La torta di nocciole con crema allo zabaione, il dolce piemontese del Natale

Come ogni fine settimana oggi parliamo dei dolci del Natale. Durante le festività natalizie mangiare qualche dolce in più è normale e accanto al classico pandoro o al panettone, che anche se tipici,sono ormai un po’ scontati, a tavola si possono servire dei dolci più particolari, ripescati dalla tradizione, per stupire i commensali a fine pasto. Quella di oggi è la ricetta della torta di nocciole del Piemonte accompagnata da una bella cucchiaiata di zabaione, preferibilmente al Moscato d’Asti. La torta di nocciole che vediamo oggi è una ricetta che fa parte dell’antica tradizione della cucina piemontese, è molto semplice da preparare e non avrete alcuna difficoltà. Il punto cruciale di questa ricetta sta nel tostare le nocciole che non devon o assolutamente bruciarsi quindi dovete stare attenti e non dimenticarle in forno, appena sentite la casa inondarsi di un profumino delizioso andate subito nei pressi nel forno perchè le nocciole sono quasi pronte. Provate anche voi questa ricetta e mi raccomando, migliori sono le nocciole, migliore sarà la torta! La nocciola del Piemonte è un prodotto IGP di cui conosciamo bene le eccellenti caratteristiche. Se siete piemontesi per voi sarà più facile reperire le cosiddette “tonde delle Langhe”, altrimenti potete utilizzare le nocciole che vi sarà più semplice reperire. Io sono siciliana e le mie torte contengono sempre le nocciole dell’Etna. Questa torta si serve tradizionalmente accompagnata dallo zabaione, che è una delle creme più classiche e apprezzate e che viene preparato sbattendo a lungo tuorli d’uovo e zucchero,  e poi viene arricchito generalmente con Moscato d’Asti e cotto a bagnomaria fino a quando non diventa denso e spumoso. La ricetta dello zabaione la trovate in fondo.

Idee per il menù di natale, la crema di melanzane

Continuano ancora le nostre proposte per natale. Oggi ho pensato di proporvi una crema salata diversa dal solito, vegetariana, e adatta ad essere proposta nel menù di natale: la crema di melanzane. La crema di melanzane altro non è che una cremina a base di melanzane, aglio, olio, sale e pepe, da servire o in singole coppette, oppure spalmato sopra tartine o bruschette, o ancora può costituire il ripieno dei vol au vent.

Come vedete la crema di melanzane costituisce un prodotto alimentare dai molteplici utilizzi in cucina, vi tornerà utile anche accompagnato a diversi altri tipi di patè o creme salate. Ma vediamo come si prepara nel dettaglio la crema di melanzane: dopo averle lavate si tagliano in due e si praticano tante incisioni, a mo di griglia nella polpa di ognuna. All’interno dei tagli ottenuti si posizionano delle lamelle di aglio si salano e si cospargono di olio. A questo punto sarà la volta della cottura in forno, quindi si trasferiscono su una teglia ricoperta di carta da forno e si fanno cuocere a circa 200 C° per 40 minuti.

Challa, la migliore ricetta per preparare il pane del sabato

La scorsa settimana la mia amica Micol si è dilettata nella preparazione del pane del Sabato, la challa. Voleva preparare qualcosa di diverso per la cena e non aveva voglia di comprare quelle confezionate e così si è messa all’opera, pensava che non le riuscissero bene ma come potete solo vedere dalle foto il risultato è stato ottimo!

La challa è il pane tradizionale ebraico preparato in occasione dello Shabbat (Sabato), è generalmente a forma di treccia e sulla tavola ne vengono presentati due a rappresentare la doppia porzione di manna che il Signore elargiva agli ebrei nel deserto alla vigilia del sabato e delle feste più importanti. La preparazione della challa avviene senza burro o derivati del latte ma solo con olio, questo per rispettare le regole della kasherut secondo le quali non è possibile associare, e quindi mangiare nello stesso pasto, alimenti a base di carne con alimenti a base di latte.

