Farro (genere Triticum)
Francese: farro ; Inglese: farro; Spagnolo: farro; Tedesco: farro.
Caratteristiche generali
Il farro, conosciuto anche come spelta, è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle graminacee. Fondamentale nell’alimentazione di numerosi popoli nel corso della storia e coltivato sin dal neolitico, è presente nel nostro paese in tre varietà principali: farro comune, grande e piccolo.
Il farro è conosciuto come “grano vestito” poichè il chicco, anche dopo la trebbiatura, è rivestito dalle glumette, che richiedono dunque una decorticazione prima del consumo.
Varietà esistenti
Si conoscono tre tipi di farro:
Il Triticum dinoccum, noto anche come farro comune, farro medio o farro dicocco, deriva da una specie selvatica. Gran parte del farro attualmente coltivato nel nostro paese appartiene a questa specie.
Il Triticum spelta è conosciuto anche come farro maggiore o spelta, e deriva dall’incrocio con una graminacea selvatica. E’ poco coltivato in Italia.
Il Triticum monococcolum, noto anche come piccolo farro, è la forma di frumento coltivata da più tempo dall’uomo. Alcune testimonianze parlano addirittura del VIII sec. a.c.
Stagione e diffusione
Il farro è probabilmente originario della Palestina, ma era tenuto in gran considerazione anche da egizi e romani.
Ha un’elevata resistenza al freddo e cresce bene anche su terreni poveri.
Il farro della Garfagnana, prodotto in Toscana, è certificato IGP.
Valori nutrizionali e Proprietà
100 g di farro (338 Kcal) contengono:
- 13,2 g di proteine;
- 65,2 g di carboidrati;
- 2,2 g di grassi;
- 10,4 g d’acqua;
Le percentuali tendono comunque a variare a seconda della specie.
Il farro è ricco di acido silicico, sali minerali, oligoelementi e glutine. Ciò lo rende indicato per problemi intestinali e reumatici.
L’acido salicilico contenuto nel farro consente di rafforzare i tessuti connettivi, rendendo più elastici i capelli e la pelle.
Conservazione
In commercio il farro si trova in forma decorticata o perlata. Conviene acquistarlo decorticato, poichè la perlatura priva i chicchi di buona parte delle fibre.
Principali impieghi in cucina
Il farro è molto utilizzato nella preparazione della pasta, di minestre o biscotti.
Ottimi, ad esempio, i minestroni, i primi piatti e le zuppe a base di farro, in combinazione ad esempio con fagioli, sugo o ceci.
Con la farina di farro prepareremo un pane particolarmente gustoso.
Note e curiosità
La nostra parola “farina” deriva proprio dalla radice far, in riferimento al farro.
Le legioni romane, durante le loro spedizioni, erano solite consumare quest’alimento in grandi quantità (focacce o polente di farro).
Durante il periodo della semina, poi, i romani offrivano farro a Ceres, dea dell’agricoltura.
Hildegard von Bingen, mistica tedesca del dodicesimo secolo, consigliava l’assunzione del caffè di farro e conosceva ed apprezzava gli innumerevoli pregi di questo cereale.