Serra de’ Conti, medievale borgo appenninico in provincia di Ancona, celebra nel week-end dal 28 al 30 novembre un piatto povero eppure ricco di storia come la cicerchia.
Questo legume (nome scientifico Lathyrus sativus), appartenente all’ordine delle febacee al pari di piselli arachidi e soia, ha ottenuto dal Ministero delle Politiche Agricole il riconoscimento di “prodotto agroalimentare tradizionale” per essere stato a lungo alla base dell’alimentazione delle popolazioni dell’Italia centrale, che lo hanno apprezzato per l’elevato apporto nutrizionale e l’ottima resistenza alla siccità.
Ottima per primi piatti a base di pasta e per insalate con sedano e carote, la cicerchia ha un sapore caratteristico apprezzabile anche se la si mangia senza alcun accompagnamento. Quale scenario migliore di un borgo medievale ancora cinto delle antiche mura, allora, per far conoscere questo prodotto che ha caratterizzato la Storia dell’Italia centrale e delle Marche in particolare?
Esaltazione del buon gusto, dei colori e dei profumi dell’autunno: tra contrade, vicoli e piazzette d’altri tempi si articolano le numerose e caratteristiche cantine, locande ed osterie nelle quali degustare e assaporare più di un piatto della trdizione locale: la gastronomia del marchigiano spazia dai vincisgrassi (squisita variante delle lasagne, fatto con ragù, besciamella, pollo, tartufo), al bustringo (a base di farina di castagne), dal coniglio in porchetta (secondo piatto arricchito di farcitura con salumi vari e varianti a piacere che vanno dal finocchietto selvatico ai carciofi) alle pappardelle all’anatra. Neanche a dirlo, il tutto è accompagnato da vino novello a volontà.