Ha un sapore unico la Festa dei Frutti dimenticati caratterizzata da nostalgia e voglia di riportare alla ribalta i frutti della terra ormai abbandonati. A Casola Valsenio, il 20 e 21 ottobre prossimi i protagonisti saranno gli alberi da frutto usciti dalla produzione. Giuggiole, nespole, corniole, mele cotogne, corbezzoli e tanti altri saranno protagonisti di una festa appositamente pensata per la loro rivalutazione. Tornano così al centro dell’interesse insieme alle antiche tecniche di lavorazione e conservazione. Caratteristici soprattutto della stagione autunnale, costituivano un tempo una grande fonte di sostentamento per le stagioni a venire.
Sarà posto in evidenza anche il loro consumo alimentare con tanto di due concorsi incentrati sulla preparazione delle marmellate e dei liquori. I ristoranti della zona, invece, per tutto l’autunno proporranno gustosi menù a tema con la “Cucina ai frutti dimenticati” ovvero piatti preparati secondo le tradizioni locali ma anche in maniera innovativa utilizzando i frutti locali. Qualche esempio chiarirà il concetto oltre a provocare un certo languorino: la salsa di rovo e di gelso, la torta di mele selvatiche, il migliaccio, un piatto dalle origini antiche preparato con una serie di frutti (mele cotogne, pere volpine, mele gialle, etc etc).
Casola Valsenio è allo stesso tempo anche il paese delle erbe aromatiche, quelle del Giardino Officinale le quali si sposano benissimo con i frutti “dimenticati” in piatti succulenti: l’insalata di sedano, ribes bianco e rosso in agrodolce, l’arrosto di arista con castagne e lamponi o ancora la crostata di marmellata di sorbe ed il sorbetto di corniole. Ma tra i frutti dimenticati un posto d’onore con tanto di apposita manifestazione dedicata il week end del 13 3 14 ottobre, c’è il marrone, con la Festa del marrone, giunta quest’anno alla sua 6° edizione e contornata da esposizioni, degustazioni delle eccellenze gastronomiche a base di marroni e conferenze a tema.
Per info Pro Loco Casola Valsenio tel. 0546 73033
Foto courtesy of terre di Faenza