Baccalà con i peperoni cruschi, la specialità lucana del Natale

Il baccalà con i peperoni cruschi è una ricetta tradizionale della Basilicata, perfetta per essere preparata al tempo della vigilia o del pranzo di Natale. Si tratta di una preparazione molto saporita caratterizzata dal il contrasto tra il croccante dei peperoni cruschi (si tratta di peperoni dolci seccati al sole, prodotto tipico lucano) ed il morbido e sapido del baccala’, ed è anche cromaticamente molto invitante, con il forte contrasto tra il rosso ed il bianco. Il baccalà è il protagonista indiscusso delle pietanze di pesce della cucina lucana. Costoso ma di facile conservazione, il baccalà rappresentava il piatto speciale per le feste o le particolari ricorrenze. I peperoni secchi invece, detti “cruschi”, sono una delle specialità della Basilicata, e sono normali peperoni rossi essiccati. I migliori si trovano nella zona di Senise dove vengono raccolti, infilati a collana con un filo di cotone doppio chiamato ’nzerta e lasciati asciugare al sole. I peperoni “cruschi” conferiscono ai piatti un sapore molto particolare, dal retrogusto amarognolo, che sorprende chi li gusta per la prima volta. Oltre che secchi questi peperoni si possono consumare freschi. Mentre, ridotti in polvere, sono utilizzati per insaporire alcuni tipi di formaggi e salumi di produzione locale. Questa ricetta è molto conosciuta, anche il Cucchiaio d’Argento la cita tra le ricette regionali. E’ semplicissima e veloce, ma gustosissima. L’unica piccola difficoltà sta nella frittura dei peperoni cruschi che devono diventare colorati e croccanti ma non devono assolutamente bruciarsi. Purtroppo però per ottenere questo risultato c’è bisogno di un pizzico di attenzione in più.

Ricette senza glutine, besciamella fatta in casa

La besciamella che troviamo al supermercato molto spesso contiene del glutine. Come si può fare per preparare la besciamella in casa? Leggendo la nostra ricetta scoprirete dei consigli utile per preparare questa gustosissima salsa da soli. Potrete così utilizzarla per condire le lasagne, le crepes e qualsiasi altro piatto che vorrete preparare. Ad esempio potrete utilizzarla anche per granitare carne e verdura. Con un po’ di pazienza riuscirete a preparare una buonissima besciamella fatta in casa senza glutine. Per questo motivo sarà necessario essere muniti di una farina che non contenga il glutine: può andare bene quella di mais o quella di riso.

Un secondo per la vigilia, i gamberi in guazzetto

Ogni volta che penso a questa ricetta me la rido di brutto. Infatti i gamberi in guazzetto sono legati ad un episodio familiare molto divertente. Si da il caso che abbia un cugino toscano che si diletti ogni tanto, e solo con alcune ricette, in cucina. Ebbene lui è famoso in famiglia per i suoi gamberi in guazzetto.

Una volta però avendoli preparati in occasione di una cena di natale in famiglia, deve avere abbondato con il pepe, e tutti, e dico tutti gli invitati (me compresa) sono diventati rossi e non la smettevano di tossire, il bello è che non volendo farlo rimanere male ci sforzavamo facendo buon viso a cattivo gioco. I gamberi in guazzetto preparati come si deve, e cioè con una dose adeguata di pepe, sono buonissimi e costituiscono un secondo perfetto per la cena della vigilia di natale. Si mangiano indiscutibilmente con le mani ed è impossibile non leccarsi le dita.

Un’idea per i compleanni: le minitorte!

Per quanto mi riguarda, non avendo ancora bambini, le torte che mi sono ritrovata a preparare per i compleanni sono sempre molto semplici, alla fine basta conoscere i gusti del fidanzato o dell’amica del cuore ed ecco che tra torte al cioccolato, crostate di frutta, panna, nutella e quant’altro possiamo dar vita a delle preparazioni che comunque risulteranno perfette! Questo però non vuol dire che un’idea sfiziosa non possa venir fuori anche per i compleanni dei grandi, infatti le feste di compleanno più carine sono e meglio è per tutti!

