Probabilmente poco utilizzato in cucina, intorno al topinambur aleggia da sempre un alone di mistero. Cos’è, come si mangia, come si cucina? A queste domande risponderò più giù, intanto mi limito a specificare come tale alimento provenga dall’omonima pianta erbacea originaria del Nord America e del Canada i cui tuberi, caratterizzati da una polpa bianca molto simile, nel sapore, ai carciofi risultano essere ottimi sia per le proprie qualità salutari che da utilizzare nella realizzazione di diverse pietanze. Ma ecco le ricette nelle quali impiegarli.
Iniziamo dai tobinambur trifolati. Contorno semplice da preparare, sfizioso quanto basta per prendere per la gola chi lo assaggi. Si presta ad accompagnare secondi piatti a base di carne e di pesce. Può essere arricchito dall’aggiunta di patate a fette sottili. Anche i topinambur, così come i carciofi, tendono ad annerirsi a contatto con l’aria ecco perchè utile può risultare farli riposare durante la pulizia a bagno con acqua acidulata con limone. Provateli anche fritti ed accompagnati da una cremosa maionese.
Altra ricettina sfiziosa, che camuffa in un certo senso i topinanbur (non tutti riescono a superare l’impatto con il loro aspetto non sicuramente allettante) è questo purè. Date una possibilità ad un ingrediente poco gradevole alla vista ma sicuramente di più al palato: esso è delicato e ricorda un mix di patate e carciofi.
Non può mancare poi un primo piatto ricco e gustoso, il risotto ai topinambur che risulta cremoso ed appagante, con l’aggiunta di panna da cucina e parmigiano: da provare! Concludo con un secondo piatto, uno sformato per la precisione, che si realizza con le patate e risulta perfetto anche per i bambini.
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