Un secondo per natale, il brasato al barolo

Il brasato è una di quelle preparazioni che non trovano largo spazio sulle tavole di tutti i giorni, quelle caratterizzate molto spesso da piatti veloci visti i tempi ristretti di molti. Questo perchè richiede una lunga cottura, tanto lunga che la carne deve risultare stracotta, così tanto che non serve utilizzare il coltello per gustarla  ma semplicemente il cucchiaio. Ecco perchè credo che questo sia un secondo perfetto per un giorno festivo, come può essere il prossimo Natale 2010. La cottura del brasato infatti avviene a fiamma molto bassa per un tempo prolungato. Per la preparazione del brasato al Barolo dovrà essere utilizzato questo tipo di vino, ma se non l’avete a disposizione potrete optare per un altro vino rosso generoso.

La preparazione del brasato al Barolo prevede una marinatura della carne nel vino con gli altri ingredienti per almeno 24 ore. Trascorso questo tempo la carne andrà tolta dal vino, che non dovrà essere buttato ma conservato e filtrato, asciugata e fatta rosolare nel grasso di prosciutto e burro, da tutti i lati. Nel frattempo il vino della marinata dovrà essere cotto finchè si sarà ridotto almeno della metà.

Tiramisù alle fragole… con il latte alle fragole!

Ecco una ricetta alternativa e molto molto veloce per la preparazione del tiramisù alle fragole. Credo proprio di aver già detto in più occasioni che non sono un’appassionata, né per quanto riguarda la preparazione né a livello di gusti e preferenze, dei dolci freddi e semifreddi, quelli che si mettono in frigo e non in forno, il cheesecake ad esempio è una delle mie più note preparazioni ma ci tengo ben a precisare che io mi riferisco a quello cotto, e non alle sue varianti che vanno dritte dritte in frigo! Detto ciò, il mio fidanzato adora il tiramisù e lo prepara molto bene, quindi mi è capitato di mangiarlo spesso a cene o pranzi con gli amici, ma nonostante questo, non ne sono una gran fan. Questa ricetta alternativa però la trovo simpatica, visto che andiamo ad intingere i savoiardi nel latte alle fragole, quindi il tempo che comunemente si perde a preparare i caffè, o in questo caso a mettere insieme un composto di fragole che sia succoso e dolce, bè, viene eliminato, perchè il latte alle fragole si compra al supermercato!

Al via la 18° edizione di Umbria Jazz winter

Dal 29 dicembre al 2 gennaio torna a Orvieto “Umbria Jazz Winter“, un appuntamento spumeggiante grazie all’incontro fra le bollicine del Trento Doc e alcuni fra i più grandi musicisti jazz del pianeta. Ospitalità, arte, buon bere, buona cucina, faranno da cornice alla manifestazione giunta alla sua 18° edizione. Per l’occasione gli edifici più importanti e rappresentativi della città ospiteranno il raffinato perlage di montagna. Trento doc sarà presente tutti i giorni presso il Meeting point del Palazzo dei Sette (dalle 15 alle 3) e avrà l’onore di essere il brindisi di apertura e di chiusura dell’evento. Un’inaugurazione che si preannuncia straordinaria, considerato che mercoledì 29 dicembre a Teatro Mancinelli si brinderà con le bollicine dello spumante Trento Doc dopo il concerto di Chick Corea & Stefano Bollani Duet (ore 21).

La parmigiana di melanzane monodose un elegante secondo piatto per le feste

La Parmigiana di Melanzane é un classico di cui diverse regioni si contendono le origini, ma sembra proprio che il trono di questo fantastico piatto spetti al sud Italia, anche se non si é ancora certi se alla Campania o alla Sicilia. Comunque si tratta di un piatto straordinario: profumato, saporito, nutriente e super buono. In questa versione ve lo propongo preparato nei ramequin che sono dei piccoli stampini di porcellana in cui si possono preparare diverse pietanze da servire poi direttamente a tavola senza tirarli fuori dal loro contenitore. In questo modo anche un piatto semplice si veste di eleganza e complessità. Tra l’altro se avete diversi ospiti é anche molto comodo non dover tagliare e porzionare da una teglia grande. La ricetta che vi scrivo oggi della parmigiana di melanzane é quella che prepara sempre una mia cara amica napoletana e che io trovo semplicemente fantastica.

cotechino di Modena, cotechino

Cotechino di Modena in crosta. Il piatto della tradizione diventa un moderno finger food.

