Direttamente da Expo2015 ecco il matambre argentino, letteralmente “ammazzafame”. Ma cosa si cela dietro un nome così tanto evocativo? Semplicemente un rotolo di carne ripieno, servito tradizionalmente come antipasto, tagliato a fette e disposto in un vassoio. Può essere accompagnato dal chimiciurri, un pesto vagamente piccante, da verdure miste o, infine, costituire la farcia dei panini.
Sappiamo bene come la carne bovina rappresenti uno dei punti di forza della tradizione culinaria dell’Argentina, tra i paesi partecipanti ad Expo2015, per il fatto di costituire un prodotto di eccellenza grazie all’allevamento degli animali all’aperto e alla loro alimentazione a pascolo naturale.
Il matambre è un classico soggetto a diverse varianti. In linea generale al suo interno non mancano mai le uova (sode o meno), la carne e/o la salsiccia ed i peperoni. Può essere ripieno o arrotolato, cotto al forno o bollito in acqua. Si consiglia, in ogni caso, di prepararlo il giorno prima in modo che raggiunga una consistenza ottimale per il taglio ed i sapori abbiamo modo di fondersi alla perfezione.
Il matambre viene generalmente considerato, come è facile dedurre dal suo nome, una sorta di assaggio di carne, preludio di un pranzo ricco di piatti molto più sostanziosi per conoscere i quali non dovrete fare altro che visitare il padiglione e la pagina dell’Argentina sul sito ufficiale di Expo2015.
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