibilità di dedicarsi, con la dovuta tranquillità, a questo tipo di rituali stagionali.

Ma, per non venir meno alla tradizione, possiamo gustare comodamente nelle tavole di casa nostra l’insalata di fave e piselli o un bel piatto di pasta fave e cozze, o più semplicemente delle fave in umido. Se volete provare qualcosa di nuovo, vi suggerisco l’Insalata di fave e calamaretti. Freschissimo piatto primaverile, profumato e colorato, rallegra l’animo solo a vederlo, questo è lo spirito dell’ l’Insalata di fave e calamaretti. Buona preparazione!