La più classica tradizione gastronomica italiana lo vuole protagonista sulla tavola imbandita per le prossime feste natalizie. Il Cotechino Modena Igp, selezionata miscela di carni suine e aromi, insaccata con sapienza nel budello del maiale, solitamente fa bella mostra di sé nel Cenone di fine d’anno, o in apertura del nuovo, nel pranzo di Capodanno, accompagnato d un augurale piatto di minestra di lenticchie. Secondo numerose testimonianze letterarie, Cotechino e Zampone avrebbero fatto la loro apparizione nel 1511 a Mirandola, in provincia di Modena, nel corso dell’assedio alla città per mano delle truppe di Papa Giulio II, per poi diffondersi, nel corso dei secoli, anche in altre regioni centro-settentrionali. Appetitoso secondo la ricetta classica, che vuole che il noto salume sia servito fumante e accompagnato dalle lenticchie che simboleggiano la ricchezza dell’anno a venire, oppure addolcito da un soffice purè di patate o addirittura dalla mostarda di Cremona, il Cotechino è perfetto per un buffet serale tra amici (non solo natalizio!) o un finger food moderno e veloce che conquisterà tutti, tra lo stupore dei grandi e la gioia dei bambini.

Quella che vi propongo oggi è una ricetta semplicissima, che potete servire accompagnato dal classico abbinamento del cotechino con le lenticchie o con i fagioli. Basta cuocere il cotechino con le dovute accortezze, cioè a fuoco lento con un minimo bollore, in modo che il budello esterno non si spacchi. Poi procuratevi un foglio di pasta brisè e arrotolatevi dentro il cotechino. Qualche minuto in forno e il gioco è fatto. Il nostro cotechino avrà una bella crosticina dorata esterna e si potrà mangiare comodamente con le mani.

I cazzilli palermitani, un classico della cucina siciliana

Potrebbe sembrarvi una parola un pò particolare ma non abbiate timore: i cazzilli palermitani sono solo delle buonissime crocchette di patate; un piatto tipico della Sicilia che è sempre molto gradito e ricercato da chi si reca nell’isola. Chi visita la Sicilia per le vacanze non può non assaggiare questa prelibata ricetta mentre chi vi vive quotidianamente non può farne a meno. I cazzilli sono un pò come gli inseparabili arancini di Montalbano: un qualcosa che ti lega alla terra e che ti fa ricordare le tue origini. Molto probabilmente anche per questo si tende a chiamarli sempre con il nome dialettale invece che a parlarne come se fossero delle semplici crocchette di patate. Anche perchè, avranno quasi sicuramente quel tocco in più di bontà che li caratterizza e li fa diventare uno dei piatti più caratteristici della regione. In più tutti potranno ricordarsi della bellissima Sicilia tornando a casa e preparando questo piatto. E’ una ricetta facile e veloce da preparare che non necessita di grandi abilità culinarie. Certo, dimenticatevi di ottenere lo stesso risultato, perchè si sa…In queste cose la mano delle cuoche isolane, l’aria che si respira e  gli ingredienti del luogo contribuiscono a renderlo un piatto eccellente.

Un contorno per natale, i peperoni alle mandorle in agrodolce

 

Non si tratta di peperonata, nè di caponata, ma di un contorno originale e delizioso: i peperoni alle mandorle in agrodolce. I peperoni alle mandorle sono contraddistinti da una nota agrodolce, racchiudono insieme consistenze diverse (quella morbida dei peperoni e quella croccante delle mandorle) e costituiscono un contorno perfetto se inserito nel menù natalizio. Per la preparazione dei peperoni con le mandorle dovrete procurarvi 6 peperoni di colori diversi, sceglieteli ovviamente in base alle vostre preferenze, l’ideale sarebbe utilizzarne due rossi, due verdi e due gialli.

