Le torte al cioccolato sono sempre un successo assicurato. Inoltre, più sono semplici da preparare e più sono magari anche un po’ particolari e più ci viene la voglia di provarle. Ecco allora questa torta al cacao, preparata con il miele e le nocciole, che già solo a descriverla ci fa venire l’acquolina in bocca!
Essendo una torta asciutta e semplice è davvero perfetta per moltissime occasioni, non solo per una ricca colazione o per una merenda golosa, ma anche per concludere una bella cena, visto che il dolce ci sta sempre bene e io preferisco una torta o dei dolcetti da offrire agli ospiti, invece del solito gelato o della torta gelato magari che può portare qualcuno, sorpresa gradita, e si possono anche mangiare due dessert, ma per me spesso le cene diventano una scusa per sperimentare nuove ricette, anche quando si parla di dolci.
Quelli appena tornati dalle vacanze li riconosci subito.
Ci sono i fanatici della tintarella che si ostinano a mostrare ogni lembo di carne possibile per esibire il frutto del duro lavoro di una stagione intera.
Ci sono gli scorbutici che grugniscono a malapena “buongiorno” se li incontri in ascensore ma il cui sguardo si illumina con aria malinconica e sognante se gli domandi come hanno passato le vacanze.
Infine ci sono i maniaci del souvenir che con orgoglio sfoggiano magliette improbabili con scritte cubitali della meta visitata come per dire “io c’ero”.
Io sono una maniaca del souvenir atipica. Da brava foodie(e cioè amante della cucina ma detto in questo modo è più in) vado alla ricerca non di magliette ma di accessori per la cucina introvabili o di barattoli di spezie esotiche. Al ritorno da una vacanza in Alto Adige, ad es., avevo una piccola valigia piena di stampini per biscotti dalle forme più strane, mentre di ritorno dall’Austria avrei potuto passare per una contrabbandiera di Mozartkugeln per quante buste erano stipate nel bagagliaio.
Sono però soprattutto le sensazioni e ricordi che amo collezionare e allora, al ritorno a casa, provo a riprodurre i piatti che mi hanno colpito di più per non farmi divorare dalla nostalgia. Il bonet è uno dei ricordi culinari delle vacanze appena trascorse.
Me ne rendo conto quando guardo il cielo che ogni tanto si annuvola. L’estate sta finendo e la cosa non smette di provocarmi un pizzico di malinconia. Archiviate le giornate al mare e i bagni, ho già ricominciato con i miei consueti impegni e mi preparo per i traguardi che ho intenzione di raggiungere non senza un menu di stagione, adatto a rinvigorire, dare energia senza rinunciare al gusto. Un piatto autunnale che io amo è sicuramente la zuppa di patate e spinaci con crema reale fatta con il Bimby. Mi piacciono le zuppe di verdure e specialmente quelle che contengono patate perchè rendono la zuppa più corposa e cremosa. Cominciate a preparare le papille gustative, cucchiai in mano e buon appetito.
La tagliata in generale è caratterizzata per il fatto di essere cotta all’esterno e lasciata abbastanza cruda all’interno, è una prerogativa di questa preparazione che piace a molti. Nellaricetta light che ho provato qualche giorno fa, latagliata di tonno in salsa piccante, il filetto viene servito con una salsina che piace solo a chi ama i sapori piccanti. Io per la verità non ne vado matta di solito, ma in famiglia si, ed ho deciso di sacrificarmi (si fa per dire), anche se in realtà dopo avere assaggiato il piatto sono rimasta soddisfatta.
Anche perchè alla fine la quantità di peperoncino da mettere la scegliete voi in base ai vostri gusti. Un consiglio che posso darvi, che ho constatato di persona, riguada la cottura del filetto di tonno: in pratica quando andrete a cuocerlo, anzichè girarlo con una forchetta, utilizzate due cucchiai o spatole di legno, in questo modo non rischierete di bucare il tonno e tutti i succhi interni rimarranno al loro posto.