Se avete dei bambini chiaramente potete sbizzarrirvi in ogni modo con le decorazioni, ma provate anche ad immaginare una bella festa con queste minitorte al centro della tavola, e perchè no, anche per il vostro compleanno, così oltre agli auguri vi arriveranno anche i complimenti per i dolcetti, per l’idea originale e per la bontà della preparazione!

Il Risotto alla ricotta e finocchi, un primo piatto autunnale tutto vegetariano

A casa nostra i risotti sono molto apprezzati, li mangiamo tutti sia mia figlia che mio marito ed anche i nostri ospiti li gradiscono enormemente. Quindi sono sempre alla ricerca di nuovi abbinamenti su come proporli e di recente ho provato questa combinazione di ricotta e finocchio che mi é piaciuta moltissimo. Infatti in autunno i finocchi abbondano, tra l’altro proprio perché sono di stagione si trovano anche a buon mercato, inoltre fanno anche bene e per di più sono buoni pertanto conviene davvero utilizzarli in diverse preparazioni! e così eccoci alla nostra ricetta semplice e gustosa, forse anche veloce ma il risotto ha l’enorme inconveniente che va preparato espresso e pertanto non potete godervi l’aperitivo insieme ai vostri ospiti ma dovrete stare in cucina a rimestare appunto. Ma vedrete che ne varrà la pena perché il sapore di questo piatto é fenomenale: infatti la morbidezza della ricotta si sposa alla perfezione con l’aroma pungente del finocchio.

Il friccò all’eugubina, un piatto tradizionale del Natale in Umbria

Sarà perchè in Umbria nacque San Francesco (che ricordiamo è l’inventore del Presepe nella forma che noi tutti conosciamo), sarà perchè qui da sempre si vive una spiritualità diffusa, sarà per l’aria che si respira, ad ogni modo è difficile trovare un’altra regione in cui sia tanto sentita la tradizione del Natale. Il Pranzo di Natale in particolare, per i veri tradizionalisti è uno dei momenti più attesi dell’anno. Infatti in questa occasione si riuniscono le famiglie e si cucina a volte anche per giorni, per presentare in tavola i piatti della tradizione, che a volte si mescolano dando vita in ogni casa a un menu particolare, straordinario, composto da varie portate. Molte delle portate che si cucinano a Natale sono piatti tradizionali delle regioni italiane, che in occasione del Natale arrivano sulle tavole a testimoniare che le buone abitudini a tavola non sono state dimenticate. La ricetta di oggi proviene da Gubbio ed è un piatto tipico della tradizione culinaria di questa città, che spesso viene proposto come secondo piatto durante il pranzo di Natale. Si tratta di una preparazone di carne o misto di carni cotte in tegame di coccio, tipica di Gubbio, che somiglia molto ad un misto di carni alla cacciatora. Si possono usare il pollo, il coniglio, l’anatra, l’agnello, il tacchino, la faraona, il manzo. Si serve con la crescia cotta sul panaro o con la torta al Testo.

Ricette senza glutine, un contorno di asparagi in salsa di avocado

Vi piacciono gli asparagi? Se questa amate questa verdura troverete sicuramente molto interessante la ricetta che oggi abbiamo scelto per voi. Prepareremo infatti un contorno a base di asparagi e avocado. Una ricetta senza glutine: asparagi in salsa di avocado. Un contorno veloce da preparare che ben si abbina con un secondo di carne. In pochi minuti preparerete un piatto che potrà andare bene anche come antipasto. Pochi semplici ingredienti per un piatto dal sapore forte grazie alla presenza avocado. Potrete fare anche dei crostini con la salsa da abbinare al contorno. In questo caso però fatene una quantità maggiore.

Un contorno per la vigilia di natale, l’insalata di arance e avocado

Ecco per voi la ricetta (se così si può definire) di un’insalata velocissima e molto, molto fresca e sfiziosa ideale da proporre come contorno nel menù della cena della vigilia di natale 2010. Si tratta dell’insalata di arance e avocado, a mio avviso perfetta per una cena a base di pesce, perchè rinfrescante e leggera. La preparazione di questa insalata è di una facilità imbarazzante, si tratterà solo di pelare a vivo le arance, di pelare gli avocado, di tagliarli a cubetti e di ridurre in rondelle sottili i cipollotti freschi.

