Tegole valdostane e Caffè mandolà. Un dolce perfetto per concludere il pranzo di Natale.

I biscotti si sa, sono i protagonisti del Natale. In tutte le regioni italiane c’è una ricetta speciale, di  biscotti tipici delle feste, da mangiare in compagnia di parenti e amici dopo il pranzo di Natale, magari accompagnati dal caffè o da un bicchierino di liquore per i grandi. I biscotti piacciono a tutti, accontentano anche i bambini specie se sono decorati e colorati e non sono pesanti, specie se consideriamo che i pranzi di Natale sono occasioni in cui generalmente si fa il pieno di grassi e calorie. Quella che vi propongo oggi è la ricetta delle tegole valdostane, un biscotto sottile, a base di mandorle e albume d’uovo, la cui forma ricorda quella tipica delle tegole delle case valdostane, appena ricurve. Questi dolci sono relativamente antichi. La tradizione vuole che siano stati inventati intorno agli anni Trenta, quando alcuni pasticceri di origine valdostana andarono in Normandia e scoprirono questi squisiti biscotti. Furono colpiti dal buon sapore delle tegole e siccome richiamavono nella forma proprio le tegole della Valle d’Aosta, decisero di produrle nei laboratori di Aosta. Le tegole ottennero un grande successo e da allora entrarono nel patrimonio culinario valdostano. Questi biscotti, che sono molto secchi e croccanti, si accompagnano generalmente al caffè mandolà. Si tratta di un caffè molto lungo al quale si aggiungono il burro e le mandorle tritate. Dopo una leggera bollitura si serve in tavola per accompagnare i biscotti. Il risultato è un dolce perfetto per completare un pasto e per accontentare anche chi, a fine pasto, non sa proprio rinunciare al piacere di un buon caffè. La ricetta nel dettaglio del Caffè mandolà la trovate in fondo.

Secondi di natale, bocconcini di maiale al pepe verde

Se siete alla ricerca di un secondo di carne da inserire nel menù natalizio, vi consiglio i bocconcini di maiale al pepe verde, un piatto estremamente gustoso ed invitante che farà la felicità di chi ama questo tipo di carne.  I bocconcini di maiale al pepe verde sono molto gustosi ed hanno un sapore intenso. Daltronde non potrebbe essere altrimenti vista la lista degli ingredienti previsti nella ricetta: maiale e pepe verde in primis, panna, senape, rosmarino e brandy, il tutto a fondersi in una salsina cremosa ed avvolgente che accompagna i nostri bocconcini.

Il pepe verde, ricavato da una pianta asiatica, è una spezia molto utilizzata in cucina, con il filetto costituisce un abbinamento ideale. Il pepe verde, se fatto fermentare, diventa il conosciutissmo pepe nero, mentre fatto maturare del tutto, si trasforma in quello bianco. Ma veniamo alla preparazione dei nostri bocconcini di maiale al pepe verde: innanzitutto i bocconcini di carne vanno fatti rosolare in una padella con il burro, il pepe verde ed il rosmarino. Una volta ben cotti, (è importante farli cuocere bene) vanno tenuti da parte al coperto.

Buona e calda: la Vellutata di patate

Aria di Natale, voglia di stare in casa con i propri familiari ed affetti, voglia di qualcosa di caldo sia per spezzare il pomeriggio che per ristorarsi la sera! Per il pomeriggio si può scegliere tra una consistente tazzona di cioccolata calda o un delicato o, magari, un bel caffè lungo stile americano. La sera, quando sta per giungere il momento di andare a tavola, la scelta diventa un po’ più complessa. Tra zuppe, creme, minestre e vellutatedecidersi diventa un po’ più difficile!

Zuppa di lenticchie, crema di carciofi, minestra di ceci e sparacelli o vellutata di zucca e porri … e questi sono solo dei singoli esempi per ogni tipo di portata calda che possiamo preparare! Come possiamo procedere alla scelta? Individuando, prima di tutto, l’ingrediente principale che abbiamo voglia di assaporare e poi scegliendo la ricetta. In questo modo, proprio l’altra sera, in un cospicuo gruppo di persone, siamo riusciti a metterci d’accordo. La decisione finale? La Vellutata di patate.

Crostini di fegato alla toscana. Un antipasto tradizionale del Natale.