Una delle cose (parlando di cibo) che mi piace più dell’autunno è sicuramente la zucca. Io la considero un alimento jolly, e quando ce l’ho in casa mi do alla pazza gioia, dai dolci ai piatti salati, diventa la regina della mia cucina! Tra i primi piatti quello che cucino più spesso sono gli gnocchi di zucca, ma questa volta ho seguito interamente la ricetta di Cotto e Mangiato per servirli con una salsa al gorgonzola.
La zucca, come tutti sappiamo ha un sapore molto delicato, e quindi credo che abbia bisogno di condimenti dal sapore deciso, se vi piace il gorgonzola (so che non piace a tutti, ma può essere sostituito con altri tipi di formaggio) secondo che è uno dei condimenti ideali. Gli gnocchi di zucca al gorgonzola di Cotto e Mangiato sono uno di quei piatti che ti rimette in pace con il mondo, almeno su di me sortiscono questo effetto. E non sono neanche troppo difficili da preparare …
Il cocco, croce e delizia degli appassionati di dolci e pasticcini, ma anche di torte, mousse e gelati! Preparando questi buonissimi bastoncini al cocco e servendoli a degli amici andrete incontro a una classica situazione, del tipo: chi li ama alla follia, li divora perchè adora qualsiasi prodotto al cocco e per chi ama questo sapore i biscotti, morbidi o croccanti, di solito sono il massimo.
E poi c’è chi li odia, chi non sopporta nemmeno l’odore, chi pensa che il cocco possa essere quasi velenoso e non mangia niente che ne abbia anche solo l’aroma! Chiaramente poi ci sono delle vie di mezzo, ad esempio io amo molto il cocco nelle preparazioni salate ed esotiche, non sono un’appassionata dei dolci però, posso assaggiare un biscotto o una fetta di torta, ma dopo qualche morso già il sapore mi risulta un po’ stucchevole, a dirla tutta! Comunque sia, ottimi per i bambini, per la merenda e per la fine di un pranzo o di una cena in compagnia, ecco la ricetta per questi deliziosi bastoncini al cocco.
Le madeleines sono dei tipici dolcetti francesi, per la precisione della Francia del Nord-Est, arrivano infatti dal comune di Commercy. Come si può vedere dall’immagine questi piccoli dolci hanno una forma come di conchiglia e infatti una prerogativa fondamentale per la loro preparazione sta nel fatto che bisogna possedere gli appositi stampini.
La ricetta è estremamente semplice, simile in tutto e per tutto a quella di una soffice torta, con burro, farina, zucchero e uova, solo che la grande differenza sta poi proprio nel fatto che andremo a ricavare questi piccoli dolcetti, perfetti per la colazione e la merenda, ottimi da gustare con una tazza di cappuccino, di tè o di cioccolato caldo. La madeleine credo abbia raggiunto il suo massimo periodo di successo e anche solo di conoscenza verso chi non si intende di pasticceria, ricordiamoci che questi dolcetti arrivano da un piccolo comune del nord della Francia, grazie all’opera di Proust “Alla ricerca del tempo perduto“.
In cucina mi piace sperimentare, adoro i dolci e sono abituata a prepararli in funzione di quello che ho in dispensa. Ecco perchè molto spesso i dolci che creo sono sempre “esperimenti”; di solito sono dolci semplici che chiunque può fare, anche chi non è avvezzo all’uso di strumenti di pasticceria; da oggi voglio condividere con voi alcuni dei miei tanti esperimenti, iniziando con un dolce semplice nella preparazione ma di grande effetto coreografico…rotolo con crema di pistacchio e cioccolato fondente.
Non sono uno chef, non sono una pasticcera, non sono una cultrice del food…sono una delle tantissime appassionate di cucina, anzi io direi che sono un’appassionata di dolci e lievitati. Sono l’espressione delle mie passioni: cucina, arte e decorazioni. In cucina non ci vuole solo tecnica, ci vuole amore. Io la mia passione la metto sempre in ogni ricetta che preparo, dalla semplicissima crema ad una torta super elaborata. Ho voluto condividere con gli altri le mie creazioni, anzi le mie pazze ricette su un blog che ho chiamato il mio angolo di bar ritrovato; dove tutti possono accomodarsi, sedersi, scambiarsi due chiacchiere e gustarsi il dolcino del giorno. Se vi va di passare a trovarmi ogni tanto io vi aspetto : “Cappuccino&Cornetto” è sempre aperto.