Versare tutti gli ingredienti in una ciotola, e condirli con olio extra vergine di oliva ed un pizzico di sale. Se vi va potete aggiungere anche del pepe, sempre se di vostro gradimento. Vi consiglio, nella scelta degli avocado, di optare per dei frutti non troppo maturi perchè andrebbero a spappolarsi, ma neanche troppo acerbi perchè il sapore dell’insalata ne risentirebbe. Fatevi consigliare dal fruttivendolo di fiducia ed andrete sul sicuro.

La torta al limone

Questa torta al limone è piuttosto classica e veloce e, a differenza di molte torte al limone che hanno una base simile alla frolla, più croccante e presuppongono quasi sempre una crema al limone a completare l’opera, questo dolce invece racchiude nella sua morbida consistenza, da torta da colazione, l’aroma del limone. sarete poi voi a decidere se arricchire o meno la vostra torta, che altrimenti si presenterà perfetta così, semplice, soffice e delicata.

Tagliatelle al Ragù si ma con lo spezzatino, un piatto unico perfetto per i bambini.


Gli americani ci hanno da sempre dato come gli autori di un piatto che in Italia in realtà non si mangia affatto ovvero “gli spaghetti con le polpette”. Quello che si mangia nel nostro Bel Paese sono le tagliatelle o fettuccine al ragù e a seconda della regione in cui ti trovi le preparano in modo sempre diverso. Infatti a Bologna il ragù é con la carne tritata invece a Napoli é con la carne intera. Mia nonna invece che é originaria dell’alto Lazio me le preparava con lo spezzatino. Siccome lei era una donna che lavorava e cresceva contemporaneamente 2 nipoti doveva necessariamente contrarre i tempi dedicati alla cucina, così preparava dei gran pentoloni di spezzatino delizioso e poi con quello stesso sugo ci condiva anche la pasta: quello che otteneva era un pasto completo, buono e sano con il minimo sforzo, geniale non trovate?!allora ecco che vi propongo la sua ricetta che può davvero tornare utile in qualunque occasione.

Dal Piemonte gli agnolotti al plin, il primo del Natale 2010

Gli agnolotti piemontesi sono una specialità di pasta ripiena tradizionale del Piemonte, e in particolare, della zona del Monferrato, nelle province di Alessandria e Asti. Esistono diverse varianti degli agnolotti, tra cui gli agnolotti pavesi, che si differenziano per il ripieno, che è a base di arrosto. L’origine del nome è incerta: la tradizione popolare identifica in un cuoco monferrino di nome Angiolino, detto Angelot la formulazione della ricetta; in seguito la specialità di Angelot sarebbe diventata l’attuale Agnolotto. La forma tradizionale è quadrata, con il ripieno racchiuso da due sfoglie di pasta all’uovo. La caratteristica principale dell’agnolotto piemontese rispetto alle altre specialità di pasta ripiena del resto d’Italia è l’utilizzo di carne arrosto per il ripieno. Caratteristici della zona delle Langhe e del Monferrato sono gli agnolotti al plin, che sono di dimensioni minuscole e dalla caratteristica forma a barchetta con ripieno di sola carne.
Naturalmente, in ogni zona la ricetta degli agnolotti è diversa e il ripieno viene preparato in modi differenti: nel Monferrato e nel Torinese il ripieno è costituito solamente da carni di maiale e vitello arrosto con l’aggiunta di cervella, nel basso Canavese si aggiungono anche la verza e la salsiccia, nel Tortonese e nell’Alessandrino infine, il ripieno è costituito da uno stracotto di carne bovina al vino e gli agnolotti saranno poi conditi con il sugo scaturito dalla preparazione dello stracotto. Anticamente gli agnolotti venivano conditi con un sugo a base di carne e verdure mentre al giorno d’oggi si preferisce un condimento più semplice a base di burro e salvia oppure di ragù. C’è anche chi li gusta conditi con la Barbera.