Quando si parla di cucina toscana delle festività natalizie, non si può non citare i crostini di fegato, che ormai sono una parte per niente secondaria di un vero pasto natalizio toscano, accompagnati, se gradito, da un buon vino rosso, Chianti ovviamente! L’origine dei crostini risale a tempi molto antichi, quando la tavola da pranzo non era apparecchiata con piatti singoli, ma i cibi erano serviti in grandi vassoi dai quali ognuno prendeva ciò che desiderava e lo portava direttamente  alla bocca. Da molti anni i crostini di fegatini sono irrinunciabili negli antipasti di quasi tutta la Toscana. Si preparano spesso durante le occasioni speciali e più in generale durante il pranzo di Natale.
 I crostini vengono preparati con molte varianti diverse ed è rarissimo assaggiarne due uguali. C’è chi li tosta e chi li frigge, altri li lasciano al naturale, c’è chi bagna i crostini nel brodo, chi nel Vin Santo e chi li serve freddi e chi li preferisce solo con i fegatini. E’ con questa ricetta dei famosi crostini di fegato che si intravede la vera anima della cucina fiorentina, perfetta simbiosi della povera cucina contadina, fatta di gustose zuppe di pane, legumi, verdure e uova, aromatizzata dall’anima borghese con le erbette, le spezie e i vini. Preparare questa ricetta è semplicissimo ma l’effetto è gustosissimo. Preparate un soffritto di cipolla a cui aggiungerete i fegatini, i capperi e un filetto d’acciuga. Appena cotto tritare il composto e spalmatelo sui crostini fritti, al naturale o bagnati appena in un brodo vegetale.

Ricette di natale, l’insalata russa ai gamberetti

Oggi vi propongo un classico piatto di natale in versione rivisitata. Sono sicura che tutti conoscano l’insalata russa, un piatto che si consuma freddo, a base di verdure tagliate a piccoli e pezzi amalgamati alla maionese. Ecco, quella di oggi è arricchita con gamberetti. L’insalata russa ai gamberetti trovo sia più stuzzicante di quella classica e ben si abbina ad un menù a base di pesce, come quello della vigilia di natale. Si prepara a partire da una base di tonno, patate, piselli, giardiniera e maionese.

Gli ortaggi andranno lessati le patate in particolare andranno anche schiacciate ed amalgamate al tonno ed al resto degli ingredienti. Con l’impasto ottenuto si formerà una cupola la quale andrà ricoperta con gamberetti e decorata a piacere o con i piselli o con quello che suggerisce la nostra fantasia. Con l’insalata russa ai gamberetti possono essere farciti anche i vol au vent da servire come antipasto. Volendo, potete aggiungere all’impasto dei cetriolini sott’aceto, io non amandoli particolarmente non li ho utilizzati.

Torta dolce semplice, come una crostata

La pasta frolla non è così semplice da preparare e da cuocere, pur essendo un impasto base che è bene saper preparare. La frolla va lavorata il giusto necessario, e alle prime prove può sfaldarsi o risultare troppo grassa, insomma, bisogna prendere la mano per riuscire ad avere degli ottimi risultati che poi ci possano permettere di preparare crostate, biscotti e torte buonissime.

Questa pasta che vi propongo oggi è molto più semplice, va impastata e presuppone un tempo di riposo, come le altre paste base, ma la consistenza è meno friabile e il rischio di combinare pasticci minore. Inoltre, se amate preparare dolci, questi ingredienti sicuramente li avete in casa, quindi in un attimo sarete pronte e pronti per impastare, stendere e cuocere!

I Filetti di Salmone con Arance e Finocchi, un secondo di pesce gustoso

Questo piatto é delizioso, il filetto di salmone con l’arancia ed il finocchio é davvero un abbinamento grandioso. Si tratta di una ricetta molto semplice che presenta un solo inconveniente: preparare il filetto la momento. Il che va bene se avete una cucina separata che potete chiudere ma se vivete in un ambiente salotto-cucina unico allora non vi conviene preparare del pesce. Infatti il filetto di Salmone pur essendo buonissimo e perfettamente spinato, presenta l’inconveniente di avere un odore molto forte quando lo cucinate, complice anche il fatto di doverlo fare a fiamma alta in modo da poter lasciare l’interno rosa e succoso. Per quanto riguarda poi la base di finocchi, arance e olive si tratta della classica ricetta tipica del sud Italia con la variante che io utilizzo le olive verdi perché mi piacciono di più, ma voi come sempre seguite i vostri gusti.

