La frutta martorana rappresenta senza ombra di dubbio uno dei capisaldi della pasticceria Siciliana, insieme al cannolo ed alla cassata. Apparentemente simile, in tutto e per tutto, alla frutta fresca, è solo al momento dell’assaggio che se ne scopre la consistenza morbida ed il sapore simile a quello del marzapane. La frutta martorana è un vanto della cultura gastronomica della Sicilia, tanto da essere stata inserita nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani del ministero delle Politiche agricole.
La frutta martorana trae le sue origini nella Chiesa di Santa Maria dell’ammiraglio o della martorana. Si narra che, in vista della visita di papa Clemente V, le suore benedettine abbiano voluto addobbarne il grande giardino adiacente (che in quel periodo risultava triste e spoglio) rendendolo più gioioso e colorato con delle creazioni dolciarie fatte a mano a base di pasta di mandorle o reale, la frutta martorana, appunto.
Oggi la frutta martorana non riproduce più solo le sembianze di mele, pere, fichi, ma anche di ortaggi e diversi soggetti. E’ un vero piacere ammirare le vetrine che ne espongono grandi ceste ricche ed allettanti. Leggete anche come si prepara la cassata siciliana ed i cannoli ripieni di ricotta.