E dopo averne parlato più volte quì su Ginger nella versione salata, oggi vi proponiamo il casatiello dolce. Una delle ricette pasquali dolci tipiche che non può assolutamente mancare sulle tavole napoletane, e non solo. Prima di mettervi all’opera vorrei chiarire una serie di punti. Innanzitutto il “criscito”, ovvero il lievito di pasta acida, altro non è che la farina lasciata fermentare con dell’acqua impastati insieme. Vi servirà per il primo impasto.
Secondo punto, le 10 uova da utilizzare nella preparazione del casatiello dolce, non abbiamo esagerato con le dosi, sono proprio quelle che vi serviranno per sfornare un casatiello dolce degno di questo nome. Terzo punto: le dosi. Le dosi, come noterete leggendo la ricetta, sono abbondanti. L’impasto ottenuto infatti basterà per 2 o 3 stampi a ciambella, dipende da quanto grandi saranno gli stampi prescelti.
Tra gli ingredienti noterete la presenza dello strutto, questo perchè vorremmo rispettare la tradizione, ma, e lo dico sottovoce, c’è chi utilizza il burro in alternativa. A voi la scelta. Infine la decorazione: una volta cotto, il casatiello dolce, può essere decorato con una glassa reale (quella bianca preparata con lo zucchero a velo e l’albume) e cosparso con confettini colorati, la cosiddetta momperiglia. Bene, avete tutti i chiarimenti e le delucidazioni per mettervi all’opera!