Si pesca da Ottobre a Giugno, la primavera è il periodo della riproduzione e le femmine sono incorallate (la pesca delle femmine con le uova è vietata). Ne esistono in commercio 4 varietà: la migliore è senz’altro l’aragosta mediterranea, riconoscibile dalle 2 macchie gialle regolari su ogni segmento della coda), ci sono poi il tipo rosa, quello verde e quella detta “di Cuba”, per lo più africane e sudamericane, che, seppur discrete, non hanno quasi niente in comune con quelle siciliane e sarde.
Simile all’aragosta, e da alcuni erroneamente considerato il suo maschio, è l’astaco, o astice (o elefante di mare o lupicante) che si differenzia per avere due grosse e possenti chele del tutto assenti nell’aragosta. Il suo colore è turchino con macchioline gialle e bianche; quando è cotto diventa rosso. E adesso, dopo questo breve excursus necessario per guidare ad un acquisto corretto e consapevole della materia prima, vediamo come preparare una succulenta aragosta.
ARAGOSTE ALLA GRIGLIA
Ingredienti per 4 persone benestanti
- 4 aragoste di circa 250 gr. (o 2 da 500 gr.)
- 1\2 limone
- olio d’oliva
- sale
- pepe bianco
Grigliate lentamente per 20 minuti circa girandole e spennellando sopra e sotto con la salsetta. Servite ben calde con un vino bianco importante.
Se disponete di una grossa aragosta, cioè di 1 kg. e oltre, potete cuocerla allo spiedo. Prima lessatela per 3 minuti gettandola viva nell’acqua bollente e salata. Scolatela e infilzatela in uno spiedo, cucinatela quindi piano per circa mezz’ora ungendola ogni tanto con la salsetta d’olio, limone, sale e pepe: non aspettatevi però la stessa morbidezza della ricetta suddetta.