Altra ricetta proveniente dalla tradizione siciliana quest’oggi. Si tratta della caponata catanese, ovvero la peperonata siciliana, ma vediamo nel dettaglio di cosa stiamo parlando. Tutti conoscerete la famosa caponata di melanzane: quella catanese è una variante caratterizzata dall’utilizzo insieme alle melanzane di altri ortaggi quali ad esempio i peperoni (da quì, appunto, la definizione di peperonata). Ad accomunarla alla prima sia l’inconfondibile sapore agrodolce che la presenza del sedano, dei capperi e delle olive, ma questa volta bianche, anche se, non essendo reperibili ovunque, queste ultime potranno essere sostituite dalle più comuni verdi.
Assaporare la caponata siciliana è un’esperienza unica, ma vi raccomando vivamente di consumarla non solo fredda, ma anche il giorno dopo. Ciò in quanto appena pronta i sapori, soprattutto quello dell’aceto, prevalgono gli uni sugli altri non rendendo possibile gustarla in tutta la sua bontà. Passato del tempo, infatti, avranno avuto il tempo sufficiente di fondersi a dovere. La caponata catanese può essere servita come contorno anche se, data la sua pienezza, io sono solita mangiarla come secondo, o per un antipasto sfizioso.
In poche parole è uno dei fiori all’occhiello della gastronomia dell’isola, che, proprio come spesso accade per i piatti della tradizione, è soggetta a diverse varianti in relazione alla provincia di appartenza. La ricetta della caponata messinese ad esempio prevede l’aggiunta dei pomodori pelati interi in sostituzione della salsa. Altre ricette sul tema? Provate la caponata al forno, la caponata siciliana dei Menù di Benedetta e la caponata di melanzane.