Invece, cosa ci faccio qui? Se qualcuno dovesse mai perdersi sulla strada del mio bar allora qualche idea la lascio anche qui, non saranno dolci elaborati o complicati, ma dolci semplici e curati nell’aspetto, ci state a seguirmi?
…ah, giusto, di questo non avevo parlato! Non mangio molti dolci, ma li divoro con gli occhi! Mi piace che siano belli alla vista, così che anche nella loro semplicità possano invogliare chi li vede a provarli. Anche una semplice coppa di crema può diventare un dessert da 5 stelle, non credete? I dolci che proporrò potrete farli sempre, con ingredienti che di sicuro avrete nelle vostre dispense e che una volta portati in tavola, spariranno in poco più di 5 minuti! Quindi con me….addio alle diete!
Uno dei dolci sempre apprezzati e di bell’effetto coreografico di sicuro è il rotolo. Il rotolo è composto da una pasta base (o pasta rotolo), una farcitura interna e una decorazione esterna. Capite quindi che le varianti del rotolo possono essere infinite, pasta rotolo al cacao, bianca, al peperoncino, al caffè… le farciture possono essere create con ogni gusto immaginabile, dalla frutta, alle creme, al cioccolato, panna, e infine le decorazioni, la fantasia non pone limiti.
La sola difficoltà (se proprio vogliamo trovarla) di questo tipo di dolce è la cottura della pasta, perchè se troppo cotta diventa croccante e quindi non può più essere arrotolata. Ma seguendo per bene le indicazioni che vi lascerò sono sicura che anche la prima volta otterrete risultati eccellenti (e poi anche i grandi sbagliano, quindi se le prime volte il risultato non è quello desiderato, non perdetevi mai di animo..in cucina tutto è trasformabile e niente è irreparabile, beh…forse se incendiate casa..ma quella è un ‘altra cosa!)
Vi scriverò passo passo la preparazione del rotolo con crema di pistacchio e cioccolato fondente cercando di essere più dettagliata possibile nella spiegazione nei punti più difficili.
Mi sono anche dilungata troppo (dimenticavo…parlo tanto e scrivo troppo, perdonatemi!!!), direi quindi che è tempo di preparare il nostro primo dolce insieme, Ci state?
Sono stato assalito da un improvviso desiderio di inverno. Di freddo e giornate nuvolose in cui rintanarsi in casa e mettersi in cucina a preparare qualche buon piattino caldo e succulento. Dopo tutto il caldo che ci siamo sorbiti, mi sembra più che legittimo provare un po’ di nostalgia per il clima invernale. Assalito da questo pensiero e vincolato a preparare la cena per noi, la mia ragazza ed io, ed una coppia di amici ho pensato di ispirarmi all’inverno e ad uno dei sui piatti più tipici, che può, però, esser rivisitato in una chiave un po’ più fresca, la polenta. Il piatto forte della serata sono stati i Triangoli di polenta con salsa piccante.
Perché i Triangoli di polenta con salsa piccante? Fondamentalmente per due motivi. Uno, il mio desiderio di immergermi in un’atmosfera più invernale. Due, perché la coppia invitata da qualche hanno segue i principi della cucina vegetariana. Unendo le due cose, ne vien fuori che i Triangoli di polenta con salsa piccante erano il piatto ideale da cucinare. Certo, avrei potuto pensare a ricette come la polenta al gorgonzola con zucchinette trifolate, la polenta pasticciata con funghi e formaggio, la polenta con provola e spinaci o la polenta valdostana. Ma non mi sembravano l’ideale per il periodo e per la serata. I Triangoli di polenta con salsa piccante, in fin dei conti, non sono altro che delle specie di bruschette di polenta condite con della salsa, una buona via di mezzo tra piatto estivo ed invernale.
In una radiosa giornata di tanto tempo fa un napoletano inventò la salsa di pomodoro. Da quel giorno la nostra vita ha preso tutt’altro sapore. Cosa c’è di meglio di un bel piatto di pasta condito con un sugo? Di pomodoro, di verdure, di basilico, pestato o cotto in casseruola, la pasta non è affascinante se non è accompagnata da un sugo corposo e delizioso. Oggi parliamo di un sughetto veloce e squisito anche se in bianco, quindi senza pomodoro.
