Oggi ho pensato a un secondo senza glutine che potrebbe stuzzicare la vostra voglia di mettervi ai fornelli. Viste le temperature basse e il maltempo che c’è in questi giorni vi consiglio di restare a casa e preparare un buonissimo agnello con i pomodori. Qualche giorno fa vi abbiamo consigliato come cucinare l’abbacchio con le patate oggi invece vi suggerirò come fare per preparare un gustoso agnello con i pomodori. E’ importante che abbiate un po’ di tempo a vostra disposizione perché la ricetta richiede un po’ di pazienza e qualche minuto in più del solito.
Un’idea per il menù della vigilia, i tagliolini con gli scampi e pesto al cartoccio
Buon lunedì, spero che questa settimana vada al meglio per tutti. Il mio fine settimana è iniziato con una cena da amici proprio il venerdì. La padrona di casa, una carissima amica di famiglia, ci ha preparato un primo piatto da leccarsi i baffi: i tagliolini agli scampi con pesto al cartoccio. Vi dirò che io, che non sono proprio una gran mangiona, ho fatto il bis. Ho pensato che questo primo a base di pesce sarebbe perfetto da servire durante la cena della vigilia, ed allora ecco che per voi, e solo per voi, mi sono fatta dare la ricetta e l’ho già provata ieri!
Allora, dovremo procurarci un chilo di scampi, due cipolle, del vino bianco, della salsa di pomodoro e del pesto, meglio se fatto in casa (io ne ho una discreta scorta in freezeer, preparato durante l’estate che mi basta fino alla prossima). Per la preparazione dei tagliolini agli scampi e pesto al cartoccio, dovrete innanzitutto stufare le cipolle tagliate molto sottilmente in una padella, aggiungere gli scampi, farli rosolare, sfumare con il vino bianco, aggiungere la salsa e salare e pepare. Cuocere i tagliolini, condirli con gli scampi, versarli in una, o più pirofile, ricoperta di carta da forno o di alluminio, adagiare sopra un cucchiaio raso di pesto, spolverare con del basilico o del prezzemolo finemente tritato e richiuderlo su se stesso.
Ricette per dolci decorazioni: le creme di burro
Abbiamo parlato tante volte del fondente di zucchero, sappiamo perfettamente che i metodi per decorare velocemente i nostri dolci sono semplicemente quelli di acquistare delle glasse o delle preparazioni pronte e semi-pronte per decorazioni, e a volte basta davvero solo un po’ di panna montata completata da fragole, nocciole e confettini e chi più ne più ne metta, ed ecco un dolce non solo buonissimo ma anche bellissimo!
Se vogliamo però crescere in cucina dobbiamo per forza imparare a rendere speciali le nostre torte, decorandole con creme e glasse preparate con le nostre mani esperte da provette pasticciere. Ecco due ricette allora per due creme di burro davvero deliziose e perfette per torte, muffin, cupcake e quant’altro!
Crema di burro alla vaniglia
Ingredienti per circa 500-600 gr. di crema di burro alla vaniglia: burro a temperatura ambiente gr. 200; zucchero a velo gr. 800; panna da montare gr. 120; 2 cucchiaini di estratto di vaniglia.
Mescolate il burro con 400 gr. di zucchero a velo, utilizzando uno sbattitore o il robot da cucina, per 30 secondi. Aggiungete la panna montata e l’estratto di vaniglia, quindi mescolate per 4 minuti a velocità media, fino a quando otterrete un composto omogeneo e cremoso. Unite un po’ alla volta il resto dello zucchero a velo, sbattendo dopo ogni aggiunta. Una volta finito lo zucchero continuate a sbattere fino a quando la glassa raggiungerà la giusta consistenza, quella che permetterà che venga stesa facilmente. La crema di burro alla vaniglia può essere utilizzata immediatamente, oppure conservata fino a 3 giorni in una scatola chiusa ermeticamente, a temperatura ambiente. Questa crema può essere colorata con del colorante alimentare, che aggiungere come ultimo ingrediente, nella quantità che vi permetterà di ottenere il colore desiderato.