Per la preparazione dei peperoni alle mandorle in agrodolce procedete così: innanzitutto scottate qualche minuto in acqua bollente i pomodori precedentemente incisi sulla buccia. Scolateli e privateli della pellicina esterna e dei semini e tagliateli a pezzetti tenendoli da parte. Successivamente tagliate i peperoni precedentemente puliti, privati dei filamenti esterni e dei semi, a falde e cuoceteli in abbondante olio extra vergine di oliva.

La pasta di zucchero per le vostre decorazioni

Non dobbiamo di certo diventare degli artisti come chi ha messo in piedi questa magnifica signora con i cetrioli sugli occhi! Credo che la piccola donna si trovi in una Spa oltretutto, circondata da prodotti e da una bottiglia di champagne! Insomma, questo poi dipende da quanto siete brave voi, a lavorare con le mani soprattutto, io sono una frana ad esempio, e posso limitarmi a bellissime coperture, ma voi potrete anche stupire tutti con personaggi e piccoli oggetti da favola! La pasta di zucchero può anche essere comodamente acquistata, ma farla con le vostre mani sarà una grande soddisfazione. Detta anche fondant questa pasta fatta con lo zucchero a velo può anche essere colorata, con il colorante alimentare, che aggiungere prima di unire il composto liquido allo zucchero, ed ecco che anche voi sarete vita ai vostri dolcissimi personaggi!

Polpette di melanzane, secondo piatto vegetariano o finger food?


Le Polpette sono un classico della nostra cucina italiana, infatti da sempre si preparano con gli avanzi della carne del bollito oppure con i vari ritagli di carne che vengono prima macinati e poi lavorati con altri ingredienti che andranno ad arricchire e a “sostanziare” un piatto così detto “povero”. Ma quelle di oggi non sono polpette di carne bensì di melanzane. Infatti negli ultimi anni sono sempre più in voga le polpette preparate con le verdure, in particolare con le melanzane ma anche con i ceci (i Felafel importati qui dall’oriente). Ma come si preparano queste deliziose polpettine di melanzane? allora come sempre ci sono un mare magnum di ricette che riguardano questa gettonatissima golosità e noi oggi vi offriamo semplicemente la nostra versione che sarà “al telefono” ovvero con un cuore filante provolone dolce ma se preferite potete tranquillamente usare la scamorza affumicata.

Pasta e fagioli? Proviamo la Pasta e fagioli cannellini con patate

Fuori, oltre i vetri della finestra, piove. Gli alberi sono scossi dal vento, un vento freddo e tagliente. Dovrei uscire per cercare gli ultimi regali. Non me la sento. Il tepore della mia casa e la calda atmosfera che si respira al suo interno mi invitano con fervore a restare. Deciso! Resto e mi dedico alla cucina!

Fa freddo e piove … quindi è ovvio una buona zuppa o minesta. Pasta e fagioli o pasta con le patate? Vorrei prendere spunto dalla cucina vegetariana e preparare qualcosa di buono e leggero. Perché non provare un mix? Ma si, mi sembra una buona idea: Pasta e fagioli cannellini con patate.

Profumi di Sicilia per il Natale 2010. L’insalata di arance e aringhe.

L’insalata di arance e aringhe affumicate, è una ricetta tipica delle tante borgate marinare sparse sugli splendidi litorali siciliani. Un piatto di origini povere perchè le arance in Sicilia si potevano rimediare praticamente ovunque, tanto che la costa di Palermo era denominata Conca d’Oro proprio per la moltitudine di alberi di arance carichi di frutti dorati. Le aringhe sono un pesce azzurro, mai particolarmente valutato dai mercati (per fortuna) e quindi di basso costo e alla portata praticamente di tutti, a dispetto del grande valore nutrizionale delle sue carni ed è un piatto molto comune nelle tavole di Natale di tante regioni italiane, dal Lazio alla Calabria. Questa ricetta, tipicamente siciliana, è particolarmente delicata e gustosan ed è ideale da proporre durante il periodo natalizio, per dare un tocco di originalità ed eleganza alla tavola, ma la si può gustare comunque per tutto il periodo in cui si trovano le arance sul mercato. Esistono diverse ricette arabe che contengono le arance come ingrediente base e c’è da immaginarsi che a seguito delle invasioni arabe in Sicilia, qualcosa di questa popolazione ci sia rimasto! Questa insalata ha un gusto particolare, il sapore “forte” dell’aringa viene ammorbidito dalla succosa e dolce arancia. Ideale anche come aperitivo “diverso” abbinato ad un vino bianco dal bouquet profumato.

