Si chiama Streetfood, è nata da un’idea di 9 ragazzi ed ha lo scopo di pubblicizzare, proteggere e celebrare il cibo povero per eccellenza, quello di strada, quello delle bancarelle e degli ambulanti, messo forse troppo in disparte da quando le nostre città si sono riempite di fast food stranieri. L’associazione si occuperà di promuovere la cultura di questi cibi tramite la realizzazione di guide gastronomiche e promozione dei “prodotti regionali”. Sì perchè anche in questo campo ogni regione ha le sue specialità, il panino con il lampredotto o con la porchetta il “cinque e cinque” (panino con la torta di ceci) toscani, le olive all’ascolana, lo gnocco fritto emiliano, la farinata ligure e chi più ne ha più ne metta. Una delle prime azioni di Streetfood è infatti stata quella di catalogarli e raggrupparli per distretti gastronomici. Salvaguardare questa grossa parte della cultura gastronomica italiana sarà quindi compito di questa associazione aretina; potrete seguire le loro iniziative sul sito.