Crema di Lenticchie Rosse e Carote, per una cena etnica in compagnia.
Eccoci ancora con un primo tutto vegetariano e speziato. Questa crema di lenticchie rosse e carote é perfetta per chi ama sperimentare in cucina, sia dal lato del “cuoco” sia dal lato del commensale. Si tratta infatti di una vellutata allo stesso tempo dolce e leggermente piccante, davvero molto buona ed anche molto bella da vedere. Certo dovrete inserirla in un menù in cui magari si provano anche dei piatti etnici ma comunque delicati, pertanto dovrete scegliere bene i vostri commensali. Io vi consiglierei di far seguire a questa deliziosa crema un bella tajine di pollo e poi magari dei felafel e di chiudere con un syllabub, oppure se é troppo allora optate per una torta al cioccolato magari di quelle senza farina che vanno bene anche per i celiaci. Anzi credo che l’intero menù possa andare bene anche per i celiaci ma non per i vegetariani, ma basterà sostituire la tajine di pollo con una a base di verdure.
Mousse prosciutto e ricotta con il bimby
Pizza de Natà. Il dolce marchigiano del Natale con le noci.
Ancora un dolce per il Natale, questa volta proveniente dalle Marche. Già alla fine di novembre le piazze e i vicoli dei centri storici marchigiani iniziano ad animarsi e abbellirsi in vista del Natale e, anche se il freddo si fa più pungente, le luci e le musiche invitano ad uscire.
Le Marche sono la regione ideale per andare alla scoperta di tradizioni e sapori perduti, anche se per la verità questa regione non è stata del tutto contaminata dai ritmi frenetici che sono propri delle realtà metropolitane.
Contrariamente a quanto accade in altre regioni dove a prevalere sono pochi importanti piatti se non addirittura uno solo, le Marche anche sotto il profilo gastronomico sono una terra molto variegata dove ogni territorio ha la sua specialità, la sua tipicità, quel prodotto particolare pronto a colpire le papille gustative e ad estasiare il vostro palato. La pizza de Natà è un dolce natalizio tradizionale dell’entroterra marchigiano, specchio della civiltà contadina presso cui è nato e fatto con gli ingredienti che la terra offre. Non è altro che pasta di pane arricchita con vari ingredienti, come noci, nocciole, mandorle, uvetta, scorza di limone ed arancio, fichi secchi, eventualmente anche cioccolato tritato, e a cui viene aggiunto poco olio d’oliva.
Gli ingredienti vengono uniti direttamente all’impasto prima di porlo a lievitare su una teglia ben oliata; successivamente, quando la massa è ben lievitata, la si cuoce in forno.
Un primo per natale, le pappardelle all’anatra
Un altro primo pensato per il pranzo di natale. Un piatto di pappardelle all’anatra. Per me ammetto che sia un piatto un pò insolito dato che in famiglia non consumiamo quasi mai l’anatra. Ma so che ci sono degli estimatori ed allora ho pensato di proporvele. Le pappardelle all’anatra costituiscono un secondo molto gustoso ed il condimento a base di anatra è un degno sostituto dei soliti ragù di manzo o di pollo. Ogni tanto bisogna pur variare, no?
Bene, per la preparazione delle pappardelle all’anatra vi serviranno delle pappardelle fresche all’uovo ed un’anatra, del succo e della scorza di arancia, e del gran marnier, più odori vari. La preparazione di questo piatto inizia circa un giorno prima di portarlo in tavola, ma non vi preoccupate, si tratterà solamente di mettere a macerare l’anatra disossata in una ciotola con del gran marnier e del succo e scorza di arancia, per un giorno intero, in modo che la carne abbia modo di insaporirsi adeguatamente. Trascorso il tempo indicato si potrà procedere alla cottura dell’anatra seguendo le istruzioni riportate nella ricetta sotto.
I ricciarelli di Siena, i tradizionali biscotti del Natale in Toscana.
