L’immagine qui sopra svela la bellezza di una delle tante insenature che contraddistinguono l’isola di Lampedusa, anche se la foto non rende completamente giustizia ai sensi, non riuscendo a trasmettere il profumo di questo mare…
Quest’isola è la più grande delle tre isole Pelagie, distante dalla Tunisia solo 113 km, dal punto di vista climatico e faunistico, appartiene proprio alla piattaforma continentale africana. Il clima è mite tutto l’anno con punte molto elevate nel periodo estivo. La costa settentrionale caratterizzata da pareti scoscese, presenta la propria maestosità con le falesie a picco sul mare ed i faraglioni affacciati su un mare trasparentissimo. La costa a sud è più bassa e le cale terminano in incantevoli spiagge di sabbia bianca, che sono il vanto e la ricchezza dell’isola.
Sono arrivato a Lampedusa con scetticismo, avevo cambiato all’ultimo momento le mie vacanze e non sapendo dove andare ho optato per quest’isola. Già l’arrivo fu emozionante: l’aereoporto è una lingua di asfalto cortissima seguita subito dal mare (sembra quasi di atterrare nel vecchio aereoporto Kai Tak di Hong Kong sulla maledettissima pista 13).
E giunto in paese, l’isola manteneva le sue promesse. Per questi vicoli alzavo lo sguardo e osservavo scene che sembravano proveniere da un tempo antico: i balconi colmi di panni colorati, i bambini incuriositi con le mani dietro alla schiena, le signore chiaccheravano sedute sulle sedie mentre le strisce di plastica delle tendine sbattevano come sottofondo.
>La prima cosa che ho fatto è stato procurarmi un mezzo per girare l’isola, e qui, altra emozione mi sono trovato davanti una macchina fichissima, la mitica Citroen Mehari. Ve la ricordate quella piccola jeep che aveva il motore della Dyane 6, un bicilindrico a pistoni contrapposti, una macchina che in città non si vede più da anni, beh, sembrava le avessero esportate tutte su quest’isola.
Se avete la possibilità, organizzando la vostra permanenza a Lampedusa cercate di alloggiare affittandovi un “Dammuso”, la costruzione tipica, fatta di roccia calcarea con la copertura a volta studiata per raccogliere l’acqua piovana. Così ho fatto io, l’isola era piccola e in pochi giorni l’ho esplorata scoprendo calette e spiagge uniche: Cala Francese, Cala Croce, Cala Madonna, Cala Pisana, Cala Maluk.
Poi c’è la spiaggia della Guitigia nella baia del porto, circondata da alberghi e negozi, probabilmente la più attrezzata nell’isola. E poi la spiaggia dell’Isola dei Conigli, la mia preferita, un sito protetto e riserva naturale, che dista dal paese 5 km. Dalla strada principale c’è da percorrere un tragitto sterrato non semplicissimo, soprattutto se girate con prole e passeggino. In questa spiaggia, ancora oggi, (caso unico in Italia), vengono a depositare le uova le tartarughe caretta caretta.
E se siete veramente amanti del mare e del mondo sommerso cito ancora l’isolotto di Lampione, una delle aree piu selvaggie del nostro paese, con fondali incantevoli, e per i più “fortunati” la possibilità di incontrare delfini e squali grigi.
Ma come si mangia a Lampedusa?
Ragazzi siamo in pieno Mediterraneo, i pesci si gettano nelle reti per ospitalità. Avete mai mangiato le bistecche di ricciola o il filetto di tonno?. Prima di tornare nel continente fatevi una scorpacciata di pesce fresco. Ho ancora negli occhi il ricordo di un’anziana pescivendola, che di fronte ad una mia timida richiesta di una confezione per l’aereo mi ha organizzato una scatola di polistirolo compatto e ghiaccio secco dalla quale ho tirato fuori pesce fresco per me e gli amici per una settimana.
Non c’è vacanza completa, se prima del vostro rientro non avete assaggiata almeno una volta il
Pesce spada alla griglia.
Ingredienti:
- 5 fette di pesce spada
- 4 cucchiai di olio extra vergine d’oliva
- 5 foglie di salvia tritate
- 3 capperi
- 2 cucchiai di succo di limone
- una manciata di scorza di limone grattuggiato
- 1/2 cucchiaino di pepe
Prendete le vostre fette di “spada” e marinatele tutta la notte con gli ingredienti che vi ho dato, lasciatele in frigorifero, coprendole con una pellicola. Ora una volta preparata una brace mettete le fette sulla griglia, 4 0 5 minuti per parte senza asciugarle troppo. Servite accompagnando con un’insalatina fresca. Noi di Ginger&Tomato la facciamo così:
- 3 pomodori
- 2 cetrioli
- 1 cipolla
- 1 peperoncino fresco
- 1 spicchio d’aglio tritato
- un pizzico di cumino in polvere
- succo di limone
- un pizzico di origano
- sale e pepe quanto basta
Tagliate a pezzettini i pomodori, le cipolle, ed i cetrioli, il peperoncino tagliatelo a rondelle in modo da individuarlo facilmente, ora mescolate tutti gli altri ingredienti. Anche l’insalata sarà più buona se una volta pronta la lascerete riposare per un po’.
Innaffiate questo piatto con un vino bianco classico Colomba Platino, Duca di Salaparuta, ben freddo.