Acque minerali: quale scegliere?

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Le acque minerali non sono tutte uguali e basare la nostra scelta su quale acqua bere sulle pubblicità non è il modo migliore, visto che sono tutte “diuretiche”, tutte “migliorano la vita” eccetera. Cerchiamo di capire quali acque vanno bene per le nostre esigenze e quali sono le migliori.

Innanzituto le acque minerali per essere commercializzate devono rispettare la normativa vigente secondo cui sono considerate acque minerali naturali

le acque che hanno origine da una falda o un giacimento sotterraneo ed hanno caratteristiche igieniche particolari e proprietà favorevoli alla salute.

Le acque minerali cambiano in base al tipo di minerali che contengono (residuo fisso).

Un basso residuo fisso (inferiore a 50 mg/l) favorisce l’idratazione, stimola la diuresi, è adatta per l’allattamento e per i bambini. Un alto residuo fisso invece serve a rintegrare i sali minerali ed è adatta agli sportivi e a chiunque fa attività fisica, soprattutto nel periodo estivo.


Il secondo parametro da valutare è il Ph che dovrebbe essere compreso tra 6,5 e 7,5. Per chi soffre di acidità gastrica però l’acqua migliore ha un Ph basico (valore superiore a 7), mentre un Ph alto (valore inferiorie a 7)è consigliato per favorire la digestione.

Il terzo criterio per valutare un’acqua è la sua durezza, ovvero la presenza di calcio e magnesio. Nelle etichette è espressa in gradi francesi: più il valore è alto, più l’acqua è calcarea. Il calcare come sappiamo crea problemi alle tubature; non ha il solito effetto sul nostro organismo, fortunatamente, ma le acque “dure” sono sconsigliate a chi ha problemi renali.

Ammoniaca non dovrebbe essercene, così come nitriti. Altrettanto dannosi sono i nitrati che dovrebbero essere almeno inferiori ai 25 mg/l. I solfati sono naturalmente presenti in tutte le acque, il loro livello però deve essere basso (meno di 50 mg/l), soprattutto nelle acque bevute dai bambini; un alto livello di solfati è sinonimo di inquinamento dell’acqua.

Il sodio è una sostanza che assumiamo abitualmente (cloruro di sodio è nel sale da cucina) ma se in quantità elevate è dannoso. Una buona acqua minerale dovrebbe averne un valore inferiore ai 20 mg/l. Quelle con sodio veramente basso (ci sono acque che lo hanno anche inferiore a 1) sono particolarmente adatte per le persone a dieta.

Altra sostanza presente nelle acque è il fluoro, che già noi abbiamo nel nostro organismo. Assumerlo non è tossico ma un livello superiore a 1,5 mg/l possono provpcare uno scurimento dei denti.

Ora che abbiamo imparatao a leggere l’etichetta nei suoi valori più importanti, ecco un ultimo consiglio. Quando sarà terminata questa ondata di freddo arriverà finalmente la primavera. Quale sarà allora l’acqua minerale adatta per andare incontro alla bella stagione? Meglio optare per un acqua poco mineralizzata (quindi con residuo fisso inferiore a 50 mg/l o al massimo compreso tra 50 e 500 mg/l), con un Ph acido per aiutare il metabolismo a smaltire gli eccessi ed il valore del sodio basso (tanto a primavera ci mettiamo tutti a dieta no?).