Il sugo alle cimette di cavolfiore fatto con il Bimby unisce sapori che in cucina io trovo deliziosi e che utilizzo in molte varianti: cavolfiore, acciughe e olive e questo trio di ingredienti mi ricorda un piatto a cui sono affezionata per molti motivi, il cavolfiore affogato. Che altro aggiungere? E’ arrivato il momento di lasciare la parola al palato: assaggiare per credere…
Ricordate qualche giorno fa quando vi ho raccontato delle mie vecchie riviste di cucina? Bene, le sto rispolverando tutte e mi sto rendendo conto di quante ricette valide ci siano da provare. E giustappunto ho trovato in una (se non erro Cucinare Bene) anche una ricetta di un dolce light troppo buona! La teglia di yogurt bianco e frutta, un dolce con poche calorie ma colorato e delizioso. Si tratta di uno sfizio non calorico che può essere servito a fine pasto perchè concilia sia l’esigenza di mangiare la frutta che la voglia di un dolce non troppo pesante.
Allora se avete in casa lo yogurt, meglio quello greco, più compatto, ma se proprio volete ridurre ancora di più le calorie andrà bene anche quello bianco magro, e della frutta a piacere (io ho utilizzato lamponi, more e fragole ma secondo i gusti potete utilizzare uva e pesche, mele e pere ed anche le banane) potete mettervi all’opera, va bene anche per la merenda.
Quando ho voglia di mangiare pesce di solito compro il salmone, è uno dei pochi pesci che mi soddisfi pienamente e che mi piaccia veramente. In particolare da quando ho scoperto in tv questa ricetta diCotto e Mangiato, la terrina di salmone, ho trovato un piatto facile da preparare e che soprattutto mette tutti d’accordo in famiglia, anche perchè quando si parla di pesce ognuno in casa mia ha i suoi gusti …
Possiamo illuderci quanto ci pare di saper preparare un Sacher torte d’eccellenza, ma la sua storia ci rivela che la ricetta originale viene custodita gelosamente dalle pasticcerie viennesi. La Torta Sacher è stata inventata dal pasticciere Franz Sacher nel 1832, a Vienna, durante il periodo della Restaurazione, quando questo abile pasticciere lavorava per il Ministro degli Esteri austriaco. La sua originale ricetta prevede l’utilizzo di 14 tuorli e 18 albumi e nonostante questa ricchezza i viennesi usano accompagnarla con della panna montata, non dolce, e con una tazza di caffè o tè, perchè ritengono che questo dolce sia troppo secco per essere gustato così, al naturale diciamo.
Esistono due ricette originali, anche se è L’Hotel Sacher di Vienna a sfornare e distribuire la Torta Sacher originale, la cui ricetta è protetta da un antico segreto, e quindi tutte le preparazione che possiamo trovare sui libri di cucina e on line sono comunque imitazioni. Per trovare una Sachertorte originale possiamo passare da Bolzano, presso il Sacher Shop, e per gli amanti di questo dolce io direi che prima o poi conviene farsi un giro da quelle parti e dopo la goduria dell’assaggio mettere mano al portafogli e fare una bella scorta da dividere con amici e parenti!
Per scendere giù dal letto stamattina ho faticato più del solito, ma puntuale sono qui a chiacchierare di cucina. Quella di oggi non è una ricetta propriamente domenicale. In genere per la domenica scelgo sempre le ricette più sfiziose, che trovo più adatte per un pranzo di festa. Oggi invece farò un’eccezione alla regola proponendovi una ricetta light e delicata: la crema di zucchine con filetti di sogliola.
Avete presente un grande prato a bordo piscina e tanti amici che mangiano e ridono? Questo è stato il mio sabato sera e in tutta onestà, abbiamo mangiato così tanto che oggi mi sento in colpa. Il mio programma dunque sarà un pranzetto leggero ma gustoso, accompagnato da un dolce, anche questo leggero. Menomale che oggi non ho ospiti, perchè tutti da me si aspettano sempre manicaretti prelibati!
Gestisci Consenso Cookie
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale
Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.