A Natale i biscotti golosi e i cioccolatini sono una vera tradizione per preparare dei dolci doni da regalare ad amici e parenti. Decidete quali biscotti natalizi volete preparare, procuratevi tutti gli ingredienti, e preparateli per tempo; magari organizzatevi e radunate le amiche per dei divertenti pomeriggi di pasticceria, in cui potrete coinvolgere anche i bambini; infatti ci sono tante cose che possono fare anche loro. Quella di oggi è la ricetta dei Ricciarelli di Siena, un dolce tipico del Natale in Toscana a base di mandorle, zucchero e albume d’uovo. Nati nel XIV secolo nelle corti toscane, seguendo antiche origini orientali, si sono poi evoluti in varianti arricchite con cioccolato in superficie. La leggenda narra che fu un senese, tale Ricciardetto Della Gherardesca, ad introdurre questi biscotti, al ritorno dalle crociate, nel suo castello vicino a Volterra. Vengono lavorati tradizionalmente con la macina e lasciati riposare due giorni prima di cucinarli. Attualmente sono apprezzati soprattutto come dolce natalizio. Si consumano accompagnati da vini da dessert, in particolare con il Moscadello di Montalcino Vendemmia Tardiva e con il classico Vin Santo toscano. La ricetta che vi propongo è abbastanza complicata e richiede un bel po’ di attenzione e di precisione nella preparazione. Di questa ricetta esistono anche delle varianti più semplici ma secondo me il risultato non è ottimo. Nei ricciarelli, per renderli più porosi e quindi più leggeri, si aggiunge l’ammoniaca per dolci che potete reperire nei supermercati o nei negozi che vendono articoli per dolci.
Ricette senza glutine, pasta con patate e melanzane alla calabrese
La ricetta che ho deciso di preparare oggi con voi è quella della pasta con patate e melanzane. L’avete mai assaggiata? E’ un piatto che in Calabria si mangia molto spesso ed è molto ma molto buono! La variante che prepareremo noi oggi prevede l’utilizzo della pasta senza glutine. Per tutto il resto sarà il tipico primo che potrete mangiare a casa di una bravissima cuoca calabrese. Una sorta di ricetta della nonna, in effetti io ad esempio, la richiedo su ordinanzione alla mia, ogni volta che torno a casa per le vacanze. Un piatto davvero gustoso e a essere sinceri anche un pochino pesante se esagerate magari con il pecorino e con le patate. Siamo pronti per prepararla? Spero che abbiate già l’acquolina in bocca.
Un secondo di pesce per la Vigilia, le cozze con la mollica
Un secondo molto sfizioso quello di oggi, le cozze con la mollica. Si tratta di un piatto da poter proporre durante la vigilia di natale come secondo. Documentandomi in occasione della pubblicazione di questa ricetta ho scoperto una cosa, il vero nome delle cozze non è quello per cui le conosciamo tutti, ma mitilo. E’ uno dei frutti di mare più saporiti, è ricca di ferro e contiene un ridotto contenuto di grassi. Bella soddisfazione per me che quando mi capita ne faccio certe scorpacciate!
Per la preparazione delle cozze con la mollica, le quali sono facilissime da preparare, vi serviranno due chili di cozze, peso comprensivo dei gusci però. Infatti dovranno essere cotte in una padella a fiamma alta con olio ed uno spicchio di aglio fino a che non si saranno aperte. A questo punto le cozze dovranno essere messe in una ciotola e, successivamente, insaporite sul fuoco per un paio di minuti con aglio tritato ed olio. Ma nel frattempo si dovrà preparare il condimento a base di mollica, e cioè fare dorare nell’olio il pane grattato e una volta cotto si dovrà mescolare con del prezzemolo tritato finemente.
La ricetta della fonduta con il bimby
La fonduta è un piatto tipico del nord d’Italia e più precisamente della valle d’Aosta e del Piemonte, un piatto a base di semplice ma gustosissimo formaggio fuso e se prendiamo come esempio la fonduta di queste zone la presenza della fontina DOP è d’obbligo.
