Percorrendo lo Stivale e approdando sulle coste Siciliane, non si può far a meno di restare abbagliati dal sole dell’isola e dalla ricchezza dei suoi territori, rigogliosi e fruttiferi se pur ardui e molte volte difficili. I paesaggi delle differenti province siciliane cambiano continuamente d’aspetto e di tipologia e proprio a queste mutazioni si lega la tipicità dei prodotti che crescono sui territori dell’Isola.
Di prodotti tipici della generosissima isola di Sicilia potremmo fare una lista molto numerosa, dalle arance alla cioccolato di Modica, ai fichi d’india ai pomodorini di Pachino; ma oggi concentreremo la nostra attenzione su un frutto piccolo e dallo splendido colore verde: il Pistacchio Verde di Bronte.
Bronte è un piccolo centro abitato che sorge alle pendici dell’Etna, su un pendio lavico della zona nord-ovest, e domina la valle del Simeto. Le campagne nei dintorni godono di una moltitudine di varietà di coltivazioni. Osservando il paesaggio vi sarà facile scorgere uliveti, aranceti, mandorleti, alberi di nocciole e siepi di fichi d’india, ordinati filari di viti e alberi di pistacchio, fiore all’occhiello di quest’area.
La coltivazione dei Pistacchi fu portata in Sicilia dagli Arabi, considerando che la dominazione Araba in Sicilia iniziò nel lontano 827 si può immaginare quanto sia radicata nella storia dell’isola la coltivazione di questo frutto. Tracce dell’origine araba dei pistacchi si ritrova ancora oggi nel nome del frutto in dialetto siciliano: frastuca, la cui etimologia risale all’arabo frastuch, pistacchio.
Il pistacchio di Bronte oggi gode della Denominazione di Origine Protetta: “Pistacchio Verde di Bronte” e la sua produzione si aggira intorno agli 8000 quintali l’anno di prodotto sgusciato.
I pistacchi in cucina sono utilizzati in tantissimi modi: come ingrediente per dolci e gelati, come frutta secca usata per insaporire i salumi, oltre la mortadella vi consiglio di assaggiare il salame al pistacchio prodotto da alcune aziende siciliane, e come condimento o guarnizione. Tra le tante ricette che noi di Ginger and Tomato vi abbiamo proposto vi ricordiamo: il cous cous con pistacchio, le scaloppine all’arancia e pistacchio di Bronte e le fettuccine pistacchi e ricotta.
I Pistacchi si prestano molto bene alla preparazione di molti piatti e come dice la nostra amica Camilla: sono buoni anche col pesce. A Bronte con il pistacchio preparano degli ottimi arancini e delle torte di alta pasticceria. L’uso più semplice, ma, forse, anche il più buono, perché li fa apprezzare in tutto il loro sapore, è quello di mangiare i pistacchi come aperitivo masticandone uno dopo l’altro bagnandoli con un buon bicchiere di Etna bianco.