I carciofi alla Giudia, un’istituzione della cucina romana, rappresentano un piatto semplice ma che richiede alcune particolari accortezze. Prima fra tutte, l’utilizzo di un determinato tipo di carciofi, ovvero le mammole, contraddistinte da forma tonda e piuttosto cicciotta, dall’interno tenero e dall’assenza delle tanto odiate spine. Seconda accortezza, la doppia cottura, anzi frittura. La prima servirà a cuocere i carciofi, la seconda conferirà il giusto grado di croccantezza, caratteristica imprescindibile dei carciofi alla Giudia.
I carciofi alla Giudia trovano le loro origini in epoca antica, più precisamente nella cucina giudaico-romanesca, ingredienti e ricetta sono esigui e semplici. Solo carciofi (importante è che siano freschi), sale e pepe e succo di limone, per evitarne l’annerimento. Personalmente considero questa ricetta, tra le tante, quella che meglio riesca a far assaporare il gusto unico dei carciofi. Certo non si tratta di una pietanza leggera, soprattutto per via della doppia frittura, ma si vive una volta sola, quindi godiamoceli una volta ogni tanto, senza troppi sensi di colpa. I carciofi alla Giudia non possono essere preparati in anticipo, vanno cotti e mangiati, per poter gustarli nel migliore dei modi.
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