La fonduta è un piatto piuttosto sostanzioso che di solito viene accompagnato da semplici crostini di pane proprio per esaltare il sapore dei formaggi. Il segreto per preparare un’ottima fonduta è quello di far fondere il formaggio per bene facendogli prendere la giusta consistenza ed evitando soprattutto che si formino grumi e per fare questo bisogna mescolare in continuazione e far si che il formaggio abbia una consistenza nè troppo fluida nè troppo solida.
Il compito non è semplice ma se avete il bimby in casa vedrete che sarà facilissimo perchè sarà il vostro robot a pensare a tutto e soprattutto a mescolare continuamente e a cucinare un’ottima fonduta.
Un antipasto per il menù della vigilia, i tortini di scarola
Le cene festive, si sa, sono note per il fatto che ci si alzi da tavola insolitamente sazi (per usare un eufemismo). Si approfitta di tutte le portate che normalmente magari non si è soliti mangiare, almeno non tutte insieme. Quello che personalmente mi frega di solito sono gli antipasti. Troppo stuzzicanti e troppa voglia di provarli tutti per riuscire a rinunciare a qualcuno pur di lasciare lo spazio al resto.
E così tra gli antipasti da inserire nel menù della vigilia di natale entrano di diritto i tortini di scarola. In pratica la celebre torta (o più comunemente nota come pizza) di scarola ma in versione tortino e con una base di pasta sfoglia. Anche questo antipasto è molto veloce da preparare considerato che potete utilizzare la pasta sfoglia già pronta. E con il minimo sforzo potrete preparare un antipasto sfizioso come i tortini di scarola, ed avere il tempo per dedicarvi anche alla preparazione del menù natalizio completo.
Il cappone ripieno. Un secondo piatto lombardo per il Natale.
Uno dei piatti natalizi più classici, il cappone è il risultato di una millenaria tradizione di allevamento avicolo. La castrazione dei galli era conosciuta e praticata già in età classica, probabilmente a causa delle difficoltà riscontrate nel tenere più galli nello stesso pollaio e della relativa “improduttività” di una situazione simile: la carne del gallo infatti tende a diventare dura, mentre quella del cappone resta tenera e saporita. Si dice che nella città di Roma si usasse castrare i galli per aggirare una legge che impediva di allevare le galline all’interno delle case. Nel corso dei secoli, tuttavia, venne percepito sempre meno come “ripiego” e sempre più come una prelibatezza culinaria, tanto da diventare un prestigioso regalo da elargire anche a persone di rango (famosi sono i “quattro capponi” che Renzo porta all’avvocato Azzeccagarbugli nei Promessi Sposi). Il cappone è un alimento tipico delle festività natalizie. Si utilizza per cucinare il brodo per i tortellini emiliani e per i natalini liguri. Si prepara in molte regioni d’Italia arrostito, al forno oppure bollito e ripieno. Insomma quella del cappone è una carne versatile, che si presta ad un gran numero di ricette. La normativa europea impone che il cappone abbia almeno 140 giorni di vita e sia stato castrato almeno 70 giorni prima della vendita. Se volete evitarvi la fatica di disossarlo e privarlo delle interiora, acquistatelo già pronto dal macellaio, in modo che l’unica vostra incombenza sia quella di cucinarlo per bene. Servito durante il pranzo di Natale, sarà un’ottima alternativa al tacchino ripieno.
Ricette senza glutine, torta al cioccolato con le pere
Cosa possiamo preparare oggi di buono? Una deliziosa torta al cioccolato con le pere. La ricetta che ho in mente oggi prevede l’utilizzo della farina di riso; prepareremo infatti un dolce senza glutine. Una torta genuina che andrà bene per la merenda o la colazione e potrà essere gustata da chi ha questo tipo di intolleranza. Un dolce fatto in casa facile da preparare e buonissimo. Pochi semplici ingredienti per un risultato che sicuramente vi darà grandi soddisfazioni. Cioccolato e pere un accostamento che delizierà il vostro palato. Nella morbidezza della torta ritroverete i pezzettini di pera che assaporerete con piacere.