Trippa milanese,

Ricette tradizionali per il Natale 2010: la trippa al sugo e formaggio.

Gli amanti del filetto e delle bistecchine oggi storceranno il naso alla sola lettura del titolo di questa ricetta. E in realtà per essere sincera, neanche io amo mangiare le frattaglie, ma non posso negare che conosco tantissime persone che le mangiano con gusto e che le definiscono squisite. Un motivo ci sarà! Basterebbe forse superare per un attimo l’ostacolo dei pregiudizi e lanciarsi all’assaggio di un piatto che in Italia è molto diffuso e apprezzato. La trippa è costituita da diverse parti dello stomaco del bovino e non dell’intestino come molti credono. Si mangia diffusamente in tutta l’Italia, dalla Toscana al Piemonte, dall’Abruzzo alla Lombardia in particolare durante i pranzi delle festività natalizie. A lungo considerata un cibo del popolo e poco raffinata, la trippa ha subito a lungo molte ingiustizie gastronomiche, che la hanno relegata nell’elenco dei cibi grassi, poco digeribili e poco sani. In realtà la trippa, così come tutte le interiora, è un patto molto nutriente e gustoso, ricco di ferro e vitamina C. E c’è chi è tanto convinto della prelibatezza di questo piatto da creare addirittura un’Accademia della trippa, un punto di riferimento per la valorizzazione, la salvaguardia e la promozione della trippa, della sua storia e delle sue ricette.

Questa ricetta è un gioco da ragazzi. Preparate un bel soffritto di cipolla, carote e sedano, aggiungete la trippa tagliata a listarelle e poi il pomodoro. Una volta cotto il tutto, servite con una bella spolverata di parmigiano reggiano. I vostri commensali apprezzeranno sicuramente questa prelibatezza.

Ricette senza glutine, insalata Nicoise un secondo sfizioso

Avete voglia di un piatto ricco di ingredienti facile da preparare? Allora leggete la nostra ricetta di oggi: un’insalata Nicoise in cui potrete mettere tutto quello che vi piace. Una ricetta senza glutine tipicamente estiva che però potrebbe andare bene per esaudire un desiderio di sfiziosità vostro o degli ospiti che invaderanno la vostra casa.  L’insalata andrà bene come secondo ma potrete anche prepararla come contorno magari in una cena del periodo natalizio. Come ho già detto sarà anche divertente scegliere gli ingredienti da utilizzare in base ai vostri gusti e a quello che il periodo stagionale offre. Sbizzarritevi e data sfogo alla vostra fantasia. Otterrete un piatto colorato e invitante che vi farà venire l’acquolina in bocca solo a guardarlo. Se vi piace potrete preparare a parte anche una salsina nella quale “immergere” gli ingredienti. Inoltre andrete sul sicuro: il piatto non conterrà glutine e anche i celiaci potranno mangiarlo con tranquillità.

Le lasagne al radicchio per il pranzo di natale

Oggi vorrei consigliarvi un primo piatto per natale dal sapore delicato e, il che non guasta nel caso abbiate degli invitati che non mangiano carne, vegetariano, le lasagne al radicchio. Si tratta di un primo piatto molto delicato ma allo stesso tempo di grande gusto a base di radicchio, stracchino e scamorza affumicata. Proprio la scamorza affumicata contribuisce a dare quel pizzico di gusto in più che va a contrastare la  delicatezza dello stracchino e del radicchio.

Per la preparazione delle lasagne al radicchio dovrete procedere così: preparare un soffritto con la cipolla e l’olio nel quale fare cuocere il radicchio tagliato a listarelle. Il radicchio cotto dovrà essere frullato con il mixer con lo stracchino in modo che si ottenga una crema morbida. Ricordatevi di lasciare qualche strisciolina di radicchio per la decorazione. A questo punto arriva il momento di comporre le nostre lasagne. Dovremo creare uno strato di pasta, uno di crema di radicchio ed infine una abbondante spolverata  di scamorza affumicata grattugiata con una grattugia a fori larghi.

