Scusate la lunga pausa ma ho girovagato un pò per l’Europa a parlare e discutere di vino e informatica e non è stata una passeggiata di salute…Ci ritroviamo con un trittico di video che pubblico da oggi al prossimo martedì su 3 Champagne che ho degustato in una serata di proposte di abbinamento innovative di Champagne con specialità toscane.
Il primo vino della serata è stata questo godibilissimo Champagne RM (ovvero da Recultant Manipulant) un produttore cioè che vinifica esclusivamente con uve che lui stesso ha coltivato e questo fatto, da noi molto comune, è per lo Champagne l’eccezione invece che la regola. Moet et Chandon, Veuve Cliquot e altri Grand Marques sono infatti imbottigliatori e vinificatori di uve e mosti in gran parte acquistate altrove.
La qualità di una grande bollicina francese non dipende comunque così strettamente da chi coltiva le uve ma soprattutto da dove sono coltivate dato che la Champagne è suddivisa in Grand Cru e Premier Cru e ogni appezzamento ha un prezzo minimo e massimo cui può vendere le uve per le basi spumante.
Questo Bonnet Gilmert è fatto con uve tutte in Grand Cru e al na so si sente tutta la richezza e la complessità che un grande Blanc de Blancs (ovvero uno Champagne “bianco” fatto solo da uve bianche e quindi da Chardonnay) tropicale, fruttato, noccioloso, perfetto per aperitivo e per un primo piatto di pesce.