La Valbelluna resta una delle località italiane maggiormente suggestive, a cavallo tra culture e mondi che intrecciano tradizioni differenti. Belluno, nota per le sue temperature glaciali che ne fanno il capoluogo italiano più freddo nel corso dell’inverno, è la città che meglio ne rappresenta e conserva le differenti influenze: celti, romani, longobardi e lo splendore economico degli anni della Repubblica di Venezia sono i momenti più emblematici della parabola ascendente di Belluno. Da due anni in testa alle classifiche stilate da Legambiente ed altre associazioni affini per sostenibilità dell’ecosistema urbano, la città nasconde importanti tradizioni culinarie che richiamano ogni anno l’attenzione di numerosi turisti.
In bella mostra nel corso della Sagra del Fisciot, in programma nelle due domeniche che precedono il giorno di Pasqua, i prodotti tipici bellunesi conservano metodologie di produzione tradizionali e vantano estimatori non solo nella penisola ma anche oltre confine nazionale: come non richiamare alla memoria i fagioli di Lamon – coltivati nelle quattro varietà dello “Spagnol”, dello “Spagnolet”, del “Calonega” e del “Canalino” che si distinguono tra loro per forma e per colore; le patate di Cesiomaggiore – coltivate nel salutare paesaggio del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi; il mais sponcio; l’agnello alpagoto – carne tenerissima e un giusto equilibrio tra grasso e magro; le fave e l’orzo decorticato; i formaggi locali di diversa specie; il pastin.
Maiale e manzo, tritati in pezzi di grossa dimensione, danno origine ad uno dei sapori più gustosi del bellunese, il pastin: in auge fin dagli albori del Medioevo, questa pietanza somiglia alla salsiccia veneta – arricchita di spezie e aromi – e all’impasto del salame non ancora stagionato. Viene consumato crudo, a mo’ di patè spalmato sul pane, o cotto ai ferri e alla griglia. E’ una polpetta di impasto di salame, abbinata il più delle volte a formaggio grigliato e polenta, aromatizzato con salvia: ciascuna delle famiglie del bellunese, anni fa, ne produceva quantità in proprio seguendo ricette e modalità che cambiavano da un nucleo familiare all’altro, da focolare a focolare.
A celebrarne il gusto, l’evento “Pastin in piazza”, in svolgimento a Belluno i prossimi sabato 22 e domenica 23 novembre: oltre alla degustazione delle specialità bellunesi, piazza Duomo sarà allestita come una vera e propria sede di mercato: possibile – nella circostanza – assistere alla mostra del pastin e delle pietanze tradizionali, fare incetta di polenta di mais sponcio accompagnando il tutto con birra artigianale bellunese e vino locale, visitare la fiera denominata “Strada dei formaggi bellunesi”.