Quando passo davanti alle bancarelle degli ambulanti che vendono i cavolfiori, non posso fare altro che acquistare questi variopinti ortaggi. Però non sempre ho voglia di un contorno semplice, cotto al vapore o lesso. In queste occasioni mi viene in aiuto la cucina siciliana, con la tradizionale ricetta del cavolfiore affogato. Affogato nel vino s’intende. Un bel bicchierone di vino rosso che rende il cavolfiore una vera prelibatezza da presentare come contorno oppure come antipasto più particolare anche se rustico. Questa ricetta è comunissima nella cucina siciliana, caratteristica dell’inverno e in particolare di tutto il periodo che va da novembre alle festività natalizie. Io lo preparo spesso con somma gioia di amici e parenti che gradiscono moltissimo questa ricetta, che ricorda i piatti che cucinavano le nonne e sa di tradizione. Riguardo alla preparazione ci sono almeno due scuole di pensiero. C’è chi “affoga” il cavolfiore nel vino rosso e chi preferisce il vino bianco. Io uso sempre il vino rosso perchè ha un sapore molto più deciso e in più, in cottura colora i gambi bianchi del cavolfiore di un bel rosso che anche esteticamente non guasta. Per preparare il cavolfiore affogato è preferibile utilizzare il cavolfiore viola, perchè ha un sapore più deciso e quindi più adatto a questa preparazione. C’è anche chi aggiunge qualche cucchiaio di salsa di pomodoro anche se la ricetta originale non lo prevede, e chi aggiunge anche due acciughe o un pizzico di pasta d’acciuga. Questo piatto è perfetto anche se servito freddo. Se lo preparate un giorno prima sarà anche più saporito, i sapori infatti avranno il tempo di amalgamarsi per bene e l’effetto per il palato sarà decisamente migliore. Il cavolfiore va acquistato quando si presenta con la testa soda e ben compatta, di un bel colore bianco o violaceo, a seconda della varietà scelta. Evitate di acquistarlo quando presenta macchie scure o segni di fioritura. Crudo e non lavato, lo potete conservare in frigorifero fino a 10 giorni.