Un dolce al cucchiaio di stagione, quello alle castagne

Per gli amanti delle castagne questa è senza dubbio una stagione golosa. Andando nei posti giusti, nei mercati soprattutto si possono trovare delle castagne davvero deliziose, che si prestano a preparazioni dolci e salate, che possono trasformarsi in marron glacé o essere scaldate in forno, arrostite alla maniera più semplice, e poi sgranocchiate sul divano davanti alla tv. La poesia la raggiungiamo però quando le castagne le compriamo per strada, una coppetta piena di bontà. Insomma, i cultori della castagna amano l’autunno anche solo per questo!

Poi c’è chi le castagne le va a cercare, mattinate, pomeriggi o giornate intere, e alla fine la castagnata, con qualche bicchiere di vino per scaldarsi, davvero delle buone tradizioni!

Il Roastbeef un secondo piatto classico che va sempre bene

Il Roastbeef é veramente il classico dei classici dei secondi piatti, ed é davvero un arrosto eccezionale: semplice, gustoso e che va bene in ogni occasione. Dal Natale al Ferragosto potete preparare un delizioso roastbeef in poche e semplici mosse e rendere così contenti tutti i vostri commensali. Si tratta infatti di un vero piatto jolly ovvero a seconda del contorno con cui lo accompagnerete si trasformerà da secondo di carne leggero e dietetico ( se lo servite con una semplice insalata verde) a secondo piatto corpulento e confortevole se lo accompagnate con un bel purè di patate e parmigiano. Insomma é veramente una di quelle ricette utili che va sempre ma proprio sempre bene, a meno che, naturalmente non siate vegetariani. Tra l’altro é anche un bel piatto da portare in tavola e da affettare in compagnia, io poi lo preferisco sempre tagliato un pochino alto ma de gustibus.

Come fare la Pasta al salmone

Pasta al salmone e pesto, rigatoni con salmone affumicato e zucchine, spaghetti salmone e fagiolini profumati al limone … ma come fare una semplice e tradizionale Pasta al salmone? Beh, per fare la tradizionale Pasta al salmone non occorre altro che del buon salmone affumicato e della Vodka. Ma se invece volete aggiungere un tocco particolare e magari prendere spunto per un primo piatto Natalizio, vi suggerisco questa mia versione della Pasta al salmone.

Cosa c’è di differente in questa ricetta? Nella Pasta al salmone, che sto per descrivervi, potrete trovare il sapore deciso dei capperi e l’aggiunta dell’erba cipollina. Per il resto il procedimento per la Pasta al salmone è quello tradizionale, si salta il salmone in padella con un po’ di burro e si sfuma con la Vodka. Buon appetito!

Faraona ripiena ai carciofi ligure. Il secondo tradizionale del Natale.

Abbiamo parlato spesso dei piatti di carne tipici del Natale. Mentre per la sera della vigilia di Natale tradizionalmente si mangia il pesce, il pranzo di Natale è un trionfo di carni, prime fra tutte il cappone, che è presente nelle ricette tradizionali di tante regioni italiane. Ma ci sono anche ricette tradizionali a base di tacchino e faraona. La faraona è la protagonista della ricetta di oggi. E’ una carne molto proteica e quindi nutriente, in più è un piatto succulento e raffinato, un secondo perfetto per le feste natalizie. Il ripieno della faraona può essere fatto in molti modi, ma quello di oggi è abbastanza leggero, a base di carciofi con un po’ di pancetta che conferisce un gusto più deciso a tutta la preparazione. Per il Pranzo di Natale la faraona è una buona scelta, molto gustosa, versatile in cucina e soprattutto di dimensioni limitate, sarà sicuramente consumata tutta durante il pranzo. La ricetta della faraona con ripieno ai carciofi non è difficilissima. L’unica noia potrebbere essere quella di dover fiammeggiare la faraona prima di cucinarla, per rimuovere penne e piume eventualmente rimaste attaccate alla pelle. E poi dovrete preparare un brodo vegetale, che servirà per bagnare la faraona mentre cuocerà in forno. Potete preparare il brodo il giorno prima per risparmiare tempo. Come accompagnamento alla faraona ripiena, servite delle fettine di polenta gratinate con un po’ di burro oppure un formaggio erborinato. Al fondo di cottura della faraona ripiena, potete anche aggiungere una cipolla tagliata a spicchi che diventerà bruna e caramellata.