Ricette senza glutine, tortino di riso con radicchio e mimosa d’uovo

Oggi prepareremo una ricetta senza glutine molto particolare: il tortino di riso con radicchio e mimosa di uova. Già dalla foto potrete capire che si tratta di un piatto molto particolare che non preparate di certo tutti i giorni. E’ un’idea originale e colorata per presentare qualcosa di diverso sulla vostra tavola durante una cena o un pranzo in cui vorrete fare una bella figura. Pochi ingredienti per un primo piatto davvero particolare: un tappeto di radicchio accoglierà questo tortino di riso sul quale poi farete nevicare l’uovo sodo sbriciolato. Oltre a essere una ricetta originale è anche molto sempilce da preparare. Vi state chiedendo come farete a dare la forma al riso? Sarà molto semplice: basterà infatti metterlo in degli stampini per qualche minuto e il gioco è fatto. Quando lo adagerete sul piatto il riso avrà assunto la forma dello stampino che avete utilizzato.

La ricetta della piadina romagnola con il bimby


La piadina romagnola è uno di quei piatti che ricordano l’estate, le vacanze e soprattutto la riviera romagnola con i suoi tanti divertimenti, il mare e la buona cucina. Un piatto veloce e leggero che secondo me è molto utile anche d’inverno, magari in una veloce pausa pranzo al posto di piatti poco leggeri ed elaborati. Naturalmente se preparata in casa la piadina sarà ancora più buona e sana e potremo farcirla con ciò che più ci piace e quindi salumi, formaggio, mozzarella e pomodoro, verdure, insomma qualunque cosa ci stuzzichi la mente e soprattutto il palato.

Buona variante anche del pane e gustosissimo dolce se accompaganto da nutella o cioccolato, la piadina romagnola è ottima in qualunque occasione e momento. La sua preparazione però è diversa a seconda della città in cui è preparata, infatti dalle parti di Rimini è preparata molto bassa e fine, se ci si addentra verso Cesenatico e Forlì la pasta diventa più alta ma lo stesso friabile da poter essere tagliata a metà e farcita. Quella di oggi comunque è la ricetta della riviera e soprattutto è la ricetta con il bimby.

Il casatiello napoletano, una ricca torta rustica

Chi lo conosce già al solo sentirne pronunciare il nome sarà invaso da una voglia irrefrenabile, a chi non lo avesse mai sentito pronunciare invece si aprirà davanti un nuovo mondo: sto parlando del casatiello napoletano, una torta rustica dalle origini napoletane, preparato prevalentemente nel periodo pasquale (ma io non mi lascerei perdere l’occasione di proporlo anche durante il periodo natalizio), a base di pasta lievitata.

La preparazione del casatiello napoletano prevede una lunga lievitazione e, come ripieno, una valanga di formaggi e salumi misti, insomma, il trionfo della rusticità! Per la sua preparazione vi consiglio di utilizzare una parte di farina manitoba, come già detto, più ricca di glutine che conferirà al nostro casatiello una morbidezza unica. Mentre per il ripieno c’è da sbizzarrirsi: potete variare a vostro piacimento tra provolone dolce o piccante, fontina, caciocavallo, grana, etc, mentre per quanto riguarda i salumi potete scegliere tra salame, prosciutto e pancetta. L’impasto prevede che venga amalgamata la farina con lo strutto, il pepe ed il lievito, e dell’acqua tiepida.